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Autore: BarbraGleekPotter    18/03/2018    1 recensioni
Per la mia vitamina E, che sputa veleno nel piatto in cui ha mangiato, ma vorrebbe il bis.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti han detto "Attento, lei va in giro a baciar rospi",
ora reprimi la voglia di baciarmi ed annaspi.

Mi guardi fisso e sembri chiedermi "Mordi?",
ma sei tu l'unico mostro di cui io mi ricordi.

Mi baciasti tu per primo, se non rammento male,
flashback alcolizzati come noi a quel baccanale. 

E non lo rifaresti dopo tutto questo tempo,
dissemini gli ostacoli su cui - incauta - inciampo.

L'acqua sotto i ponti ha corroso il pavimento,
rimangono memorie di risa e risentimento.

Come siamo arrivati a tutto questo odio?
Siamo una malattia senza cura né rimedio.

Non ti passa per la testa di essere coinvolto,
mi riversi addosso colpe, rivendichi maltolto.

Né osi avvicinarti per un saluto lesto,
ma da lontano avverto il tuo sguardo molesto.

Tu pensi forse che io sia radioattiva?
Ti ho baciato anche dove non serviva.

Sputi nel tuo piatto, non capisco perché:
non sono sporca d'altro che di te.

Mi aleggia attorno verde fumo tossico,
frutto marcio del tuo affetto anoressico.

Si legge gelosia nei tuoi occhi lampeggianti,
odi chiunque mi saluti, il mio harem di amanti.

Non hai pensieri lucidi, sei traviato dal rancore,
io sono un'appestata da evitare con amore.

Mi avevi, mi hai persa, non mi riprenderesti,
mi lasci allontanare ma vuoi chiedermi "Non resti?".

Sei tu quello malato, hai carenze di magnesio,
vitamina C di cuore e la V di vanesio. 

Ti mancano attenzioni, emozioni, ambizioni
di un futuro senza me... quante privazioni.

Temi che parlandomi perderesti la faccia,
preferisci quindi perdere ogni mia traccia?

Aspetta ancora un po' che il fumo si depositi,
distenditi al mio fianco sotto terra e riposati.

Fa freddo quaggiù più che nel tuo cuore,
non si avverte né un sibilo né un tremore.

Per una medicina presa tardivamente,
con la Morte dormiamo in un letto accogliente.

"Non sarebbe stato meglio riderci addosso?"
chiedi col pensiero; ormai risponderti non posso.

"Nessun maggior dolore" - dice Commedia -
"che ricordarsi del tempo felice nella miseria."
   
 
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