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Autore: Ahiryn    17/03/2018    1 recensioni
Un momento di confronto e confessione fra Allura e Lotor dopo i fatti della quinta serie e dopo la faccenda del tempio.
Spoiler sulla quinta serie.
Lotura
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allura, Lotor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Half


 
Lotor non è riuscito a superare la prova.
Quiznak!
Aveva dissimulato di fronte agli altri paladini, cercando di non dare a vedere quanto fosse rimasta affranta nel trovarlo fuori dal tempio incupito e sconfitto.
Continuava a guardare le sue spalle larghe, senza riuscire a formulare un discorso decente. Si riteneva una grande diplomatica, era importante per lei parlare sempre con gentilezza e sincerità, ispirare conforto nei suoi interlocutori. Di solito le riusciva facile, ma Lotor non era di certo una persona qualunque. Era un uomo adulto con secoli di vita alle spalle. Aveva visto tramontare chissà quanti progetti, quante idee, quanti sogni, non era di certo in cerca di conforto, del suo conforto.
Ti invidio. Ho sempre voluto essere un esploratore.
Strinse i pugni, sentendo di nuovo quella morsa al petto.
Era nella zona ologrammi, in mezzo al verde smeraldino del prato terrestre. Kaltenecker pascolava spensierata di fronte a lui, agitando la coda. La stava osservando curioso, seduto sull’erba con un braccio abbandonato sul ginocchio.
Devo cogliere quello spiraglio.
Si avvicinò, sapendo che lui si era già accorto di lei. Aveva indossato nuovamente l’abito lungo, togliendo la tuta da paladina. I bordi strusciavano sull’erba e li sollevò, dimenticandosi per un attimo che non erano reali. Gli si sedette accanto.
-Strana creatura – esordì Lotor guardando affascinato la mucca. – A cosa serve?
La principessa rabbrividì. – Produce del latte che piace molto ai paladini.
-Viene dal loro pianeta?
Annuì. – Sembra che sia molto verde, pieno d’acqua salata.
-Acqua salata? – domandò con un mezzo sorriso. – Bizzarro.
Rimasero in silenzio per una manciata di secondi; c’era una certa tensione. Lotor si era dimostrato sinceramente felice per la sua riuscita nel tempio, ma lei non riusciva a sentirsi serena sapendo che invece lui aveva visto evaporare di fronte ai suoi occhi secoli di ricerche e sogni. Sospirò, strappando l’erba nervosamente. – Nel tempio… volevo – la interruppe gentilmente.
-Ho ucciso il leone, quando mi ha attaccato ho reagito come mi è stato insegnato. Come un Galra. Non devi sentirti in colpa Allura, è così che doveva andare.
-Sei tu che mi hai fatto trovare Oriande. Quello che ho ottenuto lo condividerò con te più che volentieri, lo meritavi quanto me.
Lo vide guardare verso il basso, una ciocca candida gli era scivolata di fronte al viso. Aveva le mani unite e sembrava pensieroso. Definirlo bello sarebbe stato un eufemismo, con il suo aspetto sarebbe stato considerato particolarmente affascinante anche ad Altea.
 – Non penso sia così. Volevo credere che la parte di Altea dentro di me fosse sufficiente, ma non posso far finta di non essere anche un Galra.
-Far finta? Non conta cosa sei.
-No? Sono stato cresciuto in un certo modo e difficilmente riuscirò a cambiare, potrò solo smussarmi e non sono neanche certo che sia sensato provarci. Gli alchimisti non mi hanno ritenuto degno proprio per questo. Non sono puro.
Quell’aggettivo le suonò così disgustosamente sbagliato. Ripensò al discorso che le aveva rivolto alla base centrale, nel covo di Haggar; chissà quante volte si era sentito disprezzare per il suo sangue misto, quante volte si era visto negare il rispetto per qualcosa di così futile. Aveva cercato conforto nella sua eredità di Altea e si era visto chiudere anche quelle porte in faccia a causa della sua altra metà.
Poggiò una mano sopra la sua, facendogli lentamente alzare il viso verso di lei. I marchi di Altea erano ancora visibili.
-Un tempo ti avrei disprezzato per la tua metà Galra. Ma ora come ora penso che se tu non fossi stato ciò che sei, nulla sarebbe mai cambiato. È stato per il tuo sangue Galra che hai ottenuto la giusta determinazione a non arrenderti. Ti ammiro per intero, non per la tua metà d’Altea. Non mi dispiace il tuo lato Galra – gli sorrise sorniona. – Siamo alleati ora, collaboreremo, il tuo non è stato un fallimento. È stato il più grande successo in diecimila anni di schiavitù.
Incurvò le labbra in un sorriso accennato. – Hai un cuore gentile, Allura.
-No, solo onesto.
Le passò un dito sul marchio rosato sopra la sua guancia. Lei socchiuse gli occhi. Non avrebbe mai pensato che le dita di un Galra potessero essere così gentili.
– Dunque… non ti dispiaccio? – rimarcò divertito.
Allura fece per replicare, ma sentì le sue labbra poggiarsi sulle proprie. Impiegò qualche secondo a rendersi conto della situazione, ma nello stesso tempo stabilì che rimuginarci non era prioritario in quel momento. Inclinò il capo, ricambiando il bacio e sentendo il pollice continuare a sfiorarle il marchio rosato. Lotor affondò una mano fra i suoi capelli bianchi, attirandola a sé e Allura socchiuse le labbra. – È reciproco, principessa – mormorò a un soffio da lei, poggiando la fronte contro la sua a occhi chiusi.
La paladina del leone blu decise di lasciare i ragionamenti razionali al di fuori della camera ologrammi. Lì dentro in fondo nulla era davvero reale, non il prato sopra cui sedevano, non i fiori stropicciati sotto le sue ginocchia, non il cielo azzurro. Probabilmente neanche quel bacio o la gentilezza di Lotor. Chi poteva dirlo?
Riaccolse le sue labbra e le sue mani sul viso, lo strinse confusamente. Diecimila anni senza un contatto di quel tipo sembrarono risvegliarsi all’improvviso, aveva avuto sporadici momenti d'intimità dopo il suo risveglio. Inclinò il collo e le labbra di Lotor scesero a baciarlo con delicatezza, suggendo la pelle e facendo attenzione a quei canini appuntiti. Riunirono le labbra con un sospiro. Quel bacio non stava bastando a nessuno dei due.
Non era esattamente così che intendeva consolarlo. Voleva spingerlo a parlare ancora di sé, della sua vita, come aveva fatto prima di entrare nel tempio. L’entusiasmo di trovare quel luogo sembrava averlo reso particolarmente loquace, era arrivato a confessarle quell’aneddoto così amaro del suo passato.
-Cosa c’è che non va? – le chiese gentilmente.
Il tono educato e formale sembrava non abbandonarlo mai. Non lo aveva mai sentito imprecare. Avrebbe dovuto insegnargli un po' di quiznak e anche qualche parolaccia terrestre che Lance e Pidge si facevano scappare in continuazione a giudicare da come li riprendeva Shiro.
Gli sfiorò i marchi. – Scusami, non ero venuta qui per questo.
Lotor sbatté le palpebre, visibilmente confuso. Si passò la lingua sulle labbra, abbassando lo sguardo. – Ah sei davvero molto cortese, Allura. Prenderti le responsabilità del mio gesto per rifiutarmi con gentilezza.
-Non stavo… - trovò stupido cercare di giustificarsi con una bugia e non finì la frase. Socchiuse gli occhi. – Lotor, penso che non sia il momento adatto. Ora purtroppo non posso avere distrazioni – cercò di addolcire la voce, ma non le riuscì un granché. Non amava particolarmente il tono freddo e inquisitorio che a volte le usciva fuori, ma quando si trattava del suo dovere non poteva farne a meno. Niente sarebbe mai potuto venire prima.
Il nuovo imperatore la soppesò con lo sguardo, al che si alzò facendo pressione su un ginocchio. Guardò la mucca ancora perplesso; i suoi abiti cupi non rendevano davvero giustizia ai tratti d’Altea che spiccavano sul suo viso.
-Saresti stata un’ottima regina per Altea – mormorò. – Vorrei informare i paladini del banchetto che ho organizzato per il nostro ritorno, mi accompagneresti? – aggiunse sorridendo, per stemprare l’aria.
Allura ricambiò il sorriso, alzandosi e accettando la mano che le stava porgendo. – Molto volentieri.
 

 
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Ciao! E' la mia prima fic in questo fandom, mi sono completamente innamorata di Voltron e volevo dare un minimo contributo. In realtà shippo quasi ogni coppia possibile in questo cartone, Klance, Sheith, Shance (oh yhea!), Punk, Shank, Shallura e Lotura e anche altre meno degne di nota forse. Ho voluto scrivere una Lotura perché adoro Lotor sostanzialmente, ma sono ancora molto dubbiosa su di lui (cosa che me lo fa amare ancora di più), però il suo fallimento al tempio mi ha davvero spezzato il cuore.
Il titolo può riferirsi a molte cose, al fatto che Lotor sia mezzo sangue, ma anche alla situazione non del tutto reale, non del tutto completa. Sfortunatamente non trovo la fonte dell'immagine.
A presto!
   
 
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