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Autore: Khailea    20/03/2018    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea 
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Diana 
Nadeshiko 
Vladimir 
Ayame 
 
 
Dopo il bagno tutti quanti si sono preparati per cenare, i loro muscoli erano così rilassati che perfino i movimenti erano più lenti, il signor Edward si sarebbe seduto a capotavola, accanto a lui ci sarebbe stata Diana, seguita da Lacie, Astral, Johanna, Grace, Seraph, Sammy, Milton, Daimonas, Jack, Hope, Alexander, Khal, Ailea, Zell, Lighneers, Ayame, Nadeshiko e Vladimir.
Astral aveva fatto molta attenzione a non mettersi di fronte a Seraph, temendo da parte sua un'altra raffica di cali. A riguardo però non aveva detto nulla visto che effettivamente era stato stupido aprire il bagno delle ragazze senza pensarci.
Il padrone di casa mentre loro si riposavano si era svegliato dal pisolino ed aveva iniziato a cucinare ogni tipo di piatto a base di carne.
-Wow sembra tutto buonissimo!-
Disse Ailea meravigliata guardandosi attorno, c'erano tante di quelle cose che faticava a credere potessero finirle tutte.
-Se cucinerà così ogni volta dovremmo venire più spesso.-
Osservò Grace sorridendo.
-Sarete sempre le benvenute, era da tanto non passavo una giornata così.-
Rispose Diana sorridendo.
-La serata non finisce di certo qui. Vedete di star svegli ragazzi, preparerò qualcosa di speciale per tutti.-
-Non serve si disturbi, sta già facendo molto ospitandoci qui.-
Disse Hope guardando Edward, che con fare allegro serviva ciascuno di loro.
-Sciocchezze, se la mia figliola può essere felice allora è giusto fare tutto il necessario. Inoltre voglio che questo fine settimana sia divertente per tutti voi, potrete tornare ogni volta che volete.-
-La ringraziamo, è veramente una brava persona.-
Lighneers aveva parlato con molto rispetto verso l'uomo, non erano molti i padri come lui infondo.
-Cosa ci farà di speciale nya?-
Chiese Lacie incuriosita, quando le persone le           parlavano di qualcosa di simile non riusciva a contenere la curiosità.
-Non sarebbe più una sorpresa se ce lo dicesse.-
Rispose il fratello tenendola ferma, non voleva combinasse qualche pasticcio e dopo ciò che aveva fatto sgattaiolando tra i condotti era fermamente convinto di doverla tener d'occhio.
-Nya ma come potrò starmene buona sapendo che c'è una sorpresa dietro l'angolo?-
-Perché non facciamo qualche gioco?-
Propose Nadeshiko alzando la mano, dopo un bagno rilassante e le dovute coccole dal compagno il suo umore era decisamente migliorato.
-Non sarebbe una cattiva idea, ma cosa e dove?-
Rispose Diana tenendo una forchetta in equilibrio sul dito, Vladimir nel frattempo aveva stretto la mano della compagna nella propria in un gesto di tenerezza.
-Obbligo o verità?Potremmo sistemarci in una delle stanze di sopra.-
-Grande idea Johanna.-
Disse Khal sorridendo guardando la bionda, anche se trovava sciocco quel gioco sapeva bene che approcciarsi gentilmente alle ragazze era la tattica migliore. Ayame cercò di lanciare uno sguardo sensuale a Lighneers, pensando già a quali obblighi potevano fare assieme, ma non riuscì a sortire nessun effetto, visto anche che il ragazzo aveva spostato subito lo sguardo.
-E stavolta tutti dovranno partecipare nya!-
Così dicendo Lacie costrinse praticamente tutti, tacitamente, a partecipare a quello strano gioco, per il quale decisero di utilizzare una grande stanza disponibile al secondo piano.
Era una comune stanza da letto, con i pavimenti in legno, le pareti color crema, una finestra che dava sulla spiaggia, alcuni mobili tra cui un letto matrimoniale, un armadio di legno nero, una scrivania ed una morbida sedia.
Il gruppo tuttavia aveva preferito sedersi in cerchio per terra, mettendo in mezzo al gruppo una piccola bottiglia di vetro, avevano anche spento la luce lasciando solo una candela accesa per creare una maggior atmosfera.
-Bene, siete pronti?-
-Si!-
Alla domanda di Grace ci fu un unico coro, sebbene non tutti fossero entusiasti, Daimonas si era messo leggermente più indietro rispetto agli altri per evitare troppo contatto fisico, non aveva potuto andarsene ma sperava con tutto il cuore non lo costringessero a fare qualcosa contro la sua volontà...
Accanto a lui c'erano, a sinistra, Milton, che gli dava il giusto spazio pur mostrandosi gentile, ed alla destra Jack, che come lei non voleva schiacciarlo, dandogli di tanto in tanto un occhiata per rassicurarlo.
Vicino a Jack c'era poi Ailea leggermente eccitata per quel gioco, non lo aveva mai fatto prima ed era una buona occasione per divertirsi.
Ovviamente accanto a questa c'era Khal, che con la mano le teneva la vita andando comunque ad accarezzare di tanto in tanto parte del fondoschiena.
Quel gioco era perfetto per lui, se voleva poteva mentire ma poteva anche scoprire molte cose sugli altri.
C'era poi vicino Astral il quale era felice avessero trovato un gioco tranquillo da fare tutti insieme, in effetti per quella serata trovava molto adatta la situazione e sperava di potersi divertire.
Lacie sicuramente, vicina a lui, l'avrebbe fatto, muoveva la coda senza sosta aspettando il proprio turno e sorrideva divertita, finalmente poteva di nuovo giocare con tutti!
Non pensava nemmeno al fatto che aveva la sua "rivale" per Astral vicina, anche se in realtà vedeva Seraph in quell'assetto solo quando ce n'era motivo. La bionda comunque era completamente seria, non perché non volesse giocare, anche se una parte era per quello, ma perché stava pensando alle domande migliori da fare soprattutto se avesse dovuto chiederle ad Astral.
Alla sinistra della bionda c'era poi Alexander, la cui espressione era la fotocopia della ragazza ma che comunque nascondeva perfettamente il fatto non volesse giocare, era solo felice di trovarsi vicino a Hope la quale sorrideva serena, erano anche spalla a spalla e questo dettaglio rendeva felici entrambi.
Johanna vicino all'amica non si era fatta problemi a spingere un po' i due più vicini, se ci fosse stato Mattia lì, anche se sarebbe stata in imbarazzo, sotto sotto le avrebbe fatto piacere se qualcuno avesse fatto così per lei.
Accanto a lei c'era poi Nadeshiko che si mordicchiava leggermente le labbra desiderosa di iniziare, quei giochi l'avevano sempre divertita ed ora che aveva così tanti amici non vedeva l'ora di cominciare!
Stringeva felice la mano di Vladimir per il quale l'unica gioia era vederla così, non aveva preferenze su cosa domandare ma sarebbe stato attento a ciò che gli altri chiedevano.
Vicino al ragazzo c'era poi Zell, che anche se non amava quelle cose era indifferente al momento, pensava solo potesse essere utile per passare il tempo prima della sorpresa di Edward, anche Lighneers in un certo senso la pensava come lui, anche se era decisamente più distaccato.
Ayame aveva preteso di sedersi vicino a lui, il quale per evitare che la scena durasse fino al mattino aveva accettato, anche se era ben intenzionato a farle capire che non poteva andare avanti così.
Diana, intanto, dentro di lei stava segretamente apprezzando sempre più ciò che il padre aveva fatto, magari era stato imbarazzante all'inizio ed un po' invadente ma l'aveva fatto solo per il suo bene.-
-Perfetto direi di iniziare, il primo giro della bottiglia segnerà l'inizio.-
Dopo le parole della ragazza la bottiglia iniziò a girare fermandosi così sulla prima persona dalla quale tutto sarebbe iniziato, Ayame.
-Oh fantastico!Facciamo partire bene la serata.-
Disse la ragazza sorridendo divertita facendo così roteare una seconda volta la bottiglia, il giro fu tremendamente lungo per gli altri che si aspettavano chissà quale obbligo ma la prima sfortunata ragazza fu Nadeshiko.
-Mmh vediamo un po'...obbligo o verità?-
Nadeshiko ci pensò qualche secondo, non voleva far cose strane ma nemmeno apparire come la guastafeste iniziale, per questo fidandosi di Ayame scelse.
-Obbligo...-
-Bene!Ti obbligo ad abbaiare come un cane.-
-Noo nya!Cattivi i cani nya!-
Non sembrava qualcosa di troppo difficile, e nemmeno umiliante, nonostante le proteste di Lacie.
-Bau!Bau!Bau!-
Qualcuno però non era affatto felice di quell'obbligo, già per Vladimir Ayame non era il massimo ma far fare alla propria ragazza una cosa simile lo irritava ancora di più.
-Oh su, è solo un gioco.-
Rispose Ayame notando il modo in cui la stava fissando, non ricevendo però alcuna risposta passò il turno a Nadeshiko.
La ragazza sorrise leggermente tesa quando mosse la bottiglia. Non era mai stata brava in quel gioco e non sapeva quali domande fossero le migliori.
L'oggetto inoltre si fermò su Daimonas che nel gruppo era uno tra i quali conosceva meno.
-Dunque...hai...mai baciato uno sconosciuto?-
Chiese di getto attorcigliando una ciocca di capelli tra le dita.
-No, non ho mai baciato nessuno.-
Rispose Daimonas senza guardare la ragazza, non aveva mai avuto motivo di farlo ed a ben pensarci dubitava ce ne sarebbero stati.
"Chi potrebbe mai voler baciare della spazzatura"
Disse Mostro nella mente del ragazzo, al quale però non importò.
-Capisco, allora il tuo primo bacio è ancora qualcosa di speciale da condividere con la persona giusta.-
Per lei lo era stato eccome, ma non era il momento di perdersi nei ricordi, ora Daimonas stava muovendo la bottiglia e la persona alla quale toccò fermarsi fu Vladimir.
-Obbligo.-
Questo non diede nemmeno il tempo di formulare la domanda, voleva cancellare l'obbligo della propria compagna e per questo aveva scelto di farne uno.
-Ok...allora...canta una canzone?-
L'obbligo sembrò quasi una domanda ma al termine d'essa Vladimir s'ammutolì facendo così preoccupare Daimonas.
Aveva scelto male?
Iniziò a preoccuparsi s'arrabbiasse con lui da un momento all'altro urlandogli contro ma tutto ciò che Vladimir fece fu alzarsi.
 
(https://www.youtube.com/watch?v=AOAtz8xWM0w  canzone cantata da Vladimir)
-Rossiya svyashchennaya nasha derzhava
Rossiya - lyubimaya nasha strana.
Moguchaya volya, velikaya slava.
Tvoyo dostoyanye na vse vremena!
Slav'sya, Otechestvo nashe svobodnoye.
Bratskikh narodov soyuz vekovoy.
Predkami dannaya mudrost narodnaya.
Slav'sya, strana!My gordimsya toboy!
Ot yuzhnykh morey do polyarnogo kraya.
Raskinulis' nashi lesa i polya.
Odna ty na svete!Odna ty takaya.
Khranimaya Bogom rodnaya zemlya!
Slav'sya, Otechestvo nashe svobodnoye.
Bratskikih narodov soyuz vekovoy.
Predkami dannaya mudrost narodnaya.
Slav'sya, strana!My gordimsya toboy!
Shirokiy prostor dlya mechty i dlya zhizni.
Gryadushchiye nam otkryvayut goda.
Nam silu dayot nasha vernost' Otchizne.
Tak bylo, tak yest0 i tak budet vsegda.
Slav'sya, Otechestvo nashe svobodnoye.
Bratskikh narodov soyuz vekovoy.
Predkami dannaya mudrost narodnaya.
Slav'sya, strana!My gordimsya toboy!-
 
Dopo la canzone il silenzio calò, visto nessuno s'aspettava l'avrebbe veramente fatto, ma il gioco doveva continuare e così Vladimir mosse la bottiglia.
Al suo turno Vladimir avvicinò la mano alla bottiglia colpendola con un leggero cricco sul collo, il giro stavolta fu più lungo ed andò a fermarsi esattamente su Ailea. Nuovamente l'argomento di domanda poteva riguardare le relazioni visto che anche lei ne aveva una, nonostante non nutrisse particolare interesse verso la coppia sembravano quantomeno sani.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Ailea, a quando l'invito per le nozze?
A quella domanda il viso di Ailea divenne leggermente rosso, si era messa con Khal da poco e forse era un po' presto per parlare di quelle cose, ma non voleva mostrarsi troppo imbarazzata o impacciata.
-Poco dopo le tue Vladimir.-
Khal non poté evitare di sorridere a quella risposta, soprattutto perché la compagna non aveva voluto sorvolare sulla domanda lasciando aperto il fatto che sarebbe rimasta per sempre con lui. Ovviamente, volente o nolente, sarebbe andata così.
-Vediamo un po' chi mi capiterà.-
Sorridendo divertita la ragazza mosse nuovamente la bottiglia la quale girò quel tanto che bastava da farla fermare su Diana.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Bene, vediamo un po'...c'è qualcuno che ti piace?-
Nuovamente la faccia dell'altra divenne un misto tra imbarazzo e divertimento ma cercò di non mostrarlo troppo.
-Beh sì, ho una cottarella per qualcuna ma non credo sia molto seria. E specifichiamo, si Ailea ti amo ma come una sorellona, non sono fan degli incesti.-
-Buono a sapersi.-
Rispose Ailea grattandosi il capo.
-Aspetta, ma quindi sei lesbica?-
Chiese Ayame guardando la ragazza, non che avesse nulla in contrario anzi, solo non se lo aspettava.
-Già, mi piacciono le ragazze.-
Rispose Diana senza alcun problema girando poi la bottiglia.
-Forza, forza!Mammina vuole un po' divertirsi!-
Dopo alcuni giri il malcapitato si rivelò essere Jack.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo, divertiamoci un po'.-
-Ti obbligo a metterti le gambe al posto delle braccia e viceversa fino alla fine del turno!-
Sapeva bene potesse sembrare una cosa sciocca, ma quando sarebbe ricapitato vedere una cosa simile?
Non fu un grande problema per Jack scambiarsi gli arti fortunatamente, l'unica difficoltà arrivò quando mosse la bottiglia con il piede.
-Benissimo, vediamo a chi toccherà.-
Quando fu il turno di Jack il ragazzo si prese qualche momento per far roteare la bottiglia sulla punta del proprio dito prima di far continuare il movimento di questa a terra, non passò molto tempo prima che si fermasse proprio su Milton
-Verità.-
Lo anticipò lei sorridendo.
-Come mai vivi in città?-
Era completamente legittima, non sembrava aver parenti vicini ed era sola infondo.
La risposta arrivò poco dopo anche se per Milton non era mai semplice parlare del suo passato, ma era una parte di lei e visto ciò che aveva fatto suo padre non voleva tenerlo nascosto al mondo. Era giusto far sapere l'ingiustizia di alcune persone ma anche il fatto che da situazioni brutte potessero nascere momenti belli.
-Beh, anni fa vivevo in un orfanotrofio assieme a Daimonas. Sono stata portata lì per via di alcuni fatti avvenuti nella mia famiglia che riguardavano l'eredità che mi è stata lasciata. Mio padre ha ucciso mia madre per averla ed ha cercato di far lo stesso con me, sono riuscita però a denunciarlo e durante il processo sono stata lasciata in quel luogo, la persona con cui ho legato di più era appunto  Daimonas.-
Iniziò la ragazza sorridendo all'amico, ricordando quei giorni sia belli che orribili.
-Purtroppo però mio padre è molto ricco ed in meno di un anno è riuscito a far cadere le accuse ed a riprendermi dall'orfanotrofio, ma io non volevo restare con lui così sono scappata. Ho cercato prima di tutto Daimonas all'orfanotrofio ma non trovandolo ho iniziato una nuova ricerca, ed il caso mi ha portata a Rookbow.-
-Cavolo...mi dispiace veramente sia successo tutto questo...-
Disse il ragazzo guardandola.
-Ora sono felice però, è stata dura ma ne è valsa la pena. Su continuiamo il gioco.
Disse Milton sorridendo facendo muovere la bottiglia, la quale andò presto a fermarsi su Zell.
-Beh proviamo con un obbligo.-
Disse il ragazzo senza pensarci.
-Bene allora...ti obbligo a fare cento flessioni!-
Zell alzò leggermente le sopracciglia divertito.
-Sicura?Mi fai un piacere così.-
-Eheh non sono brava a dar obblighi cattivi.-
-Meglio per me.-
Il tempo che il ragazzo impiegò per fare le  flessioni fu incredibilmente basso, ormai era abituato a farne molte di fila e per questo suo allenamento non aveva problemi, all'ultima flessione mosse la bottiglia con il gomito facendola ruotare, non sapeva bene a chi avrebbe dovuto domandare ma sperava solamente di non ottenere in cambio qualcosa di imbarazzante.
Alla fine si fermò su Grace.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Oh, um...-
Non aveva idea di cosa chiedere ad una ragazza, soprattutto a lei per cui era evidente non stravedesse per alcune cose tipiche da femmina. Però era una brava lottatrice, poteva puntare su quel tipo d'argomento?
-La mia domanda è...cosa ti spinge a voler difendere così tanto gli altri?-
A quella domanda, inspiegabilmente, Grace gli rispose dapprima con un broncio che fece corrugare leggermente la fronte del ragazzo, non gli sembrava una domanda così scortese ma il motivo di quella reazione stava nel fatto che non amava quando le facevano notare che non era quel cuore di pietra che voleva far credere.
In seguito la ragazza rispose con un sorriso beffardo mostrando i muscoli.
-Difendo le persone perché ho i mezzi per farlo. Chi sono io infondo per privare il mondo di queste?-
Aveva cercato di dare una risposta ironica, anche se non se ne sentiva molto in grado, ma tutti risero leggermente per la battuta ed anche Zell si acquietò.
La vittima di Grace, dopo che mosse la bottiglia, fu Lacie.
-Nya obbligo!-
-Perfetto, ma l'hai voluto tu. Ti obbligo a fare il verso del cane.-
Lacie si pietrificò all'istante, tra tutte le cose da fare proprio quella. Guardò l'altra con i suoi occhioni dolci come a cercare di farle cambiare idea ma la rossa fu irremovibile.
-Mmmmh...ok nya...bau bau i cani sono brutti bau..NYA!-
L'ultimo verso non aveva proprio potuto trattenerlo e sotto le risate di tutti incrociò le braccia muovendo la bottiglia con la coda.
Il suo sacrificio almeno fu ricompensato visto che le toccò Khal.
-Obbligo anche io.-
Un sorriso beffardo comparve sul viso della ragazza, non le piaceva proprio quel tipo ma soprattutto non aveva dimenticato ciò che era successo sull'isola, ed era il momento di fargliela pagare.
-Bene, ti obbligo a farti tirare un pugno in faccia da Astral, con tutta la sua forza nya.-
-Cosa?!Ma stai scherzando!-
Fu Ailea a rispondere a quel modo, non vedeva motivo per cui dovesse chiedere una cosa simile.
-Questo è il gioco nya, forza Astry.-
Astral storse leggermente il naso vedendo la sorella così gioiosa, nemmeno lui stravedeva per Khal ma per il momento non stava facendo nulla di così grave da meritarsi un pugno.
Tuttavia non poteva dire di no al viso allegro della sorella...
Il biondo d'altro canto mascherò la sua collera sotto un sorriso comprensivo.
-Va bene così, è il gioco.-
-Ma Khal...-
-Non preoccuparti Ailea, è solo un pugno.-
Così dicendo si preparò a ricevere il colpo, confidando dentro di sé nel fatto che avrebbe potuto vendicarsi.
Il pugno di Astral fu rapido e forte, non si poteva certo dire che si fosse trattenuto e l'aveva colpito dritto sul naso.
Molte delle ragazze erano sobbalzate sentendo un suono simile a delle ossa rotte mentre i ragazzi si erano mantenuti calmi.
-Nya bravo Astry!-
-Lacie...-
Dopo il pugno Khal stava sanguinando dal naso, sentiva dolore ma non era abbastanza da fargli perdere il viso sereno, che puntualmente irritò la ragazza.
-Bene, penso sia il mio turno.-
Il caso sembrò farsi beffe di Lacie visto che la bottiglia si fermò esattamente su di lei.
Soddisfatto di come andavano a svolgersi le cose Khal pensò subito a ciò che poteva chiedere o fargli fare.
-Verità nya...-
C'era una domanda che sembrava la più ovvia in quel momento.
-Perché sei per metà gatto?-
Nonostante l'apparenza Lacie non era mai stata una completa sprovveduta, forse un po' ingenua si ma non sciocca.
Suo fratello le aveva sempre detto che non doveva parlare troppo con le persone di cui non si fidava e Khal era tra queste, non le piaceva il suo odore, l'atteggiamento verso Ailea e la sua espressione, forse era il suo istinto ma non poteva ignorarlo.
-Quando ero piccola esprimevo ogni sera un desiderio, quello di diventare un gattino nya. E questo beh, è il risultato nyahah.-
Disse mentendo, in realtà la sua trasformazione era avvenuta molti anni prima e la causa fu una pietra ritrovata dal padre.
Quella dannata cosa aveva rovinato le loro vite, cambiando il genitore in un mostro che uccise la madre, e nel momento in cui l'oggetto sprigionò il suo potere la ragazza si fuse con il loro gatto.
Khal non cedette a quella storia ma fu incuriosito dal motivo per cui aveva potuto mentire, e se desiderava conoscere qualcosa non si sarebbe fatto problemi a scoprire la verità.
-Beh visto che Lacie ha già fatto una domanda direi di far fare un nuovo giro alla bottiglia, che ne dite?-
Chiese Lighneers guardandosi intorno, non trovando nessuno che volesse opporsi girò la bottiglia che andò a fermarsi su Seraph.
La ragazza senza dire nulla la fece girare e questa si fermò davanti a Johanna.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
Rispose l'altra con un sorriso.
-Ti obbligo ad arrampicarti su un albero.-
-Oh, non me l'aspettavo...va bene però.-
Incerta Johanna uscì insieme a Seraph per fare l'obbligo, non che non avesse mai provato ad arrampicarsi su un albero insieme a Marco e Mattia ma era passato moltissimo tempo.
Seraph aveva scelto quell'obbligo spontaneamente senza soffermarvisi troppo, fu sorpresa nel vedere quanta poca difficoltà però l'altra usò nell'arrampicarsi.
Tornate in seguito in camera con gli altri Johanna pensò che quella serata era talmente interessante e divertente che quasi avrebbe voluto durasse per tutta la notte, ed erano solo all'inizio!
La bottiglia, mossa con delicatezza, andò presto a fermarsi su Milton.
-Obbligo o veritò?-
-Verità.-
Vista la sua storia non se la sentiva di chiedere cose troppo cupe, per questo volle mantenersi su un tono di speranza per il futuro.
-Cosa vorresti fare da grande?-
-La ballerina!-
Disse Milton sorridendo, nei suoi occhi era visibile un chiaro luccichio di gioia e fiducia verso quel futuro.
Ogni volta ci pensava non riusciva a vedersi diversamente, le cose un giorno si sarebbero aggiustate e lei avrebbe potuto danzare per tutta la sua vita godendosi i momenti di gioia assieme ai suoi più cari amici.
Visto aveva già fatto poco prima una domanda fecero ruotare nuovamente la bottiglia, che andò a fermarsi su Sammy.
-Sii tocca a me!-
Con tutta la sua forza girò la bottiglia con entrambe le mani e dopo un minuto buono questa andò a fermarsi su Daimonas.
-Mmh...obbligo?-
Disse il ragazzo confidando nel fatto che fino a quel momento si era sempre comportata in maniera dolce con tutti.
-Ti obbligo a dare un bacio sulla guancia alla persona alla quale tieni di più.-
"Non pensavo i cadaveri potessero giocare."
Le parole di Mostro pugnalarono il giovane al cuore, c'era una persona che per lui era tutto ma era ormai morto da tempo...
Guardandosi intorno non aveva molta scelta, non che si trovasse male con gli altri ma era ancora troppo presto per poter dire di fidarsi di qualcuno.
Jack nonostante gli stesse accanto era ancora tra queste persone e quindi rimaneva Milton.
-Ooow.-
Johanna, Hope, Nadeshiko e Lacie non poterono non trovare tenera quella scena, nonostante avesse decisamente messo in imbarazzo Daimonas. In seguito il ragazzo impiegò qualche secondo per prendere la bottiglia, continuava a pensare al fatto che se avesse chiesto qualcosa che risultava stupido gli altri avrebbero potuto reagire male.
"E magari trattarti per l'inutile idiota quale sei."
Mostro come sempre colpì nel segno le sue paure ma non poté evitargli di muovere la bottiglia, e nemmeno evitare che questa si fermasse su Astral.
-Obbligo.-
I due si guardarono per un po' prima che Daimonas si decidesse su quale domanda porre.
-Come è avere una famiglia?-
Astral rimase profondamente colpito da quella domanda, soprattutto visto che era posta da una persona così.
Daimonas sembrava un normale ragazzino che tuttavia aveva subito ogni singolo male del mondo...
- Bhe avere una famiglia significa non essere mai soli, che anche nei momenti più bui si ha, come nel mio caso, una persona che ti sostiene e che sai che non ti lascerà mai solo. Perciò avere una famiglia mi fa sentire davvero bene.-
Rispondendo con tutta la sincerità possibile Astral posò la mano sulla spalla di Lacie, sentendo nel cuore una profonda gioia per averla avuta accanto in tutti quegli anni.
Con un leggero sorriso per tutti i loro ricordi Astral fece ruotare la bottiglia che andò a fermarsi su Hope.
-Obbligo o verità Hope?-
-Obbligo.-
Lui non era una persona particolarmente maliziosa, anzi era molto buono, per questo non fu semplice per lui trovarne uno.
-Ti obbligo ad abbracciare Lacie per cinque minuti.-
-Benissimo haha.-
-Sii coccole nya!-
Le due ragazze si abbracciarono per il tempo stabilito, anche se Lacie volle che durasse un pochino di più, dopo di che fu Hope a girare la bottiglia facendola fermare su Diana.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Ti obbligo...a fare il disegno di qualcosa che ti piace.-
-Va bene, niente di più facile.-
Sorridendo la ragazza prese un foglio ed una matita facendo il disegno di tutti i suoi cibi preferiti, avrebbe potuto fare il disegno di Lacie ma solo pensarlo la metteva in imbarazzo.
-Ta-dan!Ed ora secondo giro, seconda vittima.-
Disse Diana sperando non accadesse nient'altro d'imbarazzante, fortunatamente capitò proprio qualcuno al quale voleva porre da molto una domanda, ed era certo non avrebbe chiesto obblighi.
-Obbligo o verità Daimonas?-
-Verità...-
-Benissimo...ma quando minchia inizi a vivere la tua vita preoccupandoti un po' per te stesso?-
Chiese lei gesticolando con le mani, il ragazzo si sentì a disagio per quella domanda ma rispose subito.
-Non trovo nessun motivo per farlo. Però farei qualsiasi cosa per aiutare gli altri e ripagare chi mi ha strappato dalla morte alla quale ero destinato...-
-Dovresti trovarne invece, ce ne sono tantissimi.-
Ribatté Diana guardandolo, Daimonas però non rispose, sapendo che quel discorso non avrebbe portato a nulla di buono.
Jack infatti lo stava guardando decisamente arrabbiato, non voleva pensasse quelle cose riguardo a sé, non era giusto ma lui continuava.
-Penso...salterò il turno.-
Così dicendo fece ruotare la bottiglia la quale si fermò su Nadeshiko, la ragazza sorrise cercando d'allentare la tensione creatasi e la fece fermare su Seraph.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Allora...ti obbligo a fare un massaggio ad Astral.-
-Che cosa?!-
Urlò la ragazza, che solo grazie alla maschera poté ridurre il rossore del suo viso.
-Il gioco è così haha, non preoccuparti è solo un massaggio.-
-Solo un massaggio dice lei...-
Borbottò la bionda in risposta alle parole della ragazza, andandosi poi a sistemare dietro ad Astral che non seppe dire se mostrarsi teso o meno.
Come si aspettava la bionda usò decisamente molta forza, tuttavia non si poteva dire non sapesse ciò che faceva visto che dopo il massaggio la schiena del ragazzo sembrava rinata.
-Wow...grazie non me l'aspettavo fossi così brava.-
-Mh...-
Senza dire altro la ragazza girò la bottiglia, che andò a fermarsi su Ayame. Non aveva una gran fiducia od interesse in lei, per questo voleva sbrigarsela rapidamente.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Mh...cosa facevi prima di venire nella nostra scuola?-
Prima di rispondere l'altra si sdraiò sul pavimento, senza preoccuparsi di mettere in mostra buona parte del seno.
-Ero rinchiusa in casa tutti i giorni ventiquattrore su ventiquattro non potendo uscire, stando sui libri, imparando il galateo. Per fortuna ogni tanto riuscivo a scappare di casa se no chi mi faceva uscire.-
Disse con un sorriso divertito ricordando le sue fughe, era si ricca ma questo non voleva dire non le fosse stata imposta una rigida istruzione.
Stringendo con la mano la bottiglia Ayame guardò intensamente Lighneers cercando di trasmettere il desiderio di far sì andasse a mirare lui all'oggetto, roteandolo trattenne perfino il fiato ma le sue speranze svanirono quando il collo di vetro si fermò nella direzione di Vladimir.
Serrò leggermente le labbra mentre tutti attesero la domanda, non aveva voglia di chiedere nulla di particolare quindi appoggiandosi al pavimento con le mani parlò.
-Quanto vuoi bene a tua sorella?-
-Abbastanza da trascinare tutti i suoi amici da lei di punto in bianco. Anche se tu non sei sua amica e dubito qualcuno qui dentro voglia esserlo.-
A quella risposta Ayame sentì una punta di fastidio nel petto, sapeva d'essere la nuova arrivata e che a qualcuno già non stava simpatica, ma dirglielo in quel modo le sembrò ingiusto...
Stava per ribattere quando lo sguardo andò su Lighneers che per tutto il tempo si limitava a sorridere a Vladimir, lui stesso spesso trovava Ayame insopportabile ma quella mancanza di tatto l'aveva infastidito ma piuttosto di mostrarsi irritato e rovinare la serata preferì tacere, convinto che un giorno la ragazza se li sarebbe fatti amici ma aveva anche bisogno di maturare ed avere i piedi per terra, non poteva comportarsi come aveva fatto con Khal.
Ayame senza bisogno d'altro sembrò comprendere quei pensieri, infondo  passava molto tempo con Lighneer anche se si conoscevano da pochi giorni ed ormai iniziava a capirlo, per questo rimase in silenzio mordendosi però il labbro inferiore.
D'altro avviso fu Ailea che non ebbe problemi a mostrarsi soddisfatta per l'accaduto.
Vladimir senza aggiungere altro mosse la bottiglia la quale si fermò su Khal.
-Osiamo di nuovo, Obbligo.-
-Benissimo. Ti obbligo a dire la verità su questa domanda:Lighneers ha ragione a dubitare di te?-
Sapeva leggere le persone, aveva visto fin da subito ciò che Lighneers pensava di Khal e soprattutto alcuni atteggiamenti di quest'ultimo non erano chiari.
Tuttavia il biondo non ebbe problemi a rispondere.
-Si, non ho alcuna intenzione casta con lei.-
Non stava mentendo, era la pura verità. Aveva semplicemente rigirato la domanda a suo favore, ciò non fece piacere a Vladimir che sapeva ciò che aveva appena fatto.
Senza scomporsi Khal ruotò la bottiglia la quale si fermò davanti a Lighneers.
-Obbligo anche io.-
-Va bene, allora ti obbligo a restare in verticale fino alla fine dei giochi.-
-Nessun problema.-
Disse il verde facendo spallucce, non era nulla di che per lui. Muovendo la bottiglia  sorrise leggermente pensando a come sarebbe potuto essere se anche i suoi fratelli fossero stati lì.
Con un leggero colpo fece ruotare la bottiglia fino a quando questa non si fermò su Seraph.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
Rispose la bionda, stanca di tutte le volte in cui capitava lei.
Schiarendosi la gola e con un tono che non traspariva emozioni parlò.
-Se un cuore che non conosce emozioni, dovesse abbattere un nemico che si può solo sconfiggere provandole a pieno, quel cuore, pur non avendo mai vissuto a pieno la sua vita, non essendo mai stato ascoltato, senza aver mai avuto un attimo di relax per se stesso, alla fine riuscirebbe a sconfiggere quel nemico?-
Seraph dovette rivedere la domanda nella propria mente per riuscire a capirla e dargli una risposta appropriata.
-Probabilmente non sarebbe in grado di riempirsi di quei sentimenti perché non li conosce.-
Rispose sinceramente, intuendo il motivo di quella domanda.
-Direi che dopo di questa potremmo fare una serie di salti casuali, invece che proseguire a scaletta.-
Così dicendo ruotò ancora la bottiglia la quale si fermò su Grace.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Allora, ti obbligo a fare cento flessioni.-
Disse ricalcando una delle richieste precedenti, nemmeno per Grace però fu un problema fare quelle flessioni ed infatti impiegò poco tempo per farle.
Seguendo il pensiero di Seraph la sequenza dei turni venne cambiata, e toccò ad Ayame, le sue speranze crescevano ancora mentre tentò di calibrare la forza della spinta per far fermare la bottiglia su Lighneers, ma la sorte si beffò ancora di lei facendola fermare su Nadeshiko.
Sbuffando stavolta cercò di pensare a qualcosa di più nelle sue corde, celando una punta di malizia nella domanda.
-Cosa sei disposta a dare per vedere il tuo ragazzo felice?-
-Qualsiasi cosa.-
Rispose sinceramente Nadeshiko stringendo la mano di Vladimir, anche se alcune volte la faceva arrabbiare per lei era importantissimo stesse bene.
Il prossimo  a dover far girare la bottiglia fu Lighneers, per il quale, senza nemmeno farlo apposta, toccò Ayame.
-Aah lo sapevo eravamo destinati!-
Disse euforica la ragazza.
-Obbligo o verità?-
Chiese lui sorvolando su quella reazione.
-Obbligo, fammi fare tutto ciò che vuoi...-
Rispose lei maliziosamente.
-Ti obbligo ad abbracciare Ailea.-
-Perché io!-
-Perché mi andava ahah, coraggio solo un abbraccino.-
Stringendo i denti Ailea lasciò che l'altra ragazza, anche lei insoddisfatta, l'abbracciate quel tanto che bastava per accontentare Lighneers. Dopo ciò il gioco continuò con Astral.
-Nyaa che fortunato Astral!Volevo giocare io nya!-
-Se vuoi puoi prendere il mio turno.-
Disse sorridendo il fratello, Lacie però scosse la testa sorridendo, era vero che non vedeva l'ora di giocare ma sapeva aspettare.
-No no nya, gioca dai così il mio turno arriverà.-
-Va bene allora...vediamo a chi tocca.-
Soddisfatto per quel gesto il ragazzo mosse la bottiglia, la quale si fermò poco dopo su Zell.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
Non era facile scegliere cosa chiedergli, dopo tutto era una persona alquanto chiusa.
-Mmh...cosa ti ha spinto a fare lotta libera Zell?-
Chiese di getto.
A quella domanda Zell inspirò profondamente, ed alzandosi andò a sedersi sulla sedia nella stanza, i motivi furono vari, intanto perché per domande simili aveva bisogno di riflettere su come formulare la frase ed il pavimento non era adatto né per riflettere né per esprimerla.
Si piegò contro lo schienale della sedia iniziando poi a parlare guardando la finestra.
-Ho deciso di farlo per poter diventare una persona forte come mio nonno adottivo, un eroe di guerra...-
Ricordò il viso dell'uomo, i momenti passati assieme ed il momento in cui intraprese la sua scelta.
-Come lui anche io volevo diventare qualcuno in grado di difendere gli altri, ma non potevo da solo. Le cose però non sono sempre andate come avrei voluto, a causa del mio carattere irruento sono finito a Rookbow per fuggire da chi mi voleva morto, anche se fu una fuga forzata impostami dalla mia famiglia. Non avrei mai voluto andarmene...-
Aveva forse finito per parlare più del dovuto e si morse leggermente il labbro per zittirsi.
Il turno seguente toccò ad Alexander che facendo girare la bottiglia desiderò subito si potesse fermare su Hope. Dopo poco tempo i suoi desideri vennero esauditi.
Come ennesima prova che le fosse legato la bottiglia si fermò sulla ragazza che aspettò la domanda del ragazzo.
-Verità.-
Avrebbe potuto chiederle ogni genere di cosa, ciò che cercava in una persona, i suoi desideri, ma nubi di preoccupazioni s'addensarono nella sua mente mentre s'immaginava d'allontanarla...
-Cosa odi di più al mondo?-
-Mh, penso la cattiveria e le doppie facce.-
Rispose lei senza preoccupazioni, nel frattempo nello stomaco di lui aveva iniziato a formarsi un nodo.
Poteva veramente essere la persona che l'avrebbe resa felice?
Questi pensieri vennero cacciati presto dall'arrivo del turno di Lacie, la quale aveva fatto un piccolo applauso afferrando subito la bottiglia facendola poi girare con tutta la sua forza.
Forse era stato un gesto un po' esagerato visto anche il tempo che impiegò a fermarsi ma per lei era tutto quanto eccitante e divertente, non voleva trattenere le sue emozioni, nemmeno quando il collo si fermò su Lighneers, il quale era incredibilmente serio quella sera.
-Nya allora Lighneers, ti piace stare in classe con tutti noi?-
-Per me è indifferente, mi ci sono trovato e nell'isola ho cercato di darvi una mano come meglio potevo, ma per vostra fortuna non voglio creare legami se non superficiali al massimo con nessuno di voi, data a voi questa bellissima notizia che spero abbia reso felici tutti.-
La risposta rattristò molto Lacie, lei voleva essere amica di tutti e che tutti lo fossero, non si aspettava certo una risposta simile. Astral accanto a lei fulminò il verde con lo sguardo per aver reso la sorella triste.
-Oh...nya...eh non vuoi nemmeno essere mio amico nya?-
-Tranquilla non perdere tempo con me, e non credo tuo fratello sia felice che una brava ragazza come te possa essere una mia amica, piuttosto mi raccomando per quanto si inceppi quando deve parlare di certe cose, tu dagli sempre manforte, alla fine sei il motore di allegria di questo gruppo, ma cerca di obbedirlo e non perderlo troppo di vista, da quanto ho potuto vedere voi due siete un ottima squadra.-
-Va bene nya...-
Cercando di sorridere Lacie annui leggermente a quella risposta.
Per il suo nuovo turno Lighneers diede un colpo più forte alla bottiglia, aveva notato tutti gli sguardi di Ayame ma visto come procedeva la serata non voleva soffermarvisi troppo.
Sollevò leggermente un sopracciglio quando la bottiglia si fermò su Khal, a quanto pare per lui era la serata dei biondi.
Dopo gli ultimi avvenimenti il ragazzo non vedeva più l'altro come una minaccia da tener d'occhio, non tanto perché gli dava fiducia ma perché aveva la propria vita da seguire e rovinarsela in stupidaggini era inutile, non voleva farsi condizionare troppo.
-Verità, non so quel che si cela dietro molte cose, esco fuori e ti vedo ricoperto di mille rose. Uccidi un gallo ed il cavallo esce fuori dal gioco. Scacco matto...la domanda è, chi ti sta più caro, oltre a tuo fratello e Ailea?-
Khal non aspettò nemmeno un secondo prima di rispondere, era una domanda semplice per lui.
-A me stesso.-
Ed era vero non c'era nessuno al quale tenesse oltre a Ailea, ma anche quel sentimento poteva esser visto come morboso ed ossessivo visto i pensieri che attraversavano la sua mente. Per quanto riguardava Alexander invece nonostante fosse sangue del suo sangue non aveva alcun dubbio che, in caso di pericolo, se ne sarebbe sbarazzato con facilità...
-Capisco, infondo è sensato, non puoi tenere agli altri se prima non tieni a te stesso. In ogni caso auguro a te ed a Ailea una felice relazione.-
-Ti ringrazio.-
Rispose Khal sorridendo, allo stesso modo fece Ailea che con la mano accarezzò leggermente il dorso di quella del compagno.
Dopo il ragazzo toccò a Ailea ruotare la bottiglia, la quale colse al volo l'occasione per una piccola ripicca a riguardo del pugno di prima.
-Astral, ti obbligo a prendere Lacie ed a farla sedere sulle ginocchia di Lighneers fino alla fine del turno.-
-Non puoi!-
Ad urlare furono sia il ragazzo che Ayame, terribilmente invidiosa al pensiero di una ragazza sul suo uomo.
-Ah-ah, è il gioco no?-
Digrignando i denti Astral fece come aveva detto, lanciando un'occhiataccia al verde per fargli capire di non allungare le mani.
Dopo di che toccò a Diana.
-E andiamo!-
Quando fu il turno di Diana di far muovere la bottiglia la ragazza non vedeva l'ora di pensare a qualche cosa imbarazzante o divertente da far dire agli altri, o almeno fino a quando il suo bersaglio non risultò Lacie.
-Verità nya!-
Rimase con la bocca leggermente socchiusa per un paio di secondi prima di cambiare espressione diventato un misto tra giocosa ed imbarazzata.
-Dunque...hai mai pensato di innamorarti di qualcuno Lacie?Tipo un ragazzo...o magari una ragazza...o sono cose che non ti interessano per nulla?-
-Beh nya, per il momento non è ancora mai successo ma penso che in futuro qualcosa potrebbe accadere.-
Sorridendo leggermente delusa ma allo stesso tempo rassicurata Diana guardò il turno passare a Vladimir, il quale si limitò a colpire con il piede la bottiglia, riuscendo a farla roteare con estrema semplicità, il girò d'essa durò molto poco ed andò a concludersi su Ayame, la quale sorrise divertita aspettandosi la domanda.
Personalmente non l'aveva in gran simpatia al momento, sembrava solo una ragazza fuori di testa incapace d'accettare un rifiuto, per questo puntò la domanda su quel discorso.
-Bene, Ayame, è bello vivere in un amore non corrisposto per tutta la tua vita?-
- Ci sarà un giorno in cui i miei sentimenti arriveranno a lui, sarà un tipo difficile e io una ragazza alquanto insopportabile, ma ho visto qualcosa in lui che non saprei come dire, mi ha fatto stare bene...spero che un giorno mi amerà anche perchè se lo perdessi non me lo perdonerei mai e non so. Se devo essere amica vostra...devo chiedervi scusa e grazie di sopportare il mio carattere Ahahahah ma credo che anche voi potreste guadagnarci dalla mia presenza, almeno spero!-
Lighneers non poté a quella risposta non accennare un leggero sorriso, sorpreso da quelle frasi.
Ayame non appena lo notò sentì nuovamente una scintilla nel suo cuore che la portò al pensiero di star, a poco a poco, facendo breccia.
Era il turno di Seraph, era arrivato fin troppo presto per i suoi gusti ma non si faceva spaventare da dei giochetti simili, mosse con leggerezza la bottiglia lasciandola fermare su Johanna, in un certo senso era sollevata non fosse capitata su Astral.
Tuttavia non sapeva con certezza che tipo di domande fare, infondo non le era mai interessato, così chiese qualcosa che a sua volta si era chiesta molte volte.
-Qual è lo scopo della tua vita?-
Nonostante la complessità della domanda Johanna aveva già chiara la propria risposta.
- Interessante ..beh direi che il mio scopo è rendere felici e orgogliose di me le persone a cui tengo. Riuscire ad arrivare ai miei obbiettivi e dire "ce l'ho fatta, è stata dura ma sono arrivata esattamente dove volevo".-
Piacevolmente sorpresa per quella risposta la ragazza passò il turno a Sammy, la quale fece fermare la bottiglia esattamente su Alexander.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Ti obbligo...a dire l'alfabeto al contrario ahah.-
-Va bene, nulla di più facile. Z Y X W V U T S R Q P O N M L K J I H G F E D C B A.-
-Ooh ma se era veramente così facile allora posso farne un'altra?-
-Non saprei...per gli altri sarebbe un problema?-
Disse lui guardandosi intorno, ma nessuno si oppose, rassegnato il ragazzo annuì.
-Va bene, ma stavolta una verità.-
-Sì!-
Alzandosi in piedi la bambina pensò intensamente muovendosi avanti ed indietro prima di porre la domanda.  
-Benissimo, la mia prima domanda è...Alexander vuoi bene ad Hope come Vladimir ne vuole a Nadeshiko?-
A quella domanda il viso di Hope quasi esplose, si aspettava domande simili ma non da Sammy!
Tuttavia Alexander invece si mantenne calmo, sapeva benissimo ciò che provava ed era giusto ormai che lo sapesse anche lei.
-Molto di più. Non voglio passare un giorno senza di lei.-
A quella domanda Johanna, Nadeshijo e Lacie si sciolsero in un verso di dolcezza mentre gli altri guardavano il ragazzo con ammirazione per il coraggio dimostrato. Anche Khal, che già sapeva dei suoi sentimenti, era sorpreso avesse avuto il coraggio di dichiararsi.
Hope nel frattempo era esterrefatta da ciò che era appena successo.
Alexander aveva veramente detto che provava qualcosa per lei?
Non c'erano molti casi in cui avrebbe potuto fraintendere ma era così incredibile che non poteva crederci, sentì il cuore esplodere sia di gioia che d'agitazione mentre l'unica cosa che vedeva era lui che le si avvicinava tornandosi a sistemare vicino.
Ormai nessuno dei due poteva più trattenere quel sentimento celato nel cuore, tutti i momenti passati insieme tornarono nella mente di entrambi mentre Hope, quasi istintivamente, andava a stringere la mano del ragazzo.
Bene, visto hai fatto due giri direi è giusto fare una domanda a te.-
Disse Hope sorridendo.
-Si va bene. Ma solo se sarai tu a farmela!-
-Haha, ok. Allora...come è stato per te stare sola tutto quel tempo sull'isola?-
-Non mi sono mai sentita veramente sola, perché avevo i miei libri e quando siete arrivati voi ho potuto vivere mille avventure diverse.-
-Oh, sei così dolce Sammy.-
Intenerita la castana fece passare il turno a Milton, la quale ridacchiò leggermente pensando a tutte le domande che poteva fare, era divertente quel gioco e per il momento non era successo nulla di che, anche Daimonas le sembrava non stesse troppo male.
Mentre ci pensava non s'accorse che la bottiglia aveva finito per fermarsi su Seraph, guardandola cercò di pensare a qualche domanda intelligente, visto era evidente non fosse come tutte le altre non voleva fare qualcosa di sciocco.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Come mai hai una benda che ti copre la bocca?-
Era una domanda semplice ma sensata.
Incrociando le braccia la ragazza rispose socchiudendo l'occhio.
-Per evitare di mostrare i miei sentimenti. Anche il più impercettibile momento potrebbe svelare più del necessario, ed io non ne ho l'intenzione.-
Così dicendo la bionda fece passare il proprio turno a Zell, il quale muovendo la bottiglia si ritrovò a dover porre l'obbligo o la domanda a Lacie.
Quest'ultima da quando era iniziata la sua penitenza non aveva smesso un attimo di muoversi e per Lighneers era sempre più difficile non sentirsi scomodo.
-Obbligo nya!-
-Va bene, allora ti obbligo a stare ferma seduta e beneducata per cinque minuti.-
Disse il ragazzo cercando di far un favore al verde.
-Nyaa ma che obblighi noiosi...uff va bene nya.-
Con un leggero sorriso fu poi Lighneers a muovere la bottiglia, la quale si fermò su Alexander.
-Obbligo.-
-Perfetto, ti obbligo a far dieci battute squallide.-
Alexander non era decisamente il tipo da far battute stupide, ma nel corso del tempo aveva avuto modo di sentirne molte dai suoi compagni di classe.
-Come si chiama la suora piena di risorse ? Suor-presa!
Mamma perchè dicono che noi cinesi siamo tutti uguali?Tua madre è quella là in fondo.
Qual è il colmo per una capra in aria? Fare una capriola!
Qual è il colmo per un pelato? Avere un diavolo per capello!
Cosa mangia Nino per merenda? Un paNINO!
Dove vanno i chiodi in spiaggia? Al Mar-Tello!
Cosa fa una bicicletta che cade? Va all’ os-pedale!
Come si chiama la suora che porta le pizze? Suor-Dinazione!
Che cosa beve un ape al bar? Un aperitivo!
Qual è lo sport preferito dalle api? Il pungilato!-
Aveva perfino cercato di farle con il tono adatto, la maggior parte di queste erano veramente pessime ma Lighneers divertito gli applaudì.
Dopo ciò il biondo iniziò a far girare la bottiglia che si fermò su Ailea.
-Verità.-
Era la compagna di suo fratello e questo voleva dire che solo starle vicino avrebbe potuto comportare dei rischi, il tempo passava e lui ancora non aveva fatto alcuna domanda.
-Vivi da sola?-
Ailea sorrise annuendo a quella domanda.
-Si, non ho alcuna famiglia quindi mi arrangio.-
-Puoi sempre venire a star qui.-
Disse Diana avvicinandosi.
-No Diana, forza continuiamo il gioco.-
Rispose la ragazza passando la bottiglia a Johanna, alla quale toccò poi Milton.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Ti obbligo...a dire un tuo segreto.-
-Beh, ci sono vari momenti in cui mi sento tremendamente in colp per non essere rimasta con Daimonas quando perse una persona a lui cara...-
Rispose lei sinceramente, in effetti quei momenti non erano mancati, soprattutto nei primi anni di distanza.
Daimonas guardò l'amica sinceramente dispiaciuto, non voleva si sentisse in colpa per una cosa simile, non ne aveva motivo anche perché lui sapeva non era stata colpa sua.
Era arrivato però il momento per Grace di muovere la bottiglia, non voleva appesantire la situazione quindi quando si fermò su Sammy cercò di far qualcosa per sistemare la situazione.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
-Bene, Sammy c'è una cosa che volevo chiederti da un po'. Ti manca l'isola dalla quale ti abbiamo portato via?-
Poteva sembrare senza senso come domanda ma non era così, per quanto ne sapevano quella bambina poteva esservi perfino nata, o perlomeno era certo v'avesse vissuto molto tempo.
Per quanto fosse stata un'esperienza spaventosa per loro non potevano sapere veramente cosa aveva significato per lei.
Sammy però rispose con un sincero sorriso a quella domanda.
-No, sono felice con tutti voi.-
Fino al loro arrivo era stata sola per troppo tempo, non aveva avuto particolari legami, che ricordasse, e quando se n'era andata aveva sentito un sentimento di completa libertà.
Il turno seguente andò su Nadeshiko, la quale non appena la bottiglia si era fermata su Alexander sorrise divertita.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo...-
Disse lui non riuscendo a tranquillizzarsi per quello sguardo.
-Bene, ti obbligo a danzare con Hope una canzone romantica.-
A quella penitenza entrambi i  ragazzi arrossirono, ma non si fecero attendere per ballare l'uno abbracciato all'altra.
Nonostante si trovassero in mezzo alla stanza era un momento solo per loro due, sentendo il calore reciproco del compagno di ballo senza nemmeno accorgersene si ritrovarono a sorridere fino alla fine del ballo.
Toccò dopo quest'adorabile scena a Jack muovere la bottiglia, la quale si fermò su Ailea.
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
-Ok, ti obbligo a camminare per tutta la stanza sulle mani.-
-Posso farlo.-
Disse lei mettendosi in verticale, non fu semplice evitare di sbattere contro ogni singolo mobile ma al termine del giro si buttò letteralmente a terra con le braccia sfinite.
Ora era arrivato il suo turno, senza muoversi dalla sua posizione Ailea utilizzò uno dei propri pugnali per colpire il fianco della bottiglia facendola così roteare.
-Scusate, la pigrizia.-
Il collo della bottiglia dopo circa una decina di giri andò a fermarsi su Jack, come in una sorta di scherzo.
-Obbligo o verità?-
-Verità per stavolta.-
C'era una domanda che sembrava perfetta per lui.
-Come è possibile che, nonostante ti si stacchino parti del corpo, tu non muoia.-
Jack la guardò solo per qualche secondo prima di rispondere come se niente fosse.
-Sono già carne morta.-
   
 
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