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Autore: Ely_Pommy    19/03/2018    1 recensioni
Spesso non trovate le parole giuste al momento giusto? Opuure alcune volte vi bloccate senza un motivo apparente?
Beh, leggete qui e ne conoscerete la ragione
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quell’antipatica sensazione di non sapere cosa dire in una determinata situazione? Oppure quando volevate dire una cosa, ma in un attimo ve la siete scordati? Per non parlare di quando non trovate il termine esatto con cui spiegarvi.
Ebbene non siete voi a aver improvvisamente disimparato a parlare, ma c’è di più. Di cosa sto parlando?
Ebbene, mettetevi comodi, e ascoltate.
Dovete sapere che esistono, intorno a noi, persone che non ci sono.
Calmi, calmi non sono impazzito.
No, non sono defunti o spiriti, semplicemente sono anime che non hanno mai trovato un corpo.
Alcune di queste continuano a cercarlo ogni volta che nasce una vita, altre, reduci da molteplici tentativi falliti, si accontentano di vivere fuori dalla realtà.
Queste entità, non sono poche, anzi, oramai hanno formato una vera e propria civiltà a parte.
Come dite? Se possiamo sentirli?
Certo! Vi siete mai chiesti con chi parlate quando mettete su dei dialoghi con botta e riposta nella vostra testa e vi sembra di sentirli nella realtà?
Sono loro, o meglio la vostra anime che parla con loro. A volte parlate con uno psicologo, o uno psichiatra in certi casi; oppure con un simpatico attore e così via.
Oppure, quando sentite un brivido percorrevi il corpo senza nessun motivo, è probabile che abbiate appena trapassato qualcuno di loro.
Ehi! Quante domande! Uno alla volta! Vediamo…tu con quel maglione rosso. Sì, tu, dimmi. Come si sono costruiti una città?
Beh, mi pare ovvio, dai residui delle precedenti.
Ogni volta che una città scompare o viene distrutta, lascia dietro di sé l’ombra di ciò che è stata perché vive delle anime di chi vi ha vissuto.
Abbiamo finito con le domande? Bene.
Dicevo, ci sono molte entità che vivono ed amano entrare in contatto con noi, ma una in particolare è quella di cui voglio parlarvi.
Se lo poteste vedere, lo riconoscereste subito.
È solito abbigliarsi sempre allo stesso modo: cappello sulle ventitré, occhiali ben vicini agli occhi, una giacca a vento lunga una borsa, ma soprattutto, penna e taccuino sempre in mano.
La sua storia è molto particolare.
Comincerei col dire che se avesse trovato un corpo, sarebbe diventato un giornalista davvero in gamba.
Sempre sul pezzo e con le orecchie a mo’ di antenne sempre in cerca di una notizia.
Eppure, lui è uno dei pochi che non ha mai voluto realmente un corpo.
Vedo già le vostre facce, perché mai, vi starete chiedendo.
La risposta è molto banale in realtà: senza di lui, nessuno si sarebbe curato di fornire notizie sulle due realtà al resto della comunità delle anime.
In ogni caso, la sua vita cambiò drasticamente quando conobbe Erik: un giovane scrittore nel mondo concreto.
Era un ragazzino che aveva l’anima adatta a realizzare la sua ambizione di cimentarsi nell’arte letteraria.
Purtroppo, era un ragazzo che non trovava mai le parole giuste.
In qualunque situazione si trovasse, non aveva mai la frase giusta da dire: che si trattasse di iniziare una storia o di parlare con qualcuno.
Fu così che il nostro giornalista, ne provò compassione e provò a suggerirgli lui stesso cosa dire, ma il ragazzo era preso dallo sconforto e, con la testa piena di rumore e confusione, non sentì le sorde parole consigliatele.
Il nostro giornalista si arrovellò per capire come aiutare il suo giovane protetto.
Pensò e ripensò centinaia di volte a cosa fare.
Lo si poteva vedere camminare su e giù per il parco di fronte alla casa di Erik.
Un giorno, però, dopo un’ennesima giornata sprecata, si sdraiò nella stanza dell’albergo dove alloggiava.
Chiuse gli occhi.
Quando era comparso nel mondo come possibile anima, come aveva imparato a dare sfogo alla sua indole e trovare le parole giuste?
Fu un attimo.
La rivelazione lo colse come se un fulmine lo avesse folgorato.
Aveva ascoltato per mesi, i dialoghi degli esseri concreti e i loro modi di esprimersi, prima di mettere giù il suo primo articolo.
Risolse che l’unico modo per far ascoltare a Erik le sue parole, fosse quello di dargli concretezza rubandole agli esseri che avevano quella caratteristica, ma prima che le potessero pronunciare, disperdendole nel vento.
Fu così che si mise a seguire tantissime persone e appena capiva che stavano per dire una parola che gli interessava, lui la rubava.
Quando ne ebbe raccolte a sufficienza e le ebbe messe insieme per dargli un senso, le regalò all’anima di Erik.
Il ragazzo, allora prese il via e finalmente iniziò a scrivere.
Ecco che il nostro giornalista aveva trovato un nuovo scopo: dare le parole a chi non le aveva, togliendone a che ne ha anche troppe: una specie di Robin Hood del mondo letterario.
Bene, sappiate quindi ora chi è l’artefice dei vostri momentanei blocchi nei discorsi: probabilmente è proprio il nostro invisibile giornalista che sta aiutando qualche scrittore o persona in difficoltà.
Come dite? Anche voi vorreste trovare le parole giuste al momento giusto, beh non disperate!
Dategli tempo e sicuramente il nostro amico verrà anche da voi.
Forse la vostra anima lo conosce già e magari gli avete anche già parlato.
Come dite? Come faccio a conoscerlo?
Beh, come potrei non conoscere quello che mi ha aperto le orecchie e mi ha dato le parole per iniziare a scrivere?
   
 
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