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Autore: Lady Vibeke    01/07/2009    5 recensioni
Sei bella. Sei stupenda. Sei divina.
Sei stanca di sentirtelo dire.
Ti brucia addosso la vita stessa che porti avanti senza avere la più pallida idea di cosa farne. Ogni mattina apri lo scrigno e lo ritrovi vuoto. Sono lontani, ora, i tempi in cui riuscivi a vedere il mondo intero in due occhi che fissavano i tuoi.
Forse perché, in quegli occhi, il mondo intero eri tu.
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'Autrice: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.

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C’era qualcosa di tragico in un’amicizia così colorata d’amore.

(Oscar Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray)

 

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Continua a sorridere. Il trucco sta tutto lì.

Sorridi, come solo tu sai fare, e incantali tutti.

Sorridi all’obiettivo. Sorridi alla telecamera. Sorridi a tutta quella gente che ti guarda e si aspetta di vederti splendere come la stella che sei.

Sorridi a tuo marito che ti è sempre stato accanto e ti ha guidata lungo questo tuo lungo cammino.

Sorridi. Continua. È così che deve essere.

Tutte le bambole sorridono. Bellissime e composte, nei loro vestiti di pizzo e seta. Sorridono come te. Gelidi sorrisi di porcellana dipinta.

E piangono senza che nessuno le veda.

Sei bella. Sei stupenda. Sei divina.

Sei stanca di sentirtelo dire.

Ti brucia addosso la vita stessa che porti avanti senza avere la più pallida idea di cosa farne. Ogni mattina apri lo scrigno e lo ritrovi vuoto. Sono lontani, ora, i tempi in cui riuscivi a vedere il mondo intero in due occhi che fissavano i tuoi.

Forse perché, in quegli occhi, il mondo intero eri tu.

Piangi e non sai più nemmeno perché. Indietro non puoi tornare e davanti non c’è nulla per cui valga la pena di trascinarti verso un altro domani sterile come gli altri.

Annaspi in te stessa cercando un senso, e tutto ciò che trovi sono frammenti di un cuore che una volta ha cullato qualcosa di grande e fiumi di parole scritte sulla tua voce, impronte indelebili che, anche se lo volessi, non potresti cancellare. Non c’è mai stato niente, ma quello che avrebbe potuto esserci ti ha lasciato questo marchio bruciante dentro e tu sai che dovrai convivere con ciascun rimpianto e ciascun rimorso fino alla fine.

Da quattro anni ti chiedi se questa fine tu non l’abbia forse già incontrata senza accorgertene. Pensi sempre che il peggio sia passato, e ogni volta ti ricredi, perché qualcuno sta ancora scrivendo sulla tua voce, ma tu non canti più.

Cammini in silenzio, maestosa come una regina, e non lo sai nemmeno tu dove la trovi la forza, le motivazioni.

Tutto aveva un significato diverso, tempo fa. Una vita che adesso non ti sembra più tua.

Davanti ai tuoi occhi appare un’immagine. Ce l’hai incisa nell’anima come una lapide, anche se ciò che ritrae non è mai morto e mai morirà.

Sorridi nel rivederla, ed è un vero sorriso, quello che ti sfiora le labbra, non una posa da bambola. Un sorriso vero per il palpabile ricordo di una felicità vera. Tu e lui, su un divano, l’uno nelle braccia dell’altra, amichevolmente, scherzando per lasciarsi immortalare in una fotografia.

Nel tuo abisso nero interiore qualcosa riemerge.

Now let us lie
Sad we lived, sad we die
Even in your pride
I never blamed you

Te la senti sul viso, la mano che ha vergato queste liriche. Riesci ad avvertire le sue carezze come se fossero reali, come se fossero quelle di una volta. Quanta devozione c’era in quel tocco, quanto amore…

Ti sei pentita in fretta di non aver saputo riconoscere il valore di qualcuno che ti ha sempre dato tutto senza chiederti mai niente, ma la vostra non è mai stata un’amicizia ordinaria, e questo è sempre stato chiaro a tutti.

Il ragionevole dubbio non ha ancora smesso di tormentare anche te.

Una risposta, adesso, forse l’hai trovata, ma ormai è tardi e il cammino che hai intrapreso è a senso unico. Non c’è via di ritorno.

Eri il suo primo amore, e sarai anche l’ultimo.

Eri il suo peccato, e non esisteva niente di così puro come la sua perdizione per te.

Eri il suo angelo, e gli angeli cadono per primi. Lui lo sapeva.

Lo sapevi anche tu.

E adesso – adesso che ti sembra che non ti resti più niente se non quello che sopravvive dal passato – una domanda ti tortura, facendoti guardare indietro con quel senso di assoluta impotenza che giorno dopo giorno ti sta uccidendo, mentre guardi lui morire.

Chissà, ti chiedi.

Chissà se credi abbastanza nei miracoli da farne avverare uno.

Chissà se non puoi riscrivere tutto da capo e trovare una via alternativa per ritornare là dove vi siete lasciati.

Chissà, ed è una speranza flebile che non cessa di lottare.

Chissà se c’è una possibilità che l’ultimo petalo non sia ancora caduto…

 

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A/N: mi avete chiesto altri lavori sui Nightwish. Eccovi serviti. Il tutto derivato dall'ennesima visione del sublime DVD End of an Era. Ho una sintonia maggiore con Tuomas, per quanto riguarda i sentimenti e le sensazioni, ma stavolta ho voluto dare spazio a Dio Tarja. Spero ne sia uscita un’opera degna delle precedenti.

Prego, notare le frasi:

Eri il suo primo amore, e sarai anche l’ultimo.

Eri il suo peccato, e non esisteva niente di così puro come la sua perdizione per te.

Eri il suo angelo, e gli angeli cadono per primi. Lui lo sapeva.

sono quasi letteralmente tratte rispettivamente da Feel For You (You were my first love, the earth moving under me…), She Is My Sin (A sin for him, desire within…) e Angels Fall First (Oh, Lord, why the angels fall first?). La frase finale

Chissà se c’è una possibilità che l’ultimo petalo non sia ancora caduto…

è invece tratta da Beauty & The Beast (Love me before the last petal falls…)

Infine, la foto a cui si accenna è questa piccola poesia visiva che tengo appesa in camera e mi scalda e distrugge il cuore al tempo stesso: Free Image Hosting at www.ImageShack.us

I commenti sono molto graditi, sempre e comunque. ^^

Grazie a tutti, in ogni caso.

   
 
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