Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Ricorda la storia  |      
Autore: De_drums    21/03/2018    2 recensioni
Faceva caldo, troppo caldo -se fosse colpa del condizionatore rotto, del blazer troppo stretto o dell'intensità con cui Kyunghoon lo stava guardando, dopo essersi riappropriato della sua mano e aver intrecciato le dita con le sue, Heechul non avrebbe saputo dirlo. Sapeva solo di non poterne più.
____________________________________________________________________________________________________
[HEECHUL x MIN KYUNGHOON - Ask Us Anything/Knowing Bros. Nessun membro dei SuJu, ad eccezione di Heechul, compare nella storia]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Heechul
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Min Kyunghoon era un tipo strano, Heechul se ne era accorto subito.
Se avesse dovuto descriverlo con una parola, avrebbe scelto imprevedibile: nessuno riusciva mai a capire cosa gli passasse per la testa. Se ne stava in silenzio per metà della puntata e poi, all'improvviso, se ne usciva con una serie di commenti senza senso e talmente assurdi da lasciare tutti senza parole per un attimo. La sua migliore aria innocente veniva spesso spazzata via da battutine oscene, e passava dall'interesse totale alla noncuranza più assoluta. Era sopra le righe, sempre sul punto di oltrepassare il limite, eppure sapeva anche essere estremamente serio quando la situazione lo richiedeva, addirittura timido nell'accettare i complimenti.
Ad Heechul piaceva, gli ricordava un po' se stesso.
Forse era per quello che, dopo l'incertezza iniziale, erano riusciti a conoscersi meglio e a legare davvero. Era stato piacevole scoprire di avere lo stesso modo di pensare, di potersi guardare e scoppiare a ridere senza dire nulla perché bastava uno sguardo per capirsi; con il passare del tempo Kyunghoon si era lasciato andare, ormai totalmente a proprio agio, e la loro amicizia si era rafforzata.
Ma capire davvero Kyunghoon era come decifrare un intricatissimo rebus e Heechul non riusciva a venirne a capo; ci stava provando da mesi, nel vano tentativo di dare un senso ai propri sentimenti, ma ogni volta che sembrava vicino alla soluzione quella scivolava via. 
Il fatto che l'oggetto delle sue attenzioni fosse un uomo non lo disturbava affatto, era qualcosa con cui era sceso a patti tempo addietro, ed era talmente abituato al fanservice da non farci nemmeno più caso; era la normalità, qualcosa di naturale che accettava senza troppi problemi, dopotutto faceva parte del suo lavoro. Il problema, aveva realizzato ad un certo punto, era Kyunghoon stesso e la strana sensazione nello stomaco che aveva provato fin dalla prima volta in cui lo aveva tenuto per mano, in cui lo aveva abbracciato, in cui gli aveva sorriso dopo aver preso in giro il suo modo di cantare. Non si era mai sentito così con nessuno.
Ed era successo qualcosa che non aveva messo in conto, quando lo aveva conosciuto: si era preso una cotta. Che non accennava a scomparire e, anzi, si era intensificata ripresa dopo ripresa.
Più di tutto, Kyunghoon lo confondeva. C’erano giorni in cui non sembrava entusiasta di tutto quel contatto fisico e delle prese in giro, e Heechul si chiedeva se dovesse fare un passo indietro e riversare i commenti sarcastici sugli sfortunati ospiti; Kyunghoon però non si lamentava mai, se non in modo scherzoso e perfettamente in linea con i toni del programma, e lo lasciava fare senza dire nulla; alla fine dello riprese lo salutava, educato come sempre, senza alcuna parvenza di fastidio nei suoi confronti, e Heechul tirava un sospiro di sollievo. Altre volte, invece, era proprio Kyunghoon a ricercare un qualsiasi tipo di interazione: un segreto sussurrato all’orecchio, un’allusione tutt’altro che casta, un sorriso, un’occhiata stizzita in direzione di qualche ospite un po’ troppo invadente che portava Heechul, sempre pronto a cogliere la minima possibilità, a rassicurarlo che no, non c’era nessun’altro e lui era l’unico.
Andava avanti così da un po’ e Heechul era sicuro che sarebbe impazzito, prima o poi – ne ebbe l’ennesima conferma quello stesso giorno.
Erano seduti sui divanetti dello studio di registrazione, dopo ore passate a provare – l’idea di un duetto insieme era stata accolta come un gioco, all’inizio, finché non avevano iniziato a pensarci seriamente, scoprendo poi che le loro voci si armonizzavano alla perfezione e poteva venirne fuori qualcosa di buono.
Il produttore li aveva lasciati a loro stessi dopo aver annunciato che per quel giorno avevano lavorato abbastanza e così si erano ritrovati lì, con una bottiglia di soju tra le mani e l’oscurità che ormai si faceva strada fuori dalle finestre.
"Hai pensato a-"
"Non farò la parte della ragazza nel video, Kyunghoonie, puoi scordartelo"
"Come se fosse la prima volta" gli rinfacciò, alzando gli occhi al cielo. "Non intendevo quello, comunque, mi riferivo all’altra proposta"
"Pensavo stessi scherzando"
"Dovremmo fare un tentativo, no?"
Heechul lo guardò, pensieroso. L’idea totalmente folle -Kyunghoon l’aveva definita geniale, il che era alquanto discutibile- che l’altro aveva avuto era molto semplice: invece della solita, banale storia in cui due ragazzi si contendono il cuore della bella e ingenua fanciulla, il video avrebbe raccontato di un triangolo amoroso inaspettato. In cui Kyunghoon, in realtà, era innamorato di Heechul e non di Momo.
Era azzardato. "Sei sicuro che non sia un problema?"
"Uh?"
"Ci sono già un sacco di rumors su di me e uno in più non fa alcuna differenza, ma tu-"
Kyunghoon bevve un sorso dalla bottiglia. "Non mi importa. Lo facciamo sempre, hyung, credi davvero che recitare quel ruolo sia tanto diverso dal prenderti per mano ogni settimana?"
Heechul dovette ammettere che aveva ragione. "Ho bisogno di tempo per pensarci, non-"
"Heechul" lo fermò all’improvviso, posandogli una mano sulla spalla.
"Mh?"
"Ti ho mai detto che sei carino?"
Sempre così inaspettato, cosi diretto -il cuore di Heechul perse qualche battito. Come poteva riuscire a toglierselo dalla testa quando continuava a giocare con i suoi sentimenti in quel modo? Come poteva fare finta di non avere una cotta, se il minimo complimento lo faceva arrossire e ammutolire per qualche secondo, incapace di dire alcunché?
Stai al gioco.
"Se è un tentativo di convincermi ad accettare, sappi che sono offeso, Ssamja, mi aspettavo qualcosa di più"
Uno sbuffo. "Non c'è bisogno di essere così egocentrici"
"Da che pulpito!"
Kyunghoon rise, le fossette ben visibili, e Heechul pensò che fosse impossibile essere così adorabili a trentatré anni. Non aveva senso.
Poi il suo corpo agì prima che potesse impedirlo e, senza nemmeno rendersene conto, le sue mani si posarono leggere sulle guance dell'altro. 
Kyunghoon aggrottò la fronte, cercando di controllare il lieve rossore che gli stava invadendo il volto. "Che ti prende?"
"Io- uh" balbettò Heechul, sperando che il pavimento sotto di lui si aprisse e lo inghiottisse.
Aveva fatto un passo falso, lo sapeva. Non poteva fare finta di nulla, non erano nel mezzo di un episodio e non poteva attribuire quel gesto improvviso ad uno stupido tentativo di fanservice; erano soli, al centro dello studio, non c'era nessun motivo per fare una cosa del genere. Tranne il fatto che Heechul fosse decisamente innamorato, ormai, e morisse dalla voglia di baciarlo- ma non poteva.
Si allontanò di scatto, passandosi nervosamente una mano tra i capelli e guardando ovunque tranne l'uomo che aveva di fronte. Non ne aveva il coraggio.
Poi sentì una risata sommessa che lo lasciò confuso, perché non c'era niente di comico in quella situazione, e si azzardò a sollevare il capo.
Kyunghoon lo stava guardando, le dita che giocavano distratte con la fibbia dell'orologio e un sorrisino che Heechul non riuscì a decifrare. "È divertente, sai?"
"Cosa?"
"Come tu riesca a flirtare con chiunque senza problemi, ma poi non riesca nemmeno a fare il primo passo con la persona che ti piace"
"N-Non mi piaci!" balbettò, forse un po' troppo velocemente.
"Non ho detto questo" rispose con noncuranza. "Dico solo che è strano, non hai imparato niente dopo anni passati ad amoreggiare con chiunque?"
Heechul avvampò, colpendogli una spalla. "Yah, smettila, è imbarazzante!"
Kyunghoon alzò le mani in segno di resa, decidendo di lasciarlo solo -lo aveva tormentato abbastanza per quel giorno. Andò verso la porta, fermandosi per un attimo al suo fianco. "Ritiro quello che ho detto, bellissimo ti si addice di più" sussurrò.
Ad Heechul venne voglia di urlare.
 
 
Erano passate alcune settimane da quel giorno, mesi da quando Heechul si era preso una cotta che si era trasformata inesorabilmente in qualcosa di più- si sentiva come se la situazione gli stesse sfuggendo di mano.
Negli studi della JTBC, dove avrebbero registrato un altro episodio di Ask Us Anything, si soffocava; la truccatrice gli aveva già ritoccato il make-up per ben tre volte, nonostante mancasse più di un'ora all'inizio delle riprese, mentre una delle hairstylist aveva semplicemente rinunciato dicendogli di fare ciò che preferiva con i propri capelli, tanto non c'era modo di sistemarli a dovere.
Si incamminò verso il bagno con l'intenzione di sciacquarsi la faccia, consapevole che ciò avrebbe solo portato lo staff ad una crisi di nervi e ad altro fondotinta sprecato. Ma al diavolo, non aveva certo intenzione di sciogliersi come neve al sole, il trucco poteva aspettare.
Aprì la porta trovandosi davanti Kyunghoon, intento a guardarsi allo specchio con un'espressione mortificata in volto. Era fradicio.
"Kyunghoon-ah?" chiese, avvicinandosi al lavandino e facendo scorrere l'acqua gelida. "Cos'hai combinato?"
"Promettimi di non ridere"
"Non posso assicurarti nulla" rispose, tirando un sospiro di sollievo alla sensazione del freddo contro la pelle.
"Sono inciampato. Sono inciampato con una bottiglietta d'acqua in mano e- hyung!" sbuffò, quando lo vide in preda alle risate.
Heechul strizzò gli occhi, cercando di trattenere un sorriso. "Ti ha visto qualcuno?"
"Hodong"
"Sei spacciato, Kyunghoonie. Non solo ti uccideranno perché dovranno risistemarti dalla testa ai piedi, Hodong te lo rinfaccerà almeno per le prossime tre puntate!"
Kyunghoon alzò gli occhi al cielo, appoggiandosi alla parete. "Uccidimi ora, ti prego, non penso di poterlo sopportare"
"Non potrei neanche se volessi" sorrise Heechul, prendendogli una mano con fare drammatico. "Come farebbe Heemi senza il suo Ssamja? Cosa ne sarebbe delle mie imitazioni? Lo show non durerebbe due settimane senza di noi"
"Aigoo, non esagerare" si schernì. "Non sono così fondamentale. E poi, tu faresti sicuramente bene anche senza di me"
"Non ne sarei così sicuro" mormorò, allontanandosi appena.
Stettero in silenzio per qualche secondo e poi, "Posso chiederti una cosa?"
Faceva caldo, troppo caldo -se fosse colpa del condizionatore rotto, del blazer troppo stretto o dell'intensità con cui Kyunghoon lo stava guardando, dopo essersi riappropriato della sua mano e aver intrecciato le dita con le sue, Heechul non avrebbe saputo dirlo. Sapeva solo di non poterne più.
Riuscì a fare un cenno con la testa per invitarlo a continuare, certo che la voce lo avrebbe tradito se avesse provato ad emettere alcun suono.
"Tutto questo…" e gesticolò indicando la distanza quasi nulla tra loro, che fin troppe volte lo aveva lasciato senza fiato, "cosa significa per te?"
Heechul inclinò la testa, confuso, il cuore che batteva un po' più velocemente ora -aveva sentito bene? Kyunghoon gli aveva davvero chiesto di parlare di ciò che sentiva?
"Voglio dire, so che è per il programma, al pubblico piace e non ho nessun problema nel farlo ma… a volte mi chiedo se non sia cambiato qualcosa"
Panico. Panico totale. Heechul si sentì totalmente sopraffatto e pensò che se fosse riuscito a non svenire, beh, sarebbe stata una grande conquista.
"Cosa succederebbe se provassi davvero qualcosa, Kyunghoonie?" chiese, incerto, senza sapere dove avesse trovato la forza per rivolgergli una tale domanda. Era spaventato a morte.
"Hyung?" Kyunghoon sgranò gli occhi, sentendo le guance andare a fuoco -e non ci sarebbe voluto molto prima che le sue orecchie subissero la stessa sorte, ne era sicuro. "Sei serio?"
Lo aveva colto di sorpresa. Certo aveva notato qualcosa nelle attenzioni che Heechul gli rivolgeva e non si era fatto problemi nel provocarlo -dire che gli era del tutto indifferente sarebbe stata una bugia, seppure pensasse di non aver la benché minima speranza- ma non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea di piacergli davvero. Non si era mai spinto troppo oltre perché Heechul si comportava così con tutti, sicuramente lo considerava nient’altro che un buon amico, un collega.  Non si aspettava nemmeno una risposta, aveva semplicemente parlato prima di pensare alle conseguenze, perché era fatto così: diceva quello che gli passava per la testa, senza preoccuparsi di quel che sarebbe successo dopo o degli effetti che le sue parole potevano avere sulle altre persone. Si era aspettato una battuta, una risata, un pugno scherzoso o addirittura un'imprecazione- e invece Heechul era lì, in piedi davanti a lui, con lo sguardo più serio e al contempo spaventato che gli avesse mai visto.
Forse si era sbagliato. Forse avrebbe dovuto farsi avanti mesi prima.
Heechul si rese conto di non sapere cosa fare, cosa dire, come muoversi. Non era certo la prima volta che baciava un uomo, quella sarebbe stata la parte più semplice, ma dichiararsi era tutta un'altra storia e Kyunghoon era ancora un mistero.
Lo avrebbe rifiutato? Avrebbe ricambiato i suoi sentimenti? Era stato solo un gioco, per lui, fino a quel momento? Gli aveva lanciato segnali o si era immaginato tutto?
Non lo sapeva. Aveva sempre sperato che ci fosse qualcosa di più dietro agli abbracci casuali, alle pacche sulle spalle, alla bromance ostentata per necessità sceniche e alle allusioni velate, a quella gelosia che ogni tanto gli sembrava di scorgere negli occhi di Kyunghoon. Quella domanda improvvisa poteva voler dire tutto e niente- magari si era semplicemente accorto di quello che provava nei suoi confronti e si stava divertendo a farlo impazzire, senza alcun secondo fine se non ridere di lui. Magari era tutto nella sua testa, forse stava sognando.
"Heechulie?" si sentì richiamare, la voce lontana, come se non appartenesse a questo mondo. "Stai bene?"
Ed eccola lì, la sincera preoccupazione nella voce dell'altro, gli occhi che lo scrutavano apprensivi, in cerca del minimo segno di disagio. L'affetto di Kyunghoon traspariva anche da quelle piccole cose -dai messaggi con la buonanotte che gli mandava prima di mettersi a letto ai sorrisi che non riusciva a trattenere dopo una battuta (non prima di aver messo il broncio, però, e rischiato di mandare a monte il poco autocontrollo rimasto in Heechul), per rassicurarlo che era tutto a posto, che non si era offeso sul serio.
Si sentì un idiota per aver anche solo pensato che Kyunghoon volesse ferirlo intenzionalmente.
Così decise di provarci perché, nonostante l'imbarazzo, Kim Heechul non era tipo da tirarsi indietro. Gli serviva solo un po' di tempo per giungere ad una conclusione, e decise di averne avuto fin troppo; la risposta non era così importante, dopotutto, voleva solo togliersi un peso.
Ne andava della sua sanità mentale.
Chiuse gli occhi e si lasciò andare, le dita ancora strette a quelle di Kyunghoon, il cuore che rischiava di scoppiargli in petto. Fu casto, leggero, un semplice sfiorarsi di labbra perché non poteva rischiare, non ancora. Si staccò dopo qualche secondo, con la testa che gli girava e il terrore di aver sbagliato tutto – sarebbe stata la fine.
Ma incredibilmente, quando ebbe il coraggio di riaprire gli occhi, sul volto di Kyunghoon vide soltanto gioia – nessuna smorfia disgustata, nessun segno di rabbia, solo un po’ di genuino stupore. E le fossette –che prima o poi sarebbero state la causa della sua morte, ne era pienamente convinto- che gli solcavano il viso in tutta la loro gloria; fu in quel momento che Heechul si rese conto che tutte le sue paure erano infondate.
Kyunghoon lo guardò per un attimo, prima di fiondarsi nuovamente sulle sue labbra e baciarlo come aveva sempre voluto fare, e non ci fu nulla di delicato stavolta. Ansimavano entrambi quando riuscirono a separarsi, non prima che Heechul gli rubasse un altro bacio perché dio, come avesse fatto a trattenersi fino a quel momento era un mistero pure per lui.
"Non sei così male, Heechulie” mormorò con un sorriso, per smorzare la tensione.
"Yah, Min Kyunghoon, per chi mi hai preso!? Sono la cosa migliore che ti potesse capitare"
"Non ho mai detto il contrario" replicò, scoppiando a ridere quando lo vide arrossire per l’ennesima volta e sussurrare una serie di parole incomprensibili che suonavano tanto come delle imprecazioni.
Lo abbracciò, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo, e pensò che si sentiva bene. Non c’era nulla di sbagliato, niente di forzato, il suo posto era lì, tra le braccia di Heechul. Sorrise.
"Mi piaci davvero, hyung" disse poi, indovinando i suoi pensieri – sapeva di avergli reso la vita difficile nei mesi precedenti, nonostante non fosse sua intenzione. "Non sapevo come comportarmi, non pensavo che-"
"Non importa" lo rassicurò, sapeva di dare spesso l’impressione sbagliata.
"Sei sicuro?"
"Quel che è fatto è fatto. E poi ho un fidanzato, ora, direi che posso lasciarmi il passato alle spalle" confermò, le labbra tirate in un ghigno che scemò dopo qualche istante. "S-Se lo vuoi, ovviamente, non-"
Furono interrotti dalla voce del direttore, che stava richiamando tutti all’ordine per l’inizio delle riprese – quanto tempo era passato? Heechul lo prese per mano e corsero fino al set, guadagnandosi una serie di occhiate sospettose dagli altri e una serie di strilli isterici dallo staff.
"Cosa diavolo vi è successo?" chiese Sangmin, mentre Soogeun e Youngchul trattenevano una risata.
"Kyunghoon-ah, non sei andato a cambiarti?" urlò Hodong, riferendosi alla caduta a cui aveva avuto l’onore di assistere.
"Ho avuto di meglio da fare" spiegò, facendo spallucce. Poi si voltò verso Heechul e, senza preavviso, lo baciò, lì davanti a tutti. "Prendilo come un sì – oggi è il nostro primo giorno"
"Aigoo, ci mancava solo questa!" si lamentò Janghoon, entrato nell’aula in quel momento.
Durante le riprese Heechul non si fece problemi a tenergli la mano più del solito e Kyunghoon lo lasciò fare -come se non fosse cambiato nulla.
 


Salve gente!
Prima di tutto, una precisazione: so che questa non è forse la categoria più adatta, o almeno non completamente, ma non sapevo proprio dove inserirla. Poi ho pensato che dopotutto Heechul era presente, quindi perché no? Spero non abbia infastidito nessuno (?)
Seconda cosa, non è che mi convinca totalmente. Soprattutto nel primo pezzo, che ho cambiato e risistemato tremila volte ma mi lascia ancora in dubbio. Un po’ perché non scrivo da mesi e sono arrugginita, diciamo così, un po’ perché nella prima storia che scrivo su una OTP c’è sempre qualcosa che non mi convince, ma sempre. Mi è successo con ogni coppia su cui ho pubblicato, le primissime fanfiction su di loro sono sempre state un’incognita e non sono mai riuscita ad apprezzarle completamente, se non a distanza di (molto) tempo. Questa non fa eccezione, sebbene ci siano alcune parti di cui sono più che soddisfatta.
Ma you only live once e i KyungChul erano troppo belli per non scriverci qualcosa su, quindi chissenefrega.
Non ho mai avuto la pretesa di scrivere dei capolavori lol
Riconosco che Heechul potrebbe essere un po' OOC ma, per quanto adori la sua parte savage e sarcastica, quella imbarazzata è ancora più bella quindi sì.
AH! La frase finale di Janghoon non è detta in malo modo, non lo farei mai, adoro quell’uomo. È da intendersi più come un “già amoreggiano normalmente, ci mancava solo che si mettessero insieme ufficialmente”, tutto lì.
Se siete arrivati fino in fondo senza la voglia di buttare via il computer vi faccio i miei più sentiti complimenti, e se guardate anche voi Ask Us Anything (o Knowing Bros che dir si voglia) e sclerate su questi due, avete tutto il mio sostegno morale.
De(b)
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: De_drums