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Autore: f9v5    29/03/2018    0 recensioni
Se il mondo non fosse divenuto quello che era, se la morte non fosse divenuta una compagna inseparabile, se la sopravvivenza non fosse stata l’unica cosa a possedere ancora un minimo valore, allora forse sì, gli sarebbe sinceramente dispiaciuto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ellie, Joel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Cazzo, non meritavano questo!- biascicò Ellie, trattenendo a stento qualche lacrima.
Lui, invece, le aveva finite anni prima, versandole sul freddo viso di Sarah.
Forse in un’altra occasione anche lui si sarebbe concesso un’espressione addolorata,ma in un’altra occasione, per l’appunto.
Se il mondo non fosse divenuto quello che era, se la morte non fosse divenuta una compagna inseparabile, se la sopravvivenza non fosse stata l’unica cosa a possedere ancora un minimo valore, allora forse sì, gli sarebbe sinceramente dispiaciuto.
Chissà, forse, se non li avessero incontrati, Sam non sarebbe mai stato morso e non sarebbero avvenute tutte le tragiche conseguenze che ne derivarono, forse lui e Henry sarebbero riusciti a trovare le Luci e scortati in un rifugio insieme ad altri sopravvissuti, in attesa del nulla, probabilmente, o al massimo di una morte che sarebbe stata solo posticipata, magari per cause naturali o, più verosimilmente, per mano di altri infetti.
Ma non c’era spazio per i “se”, i “ma” o i “forse”, c’era solo la cruda e dura realtà, e parlava chiaro: morti e sotto terra!
Joel non voleva dire nulla, non voleva fingere di essere addolorato, non avrebbe avuto senso.
Conviveva con scene simili da troppo tempo, e alla fine si giungeva persino a dimenticare come provare dolore per gli altri, si era troppo occupati a sopravvivere.
Guardò Ellie, lei alla fine cedette e scoppiò in un pianto silenzioso.
Forse la invidiava, aveva decisamente più umanità di lui, di certo non si era ridotta ad un concentrato di apatia ed egoismo, in caso contrario non sarebbero neanche stati lì, a cercare disperatamente le Luci per assecondare le loro inutili speranze.
Le poggiò una mano sulla spalla, dovevano rimettersi in marcia; Pittsburgh non era un luogo sicuro, non potevano restare lì.
-Su, andiamo.- un ultimo cenno verso le tombe improvvisate prima di incamminarsi, un addio privo di sincero dolore, un gesto automatico, l’ennesimo, e non certo l’ultimo, da quando aveva iniziato a trascinarsi per inerzia sul suolo di quel pianeta condannato.
Ellie si passò il dorso della mano sugli occhi, poi lo segui.
-Joel, perché devono succedere queste cose? Perché il mondo è così ingiusto?-
Lui non rallentò il passo, ma le sue parole suonarono meno severe di quanto avrebbe voluto, il suo sguardo meno duro.
-Il mondo non è ingiusto, le cose… succedono e basta.-
Ellie lesse, per un breve istante, la rassegnazione nel suo sguardo, prima che questi le desse una pacca sulle spalle, forse nel tentativo di sembrare incoraggiante, tornando poi il solito Joel freddo e privo di compassione.
-Andiamo!-
Lei sospirò e tenne il passo; non riusciva a capirlo.
E nel profondo, forse, era convinta fosse meglio così.
 
 
 
Angolo dell’autore:
Devo riconoscere che Joel è uno dei protagonisti più ambigui, e al contempo più umani, che abbia mai visto in un videogioco.
Nel corso della storia si comprende come il tempo lo abbia trasformato, ormai gli eventi non lo turbano, ci è troppo abituato, eppure Ellie riesce, in parte, a far riemergere col tempo parte del vecchio “lui”.
Questa storia non cerca di indagare sulle sue motivazioni, di trovare un perché, che d’altronde mi sembra ovvio, vuole solo mostrare ciò che il mondo lo ha fatto diventare.
Spero di essere riuscito a presentarmi bene su questa sezione.
Arrivederci.


 
  
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