Anime & Manga > The Ancient Magus Bride
Ricorda la storia  |      
Autore: VenoM_S    25/03/2018    1 recensioni
[Mahoutsukai no Yome]
[Mahoutsukai no Yome]Spoiler ep. 24!
"Elias era inquieto, anche se da solo forse non avrebbe potuto comprenderlo. Aveva dormito poco, e male, rigirandosi nel letto che stentava a contenere la sua inusuale altezza, ma che sentiva così vuoto da alcuni giorni. Erano anni che dormiva solo, davvero in così poco tempo le sue certezze erano mutate tanto?"
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole splendeva placido quella mattina, illuminando la facciata della casa come a volerla evidenziare al mondo. Saranno state le otto, ma già la natura e i vicini erano in fermento: l’estate era alle porte e mancavano poche ore alla sera del Solstizio.

Elias era inquieto, anche se da solo forse non avrebbe potuto comprenderlo. Aveva dormito poco, e male, rigirandosi nel letto che stentava a contenere la sua inusuale altezza, ma che sentiva così vuoto da alcuni giorni. Erano anni che dormiva solo, davvero in così poco tempo le sue certezze erano mutate tanto?
Si alzò ed iniziò a vestirsi, ormai non aveva più senso rimanere distesi cercando invano di dormire ancora. Il suo solito completo era ripiegato in un angolo, mentre sulla sedia dello scrittoio era poggiato, ben lavato e stirato dalla premurosa Silky, un abito più elegante. Fece finta di non vederlo, decidendo per il momento di vestire i soliti panni, così confortanti, così quotidiani. I cambiamenti lo rendevano insicuro, questo aveva imparato a riconoscerlo. E poi c’era ancora tempo, si diceva, tempo per godersi la giornata, per pensare a ciò che stava facendo, per pensare a ciò che avrebbe fatto poi.

Chise non c’era, ormai da qualche giorno si era rinchiusa a casa di Angelica e non tornava, e con lei Ruth.
Gli avevano detto di non preoccuparsene ma lui non capiva, e la casa era tornata fredda.
La colazione era già in tavola, stavolta Silky non si era risparmiata: muffin, pancakes, una crostata alla crema, tortini salati, succhi e caffè imbandivano il tavolo da pranzo. Era un giorno speciale, certo, ma in casa non viveva di certo un esercito, senza contare il fatto che Elias non era proprio affamato. Bevve una tazza di caffè, mangiò due muffin, si alzò dal tavolo e si diresse in giardino.

L’aria si stava facendo calda, i campi intorno alla casa si muovevano sotto il vento leggero, fluttuando come onde stanche di un mare in bonaccia. Il bosco che si intravedeva poco lontano era rigoglioso, gonfio di vita per la primavera appena passata.
In giardino c’era più caos di quello che ci si sarebbe aspettati dalla dimora di un mago: piccoli spiriti andavano e venivano, rincorrendosi intorno ai tavolini e le pile di sedie bianche che pian piano andavano alzandosi mentre David, il marito di Angelica, Adolf e Torrey le scaricavano dal piccolo furgoncino; poco più in là, Alice e Stella stavano intrecciando delle ghirlande di fiori che sarebbero servite a delimitare il piccolo perimetro della cerimonia.

“Cerimonia”

Elias aveva forse evitato di pensarci fino a quel momento, ma ormai non poteva più nasconderlo. Era emozionato. E spaventato. O almeno così immaginava, aveva provato poche volte delle sensazioni così umane e solitamente aveva Chise al suo fianco ad aiutarlo nel catalogarle correttamente.
Aveva voluto quel momento, non perché fosse un qualche destino segnato o perché, ormai in un passato che gli sembrava così remoto, aveva acquistato Chise con l’intento, fra gli altri, di farla sua sposa.
Lo aveva voluto intensamente quando lei era rimasta nonostante lui si fosse mostrato per quello che era, quando gli aveva detto con tale fermezza di non avere paura. Lo aveva voluto ogni volta che quella sciocca si era messa in pericolo per gli altri, facendogli credere che l’avrebbe persa, per poi riuscire a cavarsela con il solito sorriso dolce e rassicurante. Lo aveva voluto persino quando, in preda ad una rabbia cieca, lei gli aveva tirato un pugno lasciandolo di sasso, a chiedersi dove avesse sbagliato se il suo intento era solo quello di farla vivere, a qualunque prezzo.
E adesso sentiva lo stomaco contrarsi al pensiero, un fremito leggero al ventre che ancora faticava a spiegare, un piccolo calore al petto che riscaldava il suo cuore solitario.

Il pomeriggio si rivelò ancora più afoso, ed Elias preferì rimanere in casa mentre gli ultimi preparativi venivano ultimati. Furono disposte le sedie in file da tre, un arco d’edera punteggiato di papaveri bianchi venne posizionato a poca distanza, e tra i due gruppi di sedie venne steso un piccolo tappeto. Le ghirlande, ormai ultimate, vennero disposte tutto intorno, a collegare dei piccoli paletti scuri su cui era posta una lanterna quadrata.

A guardarlo dalla finestra sembrava quasi irreale, un piccolo angolo immerso in una bolla, immobile e perfetto. Elias iniziò a cambiarsi d’abito, indossando il completo scuro ed elegante, con un gilet al posto della solita mantella che, a detta di Angelica, cadeva perfettamente sul suo fisico imponente ma asciutto. Sistemò sul petto il gioiello che gli aveva regalato Chise e si contemplò allo specchio.
Rimase a pensare per alcuni minuti a quale forma assumere, se sarebbe stato meglio presentarsi mutato in forma umana, o se doveva rimanere com’era. Forse la forma umana avrebbe aiutato tutti ad apprezzare di più ciò che stava per avvenire, forse Chise avrebbe preferito stringere a sé il volto di un uomo piuttosto che un freddo teschio.
No.
Lei non avrebbe voluto un artefatto magico al suo fianco, lei non aveva timore di esser vista accanto a lui, di poggiare le mani su ossa dure, di guardare nel nero profondo dei suoi occhi.

Uscì di casa lentamente, osservando il sole morire mentre le lanterne in giardino venivano accese. Gli invitati si stavano accomodando, erano venuti davvero tutti: Renfred, Alice, Adolf e Torrey, la fattucchiera Mariel, Merituuli a fare le veci di Lindel, cui non era permesso di allontanarsi dai suoi draghi, Shannon e Shanahan, che non potendosi sedere si era messo sul lato esterno della fila, accucciato sulle quattro zampe. David, Angelica e la piccola Althea si stavano avvicinando lentamente, e passandogli vicino la donna gli strizzò l’occhio

“Non preoccuparti, l’abbiamo trattata bene! Vedrai con i tuoi occhi, ammetto di aver fatto davvero un buon lavoro con i preparativi!”

Erano venuti persino Oberon, che nemmeno in questa occasione riusciva a rimanere immobile al suo posto, con la serietà che dovrebbe contraddistinguere il Re delle fate, e Titania, nella sua bellezza austera ed incredibile, che cercava di tenere il consorte seduto e composto.
Simon lo aspettava sotto l’arco d’edera, sorridendo placidamente. Gli chiese se era pronto, se andava tutto bene. Elias non seppe cosa rispondere, perché doveva essere “pronto”, anzi, perché non avrebbe dovuto esserlo? Mentre lo guardava senza riuscire a trovare una risposta corretta, sentì il brusìo spegnersi dietro di lui, e vide il prete assumere un’espressione sorpresa, facendogli segno di voltarsi.

Lei era lì. Al suo fianco, Ruth la accompagnava tenendole il braccio, mentre le luci calde che si riflettevano sul bianco del suo vestito e i sorrisi dei presenti la accompagnavano un passo dopo l’altro. Angelica non aveva mentito, aveva fatto di Chise una sposa.
Lei era lì, e il caldo nel petto si espanse e lo avvolse.
E stavolta lui seppe cos’era.



Note dell'autore: Allora, questa nota serve per un mio piccolo sclero personale. Ve lo giuro, ho scritto questa storia almeno due settimane fa, era un finale che immaginavo ma non sapevo che avrebbero realmente concluso in questo modo la serie (e già qui ero nel giubilio interiore *-*); secondo, probabilmente può essere una mia suggestione personale, ma osservando la scena del matrimonio ieri sera ho ritrovato un paio di particolari della mia storia (non so se anche chi la leggerà potrà accorgersene, semmai fatemelo sapere!), e questo mi ha tipo portato allo sclero totale (rip per la mia amica che se l'è beccato all'una di notte) e all'aver voluto pubblicare questa fic appena scritta senza aspettare, ma non pubblicavo da una vita ed ero indecisissima, ho deciso di farlo sotto suo consiglio y-y
Anyway, ho avuto un blocco dello scrittore che definire tremendo è un eufemismo, quasi 4 anni senza pubblicare nulla sono quantomeno invidiabili.. Spero di non aver perso troppo la mano, grazie per la lettura e (se la mia fantasia non ricomincerà a tradirmi) alla prossima!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > The Ancient Magus Bride / Vai alla pagina dell'autore: VenoM_S