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Autore: queenjane    27/03/2018    2 recensioni
Alice d'Inghilterra e sua figlia Alix, poi Alessandra, ultima zarina di tutte le Russie.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: L'Ottocento
- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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Era nata come Alix d’Assia, figlia di Luigi e  Alice d’Inghilterra.

Sua madre si era sposata nel luglio 1862, appena sei mesi dopo la morte del Principe consorte, Alberto di Sassonia Coburgo, un matrimonio che pareva un funerale.

La corte degli Assia non era ricca,  le continue guerre ne ridussero ancora di più le sostanze, la famiglia granducale era in continua crescita, i soldi mancavano, tanto che Alice allattava lei stessa i bambini per risparmiare, riciclava i vestiti e faceva fare i bagni in acqua fredda ai figli, non concedeva mollezze, come educazione in generale, facendo di necessità virtù nel particolare.
 
Dura e inflessibile, sosteneva che la vita era fatta di doveri, non di piaceri,  la felicità non appartiene a questo mondo, quindi quando era incinta di Alessandra, nata nel giugno 1872,  morì il figlio di tre anni, Frittie, per un attacco di emofilia, doveva essere preparata ma così non era..
Non si riprese e Alix crebbe con una madre ossessionata dal lutto, un padre farfallone e distratto, che si faceva vanto di leggere poco e scrivere meno ancora, in compenso adorava lo sherry, le Norfolk jackets ed i cavalli,  e parlava di politica, argomento aborrito dalla suocera.

La granduchessa Alice era orgogliosa di definirsi colta, era atea, o quasi, adorava il teologo Strauss, era rigida e altezzosa, a disagio in pubblico, tutti difetti poi trasmessi alla figlia.. nel 1877 Luigi era diventato granduca.
 
Alice morì nel dicembre 1878, per difterite, come la figlia più piccola, Maria, prima di Natale giocattoli e regali vennero bruciati per paura del contagio, un corteo rispettoso seguì la bara avvolta nella bandiera inglese. 
L’aria profumava di fiori,  destò commozione la ghirlanda di rosmarino inviata da una contadina e il mazzo di violette appassite donato da due orfane che Alice aveva aiutato.
Venne poi sepolta in una tomba raffinata disegnata da E. B. Boehm, ove era raffigurata a capo basso, con la figlia May tra le braccia. 
 

Era timida e ritrosa, pungente con gli estranei, con gli intimi e i familiari riusciva a essere dolce scherzosa, suo nomignolo era “Sunny”, ovvero “Raggio di Sole”..
La sua ferrea moralità e la scarsa propensione ai rapporti con il bel mondo la rendevano inadeguata a essere imperatrice di Russia, scarsità sottolineata in primis dalla suocera e riscontrata da tutti, tramandata in tutti i commenti e le cronache. 
Era molto decisa, anche troppo, rispetto allo zar .. che chiamava Nicola in pubblico, non badando alle apparenze, in teoria doveva essere la prima dei suoi sudditi a mostragli rispetto e così non era, le sue caricature, fatte nei primi mesi di matrimonio, rimasero leggenda ..
Avere poi trasmesso il morbo dell’emofilia al solo figlio maschio e erede, dopo quattro femmine, la resero ancora più sola.
Giunse lei stessa a paragonarsi a un uccello del malaugurio, della sventura..
Ed era fedele, appassionata, una volta che aveva promesso non si tirava indietro, tranne che le sue buone qualità passavano inosservate rispetto ai suoi difetti … come e più di sua madre.
 
   
 
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