19/03/2018
2 recensioniI’m a taker but you need a giver
Un no-mag.
Fra tutte le persone che la giovane e bellissima Queenie, avrebbe potuto scegliere come amante e amico, il suo cuore aveva scelto lui, Jacob, il no-mag.
Non che ne fosse dispiaciuta perché Jacob, per quanto strano potesse sembrare, era il modello di persona con cui sin da piccola aveva sognato come marito: era dolce, gentile e anche se non apparteneva al loro mondo, la capiva meglio di chiunque altro.
Forse, perché era il primo che, non appena scopriva che poteva leggere le menti degli altri, i loro ricordi e tutto ciò che avevano passato, non fuggiva via, piantandola in asso come una stocca fissa.
Perché se, da un lato aveva avuto fin da Ilvermory, diversi ammiratori che la corteggiavano con fiori e cioccolatini vari, dall’altro lato, una volta scoperto il suo “oscuro” segreto, tutti scomparivano senza farsi rivedere o non rivolgendole più la parola.
Che colpa ne aveva lei se riusciva a sentire i loro pensieri?
Se non fosse stata per sua sorella, Tina, che la consolava ogni singola volta che un ragazzo la mollava, oppure quando qualche sua compagna di dormitorio, la prendeva in giro mentalmente, non sapeva se avrebbe davvero completato gli studi nella bella scuola magica Americana.
Da quando la mamma e il papà, erano morti a causa dell’avvelenamento da Vaiolo di Drago, Teenie, così la chiamava sempre da piccola, quella sorella maggiore così dolce e spensierata, era cresciuta in fretta diventando in un battito di ciglia sia madre che sorella.
Non litigavano più, si sostenevano a vicenda ma sopratutto lei, la proteggeva da qualsiasi pericolo, non necessario.
Per questo quando quel giorno la strega era rientrata a casa assieme a Jacob e a quel mago inglese, Queenie si sorprese non poco.
In primo luogo, vi era la presenza di non uno, bensì due uomini in casa, che erano entrati inoltre dalla porta principale riuscendo a superare la stretta vigilanza della loro vicina no-mag, la signora Esposito e
in secondo luogo, erano per di più dei criminali, perché il primo, l’inglese, aveva liberato, per sbaglio, delle creature magiche in giro per New York, mentre il secondo, invece, era un babbano.
E, se da un lato, Queenie ne era attratta fin dal primo sguardo, nel salotto di casa, in secondo luogo, anche se sembrava non capire, la giovane strega era consapevole che non sarebbe mai potuta andare avanti quella storia, che si stava già formando nella sua mente.
E allora perché le faceva così male?
Perché doveva essere un no-mag e, non un bel mago inglese come invece era capitato alla sorella maggiore, che tuttavia non coglieva la palla al balzo?
- Signorina gradisce qualcosa?-
La strega dai capelli biondi, si riscosse da quei ricordi di tempi andati.
Un’altra volta, si era incantata fissando gli occhi scuri di Jacob, davanti a lei, che, nonostante il suo andare costantemente alla sua pasticceria, non si era ancora ricordata di lei o di quel bacio sotto la pioggia, sotto lo sguardo triste di sua sorella e di Newt.
Sarebbe stata l’ultima volta, questo si diceva ogni volta che rientrava in quella dannata pasticceria, ma,come sempre rimaneva incantata dai suoi occhi e da quella dolcezza ancora presente.
E, sapeva che avrebbe continuato a vivere nell’illusione di un futuro che mai arriverà, almeno per loro.
Avrebbe dovuto lasciarlo andare, ma non era una donatrice come sua sorella perciò, come sempre sfoggiò il suo miglior sorriso, sperando che un giorno venisse ricambiato realmente, per poi dire, con dolcezza e finta felicità
- Quale fantastica ricetta ha da propormi oggi, mister Kowaski?-
Angolo autrice:
Questa è la mia versione di alcuni pensieri della nostra Queenie per un certo no-mag (si è vero, sono una fan anche della loro ship, contenti?!).
Spero vi piaccia.
Un bacio
marie52