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Autore: Zephyr Sensei    22/03/2018    1 recensioni
Manca un solo giorno al matrimonio combinato tra Tianzi e Odisseus, un matrimonio che dovrebbe sancire l’unione tra Federazione Cinese e Britannia, tuttavia un evento messo in atto dopo il ritrovamento di uno strano congegno ancestrale cambierà radicalmente il corso degli eventi.
Nota: In questa realtà Akyto ha ucciso Shin prima che questi potesse mettere in atto il suo piano di distruzione di Pendragon. Akito ha però perso la vita durante la battaglia contro Shin. Inoltre Akito e Leila non hanno mai conosciuto Ayano, Yukiya e Ryò.
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 1

Federazione Cinese
*Città Proibita – Palazzo Imperiale*

E’ una calda mattinata di fine estate quando l’imperatrice fantoccio della Federazione Cinese Tianzi si risveglia nel suo letto, un giaciglio a due piazze agghindato da lenzuola in seta color porpora e cuscini dello stesso colore con sopra ricamate delle tigri color bianco.

Quando la bambina si alza e va a sedersi sul bordo del letto, per poi iniziare a fissare un grande orologio d’oro che si trova all’interno della stanza, che segna le ore 6:55AM.

“Tra poco arriveranno loro… devo alzarmi…” Sbadiglia.

Mancano 48 ore al suo matrimonio con il Principe Odisseus e la cosa la turba non poco, tuttavia non può sottrarsi a tale obbligo, deve sposare quell’uomo seppur significhi perdere ciò che resta della sua libertà.

Ancora 5 minuti e dalla porta della stanza entrano 5 serve, vestite con dei Kimono color rosso chiaro, che hanno il compito di aiutare la piccola imperatrice a prepararsi per la giornata, una giornata che si preannuncia all’insegna dello sconforto, dato che altro non dovrà fare se non osservare gli Eunuchi che decidono il suo destino.

Le serve impiegano circa 40 minuti per lavare, vestire e pettinare la giovane imperatrice, che nel frattempo rende impossibile alle donne il compito di truccarla, troppe lacrime di paura, lacrime che si placano solo quando la sovrana ode il passo di Shinku, suo unico e fedele alleato, che arrivato dietro la porta si ferma ad attendere che sia pronta, cosa che le fa credere che l’uomo sia li solo ed esclusivamente per lei e per starle accanto in quei momenti difficili.

Tianzi riesce a frenare le sue lacrime e così le serve possono truccarla e farla uscire dalla stanza. Quando la bambina apre la porta della sua camera si ritrova davanti Shinku, che presto si inginocchia ai suoi piedi, osservando l’amata piccola abbigliata con un Kimono color blu notte, agghindato con gioielli dorati.

-Venerabile Tinazi, perdonate la mia insolenza nel venirvi a disturbare di prima mattina, ma è molto importante!- Afferma, a testa bassa.

-Non preoccuparti Shinku, mi dispiace solo che tu abbia corso un rischio così grande, se gli Eunuchi ti avessero visto entrare ti avrebbero giustiziato… comunque, cosa c’è di tanto importante?- Chiede, con un velo di preoccupazione negli occhi.

-I nostri archeologi ci hanno contattato per comunicarci il ritrovamento di un antico manufatto di oltre 20mila anni fa, hanno insistito per parlarne solo alla vostra presenza, non vogliono saperne di riferire agli Eunuchi- Conclude, per poi rimettersi in piedi.

-Domani potrei già partire per Britannia… perché vogliono parlare con me?- Versa qualche lacrima.

-Venerabile Tianzi… ascoltatemi attentamente…-

Si inginocchia accanto a lei, per poi metterle le mani sulle spalle.

-Se domani non sarete intenzionata a partire, vi prometto che farò tutto ciò che è in mio potere per far sì che lei resti qui- Le sorride.

-Dici davvero Shinku?- Gli chiede, rispondendo a quel sorriso, commossa.

-Ovviamente! Ricordi la nostra promessa vero?-

La piccola annuisce e pochi istanti dopo chiede al Cinese di portarla a parlare con gli archeologi che chiedevano di lei, ormai curiosa di sapere di cosa si tratti.

 

*30 minuti dopo – Sala del trono*
Tianzi, accompagnata dal fedele Shinku va a sedersi all’interno della sua sala del trono, posta in cima al palazzo imperiale, per poi ordinare al Cinese di far entrare gli archeologi che attendevano quell’invito da diverse ore.

Quando Shinku li invita a entrare si rivelano alla sovrana, sono un uomo dai capelli castano chiaro di lunghezza media, con spessi occhiali, abbigliato con un abito formale color nero e una donna dai capelli biondi a caschetto, occhi azzurri che indossa un tajer composto da pantaloni e giacca color blu scuro.

I due si avvicinano al trono della Tianzi, che è posto su di un baldacchino rialzato di circa un metro e mezzo, per poi inginocchiarsi e prendere la parola.

-Mia signora, io sono Daniel Jackson e lei è Samantha Carter, siamo archeologi assoldati dai grandi Eunuchi, o per meglio dire io sono un archeologo e la mia collega è un astrofisica, siamo qui per riferirle di una nostra recente scoperta- Afferma, intimidito, chinando il capo sempre più.

-Parlate pure- Li sprona lei.

-Mia imperatrice, durante uno scavo non molto lontano da qui abbiamo rinvenuto un oggetto degno della vostra attenzione, si tratta di un enorme anello circolare che siamo riusciti a datare intorno ai 20mila anni d’età, fatto con un materiale che non si trova sulla terra, per questo abbiamo pensato di riferire direttamente a voi, almeno all’inizio- Le spiega Carter, anch’essa intimidita dalla presenza dell’imperatrice.

La Tianzi è stranita da quelle parole, ha sì studiato storia e culture antiche, ma non riesce a comprendere l’importanza delle affermazioni dei due studiosi, tuttavia in quel momento è Shinku a prendere la parola, salvandola da una magra figura.

-Mi state dicendo che avete rinvenuto un oggetto vecchio di 20 mila anni? 20 mila anni fa la specie umana non si era ancora evoluta al punto da lavorare metalli e anche se fosse… se il materiale non si trova sulla terra come è possibile che… si insomma…- Si blocca, restando senza parole dopo quella riflessione.

-In realtà l’uomo non sarebbe mai stato in grado di costruire un oggetto simile, anzi! Un congegno simile! Come lei ha fatto notare la nostra storia è relativamente più recente rispetto alla datazione dell’oggetto, inoltre lo scavo ha portato alla luce anche delle tavole in pietra scritte in Cinese, Egizio e addirittura Cuneiforme, che descrivono quella che potrebbe essere la sua funzione- Afferma Jackson, sicuro di se.

-Vuole dire che già sapete di cosa si tratta?- A porre la domanda è l’imperatrice.

-Forse si, vostra altezza- A rispondere è Carter.

-Vorrei vederlo…- Le risponde la piccola.

-Il congegno è già nella città proibita, tuttavia a breve gli Eunuchi si accorgeranno della sua presenza vostra altezza, dobbiamo sbrigarci- A parlare è Daniel, intimorito per un eventuale reazione avversa dell’imperatrice.

A quel punto la piccola scende dal suo trono e si avvicina ai due, per poi tornare a rivolgersi a loro.

-Se avete paura di una punizione da parte degli Eunuchi per avergli nascosto tutto questo sappiate che la vostra paura è infondata, ora vi prego, mostratemi questa cosa- Sorride dolcemente ai due.

 

Arcipelago artificiale di Orai – Sede temporanea dell’ordine dei Cavalieri Neri
*Stanza di CC e Lelouch* - *Ore 8:50AM*

I due sono a letto, hanno trascorso la notte l’uno tra le braccia dell’altra. Ormai il loro rapporto si è fatto più intenso dopo quel saluto sull’isola di Kamine, culminato con un bacio appassionato che la verde diede al ragazzo prima di salutarlo.

CC è in preda a spasmi di paura, sta avendo un incubo terribile che non le dà pace. Ciò che vede è l’inferno in terra, la distruzione del mondo, la fine di ogni cosa. Quel che sembra essere il male, portatore di malattie e morte è un immensa fiamma color oro che consuma tutto ciò che incontra.

Nel sogno CC cerca di salvare un gruppo composto da Lelouch, Kallen, Ohgi, Todoh e Tamaki, ma questi vengono consumati da quella fiamma dorata senza nemmeno rendersene conto. Resta solo lei, che osserva la scena impietrita, fino a quando la fiamma non inizia a trasmettere delle parole direttamente all’interno della sua mente.

“Coloro che rifiutano il sentiero sono indegni del dono della vita! Noi siamo gli…”

Non può concludere quel sogno, non può finire di percepire quelle parole, Lelouch, che si era svegliato pochi istanti prima a causa delle urla di terrore che la verde aveva iniziato a emettere, la sveglia bruscamente strattonandola più volte.

-Ehi strega, che ti prende?- Chiede, preoccupato.

-Ho avuto un altro incubo… Inizio ad avere paura Lelouch…- Afferma, abbracciandosi al ragazzo.

-E’ il terzo consecutivo, oltre a essere il più violento- Sospira.

-Sono solo dei sogni ma… dimmi Lelouch, tu per caso ricordi l’origine della parola Orai?-

-Se non sbaglio nelle culture più arcaiche significa creatore, o creazione.. perché me lo chiedi?-

-Non lo so nemmeno io Lelouch, mi è appena venuta in mente…-

-Non scherzare strega! Ci troviamo sull’arcipelago artificiale di Orai, probabilmente avrai già sentito la parola nel corso della tua vita secolare, al tuo posto non ci penserei troppo, anzi mi rilasserei! Domani mio fratello Odisseus sposerà la Tianzi e dobbiamo farci trovare pronti a impedire che ciò accada!- Conclude, serio, stringendo la mano della compagna.

-Hai ragione e poi non è da me farmi intimorire per così poco, su… alziamoci, dobbiamo fare i preparativi per domani…- Conclude, per poi alzarsi di scatto e dirigersi in bagno.

 

Città Proibita – Sotterranei del Palazzo Imperiale
*Ore 9:40AM*

Nemmeno un’ora dopo l’annuncio della scoperta da parte degli archeologi la Tianzi viene scortata da Shinku all’interno dei sotterranei del palazzo imperiale, dove i due studiosi avevano già fatto riporre il misterioso manufatto, che si trova ora all’interno del livello più basso, nella stanza più grande di quelle segrete. L’imperatrice viene fatta entrare in silenzio assieme a Shinku, quest’ultimo timoroso di ciò che sta per vedere.

Quando i due entrano si ritrovano davanti un anello argenteo di circa 5 metri di diametro, ornato da 7 cristalli color rosso simili a zaffiri posti sui bordi, quelle pietre costeggiano anche un cerchio interno con dei simboli simili a caratteri cuneiformi.

-E così sarebbe questo l’oggetto di cui ci avete parlato?- A porre la domanda è Tianzi.

-Si mia signora- Le risponde Samantha.

-E… e riguardo alle tavole in pietra?- Li interroga Shinku.

-Si trovano ai piedi dell’oggetto, seguitemi vi prego, vedrò di tradurre al volo le iscrizioni, sa… non abbiamo ancora avuto il tempo di fare trascrizioni eheh- Afferma Jackson, emozionato, per poi invitare i due a seguirlo.

Quando i quattro si avvicinano, Daniel afferra una lastra di sottile pietra posta ai piedi dell’anello, per poi portarla ai piedi di Tianzi.

-Mia signora, questa è una tavola con le iscrizioni in lingua Cinese, per ragioni pratiche leggerò proprio questa, in modo che in caso non mi crediate potrete verificare di persona-

La sovrana annuisce, seguita da Shinku e così lo studioso inizia a leggere.

-Questa è la porta degli dei, la porta delle stelle, l’ingresso da cui i sacri servi degli Orai, dei del cielo e della terra arrivarono per la prima volta in questo mondo. Questa è la porta sacra con cui gli Orai poterono viaggiare per arrivare sino a noi…-

La lettura si interrompe, Daniel tossisce per schiarirsi la voce, poi riprende a leggere.

-Gli Orai portavano grandi ricchezze attraverso la porta magica, ma un giorno la malvagità umana li costrinse a tornare sulle stelle dalle quali avevano origine. Promisero di tornare in caso l’uomo avesse avuto estrema necessita del loro aiuto- Conclude quella lettura, per poi alzarsi.

-Impressionante… Ora… stelle… ma… erano degli alieni?-

-Si, esatto signor Shinku! Inoltre pensiamo che sia proprio questo il loro mezzo di trasporto, anche dal fatto che emette energia, seppur in misura minima, inoltre durante il trasporto l’anello ha emesso delle scariche che indicano l’operatività del dispositivo. A parlare è Samantha, sicura.

Nel frattempo Tianzi è intenta a osservare l’anello, assorta dalla sua misteriosa bellezza.

-Che sia posto nei giardini della città proibita mio Shinku-

-Che cosa? Cioè… mia signora.. non sappiamo se è pericoloso oppure no, la prego rifletta- Afferma, inginocchiandosi per l’imbarazzo d’aver mancato di rispetto all’imperatrice.

-E’ tutto a posto mio leale Shinku sta tranquillo, e poi se davvero degli dei dovranno arrivare da questa porta sarebbe bello poterli accogliere con i dovuti riguardi, tu non credi?-

-Venerabile Tianzi, con tutto il rispetto, il dispositivo potrebbe essere davvero molto pericoloso, non sappiamo se la cultura citata nelle tavole sia l’unica ad averlo utilizzato e poi le tavole potrebbero averle scritte gli alieni stessi al fine di confonderci- A parlare è Samantha.

-Scusate! Non ci avevo pensato signori! Ma se l’oggetto ha circa 20mila anni… come è possibile che delle tavole siano state scritte in Cinese? La nostra cultura non è così antica!-

-Probabilmente le tavole sono state scritte dopo, più o meno ai tempi di Yu il Grande, uno dei primi imperatori della Cina che verosimilmente si dice nacque dalla bocca di un drago e come ben saprà l’operato dell’imperatore Yu portò grande cultura, pace, prosperità e nuove tecnologie. In sostanza il suo prestigio influenzò positivamente tutta la cultura Cinese di quei tempi, si dice anche che questi fosse in grado di placare le alluvioni controllando le acque, cosa che… viste queste iscrizioni potrebbe essere attribuibile a un alieno camuffato da umano- A illustrare la cosa è Daniel.

-Yu nacque dalla bocca di un drago… controllava le acque… potrebbe essere stato uno di questi Orai?-Chiede il cinese.

A rispondergli è Carter.

-E possibile, magari quando ha cercato di farci avanzare tecnologicamente e culturalmente si è reso conto di non poterlo ancora fare a causa della nostra natura primitiva e così ha abbandonato il pianeta lasciando l’anello sepolto in attesa del ritorno di qualche membro della sua specie che finisse il lavoro da lui iniziato-

-In questo caso direi che se gli Orai sono discendenti del grande Yu non abbiamo di che preoccuparci, ti prego Shinku, vorrei che quest’oggetto splendido venisse portato davanti alla chiesa in cui domani io… si… io… mi sposerò- Deglutisce.

“Piccola Tianzi… Speri che gli dei ti aiutino in qualche modo? Non è forse così?”

-E sia! Porteremo li quest’oggetto prima che gli Eunuchi possano accorgersi della sua presenza. Dottor Jackson, coordini gli spostamenti e installi il monumento di fronte alla chiesa, a tenere lontani gli Eunuchi penserò io-

-E io ti darò una mano Shinku- Gli sorride l’imperatrice, ricambiata dal suo fedele servitore.

A quel punto i due Cinesi vanno via, mentre il dottor Jackson e la sua collega chiamano una squadra di uomini al fine di spostare il prezioso manufatto, che viene trasportato e installato davanti alla chiesa che sarebbe stata la sede del matrimonio della Tianzi solo 9 ore dopo.

   
 
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