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Autore: Evola Who    26/03/2018    2 recensioni
Kylo Ren, leader dei cavalieri Ren, apprendista dell’imperatore Snoke, capo supremo del primo Ordine.
Prima, Kylo Ren era un ragazzo, Ben Solo, figlio di Leia Organa e Han Solo, e nipote di Luke Skywalker.
Scoprì i suoi poteri e la Forza a soli 7 anni per salvare sua madre da un attentato e convinse i suoi genitori a concedergli di essere addestrato come Jedi da suo zio Luke.
Così, dopo due anni, Ben si allenò con la forza, costruendo la sua spada laser, dominando le sue abilità ancora acerbe. Ma Luke sapeva che aveva un grande potenziale.
Ma ora, la meditazione e gli allenenti per Ben non bastavano più, voleva partecipare a una vera missione con il suo maestro.
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Chewbacca, Han Solo, Luke Skywalker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Family Solo Story '
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Capitolo 1
"..che ne dici se venissi con te in qualche missione?” 


Naboo, pomeriggio, residenza Solo.
 
Il piccolo Ben di 9 anni era nel giardino della viletta isolata sulle pianure di Naboo. Era in posa da meditazione con indosso con i pantaloni besh, la camicia leggera bianca e gli stivali marroni.
 
I capelli erano neri corvini, corti ma folti, e portava la piccola treccia dietro la testa come quellache avevano i vecchi padawan.
 
Aveva gli occhi chiusi, mentre il suo maestro e zio Luke Skywalker gli parlava: “Concentrati, Ben, connettiti e percepisci la forza. Ricorda, la forza è intorno a noi, in ogni essere vivente. Ma noi siamo i pochi a poterla percepire… e per percepirla, dobbiamo essere concentrati e avere la mente aperta”.
 
Ben fece quello che lo zio gli aveva detto, concentrandosi e alzando con la forza a mezz’aria delle rocce che si trovavano davanti a lui.
 
Luke sorrise fiero mentre Ben si sentì sodisfatto dentro di lui.
 
Ben adorava la sua casa a Naboo. La maggior parte dell’anno alloggiava negli appartamenti di Hanna City sul pianeta Chandrila visto che sua madre era senatrice e leader della ribellione, aveva costruito la nuova repubblica. Suo Padre era spesso via in missione, sempre per la repubblica e per la ribellione insieme a zio Luke e zio Chewbe.

Talvolta andava in missione con suo padre, ma più spesso Han Solo viaggiava per conto suo.
 
Per quanto i suoi genitori avessero dei ruoli importanti, erano sempre presenti, sua madre gli aveva insegnato a leggere e a scrivere a soli due anni, e gli dava lezioni di storia della galassia e dei vari pianeti.
 
Leia era molto affettuosa e si vedeva che amava tantissimo suo figlio, ma era anche protettiva e severa con lui quando non si comportava bene o faceva cose che, per lei, erano considerate troppo pericolose per lui. 
 
Suo padre, fin da bambino, gli mostrava il Falcon come se forse l’astronave più fantastica della galassia. Ben si divertiva ad aiutarlo e a ripararlo insieme a lui e zio Chewbe, adorava a giocare a nascondino insieme a loro e a volte anche con C3-PO e R2.
 
Ma soprattutto adorava ascoltare le storie delle avventure che suo padre aveva fatto da giovane e adorava quando gli raccontava una delle sue avventure a zonzo per la galassia con complice un’altra donna, dicendo a bassa voce: “Ma non dirlo a tua madre” e facendo l’occhiolino.
 
Per Ben, suo padre era la persona più tosta che conoscesse, insieme a sua madre e suo zio. Ma anche lui talvolta era severo e duro, dimostrando il suo scetticismo nei confronti della forza, e riusciva a rivelarsi persino più apprensivo di Leia.
 
Ben sapeva che comunque entrambi gli volevano bene.
Zio Luke non si comportava come un vero maestro, era più come un amico. Gli raccontava storie sui Jedi, sulla vecchia repubblica e sulla guerra dei cloni, fin da bambino, e Ben ne rimaneva sempre affascinato.
 
Si divertiva a vedere suo zio usare la forza (a volte persino su R2-D2) e quando i suoi genitori erano via, Luke si prendeva cura di lui, lo aiutava con i suoi problemi e lo consolava quando era triste.
 
Anche se qualche volta, prima che Ben scoprisse i suoi poteri, gli aveva fatto un po’ di pressione su questo fatto, gli aveva comunque fatto capire che gli avrebbe voluto sempre bene, a prescindere dal fatto che potesse percepire o meno la forza. 
 
Ben adorava la sua famiglia, ma soprattutto adorava stare su Naboo, godendosi il panorama naturale, gli infiniti laghi e gli allenamenti con zio Luke.
 
Quando Ben aprì gli occhi e vide quelle piccole rocce che fluttuavano, sorrise e le posò a terra.
 
“Molto bene Ben!” rispose Luke soddisfatto, mettendogli una mano sulla testa e carezzandogli i capelli.
 
Anche R2 fece un verso di approvazione, con i suoi bip.
 
Luke guardò il suo fedele amico droide e gli venne una idea.
 
“Ben, vorresti provare a usare la forza su R2?”.
 
Il droide fece un suono spaventato.
 
“Davvero?” chiese Ben sorpreso, guardando lo zio con aria spaventata.
 
Luke rise per la sua reazione, dicendo: “Certo” e si mise in ginocchio accanto al nipote e davanti a R2 “Secondo me, ce la faresti”.
 
“Non lo so, zio Luke. Un conto è spostare e alzare qualche roccia, ma… un droide. Non so se riesco ad alzare qualcosa di più grosso di una roccia…” ammise Ben con gli occhi bassi.
 
Grande, importante non è” disse Luke una strana voce.
 
“Cosa?”.
 
“Volevo dire… che la grandezza non conta”.
 
“Oh, e perché non l’hai detto prima?”.
 
Lucke rimase confuso, dicendo: “Questa… è davvero una bella domanda…”.*

Dopo qualche secondo di silenzio, Luke guardò il droide.
 
“Comunque, prova a con concentrati e usa la tua forza. Ricordati, sarà sempre tutt’uno con te ed è sempre il tuo più grande alleato” disse al nipote, e poi sorrise.
 
Ben guardò in basso con aria un po’ intimorita. 
 
“Allora, ti aiuterò” aggiunse, per poi sollevare il braccio verso R2.
 
Il nipote imitò lo zio e chiuse gli occhi per concentrarsi. Si concentrò facendo un lungo sospiro, sentendo l’energia che scorreva dentro di sé.
 
Luke non stava usando la forza, sapeva che Ben fosse perfettamente in grado di farcela da solo.
 
E infatti, in meno di un minuto, alzò R2 da terra, che fece il suo solito suono spaventato. Ben, sentendolo, aprì gli occhi e sorrise.
 
“Visto, te l’ho detto che ce l’avresti fatta!” rispose Luke abbassando il braccio per mostrare al nipote che era il solo ad usare la forza. 
 
Il ragazzo si sentì sodisfatto, e sperava che un giorno potesse diventare un grande Jedi come suo zio.
 
“Ora, cerca di posarlo per terra, lentamente…”.    
 
Così Ben, abbassò il droide con dolcezza e lentamente lo posò a terra.
 
“Visto Ben? Se credi alla forza, ma soprattutto a te stesso, nulla è impossibile” disse Luke e sorrise. 
 
Ben ricambiò il sorriso e i due si guardarono.
 
“Ehm… zio Luke?” cominciò a dire Ben, guardando in basso con tono incerto
 
“Quando… quando partirai per una missione?”.
 
“Beh… fra tre giorni. Ma ho sentito che voi potrete stare ancora su Naboo per un'altra settimana”.
 
Ben guardò in basso con aria inespressiva. Luke rimase stranito dal suo silenzio. Di solito era sempre felice di sentire che poteva stare ancora su Naboo.
 
“Ben?”.
 
“Sai, zio Luke… stavo pensando… visto che ultimamente sei sempre via alla scoperta dei nuovi Jedi... che ne dici se venissi con te in qualche missione?” e lo guardò con aria speranzosa.
 
Luke rimase stupito dalla sua richiesta, ma sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, Ben prima o poi avrebbe chiesto di poter partecipare ad una missione.
 
“Insomma… da giovani tu, mamma e papà, con Chewbe, R2 e C3-PO avete fatto un sacco di missioni e avventure straordinarie!”.
Il maestro sospirò, dicendo: “Ben, le missioni che faccio, e quello che abbiamo fatto insieme ai i tuoi genitori, sono molto pericolose. Non posso portati con me durante i miei viaggi. È troppo rischioso”.
 
Ben lo guardò con aria triste, si portò le gambe al petto, mettendo il mento sulle ginocchia e le braccia intorno a esse.
 
Luke si sentì dispiaciuto, ma cercò di consolarlo: “Ti parlerò sempre delle mie missioni, delle mie scoperte e dei miei obbiettivi sul futuro dei Jedi! Tu sarai sempre il primo a saperlo!” disse, facendo un sorriso sicuro.
 
“Sì, ma come faccio a comprendere la forza, se più cerco di avvicinarmi per capirla meglio… più tu cerci di allontanarmi dalla scoperta?”.
 
Lo Jedi rimase sorpreso dalle sue parole e lo guardò con gli spalancanti.
 
“Come faccio a sapere se la forza è il mio vero alleato se non posso avvicinarmi un po’ di più a essa?” continuò Ben e poi guardò lo zio.
 
Luke pensò alle sue parole che capiva molto bene. Ben aveva ragione, era lui che gli spiegava come funzionasse la forza, coinvolgendolo solamente nella scoperta del lato chiaro. Lo stava facendo per proteggerlo.
 
Una parte di sé, si smentì un po’ come zio Owen. Anche lui limitava la sua libertà per proteggerlo e solo pochi anni prima lo avrebbe capito. Tuttavia riusciva a comprendere la frustrazione e la rabbia che provava Ben.
 
“Beh… fra tre giorni dovrei andare su Lothal per scoprire un vecchio tempio. Potresti venie con me”.
 
Il ragazzo alzò la testa di scatto, dicendo subito: “Davvero?”.
 
“Sì” Rispose Luke sorridendo.
 
“Insieme capiremo le vie della forza e per te sarà molto più chiaro!”.
 
Ben ricambiò il sorriso, si alzò e lo abbracciò forte, dicendo: “Grazie, grazie, grazie! Zio Luke, sei il migliore!”.
 
Lo Jedi rise e ricambiò l’abbraccio.
 
“Ma prima dobbiamo dirlo ai tuoi genitori”.
 
Ben si staccò dall’abbraccio, dicendo: “Ma… dobbiamo proprio?”. 
 
Il sorrise di Luke si spense e lo guardò perplesso.
 
“Insomma… lo sai come è la mamma quando è protettiva… e lo sai come è scettico papà…” spiegò Ben.
 
“Dopo anni di missioni insieme… Han è ancora settico sulla forza” pensò Luke, poi disse: “Lo so, ma non è giusto fare le cose di nascosto. Non solo, ma se dovessero scoprirlo saremmo nei guai tutti e due. E soprattutto è sbagliato farlo”.
 
Ben guardò a terra, ma capiva che lo zio aveva ragione.
 
“Ma… se mamma e papà non vogliono che io venga con te?”.
 
“Li convincerò. Perché ormai ci fidiamo gli uni degli altri e se le nostre motivazioni saranno convincenti, ti assicuro che tu verrai con me a Lothal! Te lo prometto!” esclamò, facendo un sorriso sicuro.
 
Il padawan lo ricambiò e gli gettò le braccia al collo, abbracciandolo con entusiasmo: “Grazie zio Luke! Non vedo l’ora di vivere questa avventura insieme!” esclamò e rise.
 
Luke rise a sua volta, abbracciandolo e dicendo: “Anche io non vedo l’ora”.
 
Il suo sorriso di spense, quando pensò a come dirlo ai suoi amici, ma soprattutto nel chiedersi se quella missione non fosse davvero troppo pericolosa per Ben…

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 il dialogo è una citazione della serie animata non
canonica della lego di nome: "Lego Star Wars The Freemkar Adventures".
Vi consiglio di vederlo alla parte 1:10. Pultroppo, non l'ho trovata in Italiano. 


Note:
Forse, voi non avete capito per le mie storie, ma adoro il presonaggio
di Kylo Ren e anche Ben Solo.
E per amazzare i l'atessa per l'uscita di episodio 9, scrivo storie
sulla potetica infazia di Ben.
Che secondo me, non è stata così solitaria e triste che Adam Riverl chi fa
credere. (Han è scresutto da senza famiglia e Leia gli è stata LETARAMENTE 
DISTRUTTA davanti a lei. Qundi, nedupito che siano stati dei genitori troppo dop questi evventi...) e che sia stata il Leadr Supremo a malipolare i suoi ricordi.
Ma spero che vi piaccia questa storia!
Rigrazio a tutti quelli che hanno letto e recesito questa storia!
Alla prosima!
Evola



 

   
 
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