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Autore: Lelusc    22/03/2018    1 recensioni
Questa è la mia quinta poesia, spero vi piaccia, Lelusc.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scomposta, attonita e atterrita mi ritrovo con nulla fra le dita, solo arti doloranti, immobili, incostanti.
 Il suolo dove sono assisa è una tomba gelida e precisa.


Il terrore cieco ho nel core, ormai è privo di ogni calore.
Dall'oscurità più cieca sono circondata e perennemente fronteggiata.

Non un rumore odo, se non il mio respiro regolare, capace del mio disagio, creare.
Dove sono non so di preciso, terra sterile e scura che ha il potere di rafforzare la mia paura.


Null'altro può fare di preciso, perché sembra che per me sia tutto già deciso.
Non un gesto posso fare e il mio core non vuole collaborare.


Sembra fermo e in attesa, di qualcosa, di una sorpresa, quando il gelo si fa più forte e ho paura che mi porti alla morte.
Ma  ecco che di colpo, passi pesanti giù nel fondo.


Il mio core sussulta di nuovo, ed ecco due braci color oro che mi fissan spietati e un poco scostumati.
Ansia, panico da me celati riprendon  vita, ma nulla può contro la rigidità che mi ha atterrita.


I fuochi a me fissano e incombono, i passi si fan più forti, ed ecco una figura infernale che ha tutta l'aria di volermi far male.
Mi si ferma di fronte ed io braccata come un animale, sono costretta a sottostare.


Tremante e ancora più infreddolita, mi guardo i piedi e son finita.
Gocce calde in fin mi rigan il viso, lacrime di celata paura che mi avvisano di una possibile rottura.


Il respiro fermar sento e la vista con il tempo, ma un odor stantio e malsano la mia attenzione mi far cader in mano.
Alzo il capo ancor indisposta, ed ecco la creatura farmi una proposta.


Avvicina a me una mano, ed io insicura, con il core colmo di paura, lo guardo ben nel volto pallido come un morto, e di colpo tutto è risolto.

Rinvengo sollevata, è quasi una nuova giornata. Il discorso devo dire ed in me la paura è tornata a dormire.
  
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