Anime & Manga > Yuri on Ice
Segui la storia  |       
Autore: BerriesTart_LilacSweet    29/03/2018    3 recensioni
{Victuuri | College/University!AU}
Apnea: arresto volontario o patologico dei movimenti respiratori.
Si ritrova a pensare ossessivamente a quella definizione e a quella sensazione in cui non sai cosa succederà: devi respirare per vivere, ma qualcosa lo impedisce e ti trovi lì, nel terrore puro in attesa che tutto torni al suo posto.
E lui lo sa bene cosa vuol dire trovarsi nel buio e nella sofferenza totale in attesa di un qualcosa che ti salvi, che ti riporti ad avere voglia di sentire, di ridere davvero, di essere pienamente libero e felice.
Perché la sua di vita è stata una discesa in un baratro all’epoca troppo grande e profondo perché potesse risalirne senza provare dolore.
O semplicemente perché potesse risalire e respirare a pieni polmoni.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Christophe Giacometti, Phichit Chulanont, Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Apnea
Apnea


Heat ray

Calore.
Questo è quello che sente Victor poco prima di svegliarsi del tutto.
Luce.
Morbidezza.
Un delicato profumo agrumato.

Se solo potesse svegliarsi così tutte le mattine... Invece di sentire ogni mattina i clacson suonare dalla strada di fronte a casa sua.
Che per altro puzza di chiuso.
Dovrà decidersi e dare una sistemata in quella casa dove regna il caos...

Che non c’è questa mattina.
Un momento... Non c’è!

Questo è abbastanza per costringere Victor ad abbandonare quel senso di calma e beatitudine che l’ha cullato per tutta la notte.
Nella stanza dell’hotel in cui si è svegliato regna la calma, è bella, ordinata, essenziale. Dall’arredamento moderno, come piace a lui. Con quel lampadario così
particolare, che si stacca da terra e che aveva catturato la sua attenzione mentre scorreva le foto delle varie stanze al momento della prenotazione e che ora aveva i suoi slip neri appesi...
I suoi slip.
I suoi slip lì.
Il letto... Sfatto.
Particolari che gli ricordano, assieme al suo essere nudo e a quel profumo agrumato causa di vari deja-vu, che ha trascorso una piacevolissima nottata dopo quella festa di fine anno scolastico della sua Università a Detroit.

Peccato che il bellissimo ragazzo con cui si è intrattenuto non è accanto a lui.
In realtà dovrebbe essersene andato da molto tempo, visto che l’altra metà del letto matrimoniale è fredda. Un po’ come Victor ora a non avere più quel ragazzo vicino, come invece lo era ieri sera.
Lui era bellissimo. Non di quella bellezza perfetta, irraggiungibile, noiosa, ma di una bellezza rara e particolare. Con quei capelli neri, un po’ ribelli, lisci, folti, che a tirarli era un piacere...
E gli occhi. Gli occhi poi... Scuri, grandi, vivaci, di un marrone scuro che a tratti ricordava il mogano.
Li avrebbe potuti guardare in eterno quegli occhi, senza mai stancarsi. Mica come i suoi, di quell’azzurro così noioso che portava tutti i suoi spasimanti a fargli i complimenti. È la prima cosa che la gente gli fa notare per attaccare bottone:”Victor, ma che occhi che hai!”, “sono così blu e particolari”, “oddio, speriamo ci sia un bagnino nei dintorni, perché ehi, potrei annegare nel mare dei tuoi occhi blu!”.
N-o-i-a.
P-r-e-v-e-d-i-b-i-l-i.
Invece quegli occhi marroni lo avevano guardato con un’intensità tale durante quella festa, che Victor si era quasi sentito costretto ad andare incontro al loro possessore, come se lui fosse Ulisse e quel ragazzo una meravigliosa Sirena.
Oh se gli sarebbe piaciuto morire in quel modo!
Fra le braccia del suo, a giudicare da quei meravigliosi occhi a mandorla, sirenetto giapponese, forse?
Sicuramente era orientale.
Ballavano come se fosse l’ultima festa a cui avrebbero partecipato nella loro vita.
E Victor si era lasciato trasportare dal suo sirenetto, dalle sue mani che sapevano come accarezzarlo, dal suo modo di muoversi, meravigliosamente avrebbe aggiunto e dal modo in cui lo faceva sentire.
Leggero.
Libero.
Spensierato.
Felice.
Vivo.

“Che ne dici...”
La meravigliosa creatura dal profumo delicato e agrumato (ecco dove lo aveva sentito!) aveva una voce così melodiosa, anche se leggermente impastata dall’alcool, che Victor non riusciva nemmeno a concentrarsi in maniera decente...

“Come scusa?”
Bene Victor. Bella figura di merda che hai fatto, infatti la bellissima creatura davanti a te ha arricciato leggermente il naso e ti ha guardato torvo.
“Dicevo... Che ne dici di continuare in una delle stanze dell’albergo?”

Il cuore di Victor perde un battito.
E poi prende ad accelerare violentemente. Dall’eccitazione, dalla sorpresa, per le sensazioni sconosciute provate...
“...Ciucchi.. Cioè...”
“Che?”
Ah-ha. Altra figura di merda!
“Siamo un po’ brilli... Credi sia il caso? Cioè...”

Che poi a rispondere così, un bello schiaffo se lo sarebbe tirato volentieri Victor. Si può tornare indietro nel tempo e dire semplicemente sì, per favore?
“Lo devo prendere per un no?”
E il ragazzo dagli occhi profondi lo guarda con sfida.
Che Victor deve accettare.
Non si può tornare indietro nel tempo, questo lui lo sa molto bene, ma a volte il tempo stesso regala occasioni per rimediare.
“No! Cioè sì! Sì, continuiamo in una stanza! Io ho prenotato una stanza qua!”
Victor non sa bene cosa abbia risposto quella splendida creatura alla sua affermazione, visto che ha parlato in una lingua diversa, ma a giudicare dal modo in cui lo sta trascinando per il polsino della camicia su per le scale, dovrebbe, ad occhio e croce, essersi trattato di un “va bene” o un “perfetto”.

E lo era.
“Portami nella tua stanza”.
Bastano pochi passi e si ritrovano davanti alla stanza 405. Una volta entrati e chiusa a chiave la porta, bastano altrettanti pochi passi e si ritrovano a baciarsi. Appassionatamente, lingue che si intrecciano, sapore di alcool che mai è stato così dolce per Victor...
Mani che si cercano, mani che tolgono quegli strati di stoffa inutili di dosso. Che spingono Victor sul letto. Corpi che si vogliono e si uniscono. Lui ci sa veramente fare e in più ha un culo pazzesco.
E Victor pensa che non c’è stata volta più bella di quella.
Che non si sentiva così vivo da tempo a far l’amore con qualcuno.
E lui è così bello anche dopo l’orgasmo, mentre dorme con quei capelli sfatti, quel rossore che ancora gli illumina le guance, è così bello che Victor non può fare a meno di accoccolarglisi accanto e respirare quel profumo agrumato che ha scoperto quella sera di adorare fino alla pazzia.

E che ora è quasi scomparso.

Gli rimangono solo segni violacei sul collo, sul petto e sulle cosce.
Questo basta a riportare Victor all’amara realtà, insieme a quell’incessante e irritante bussare alla porta...Che lo porta a far rispondere con un secco:
“Chi è?”
“Ammazza Vitya, che acidità di prima mattina! Chris, comunque!”
Allora Victor si alza con riluttanza da quel letto meraviglioso e va ad aprire la porta a quello che è il suo migliore amico.
Che lo fissa con uno sguardo malizioso.
Troppo.
Lo infastidisce.
Ah.
È nudo.
E quindi un ottimo soggetto per i doppi sensi di Christophe.
“Vitya! Mon Cher! Che accoglienza!!! Deduco che tu ti sia divertito questa notte con quel bel culetto orientale!”
 “...”
“Cheri, non fare quella faccia da cane bastonato! Hai fatto cilecca? E per questo che sei...”
"NO! A dire la verità non... Insomma è stato lui che...Era sopra di me...”
“Mon Dieu, Vi! È stato lui a scoparti!!! Deve essere speciale per...”
“Basta Chris! Se ne è andato... Mi ha lasciato così senza nemmeno un numero, non so nemmeno il nome... Niente”.
“Perdonami, cheri, ma con le botte e via sai, funziona così. Si seduce e si abbandona!”
No. Victor non lo accetta!
Doveva, ma non è stata una botta e via, non per lui almeno.
“Chris... Io ho provato sensazioni strane... Mi sono sentito... Felice! Vivo! Insomma, hai presente quando vedi una persona e il tempo si ferma e tutto va al rallentatore e tu non fai altro che vedere solamente lei e il cuore ti batte all’impazzata...”
“Vitya...”
“Chris, io devo ritrovarlo! Non so come, non so di preciso dove, so solo che fa parte della nostra stessa università...”
“Vitya, svegliati! La nostra università ha tantissime facoltà! Non è detto che frequenti Medicina! Come pensi di ritrovarlo qui a Detroit? Vuoi che ti scambino per una specie di stalker?”
“Se fosse necessario sì!”
Chris non può fare altro che sospirare davanti a un Victor dagli occhi particolarmente luminosi e vivaci, a un Victor dal sorriso a cuore che non vedeva da tanto tempo ormai...
Ma si rende conto che questo non può che fargli abbozzare un sorriso.
“Vederti così però, cheri, mi rallegra il cuore. Meriteresti di sentirti così ogni giorno della tua vita. Lo sai perché.”
Dopo quelle parole non può che scendere una lacrima dagli occhi azzurri e tristi di Victor.
Poche parole, ma giuste.
Al momento giusto. Un abbraccio fra due amici che riporta un po’ di calore in quella stanza ormai fredda.








Angolo dell’ “autrice”.

Beh girlz and boyz... Sono tornata con una storia un po’ strana.
Innanzitutto è una storia a capitoli, cosa strana e nuova per me, visto che sono abituata a pubblicare sole one shot...
Non credo che saranno molti capitoli!
D’altronde è la prima volta che scrivo davvero e devo un po’ imparare! Perciò accetto ogni correzione e consiglio, quindi largo anche a “critike pls”, ma fatte con amore! Questa storia ha una presunzione abbastanza grossa: in Victor e Yuuri ci saranno molti pezzi di me e per me scriverne sarà una sorta di esperienza mistica/purificatrice.
Mano a mano sceglierò a chi dare questi pezzi: dall’università scelta alle esperienze di vita.
Questo per chiudere definitivamente un capitolo della mia vita che si è protratto per troppo tempo, ma che allo stesso tempo non voglio dimenticare.

Il titolo di questo capitolo è volutamente scritto in inglese, non so se anche i prossimi lo saranno, probabilmente sì, perché preferisco adottare un regime di continuità, ma in inglese “buttava” decisamente meglio.
Ed è dedicato al mio compagno, alla sua passione per i tcg. Infatti prende il nome dalla carta “Magic stone of Heat Ray”.
Niente, ci tenevo a dirlo.
Grazie a voi tutti.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: BerriesTart_LilacSweet