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Autore: Roby_chan_    18/03/2018    3 recensioni
Ohayo, Minna!
Ritorno alla carica con un mare di nuove Gruvie, o meglio, non proprio nuove. Sono storie scritte da quando mi sono iscritta su efp, quindi poco più di un anno, e che non ho avuto modo di pubblicare. Sono forse più di dieci e revisionate, pronte per essere lette da tutti gli amanti di questa coppia. Alcune Gruvie saranno spoiler, ma metterò di volta in volta degli avvertimenti a inizio capitolo, così che possiate leggere in tutta tranquillità.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura,
Roby-chan
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Prompt: notizia
Generi: romantico, sentimentale, slice of life 
Raiting: verde
Ambientazione: dopo la fine del manga
Avvertimenti: nessuno
 
Juvia entrò allegramente in gilda. Era circa mezzogiorno, ma la mattinata non si poteva di certo dire persa, tutt'altro. La maga dell'acqua si avvicinò sorridente al bancone dove già aveva adocchiato il suo amato. Dalla battaglia di Alvarez erano passati già un paio d'anni, ed era da allora che Juvia poteva dire orgogliosamente di essere riuscita a far capitolare ai suoi piedi Gray-sama. Erano una coppia ufficiale da allora, e si erano anche sposati. Se ripensava alla cerimonia, le sembrava ancora tutto un sogno.
Si sedette sullo sgabello al fianco del moro, tutta raggiante per la notizia che doveva dargli. Non si era preoccupata minimamente di reazioni negative da parte del mago, tuttavia era curiosa di sapere come avrebbe reagito.
-Gray-sama!- lo chiamò allegra, facendolo voltare verso di lei.
-Juvia- rispose di rimando, guardandola leggermente turbato. Che aveva Gray-sama?
-Buongiorno Juvia!- la salutò la bella barista di Fairy Tail che era appena tornata al bancone dopo aver servito alcuni gildani.
-Buongiorno Mira-san- pronunciò la turchina sorridente.
-Posso portarti qualcosa?- chiese l'albina, ricambiando il sorriso.
-Un bicchiere d'acqua, grazie- le rispose la maga.
Quando la barista le portò ciò che aveva chiesto, si allontanò, riprendendo come al solito a lucidare i bicchieri. Ma non troppo lontano, eh. Sentiva che c'era qualcosa nell'aria, e lei voleva scoprire assolutamente cosa. O al massimo se lo sarebbe fatto spiegare più tardi.
 
Passò qualche altro secondo prima che entrambi riprendessero la parola.
-Juvia deve dirti qualcosa-
-Devo dirti qualcosa- pronunciarono in contemporanea. L'una con tono impaziente e l'altro preoccupato.
-Prima Gray-sama- lo incoraggiò la turchina, senza che il sorriso le sparisse dal volto.
Il moro la osservò leggermente perplesso. Avrebbe voluto dire che era meglio che parlasse lei per prima, ma l'espressione curiosa di Juvia lo fece desistere.
-Si tratta di una missione- iniziò Gray, poggiando un braccio sul bancone. -Erza e gli altri hanno deciso di prendere una missione di classe S- la turchina lo stava ascoltando con attenzione. Ormai erano diventati entrambi maghi di classe S, così come Natsu, Lucy e tanti altri. -Mi chiedevo se per te andasse bene che mi unissi a loro- continuò serio. La turchina lo guardò sorpresa. Anche se non sembrava, Juvia sapeva perfettamente quanto Gray ci tenesse a quella missione. Era capitato che il mago del ghiaccio le raccontasse di quella volta in cui Natsu aveva preso senza permesso un incarico di classe S insieme a Lucy ed Happy, costringendo lui ed Erza a raggiungerli. Poi aveva rivisto Lyon e, beh, era accaduto quel che doveva succedere. Le aveva poi rivelato anche che era da tanto che voleva prendere una nuova missione di quel tipo con l'intero team.
Tuttavia Juvia sapeva che ciò avrebbe implicato che non sarebbe tornato a casa per un bel po'. Potevano essere settimane, così come mesi. Ed era anche per questo che glielo stava chiedendo. Ma adesso, lei, cosa doveva fare?
Juvia strinse leggermente la stoffa del proprio cappottino, per poi mettere su il suo miglior sorriso. -A Juvia va bene, Gray-sama- non voleva obbligarlo a restare con lei. E poi non era mica detto che ci volesse per forza così tanto tempo, no?
Il moro la guardò leggermente perplesso. C'era qualcosa che non andava in Juvia, ma in quel momento non seppe dire esattamente cosa.
-È andato tutto bene da Porlyusica?- chiese poi. Forse era di quello che si trattava. Juvia aveva avuto un po' di nausea la notte precedente, per cui lui le aveva consigliato di andare dall'anziana guaritrice. Si era anche offerto di accompagnarla, ma ovviamente Juvia aveva insistito perché raggiungesse gli altri in gilda, visto che alla fine non si stava più così male.
La turchina sobbalzò a quella domanda. Mise su un altro sorriso, annuendo. -Non era nulla di grave, Gray-sama- pronunciò serena la turchina. - Porlyusica-san ha detto che si tratta solo di un po' di influenza intestinale che sta girando in questo periodo- concluse rassicurante.
Il moro la fissò ancora per qualche secondo, sospirando poi sollevato. Fortuna che non era nulla.
Improvvisamente una sedia finì addosso alla schiena di Gray, frantumandosi in mille pezzi, facendo sorprendere la turchina che si portò una mano alla bocca per lo stupore.
Una vena pulsante si formò istantaneamente sulla fronte del moro assieme ad un sorriso irritato.
-Natsu!- lo richiamò, voltandosi solo per confermare ciò che già sapeva. Quell'imbecille stava facendo di nuovo a botte con Gajeel.
-Stai sempre in mezzo, ghiacciolo- fu il commento disinteressato dell'altro, che alimentò l'irritazione del mago.
Si alzò dal proprio posto e a pugni stretti si avviò verso il rosato, aggiungendosi alla rissa che da lì a poco avrebbe coinvolto tutta la gilda.
Quando il moro fu abbastanza distante, Juvia sospirò pesantemente, perdendo in un attimo il sorriso di poco prima.
-Juvia, è successo qualcosa?- chiese la bella barista, avvicinandosi preoccupata.
-Mira-san...- la maga si voltò nella sua direzione con un'espressione triste.
 
-Secondo me dovresti dirglielo- fu il commento preoccupato di Lisanna.
-Quell'imbecille deve prendersi le sue responsabilità, hic- si aggiunse Cana, che si era già scolata due botti di birra.
La turchina rimase in silenzio con lo sguardo fisso sulle proprie mani.
-Juvia...- la voce dolce e materna di Mira le fece alzare la testa.
-...so che non vuoi creare delle catene tra te e Gray, ma penso che in questo modo la situazione si complicherà soltanto- pronunciò comprensiva l'albina, poggiandole una mano rassicurante sulla spalla. -Vedrai che andrà tutto bene- concluse con il sorriso dolce sulle labbra.
-Mira-nee ha perfettamente ragione. Devi aver fiducia in lui- aggiunse Lisanna. -Vedrai che farà la scelta giusta- continuò, facendole un occhiolino.
-Juvia, Gray non è così insensibile come vuole apparire, e tu dovresti saperlo meglio di tutti, no? Hic- proseguì Cana, sicura.
La turchina sorrise appena, rincuorata dalle parole delle tre. -Grazie ragazze, Juvia ci proverà- disse riconoscente.
 
Nei giorni successivi Juvia rimase piuttosto irrequieta e preoccupata. Non era riuscita a trovare un singolo momento per parlare della questione con Gray-sama, e più il tempo passava e più i dubbi tornavano. In fondo non era detto che la missione dovesse durare a lungo, no? C'era anche la possibilità che nel giro di un paio di settimane riuscissero a completarla. Però era anche vero che Gray-sama aveva il diritto di sapere. Sì, gliel'avrebbe detto di sicuro... ma quando?
Juvia sospirò. Anche quella giornata stava per terminare e mancava solo un giorno alla partenza. Osservò da lontano Gray essere picchiato da un'Erza furiosa, insieme a Natsu e Gajeel. Forse gliel'avrebbe detto domani...
 
Juvia era tornata a casa prima, come era solita fare dal giorno in cui era andata da Polyushka. Tutta quella questione la stava spossando, e non poco. Preparò la cena in fretta, attendendo il ritorno del moro.
La serratura della porta scattò, facendo entrare la figura del mago. -Tadaima- pronunciò il ragazzo, andando in cucina dove sapeva di trovare la turchina. -Okaeri- pronunciò Juvia, mettendo su quel sorriso allegro che aveva messo in piedi da parecchi giorni.
I due cenarono tranquillamente. Era tutto come al solito... eppure c'era qualcosa che non andava. Uno strano senso d'inquietudine si era fatto strada nel petto di Gray già da qualche giorno, ma non ci aveva dato più di tanto peso, associandolo all'imminente partenza. Tuttavia adesso non poteva più ignorarlo, soprattutto perché aveva finalmente capito da cosa fosse causato.
-Juvia- la chiamò il moro, attirando la sua attenzione. La ragazza si sporse oltre la porta della cucina che dava sul piccolo salottino. Avevano finito da poco di cenare e Juvia stava lavando i piatti mentre Gray si era seduto sul divano.
-Sì, Gray-sama?- chiese curiosa, togliendosi il grembiule e poggiandolo momentaneamente su una sedia. Aveva finito proprio in quel momento di lavare le stoviglie che avevano utilizzato quel giorno.
-C'è qualcosa che mi devi dire prima della partenza? - chiese il moro, guardandola dalla sua posizione. La turchina si irrigidì. Che doveva fare? Glielo diceva? Doveva dirglielo? Era la sua occasione, allora perché continuava ad esitare?
Il moro sospirò -Juvia- la richiamò con un tono meno duro. Come aveva fatto a non accorgersene prima? Era chiaro che Juvia lo stesse evitando, forse anche inconsciamente, in quei giorni. -Siediti qui- continuò pazientemente, battendo piano la mano accanto a sè sul divano.
La ragazza si avvicinò titubante, per poi fare come le era stato detto. Quando si fu accomodata, Gray parlò di nuovo. -Mi dici che ti prende?- le chiese ancora una volta, paziente. La turchina strinse le labbra e abbassò lo sguardo. Le mani erano strette al vestito lungo che indossava.
-Juvia sta bene- No. Non erano queste le parole che voleva pronunciare. Strinse ancora di più la presa sul povero capo d'abbigliamento.
-Devi dirmelo, Juvia- ribattè piano il moro -Non posso partire tranquillo senza sapere la verità- concluse, fissandola con attenzione.
Juvia deglutì, per poi prendere un profondo sospiro. -Juvia è incinta- pronunciò tutto d'un fiato, portando inconsapevolmente una mano alla pancia.
Gray rimase impassibile per qualche secondo, poi la sua espressione cambiò pian piano, passando all'incredulità.
-Cos... Davvero?- chiese, non sapendo cosa dire, mentre la consapevolezza di quella rivelazione si faceva pian piano strada nella sua mente. Juvia annuì con la testa, osservando attentamente l'altro. Gray si portò una mano nei capelli scuri, facendola scorrere poi sul proprio viso. L'espressione era scioccata, ma non si poteva dire negativa. Sembrava... felice?
-Ne sei sicura, Juvia?- chiese nuovamente il moro, ritornando serio e fissandola.
Juvia annuì ancora. E un'altra domanda gli sorse spontanea. -Da quanto?- chiese pacato -Da quanto tempo lo sai?- specificò meglio.
-Da quando Juvia è andata da Porlyusica-san- confessò piano la turchina, abbassando il volto dispiaciuto.
-E perché non me lo hai detto sub... - le parole gli morirono in gola. Era come se tanti piccoli puntini iniziassero lentamente a collegarsi e a creare un'immagine ben definita. Il giorno in cui Juvia era andata da Porlyusica era lo stesso in cui le aveva chiesto della missione di classe S. Non le aveva dato la possibilità di dirglielo. Ormai la conosceva bene e non poteva faticare ad intuire cosa le passasse per la mente. Chiaramente non aveva voluto creargli problemi costringendolo a scegliere tra le due opzioni. Ma un figlio?
Gray sospirò pesantemente abbassando lo sguardo. Era stato cieco. Di nuovo. Come lo era sempre stato ogni volta che si trattava di Juvia.
Rialzò gli occhi per posarli sulla figura della ragazza al proprio fianco. Stringeva convulsamente l'orlo del vestito e aveva un'espressione tremendamente triste. Chissà quali brutti pensieri le stavano attraversando la mente in quel momento.
-Juvia- la richiamò ancora una volta, facendole alzare lo sguardo titubante.
-Non avevi motivo per non dirmi niente- pronunciò calmo. La maga però lo stava ancora guardando preoccupata. Non sembrava che l'avrebbe convinta in quel modo.
Prese un profondo respiro. -Che marito sarei se ti lasciassi da sola?- provò a chiedere per farla ragionare. Gli faceva ancora strano definirsi "marito". -Certo, non nego che c'è sempre l'avventura e gli incarichi, noi siamo maghi di Fairy Tail- proseguì, notando un leggero cambio di espressione da parte della turchina, che si era fatta attenta. -Ma per me la persona più importante...- E qui deglutì. Difficilmente esprimeva così a parole i propri sentimenti. -...sei tu- Lei, che era stata sempre al suo fianco, nonostante il suo egoismo e la sua stupidità. Ed era sempre lei che, prima che potesse rendersene conto, era diventata una parte integrante di lui, con tutta la sua asfissiante quanto dolce e insostituibile presenza.
Juvia adesso lo stava fissando stupita, il che lo fece sentire piuttosto in imbarazzo. Si massaggiò la nuca, distogliendo per qualche attimo lo sguardo, giusto il tempo per riprendere la propria lucidità. -E adesso ci sarà un'altra persona importante nella mia vita- concluse in un sussurro e con un tono così inusualmente dolce che se ne stupì. Poggiò poi una mano su quella della turchina, sorridendole appena. Juvia si rincuorò a quelle parole e un'espressione felice non potè che apparirle in volto.
Gray le si avvicinò piano. Gli occhi dell'uno furono subito calamitati da quelli dell'altra e viceversa. Le labbra si congiunsero piano in un bacio leggero e lento. Si staccarono piano, riaprendo gli occhi.
-Domani avvertirò Erza che non andrò più in missione con loro- pronunciò calmo il moro.
Juvia annuì piano. -E penso che vorranno una spiegazione più che giusta- continuò, riavvicinando il volto a quello della turchina per posarle un altro bacio sulle labbra.
Juvia ridacchiò piano, suscitando la confusione nel mago. La turchina lesse la sua espressione e si spiegò. -Juvia stava pensando alle reazioni degli altri alla notizia- ridacchiò ancora lei. Gray rimase per qualche attimo interdetto, per poi iniziare anche lui ad immaginare la scena. Erza che andava in tilt congratulandosi ripetutamente con loro, rischiando quasi di ammazzarlo con le sue pacche "materne". Mira che li guardava soddisfatta, appuntandosi chissà cosa su quello strano quadernino rosa di cui lui aveva scoperto l'esistenza solo da poco, ma il cui contenuto non poteva faticare ad immaginarlo. Gajeel e il vecchietto che si raccomandavano come sempre. Gli auguri degli altri, e anche qualche presa in giro. La rissa che sarebbe scoppiata con Natsu e che avrebbe coinvolto tutta la gilda con un'Erza fuori controllo e più pericolosa del solito. Rabbrividì al solo pensiero di ciò che lo avrebbe aspettato l'indomani.
La turchina si appoggiò alla spalla del moro, riscuotendolo dai propri pensieri.
-Juvia è felice, Gray-sama- pronunciò serena. Tutto era andato per il meglio, proprio come avevano detto le altre. Tutta la preoccupazione era scivolata via come l'acqua che scorre. Si era dissolta completamente per lasciare spazio al sollievo e alla gioia.
Gray sorrise piano a quell'affermazione, avvolgendola per le spalle. Se lei era felice, allora lo era anche lui.
 
Il giorno dopo, come previsto, ci fu una confusione generale e si avverarono tutti i pronostici di Gray e le fantasie di Juvia. In più Makarov subito aveva dato il via alla festa per la buona notizia. E come sempre, si sa, da cosa nasce cosa, e avevano fatto festa fino al mattino successivo, beccandosi un reclamo da parte del sindaco di Magnolia per schiamazzi notturni. Inutile dire che dopo una giornata del genere, l'unica che aveva ancora le forze per partire era Erza, per cui il team Natsu, assente di Gray, era stato costretto a rimandare la partenza di un giorno.
Da allora il mago del ghiaccio divenne più protettivo nei confronti della turchina, sorprendendo un po' tutti in gilda, e in più, da quel giorno, Gray non prese più missioni che potessero impegnarlo per più di una settimana, sempre preoccupato per la salute di Juvia e del bambino.
 
 
9 mesi dopo...
-Ueee, ueee, ueee- il pianto di un bambino inondò la piccola stanza in cui si trovavano.
Lo sguardo di Gray si posò subito sul nascituro, pieno di amore e di una tenerezza che un tempo mai avrebbe pensato gli sarebbe appartenuta.
Wendy, dopo qualche minuto, porse il fagottino blu tra le braccia di Juvia, stremata, ma felice, sul letto in casa di Porlyusica. La maga osservò sorridente il loro bambino. Aveva un ciuffo di capelli turchini, ma di una tonalità che sembrava un misto tra il suo colore e quello di Gray.
Il moro guardò attentamente l'intera scena, non gli sembrava quasi vero. Juvia si voltò verso di lui con uno splendido sorriso che gli mozzò il respiro per un attimo, prima di poter prendere tra le braccia quel piccolo fagottino che gli stava porgendo la maga.
Un sorriso ancora più grande sorse sul suo volto mentre iniziava a cullare il piccolino. -È bellissimo- sussurrò senza rendersene conto, incapace di staccare gli occhi da quella piccola creatura che stringeva tra le sue braccia. Si voltò poi verso la turchina al proprio fianco, poggiandole un leggero bacio sulla fronte ancora un po' imperlata di sudore. Se quella era la vera felicità, allora era più che contento di condividerla con la sua Juvia e il piccolo Silver.
 
 




Curiosità:
L'idea per quest'ultimo capitolo è arrivata con una recensione che mi fece fenris qualche mese fa e che ringrazio ^.^ Quando parlò di voler vedere "dei piccoli marmocchi" subito ho pensato a cosa potesse succedere ad una Juvia incinta, ed ecco il capitolo. Subito mi è stato chiaro che questo sarebbe diventato l'ultimo capitolo di questa raccolta, perché guarda in avanti, verso il futuro di Gray e Juvia, e del loro bambino.
 



Nda:
E con questo, a malincuore, chiudo definitivamente questa raccolta. Quasi non mi sembra vero. Mi sento un po’ come Gray in questo momento, ahahah.
Sono molto soddisfatta di questa raccolta perché tutte queste storie sono nate così, di punto bianco, nella mia mente in questi anni. E’ più o meno da quando ho iniziato a pubblicare su di loro che volevo creare questa raccolta, e finalmente sono riuscita a completarla. Le storie venivano fuori una dietro l’altra, e già quando erano una decina avevo preso la decisione di creare una raccolta apposita per loro, perché sapevo che il loro numero sarebbe aumentato, anche se non credevo fino a questo punto!  
Non avrei mai pensato che la raccolta si sarebbe rivelata così lunga, ma sono davvero felice di averla creata! Un po' mi mancherà non aggiornarla più ogni settimana, ma di storie ne ho ancora qualcuna, anche se non mi è possibile pubblicarle qui.
Ed ecco che vi ringrazio, davvero. E’ passato più di un anno da quando ho iniziato questa raccolta, ma ricordo la pubblicazione del primo capitolo come fosse ieri, nonostante ci sia stato qualche intoppo durante il percorso. E proprio per questo vi ringrazio, per aver continuato a seguire questa raccolta. Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito e supportato in questi anni, chi ha messo questa raccolta tra le preferite/ricordate/seguite, ma anche ovviamente voi, lettori silenziosi.
Spero che anche l'ultimo capitolo vi sia piaciuto, e vi ringrazio ancora!
Tornerò presto con altre Gruvie ;)
Bacioni, Roby-chan
   
 
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