[a Vero, per il suo compleanno]
Castiel è lì quando il nuovo arrivato varca la soglia, polsi e caviglie cinti da catene d’acciaio che tintinnano contro le assi del pavimento (...)
Castiel ne ispeziona la figura: gli occhi verdi puntati dritto di fronte a sé, la bocca piena stretta in una linea severa, le lentiggini lasciate scoperte dagli strappi dei cenci che porta indosso.
A dispetto della sua condizione, nulla nel suo atteggiamento suggerisce sottomissione; avanzando, emana un orgoglio sfrontato che si diffonde tutt’intorno, simile a un’aurea che bagna di luce ogni angolo di oscurità.
È la cosa più bella su cui Castiel abbia mai posato gli occhi – non che ne abbia viste molte di cose belle, in vita sua.
Dalla morte di Chuck, è stato Michael a dettare legge a casa Novak.
Castiel ha sempre subito le sue decisioni.
Fino all'arrivo di Dean.