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Autore: Clessidrus    20/03/2018    1 recensioni
Light Hearted è un giovane pony terreste che sogna di diventare un cavaliere. Ne avrà l'occasione quando compierà un viaggio insieme alla sua combriccola per salvare la principessa da un perfido stregone.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per ben trenta secondi abbondanti Tristobal rimase paralizzato dalla risposta di Light Hearted.

“Cosa?! Sei impazzito?!” – Domandò Tristobal
“No affatto. Questa è la mia occasione, se riesco a sconfiggere Dimit e salvare la principessa e l’idolo della mia infanzia, dimostrerò al re che io posso essere un valoroso cavaliere.”
“Ma quel tipo è potente, e anche pericoloso. Da solo non riuscirai mai a sconfiggerlo.”
“Hai ragione.”
“Meno male, credevo che non ci avessi pensato.”
“Sono ottimista, ma non stupido. Per questo verrai con me.”
“Oh no, non se ne parla.”
“Ma ho bisogno di te e della tua magia.”
“Non credo che possa esserti utile.”
“Tristobal, ci conosciamo da prima che entrassimo all’accademia. So quello che riesci a fare con la tua magia, altrimenti non te l’avrei chiesto.”
“Davvero?”
“Lo giuro sulla mia collezione di tappi.”
“Beh, dato che sarò protetto da un coraggioso cavaliere, mi hai convinto.”
“Ottimo, sapevo che potevo contare su di te.”

I due si diedero un brohoof per suggellare l’accordo.

“Però il numero non è sufficiente.” – Aggiunse il pony terrestre
“Che vuoi dire?”
“Visto che sarà una spedizione epica, abbiamo bisogno di altri guerrieri che si uniscano a noi in questa lotta contro le forze del male. Forza, si va all’Osteria Del Drago!”

Così i due uscirono dall’accademia in cerca di guerrieri per la loro spedizione. Intanto fuori dall’Osteria Del Drago, un trio di cani stava minacciando un cucciolo di drago arancione con una strana capigliatura celeste.

“Dove sono i miei soldi Clammy?” – Gli domandò il capo brandendo un coltellino
“Dammi un paio di giorni Rico, ti giuro che li riavrai.”

Disse il draghetto che pregò per la sua anima. Il cane ordinò ai suoi tirapiedi ti tenerlo a testa in giù.

 “Ti concedo tre albe. Tre tramonti. Tre giorni, Clammy.”

Clammy cominciò a fare i conti e si sollevò quando risolse l’enigma.

“Ottimo, tra nove giorni ti ridarò tutto! Grazie di cuore!”

Il cane non potette credere a quello che aveva sentito e con uno schiocco di dita ordinò a suoi compari di gettarlo nell’immondizia.

“E’ un modo articolato per dirti che hai tre giorni per restituirmi tutto stupido drago!”

E se ne andarono via, mentre Clammy uscì dal cassonetto.

 “Che giornata scalognata. E adesso dove li racimolo tutti questi soldi? La mia unica speranza è rubare un oggetto di grande valore.”

Il drago cominciò a riflettere fino a quando non sentì le voci di Light e Tristobal e si nascose di nuovo nel cassonetto, però notò fin da subito la spada del pony terrestre.

“Mi spieghi perché stiamo andando all’Osteria Del Drago?” – Domandò Tristobal
“Quando Sir Ydeerg ha dovuto recuperare il Calice Delle Meraviglie, si portò dietro un piccolo esercito di guerrieri mercenari, farebbero qualunque cosa per un po’ di grana.”

Così entrarono nel locale, Clammy sorrise maliziosamente e decise di seguirli. Il locale era pieno zeppo di pony mercenari, alcuni chiacchieravano tra loro, altri giocavano a carte e freccette. Dopodiché i due si sedettero a un tavolo e ordinarono da bere dei boccali di sidro.

“Allora, che genere di guerriero stiamo cercando?” – Domandò ancora Tristobal
“Un arciere dalla vista acuta e qualcuno che conosca bene il luogo dove dobbiamo andare.”

Mentre discutevano, videro alcuni pony giocare a freccette. Poi ad un tratto qualcuno fece centro.

“Bravo Arrow, sei un portento!”- Esclamò uno dei suoi amici
“E’ lui quello che cerchiamo!” – Esclamò Tristobal con aria sorpresa

Ma successivamente fu scagliata un’altra freccetta che spezzò in due quella di Arrow, la responsabile era una giovane femmina di grifone dal piumaggio blu come la notte che indossava una collana con uno smeraldo al suo interno.

“Ah cavolo, mi hai battuto di nuovo Gemma.” – Disse afflitto il povero Arrow
“La prossima volta sarai più fortunato vecchio mio.”

Disse la ragazza soddisfatta, poi prese il suo boccale di sidro e lo alzò al cielo.

“Ehi Hubert, il prossimo giro lo offro io!”

Tutti urlarono di gioia per il regalo ricevuto.

“Direi che lei fa a caso nostro!” - Esclamò Light
“Ma Light, è una femmina.”

I presenti sentirono la sua affermazione sessista e ovviamente il grifone non la prese bene e si avvicinò minacciosamente al loro tavolo.

“Qualche problema sgorbio? Pensi che una ragazza non possa essere un asso nel tiro con l’arco?”

Lo sguardo di Gemma pietrificò dalla paura Tristobal, poi il grifone notò lo stemma dell’Accademia dei Cavalieri sulla spada di Light Hearted.

“Che ci fanno due sempliciotti dell’Accademia Dei Cavalieri in un posto del genere?”

Così mentre Light spiegò tutta la storia a Gemma, Clammy stava strisciando sul pavimento del locale e si avvicinò furtivamente al tavolo per rubare la spada del pony terrestre.

"Perciò abbiamo bisogno di te, la tua vista acuta e la tua precisione sono ciò che ci servono per la causa."
"Fatemi capire bene, volete che vi accompagni in una missione suicida per salvare Princess Kichō e Sir Ydeerg da un malvagio stregone?"

I due annuirono all’unisono.

"Questa è l'avventura più pericolosa e irrazionale che qualcuno mi abbia mai proposto!"

I pony si rattristarono visto che era chiaro che lei non voleva partecipare alla loro spedizione.

“Per Giove, certo che vi accompagno!”
“Eh, dici davvero? Grazie!” – Esclamò entusiasta Light
“Ma sapete, da queste parti non si fa mai niente per niente.”

Disse con arroganza il grifone. Ebbene sì, come da stereotipo, i grifoni erano conosciuti per la loro avidità e chiedevano quantità ingenti di denaro in cambio dei loro servizi. Light non ebbe scelta e diede un sacco di cinquanta monete d’oro a Gemma.

“Cavoletti, una bella somma. Questo può bastare … ... per ora.”

Mentre prendeva il sacchetto notò Clammy in procinto di rubare la spada di Light.

“Ehi tu!”

Il cucciolo di drago si spaventò e provò a scappare, ma Gemma lo afferrò per la coda.

“Lasciami andare.” – Gridò piangendo Clammy
“Se c’è una cosa che non sopporto sono i piccoli ladruncoli come te. Meriti di essere sculacciato!”

Ma prima che lo facesse, Light la fermò.

“Fermati, non ne vale la pena.”
“Ha cercato di rubarti la spada. Sai quanto vale un oggetto con il marchio della tua squallida accademia? Abbastanza da sfamare per una settimana una famiglia di yak.”

Clammy cominciò a frignare e pregò per la sua anima.

“Vi prego risparmiatemi, la mia vita è sacra! Ho moglie e figli! Tanti figli! Legioni di figli!”
“Non dire fesserie, sei solo un bambino.”
“Almeno ci ho provato.”

Poi il grifone mollò la presa e lo fece cadere a terra.

 “Perdonatemi, volevo rubare la spada in cambio di soldi, così avrei potuto estinguere il mio debito.”
“Quale debito?” – Gli domando Light
“Diciamo che devo restituire dei soldi a un Cane Stanadiamanti con cui ho fatto una scommessa”
“Non c’è problema, ti aiuto io. Quanto gli devi restituire? Cinquanta monete? Cento monete?
“Ottocentoquarantadue monete d’oro.”

I tre rimasero di sasso con Clammy che rise nervosamente.

“Tu hai un serio problema.” – Disse Tristobal
“Non posso aiutarti, mi dispiace.”

Rispose Light al cucciolo di drago con aria afflitta.

“Ora scusaci, ma dobbiamo cercare qualcuno che conosce la strada per la Montagna Cadenza.”
“Montagna Cadenza? Io la conosco!” – Disse Clammy
“Sì certo, come no.” – Rispose diffidente Gemma
“Dico sul serio, sono un drago girovago e per venire a Maregdeburgo ho dovuto superare proprio quella catena montuosa.”

Light cominciò a pensare e strinse la zampa a Clammy.

“Benvenuto nella squadra amico.”
“Aspetta Light, e se per esempio ci stesse imbrogliando per poterci derubare?” – Domandò il suo amico
“Tranquillo frollino. Ci penserò io.”

Concluse Gemma che già si stava scrocchiando le dita facendo capire a Clammy che, se avesse solo provato a imbrogliarli, lei gli avrebbe dato una lezione.

“Oh aspiranti eroi, posso venire con voi?”

Disse un ragazzo che si trovava al tavolo affianco mentre beveva una tazza di tè alla pesca, era una zebra vestita da menestrello e aveva con sé il suo mandolino.

“E tu chi sei?” – Domando Light
“Zenobio è il mio nome, cantautore è la mia professione. Purtroppo in questo periodo non ho ispirazione, fino a quando non ho sentito della tua folle missione. Voglio farti una richiesta, in altre parole partire con voi per raccontare le tue gesta.”

Zenobio s’inchinò e sperò in una risposta positiva da parte del pony.

“Pensaci su Light, non credo che lui potrà tornarci utile.” – Gli disse Tristobal
“Un po’ di musica non ci farebbe male, così potremo affrontare il viaggio con un po’ più di ottimismo. E credo che a questa cricca ne serva eccome. Va bene Zenobio, sei dei nostri.”

La zebra ballò dalla gioia, Gemma si mise la zampa sugli occhi.

“Ti prego smettila, è imbarazzante.”
“A proposito, mentre provavo a derubarti prestato attenzione a cosa stavi dicendo al leone con le ali. Perché vuoi andare su una delle montagne più alte del regno di Maregdeburgo?”

Domandò incuriosito il draghetto. Poi Light salì sul tavolo e brandì la sua spada assumendo una posa eroica.

“Devo salvare la principessa dalle grinfie di un malvagio, crudele, spietato e perfido stregone.”
“Evvai! Non vedo l’ora di ……”

Dopo pochi secondi il suo cervello elaborò meglio l’affermazione di Light, e deglutì dalla paura.

“Ora che ci penso, credo di aver dimenticato di tirare lo sciacquone del bagno del locale. Voi andate, vi raggiungo subito.”

Ma Gemma lo prese di nuovo per la coda.

“Piano, così me la stacchi. Non sono una lucertola, non mi ricrescerà.”
“Non fare il fifone. Tu ci condurrai fino al castello che si trova sulla cima della montagna.”
“Hai detto castello?”

Domandò Clammy che pensò di nuovo. Di certo se fosse andato con loro avrebbe trovato qualche oggetto prezioso che poteva rubare. Così si dimenò e si liberò dalla morsa del grifone.

“Che stiamo aspettando pelandroni, muoversi, muoversi.”

Disse il draghetto incitando gli altri, E fu così che i cinque eroi partirono per la spedizione, ognuno con un fine da raggiungere. Light e Tristobal erano determinati a salvare gli ostaggi dal perfido mago, Gemma per guadagnare più soldi, Clammy per rubare qualche oggetto di valore per saldare il suo debito e Zenobio per scrivere una canzone da dedicare all’atto di eroismo di Light Hearted. Il viaggio fu pieno d’insidie, prima attraversarono la foresta abitata da feroci Orsinsetti, poi navigarono il pericoloso fiume Lir, e infine dovettero risolvere gli enigmi posti dal pony scheletrico Sitka, guardiano della caverna di Vishap. Finalmente il giorno dopo raggiunsero i piedi della Montagna Cadenza.

“Grandioso, e adesso come la scaliamo?” – Domandò Tristobal
“Parlate per voi, io ho le ali.”- Rispose orgogliosa del suo piumaggio Gemma
“Tristobal, usa la tua magia per materializzare una mongolfiera.” – Disse Light
“Chi? Io?”
“Vedi altri unicorni in giro?” – Domandò sarcasticamente Clammy
“Non credo di esserne capace.”
“Andiamo, puoi farcela. Io credo in te.”
“Beh, dopotutto tentar non nuoce.”

L’unicorno si sforzò tantissimo e riuscì a creare magicamente una mongolfiera, peccato che c’era posto solo per tre di loro.

“Incredibile, ci sono riuscito!” – Disse con orgoglio l’unicorno
“Peccato che possono entrarci solo tre. Come risolviamo il problema?”

Domandò Clammy, però Light aveva la soluzione. Mentre lo spadaccino, il mago e il menestrello salirono sulla mongolfiera, Clammy, che era il più leggero, fu costretto a scroccare un passaggio da Gemma.

“Più veloce, più veloce!” – Incitò Clammy al grifone
“Se non la smetti ti farò cadere nel vuoto.”

Diversi metri di altitudine dopo la cricca raggiunse la cima della montagna. Dall’alto videro il castello di Dimit e con un cannocchiale Zenobio vide due guardie al portone rivestite con le loro armature dalla testa agli zoccoli insieme al malvagio stregone con indosso lo smoking.

“Allora, tutto sotto controllo?”- 

Domandò Dimit alle sue guardie che in tale circostanza annuirono soltanto.

“Bene, impedite a qualsiasi creatura di entrare nel castello fino a quando il matrimonio non sarà finito.”

Poi rientrò nel castello frettolosamente.

“Più che un castello è un manicomio, stanno celebrando un matrimonio.” – Disse la zebra
“Che cosa?! Dimit sta celebrando il matrimonio con la principessa!” – Disse scioccato Tristobal
“Ma non era negli accordi. I tre giorni non sono ancora passati.” – Disse Light
“Adesso che lo sappiamo, che cosa facciamo?”- Chiese Zenobio
“Entriamo nel castello e prendiamoli a calci nel sedere.” – Affermò Gemma con grande convinzione
“Stai calma, prima dobbiamo trovare un modo per entrare senza essere catturati.”

Concluse Light che cominciò a riflettere, finché non ebbe un’idea. Qualche minuto dopo giunse Zenobio al cospetto delle guardie che gli bloccarono la strada con le loro lance.

“Sono il musicista ingaggiato dal mago, ho fatto un po’ tardi perché ero inseguito da un drago.”

Ma le due guardie rimasero impassibili e erano sul punto di infilzare il menestrello.

“Prima che m’impaliate, gentilmente la mia canzone ascoltate.”

Zenobio cominciò a suonare il suo mandolino e le guardie ne rimasero incantante tant’è vero che cominciarono a ballare, questo diversivo permise Light e gli altri di entrare nel castello. Iniziarono a perlustrarlo in cerca di Sir Ydeerg e della principessa e stranamente nessuna stanza era sorvegliata dalle guardie di Dimit.

“Che strano, questo castello non mi è nuovo, ricorda quello dove Sir Ydeerg sconfisse Mastinu.”

Disse pensieroso Light, intanto Clammy notò un vaso Ming su un piedistallo e decise di rubarlo.

“Non sarebbe meglio andare nella sala dove si sta celebrando il matrimonio?” – Domandò Gemma
“Prima dobbiamo liberare Sir Ydeerg, con lui dalla nostra parte la vittoria è assicurata!”
“Se lo dici tu. Ma non pensi che tutta questa storia sia strana?”
“Sono d’accordo con Gemma, perché mai in un castello così immenso ci sono solo due guardie che sorvegliano il portone?”

Domandò Tristobal che stava tremando come una foglia, poi sentì un forte rumore e saltò sulla groppa di Light. Il colpevole era Clammy che ruppe il vaso, troppo pesante per le sue zampe.

“Idiota! Vuoi farci scoprire?” – Gli domandò Gemma infuriata
“Scusa, non ho resistito.”

Poi si sentì un altro rumore e tutti fissarono il draghetto.

“Non guardate me, stavolta non centro. Sembrava un rumore metallico.”

Sopraggiunse Zenobio che stava indossando l’elmetto di una delle guardie.

“Dove sono le guardie?” – Domandò Light
“Mentre ballavano come pazzi, sono andate in mille pezzi. Per ragioni ignote, le armature erano vuote”
“Dimit deve aver usato un incantesimo di trasmutazione per animare le armature, ma richiede un bel dispendio di energie, per questo non ci sono altre guardie nel castello.”

Spiegò Tristobal ai suoi compagni. Ad un tratto si sentì suonare un organo, la cerimonia stava per iniziare.

“Non c’è tempo da perdere, andiamo prima a liberare la principessa e poi Sir Ydeerg!”

Light suonò la carica e la cricca raggiunse immediatamente le porte della sala dove si stava svolgendo l'evento.

“Lasciami andare viscido verme!”

Urlò dal terrore Princess Kichō, Light con tutta la rabbia che aveva in corpo aprì la porta con un calcio e brandì la sua spada, Gemma prese il suo arco e puntò la freccia sul bersaglio, Tristobal si mise in posizione per usare la magia, mentre Clammy e Zenobio rimasero dietro i tre guerrieri.

“Non celebrerai nessun matrimonio, arrenditi grandissimo pezzo di … …”

In quel momento il pony si bloccò perché in quella sala non si stava celebrando il matrimonio forzato tra Princess Kichō e Dimit, ma tra la principessa e Sir Ydeerg. Quest’ultimo stava strattonando per lo zoccolo la poveretta.

“Sir Ydeerg? Io non capisco, che sta succedendo qui?”

Domandò Light incredulo a ciò che stava vedendo con i suoi occhi.
  
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