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Autore: Yellow Daffodil    16/03/2018    2 recensioni
- PRIMO CAPITOLO del romanzo edito da Centauria il 16 marzo 2017, disponibile nelle librerie e in formato ebook -
«Io» è lei, Marinella, secchiona e perfezionista, che come tutte sogna il ragazzo ideale ma è innamorata di uno che di ideale non ha proprio nulla. «Te» è lui, Mattia, zero voglia di studiare ma parecchio bisogno di essere promosso, e un sorriso a cui è difficile dire di no. Diversi come la A e la Z di loro cognomi, divisi dall'intero elenco sul registro, uniti da una missione impossibile: far recuperare a Mattia la sufficienza in otto materie, in due mesi di tempo. Quando la sintassi, però, è quella dei sentimenti, non ci sono lezioni che tengano, bisogna inventarsi le regole.
Avventure, equivoci e colpi di scena si susseguono in un'irresistibile storia d'amore e di grammatica (e di molte altre materie, tutte insufficienti), che fa ridere fino alle lacrime e tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Una cosa infatti è certa: c'è qualcosa di poco chiaro nel comportamento di Mattia, e non è solo il suo uso dei congiuntivi. Riuscirà Marinella Argenti a portare a termine la sua missione? Ma qual è, veramente, la sua missione?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te'
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Io e te 1 - cap 1 POV Mattia

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"Io e te" è grammaticalmente scorretto... in un capitolo edito, ma inedito ;) Buon compleanno!!! <3

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Il mio martello

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Ripetizioni.

Io che chiedo ripetizioni.

L'idea è talmente ridicola che rido davvero.

Fortunatamente, non mi sta guardando nessuno. Sono appoggiato alla parete fuori dalla mia aula e il corridoio è semi vuoto, perché la campanella di inizio lezioni è già suonata. Solo la nostra classe, la 3^A, si può permettere di cazzeggiare ancora in giro, dato che alla prima ora c'è chimica e il nostro prof di chimica non è mai puntuale.

Nemmeno io sono mai puntuale, per questo ho scelto oggi per fare la fatidica richiesta. Ho puntato sul ritardo nel ritardo... spero di non aver scazzato.

Solitamente non sono uno che pianifica le situazioni; non ho grandi capacità organizzative, né la voglia di organizzare cose, quindi mi tengo alla larga da tutto ciò che, in generale, richiede impegno. Io sono un ragazzo semplice: mi piace giocare a calcio. E basta.

Ecco perché mi fa ridere il dover chiedere ripetizioni a qualcuno. Se anche ne avessi davvero bisogno, non lo farei. 

Non mi piace studiare, l'ho sempre trovato noioso e troppo impegnativo. In tutto questo tempo, sono sopravvissuto alla scuola ascoltando parzialmente i professori e affidandomi alle mie capacità. Mia madre dice che sono molto, molto fortunato, perché ho un'intelligenza innata. I professori, invece, ai consigli di classe presentano il medesimo concetto, ma con sfumature diverse: suo figlio si accontenta del sei perché è troppo pigro. Se unisse lo studio alla sua furbizia, avrebbe la media dell'otto. E se aprisse, anche solo una volta, i libri, potrebbe essere considerato uno studente modello, anziché il fannullone che è.

Io non sono un fannullone, ci tengo a specificare. È che mi piace giocare a calcio.

Anzi, se vogliamo dirla tutta, mi piace fare, in generale. Quindi sono il contrario di un fannullone. Il problema però è proprio questo: io la teoria la odio. Se esistesse solo la pratica, sarei il più bravo del mondo.

Infatti non farò mai l'università, ne sono sicuro. Voglio trovare un lavoro dove posso far capire al mondo che l'intelligenza di Mattia Zingaretti non si spreca sui libri, ma direttamente sul campo. Potrei fare tipo il comandante dell'esercito, non sarebbe male.

Il problema attuale, in ogni caso, è che mi servono ripetizioni. Cioè no, non mi servono davvero, ma mi serve qualcuno che mi faccia studiare, che mi costringa ad aprire quei benedetti libri e fare il cosiddetto "salto di qualità". Da solo non ce la farei mai; troppo difficile preferire Leopardi al calcio e troppo difficile abbandonare la tranquilla media del sei per sudare sopra un otto. Senza contare che non ho la minima idea di dove siamo arrivati in qualsiasi materia che non sia ginnastica.

Eppure, stavolta credo che il gioco valga la candela e devo trovare il modo di farcela. Devo assolutamente, a tutti i costi, iniziare a prendere una serie di bei voti, dato che ci sono dei vantaggi concreti di mezzo.

Vi spiego brevemente: quest'estate i miei amici vanno in Grecia, io volevo andare con loro, ma il costo dell'appartamento era troppo alto. A parte mia madre che non mi avrebbe finanziato nemmeno un centesimo perché 'non me lo merito' (citazione necessaria), io stesso non sarei riuscito a racimolare i soldi necessari. Sono troppo minorenne e pigro per trovare un lavoretto, e in ogni caso con i lavoretti, in tre mesi, non ti paghi la vacanza.

Ma ci tenevo comunque tanto a partire, perché sarebbe la mia prima vacanza senza famiglia e con tre coglioni che ormai considero i miei migliori amici, in un posto dove si possono fare tutte le cazzate del mondo. Insomma, un sogno.

Così i tre coglioni sopracitati mi hanno proposto quello che mi piace chiamare accordo contrattuale, ma che per loro è in realtà una scommessa poco ragionata. Dato che a loro fa comunque comodo avere una quarta persona con cui dividere l'affitto, mi hanno costretto a venire, promettendomi che avrebbero pagato la mia parte, nell'improbabile caso in cui la mia media di quest'anno avesse superato il sette.

Ora. Loro pensano che sia un'ipotesi impossibile, dato che siamo in aprile e attualmente al sei ci sto ancora lavorando (per colpa dell'ultima verifica di matematica sono al 5,45), ma io so che si sbagliano di grosso. Conosco le mie potenzialità, dopotutto quello che mi hanno detto finora i prof è vero, e so che con un piccolo aiuto potrei lasciare quei tre dementi a bocca asciutta.

Ve l'ho detto, la scommessa è stata messa sul tavolo con troppa superficialità: credono di aver guadagnato un quarto affittuario, ma non mi conoscono così bene. Meglio che inizino a risparmiare, perché io andrò in Grecia con loro e non sborserò nemmeno un centesimo.

E tutto questo sarà possibile grazie a lei.

La individuo subito, non appena mi affaccio alla porta della classe. Marinella Argenti sta imbrattando il banco mentre le sue amiche parlano non troppo distante. Ascolta, ride, ma è contemporaneamente concentrata sulla sua opera d'arte. Se la conosco abbastanza bene, starà sicuramente tentando di ritrarre il professore; solo per poi potergli fare i candelotti al naso e aggiungergli una cacca sulla testa. 

E, ovviamente, cancellare in tutta fretta quando lui arriva; non con la gomma, dato che perderà due minuti a cercarla senza trovarla, ma con l'indice che avrà deciso di leccarsi per utilizzare la saliva come risorsa estrema.

In ogni caso, mi spiace per la cacca cancellata con il dito, ma per stamattina dovrò interrompere questa routine. 

Entro in classe, la raggiungo e le poso una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione. Chiamarla o quant'altro non servirebbe a nulla, dato che vive perennemente in un luogo fantastico all'interno del suo cervello, che la esclude dal qui e ora che noi tutti condividiamo.

«Ciao, Zingaretti.» alza la testa, rimanendo sorpresa di quanto appena accaduto.

Come previsto, fino a un millesimo di secondo fa non era in questa dimensione spaziotemporale. Non era cosciente di essere a scuola, con dei compagni intorno a lei e degli avvenimenti a cui partecipare.

«Dobbiamo parlare.»

Non la saluto, salto a piè pari i convenevoli, e vado dritto al punto.

Uno, perché è comunque tardi e il prof potrebbe arrivare da un momento all'altro e due, perché ho davanti a me la logorrea in forma umana. Meno la fai parlare, meglio stai. Ve lo assicuro.

Lei mi guarda in modo malizioso: «Cavolo, chissà che ho combinato.» 

Rido a questa battuta, fingendo di trovarla davvero divertente. Marinella a volte ha un umorismo che istiga al suicidio, ma non posso di certo farglielo notare: oggi devo giocarmi solo carte vincenti.

Il resto del tempo stiamo sempre a battibeccare. Non perché io lo desideri, anzi, vi giuro che faccio di tutto per evitare il conflitto, ma lei... oh, lei è come un martello.

Avete presente l'insistente e odioso martello che colpisce uno stesso punto mille volte? Quell'incessante rumore che vi entra nella testa? Quell'ostinato accanimento contro un povero chiodo per farlo entrare nel muro?

Ecco. Marinella è così. Marinella è un martello. Anzi, il mio martello.

Non so perché mai al mondo, ma questa psicopatica se l'è presa con me. Con gli altri è normale e amichevole, con me, invece, fai il bello e cattivo tempo a caso. Se la prende sempre per tutto, mi urla addosso, ma poi trova mille modi per cercarmi, e nei momenti migliori, diventa quasi amorevole. A volte è strana, incomprensibile, ma è anche incredibilmente disposta ad aiutarmi, ogni volta in cui glielo chiedo, e anche quando non glielo chiedo.

Non mi lascia mai in pace, nemmeno quando vorrei davvero restarci, e mi ricorda della sua presenza sia attraverso attacchi immeritati, sia tramite gesti carini e battute. In qualche modo è sempre presente, e non dico solo in classe, ma anche nella lista dei miei problemi attuali, perché è l'unica persona al mondo che mi abbia mai scocciato così tanto da entrarci, e che allo stesso tempo non so come far uscire.

Insomma, proprio come un martello che se l'è presa con un chiodo in particolare, dove io sono il chiodo e sono stato talmente stordito a suon di martellate da non sapere più che diavolo fare. Sono tre anni che va avanti così.

Per la maggior parte del tempo vorrei solo soffocarla, ma poi in effetti fa o dice qualcosa per cui mi trattengo. A volte la salva solo un sorriso; presumo che abbia l'innata capacità di piazzarli al momento giusto.

Tuttavia, appurato che le cose stanno così da un bel pezzo, ho finalmente pensato di rigirare la situazione a mio favore. Pierpaolo è sicuro che lei abbia un debole per me, ma io ho dei dubbi a riguardo. Ciò che condivido davvero della sua teoria è il fatto che quando ci sono io di mezzo, lei abbia dei palesi punti deboli e proprio su questi ho deciso di far leva. Se sia una cotta o meno, la sua, poco mi importa. O meglio... be', non che mi dispiacerebbe sapere di piacere a qualcuno, ma è comunque troppo pazza e troppo Marinella perché non mi venga da ridere all'immaginarci mai insieme.

«Volevo chiederti un favore.» esordisco, quindi.

«Ah sì?» 

«Sì ed è davvero importante» afferro una sedia e mi ci siedo sopra. Lei mi guarda malissimo, probabilmente sta per aggredirmi verbalmente per come mi sono seduto o come ho respirato mentre lo facevo, per cui ignoro l'occhiataccia e riprendo il discorso. «Be', sai che ieri c'è stato il ricevimento dei genitori, no?»

Quello in cui per l'ennesima volta sono stato accusato di nullafacenza.

«Ah, giusto! Mi aspettavo di vederti a brandelli, oggi.»

«Appunto.» Nelli vede solo i miei voti, tutti negativi, ovviamente, però non sa che sono una scelta di vita più che un problema, quindi utilizzo come primo elemento di vantaggio il mio tragico rendimento scolastico. «Mia madre ieri sera è partita con "disgraziato di un figlio!" per poi finire con "sciagura della famiglia in cui sei sfortunatamente capitato" ed è stata la più gentile, ti risparmio i commenti di mio padre. Praticamente ho la sufficienza in ginnastica, arte, geografia e religione. E forse avrei dovuto avvisarli prima della nota disciplinare a inizio quadrimestre. Ieri mio padre sembrava posseduto, usava termini come "riformatorio", "collegio", "campo di concentramento". Insomma, che tu ci creda o no, ho preso paura persino io. Sono sicuro che mi segheranno. No, anzi, mi faranno ripetere tutto dalla prima, dato che la Bracci ha detto a mia mamma che sembra che sia passato direttamente dall'asilo al liceo. Le ha anche chiesto le ragioni che mi hanno spinto a scegliere un liceo invece che un'accademia per nullafacenti, ti rendi conto?».

«Ha detto questo?»

«Sì, testuali parole»

L'ha detto davvero. Perché comunque la Bracci è una stronza.

«Che carina.» osserva infatti lei, che, come tutti gli esseri umani, condivide l'odio universale per quella prof.

Ma portarla a comprendermi non basta; Marinella deve compatirmi.

Quindi mi racchiudo in me stesso, con un'espressione affranta. Sto mentendo, è vero, ma sto mentendo molto bene e so che lei ci cascherà in pieno: «Be', se mia madre aveva un minimo di fiducia in suo figlio, ieri l'ha persa tutta»

Come sospettavo, questa frase centra il cuore dell'emotiva Marinella, la cui emotività è amplificata a causa del mio coinvolgimento nella questione. È talmente toccata dalla mia faccia triste che allunga una mano per posarla sul mio braccio, comunicandomi anche fisicamente tutta la sua vicinanza.

Se non fosse una totale psicopatica, mi sentirei quasi lusingato da tutto ciò, ma so che non passeranno nemmeno due giorni da questo tenero momento alla sua prossima rivolta contro il sottoscritto, magari con tanto di '"Sei un idiota!" urlato a squarciagola per tutta la classe. Non che sia mai successo, eh.

Tuttavia, sapevo che avrei incontrato la sua sensibilità. Ormai un po' la conosco, so quanto si prende carico dei problemi altrui, e non avrei scelto nessun altro per questo compito. Ovvio, questa è una delle ragioni, ma ce ne sono almeno altre duemila per cui sarà lei la mia insegnante; prima tra esse il fatto che sarebbe un'ottima insegnante.

Nessuno è più martellante di lei; lei mi costringerebbe a studiare anche con la forza. È davvero perfetta per il lavoro.

«Mi servono ripetizioni». annuncio, quindi, sfoderando il mio tono più solenne e l'espressione più seria. «Da te.»

Lo so, comunque. So benissimo che mi sto cercando guai, che saranno i peggiori due mesi della mia vita e che prima di giugno finirò veramente per strozzarla, però ci devo provare. Credo di aver avuto una bella idea, per una volta nella vita; una pensata geniale per vincere facile. A chi non piace vincere facile?

«Me» ripete, esibendosi in un'espressione allibita, per poi guardarsi intorno.

«Sì, Holmes, indovinato. Te.»

Marinella sembra star litigando con se stessa. Non si capacita della richiesta, oppure semplicemente il qui e ora attuale stanno entrando in conflitto con il reame della sua fantasia.

«Perché me?» mi domanda, come se le avessi appena detto di averla scelta come cavia per praticare esperimenti sull'alterazione genetica.

«Perché sei una secchiona?» riduco tutto all'ovvietà, sperando che le basti.

«Non ho mai dato ripetizioni» 

La cosa non mi turba affatto. La mia scelta è lei: fosse anche la più inesperta del mondo, sarebbe lei in ogni caso. 

Solo che non le posso spiegare tutte le ragioni, ovviamente. Non lo dirò mai a nessuno, men che meno a Pierpaolo, Diego e Alessandro, perché mi ucciderebbero. Quindi devo cercare di raggirare Marinella per farla sembrare una situazione molto personale e delicata, ed è uno di quei frequenti casi in cui mi pento di non essermi preparato un discorso.

«Senti, mia mamma ieri sera si è seduta di fronte a me, mi ha puntato una lampada in faccia e ha detto: "Dobbiamo ricorrere a rimedi drastici".» improvviso. «Due scelte: andarmene di casa o chiedere a qualcuno di darmi una mano. Ho subito pensato a te perché sei una ragazza responsabile, metodica, gentile...» 

Se devo essere completamente onesto, faccio fatica ad esprimere questi complimenti ad alta voce. In fondo lo penso davvero di lei, cioè a volte lo penso, quando non penso che sia una squilibrata con la testa fra le nuvole, ma dirglielo, in ogni caso, mi imbarazza. 

Lei sembra addirittura non gradire certe moine, forse è suscettibile solo ai complimenti sinceri e non a quelli falsi, per cui passa all'obiezione.

«Non sarebbe meglio scegliere un professore disponibile ad aiutarti? Non deve per forza essere di questa scuola.» propone. «E poi ti rendi conto che mancano sì e no due mesi a giugno?».

Sapevo di potermi giocare certe carte con Marinella, ma sapevo anche che avrebbe contrapposto alcune osservazioni alla mia richiesta. Dopotutto è molto intelligente, e se mai ce la farò a convincerla, dovrò sempre stare attento a non farmi scoprire.

«È per questo che lo sto chiedendo a te!» esclamo allora, tentando il tutto per tutto. «Sai tutte le verifiche in programma, conosci gli argomenti trattati finora e intrattieni rapporti civili con i professori. Sei brava in inglese, la migliore in francese, mai stata rimandata in latino, te la cavi nelle altre materie e io sono in preda alla disperazione, non posso trovare qualcuno disposto a fare tutto e un insegnante per materia non posso permettermelo.»

Wow, in tutto le ho fornito ben dieci motivazioni. Le ho contate sulle dita e ora le sto di fronte con entrambi i palmi aperti e gli occhi imploranti.

«Aspetta un momento.» riflette, leggermente sconcertata. «Tu mi stai chiedendo di darti ripetizioni... di ogni materia?»

«Più o meno.»

«Cosa significa più o meno?»

«Senti, lo so che sembra che ti stia chiedendo il mondo, ma mi serve solo un aiutino.» ammetto che forse un leggero senso di colpa lo sto sentendo, ma è a causa del modo in cui mi guarda e di quegli occhi che mi tengono sempre sotto scacco, quindi cerco di non farmi abbindolare, non questa volta. «Basterebbe qualche pomeriggio a settimana a casa mia in vista di compiti e interrogazioni. Un giorno si può studiare italiano, un giorno storia, un giorno inglese... Sono disposto a pagarti quello che mi chiedi. Giusto per arrivare alla sufficienza in tutto».

Ovvio che pagherei Marinella. Sto facendo un gesto stronzo, ma non sono uno stronzo, e sicuramente ho rispetto per lei. 

Il punto è che non posso essere completamente onesto, altrimenti mi direbbe di no, ma ho in programma di essere assolutamente gentile con lei, nonostante i nostri caratteri. Ho anche la sensazione che farebbe quello che le ho chiesto gratis, ma se così fosse, le farò un regalo a fine scuola. Insomma, in un modo o nell'altro, quando tutto sarà finito, le dirò la verità e mi farò perdonare mostrandole la mia gratitudine.

Sempre che mi dica di sì.

I suoi occhi castani mi stanno fissando, mentre i suoi denti mordicchiano l'estremità della matita. 

Se volete la verità, in questo momento sto sentendo vera e propria paura.

Non so bene per cosa, forse per un probabile rifiuto, o perché potrebbe intuire che la sto ingannando, però resta il fatto che non sono per nulla a mio agio. La sua espressione non aiuta affatto; non dà l'impressione di essere pienamente convinta, ma al contrario, sembra che si trovi davanti a una scelta di vita o di morte, quasi impossibile da compiere.

Le sue iridi si spostano dalle mie per osservare il professore che sta entrando proprio in questo momento e io credo che mi liquiderà con un no, o che al massimo vorrà riparlarne per poi liquidarmi con un no.

Alla fine sono solo ripetizioni, eppure questa sensazione di paura è talmente forte da sembrare quasi inappropriata.

Ripetizioni... 

Stavolta non mi viene per niente da ridere.

«Va bene.»

Dice, andando contro le mie previsioni e dandomi un enorme sollievo. 

Non ho nemmeno il tempo di ringraziarla, perché il professore si è già messo a dettare ordini, però sono infinitamente contento. Il mio piano ha funzionato e da ora ho ufficialmente una chance di partire per le vacanze con i miei amici.

Non importa se per i prossimi due mesi avrò un personale martello che mi porterà all'esasperazione. Dopotutto si tratta di Marinella Argenti... questo delle ripetizioni non sarà affatto un problema; alla meglio, potrebbe diventare il modo per farla uscire per sempre dalla mia lista di problemi.

***


ANGOLO AUTRICE

Sì, Mattia, credici XD

Beh, ciao a tutti, e... BUON COMPLEANNOOOOO <3

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Avete visto?? Spero che questo regalo vi sia piaciuto! Me lo avete chiesto da sempre e io mi sono sentita finalmente ispirata e sicura per farlo... Mattia ha parlato! Per la prima volta dopo 7 anni :')

Ve lo aspettavate?

Io no, devo essere sincera. Fin dagli albori di "Io e te", cioè fin da quando, praticamente, avete iniziato a chiedermi di poter leggere un POV Mattia, io vi ho troncato sul nascere. Vi ho sempre detto che era un'ipotesi improbabile, certo non impossibile, ma fortemente improbabile. Io stessa me l'ero imposto: non voglio far parlare Mattia, non lo vorrò mai. Volevo che "Io e te" finisse con quest'aura di mistero attorno a un pg principale e... lo ametto, sarebbe stato figo, ma poi mi è scoccata nella mente questa scintilla, ho lasciato che le dita scrivessero e... niente, mi è piaciuto.

Queste 3 mila parole, per quanto semplici, mi sono piaciute fin troppo, mi convincono, insomma... mi sanno tanto di Mattia Zingaretti e mi sono detta: Perché non pubblicarle? Perché ostinarsi su un'idea, quando ce n'è un'altra che, effettivamente, mi ispira molto?

Sentite, insomma, è una cosa di cuore, e mi piace. Mi piace davvero tanto. Adoro Mattia Zingaretti.

In più, quest'idea è stata possibile grazie anche al mio arrovellamento per il compleanno di "Io e te". Chi è nel gruppo di Telegram sa quanto io sia stata combattuta su cosa fare e mi ha anche dato dei consigli d'oro, ma se non ci fosse stata la ricorrenza, probabilmente non mi sarebbe balzata per la testa questa OS in particolare. Cercavo un qualcosa da scrivere che fosse contemporaneamente degno di un compleanno e in tema con "Io e te 1". Cosa meglio di un primo capitolo al rovescio della medaglia? Sono troppo felice.

E vi ringrazio.

Vi ringrazio tantissimo, tanto che sto per fare l'ennesimo discorso strappa lacrime che non volete nemmeno leggere, quindi facciamo così: lascio stare e vi parlo della sorpresa numero 2, vi va?

Ebbene, i festeggiamenti per il compleanno di "Io e te" non si fermano qua! Infatti, per mantenere l'atmosfera allegra e dinamica, ho creato per voi un bellissimo... QUIZ!!!!

Prima di prendermi meriti che non ho, ci tengo a precisare che l'idea è partita dal gruppo di Telegram, dove alcune ragazze mi hanno suggerito di fare quest'attività, prendendo spunto, a loro volta, dall'autrice di EFP e Wattpad Christine23, a cui vanno i crediti per l'idea del quiz. Le mitiche del gruppo invece mi hanno fornito un sito fantastico e io ho fatto il resto, cioè insomma la parte stronza, quella delle domande.

Ma ora vediamo in cosa consiste il tutto...

Finita la spiegazione, troverete il link per partecipare al quiz: vi basterà cliccarlo e si aprirà il mio profilo sul sito Quotev.com. Sul mio profilo troverete due quiz:

1) "Io e te" - PROVA: ovvero un quiz di prova che potete fare per vedere come funziona il tutto :)
2) "Io e te è grammaticalmente scorretto" - QUIZ COMPLEANNO: cioè il quiz di cui stiamo parlando. Prima di farlo è FONDAMENTALE che leggiate le regole, riportate qui sotto, ma anche sul sito, nella descrizione del quiz e durante il quiz, SEMPRE in un riquadro a destra.

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REGOLE:
1) Se effettuate il quiz essendovi iscritti al sito, potrò visualizzare il vostro nickname nelle statistiche, e quindi assegnarvi un premio bonus qualora aveste raggiunto il 100% di risposte corrette. Il premio bonus consiste nel ricevere una copia di "Io e te è grammaticalmente scorretto" in formato ebook.
Se invece effettuate il quiz SENZA essere iscritti al sito, non posso avere la prova del vostro risultato, e quindi niente premio bonus... avrete solo il premio previsto dalla regola 3.
2) Non vale sbirciare le informazioni! Io non potrò mai saperlo, ma confido nel vostro buonsenso.
3) Le domande sono 31:
- Se rispondete correttamente a meno di 12 domande, non riceverete alcun premio.
- Se risponderete correttamente a 20 o meno domande, riceverete un premio di consolazione.
- Se risponderete correttamente a più di 20 domande, riceverete uno spoiler.
- Se risponderete correttamente a 30 domande, il risultato della 31esima verrà considerato. E se anche quest'ultima sarà giusta, vincerete uno spoiler d'oro. Più eventuale premio bonus (=ebook), che vi sarà riconosciuto se e solo se vi sarete iscritti al sito PRIMA di effettuare il test.
4) C'è 1 e 1 sola risposta giusta per domanda. Non tentate di cliccare mille cose, o nessuna, non sono così truffaldina XD
5) Le domande riguardano "Io e te 1", "Io e te 2" e "Io e te 3", per quest'ultimo solo fino al cap 7. Saranno in ordine di difficoltà: facili le prime 10, medie dalla 11 alle 20 e poi difficili (ma sono stata comunque abbastanza buona, dai).

6) Potete tornare avanti e indietro con le domande per cambiare risposta, ma una volta cliccata la risposta all'ultima domanda, la num. 31, il quiz si concluderà in automatico, dando per sbagliate eventuali domande non risposte.
7) Non pensate di fottere il sistema: le risposte sono randomizzate.
8) Verrà considerata valida solo la prima volta in cui effettuate il test. Non barate: ricordatevi il prologo di "Io e te 3", potrei vendicarmi in modo brutale, muahahaha!!!


Ecco qui, questo e quanto e qui c'è il link per visualizzare il mio profilo su Quotev.com, che è un sito sicuro creato apposta per poter creare o fare dei quiz, ma anche per condividere le proprie storie originali o fanfiction:

Profilo Daffy: https://www.quotev.com/YellowDaffodil

 Ovviamente non obbligo nessuno a iscriversi, anche perché io e il sito non abbiamo alcuna affiliazione, ma vi consiglio di farlo perché prossimamente uscirà anche un altro tipo di test: "Che personaggio di Io e te sei?"
#staytuned

Ora vi lascio davvero. Avrei voluto sul serio scrivere discorsi strappa lacrime, ma sento di avervene comunque fatti abbastanza e sento che, in ogni caso, ce ne saranno altri, prima o poi (la fine di "Io e te"... NOOOOOOOO). Voglio solo condividere una piccola riflessione, prima che ve ne andiate a fare il test e mi odiate se ho fatto qualche domanda bastarda, comunque... l'anno passato dall'uscita di "Io e te" come libro è stato bellissimo, vedere la storia su carta mi ha dato tante soddisfazioni e conoscere nuove persone ha arricchito lo stesso "Io e te". Però... Però in realtà non è cambiato tanto. "Io e te", e il mondo che ci sta intorno, mi hanno sempre emozionato in ugual misura, sia quand'erano sono 3 mila parole, di cui 2999 sbagliate, sia quando rigiravo tra le mani un mattoncino fucsia e giallo; sia quando stava tra i seguiti di tre persone, sia adesso che aspetto di sentire mille insulti per la domanda numero 27. Love ya <3


Daffy



***


Contatti:

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Amazon (per comprare "Io e te 1" cartaceo o Kindle)

Link per "Io e te 2" su EFP


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