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Autore: LadyDP    30/03/2018    0 recensioni
"Sono programmato per essere un giocattolo coraggioso, eppure davanti a Jessie perdo tutto il mio sangue freddo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buzz Lightyear, Jessie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiudo velocemente il mio casco. Che figura.

Sono programmato per essere un giocattolo coraggioso, pronto a fronteggiare i peggiori pericoli della galassia, anche se non ne avrò mai bisogno.

 

Eppure davanti a Jessie perdo tutto il mio sangue freddo, e non riesco a non arrossire, balbettare e comportarmi come un giocattolino per bambini dai 0 ai 5 anni.

 

Lei è così gentile, fa di tutto per mettermi a suo agio, ma non appena lo vedo sento sempre dei brividi lungo la schiena. È bruttissimo, e bellissimo allo stesso tempo.

È come se la terra cedesse sotto ai miei piedi e non avessi più sicurezze.

 

°°°

 

Eddai, Buzz. Fatti dare un bacetto. Mi sono avvicinata perché voglio darti un bacio.

Ma credo tu lo abbia capito. Sono a un fiato da te, con le mani sul tuo petto in simil-metallo.

 

E ti guardo con occhi innamorati. Più di fartelo capire così, non so che fare.

 

Non vorrei mai che tu cambiassi il tuo carattere. Sei così dolce, e timido, ma al tempo stesso coraggioso e buono. Stai persino abbassando gli occhi dall’imbarazzo. Sei adorabile.

 

Ma non posso fare tutto io, Buzz, devi darmi una mano.

 

Su, dai, apri questo casco, sennò potrei pensare che non mi vuoi.

Vuoi davvero che faccia la finta offesa?

 

°°°

 

Alzo gli occhi un momento. Mi stai sorridendo, amo il tuo bel sorriso.

Ti rende così radiosa. Tu, che già quando sei triste sei radiosa.

 

La tua mano scivola lentamente sopra il bottone della mia tuta che serve ad aprire il casco.

 

Dannazione, perché tutta questa pressione. Ti afferro la mano in fretta e furia, pur delicatamente.

 

Tu fai no con la testa, e con l’altra mano premi il bottone.

 

Oh no, mi manca l’aria.

 

°°°

 

Aspetterò ancora un attimo prima di farlo io stessa, Buzz.

Starò a guardare ancora un po' i tuoi begli occhi.

 

Io credo che quegli occhi abbiano visto davvero le stelle da vicino, lo spazio più infinito, per quello sono così limpidi e blu. Così sinceri, così onesti. Mi piace l’onestà, Buzz.

 

Il tuo sorriso che regala gentilezza e comprensione a chiunque te lo chieda.

Sei un vero ranger.

 

Tutto il tuo viso, che ispira ingenuità e coraggio.Voglio darti un bacio, Buzz.

°°°

 

Ti stai avvicinando, finalmente o di già. Sento il cuore battere, sta per esplodere.

 

Che poi avrei una cosa da dire. Che un cuore io nemmeno ce l’ho. Cos’è questo calore che sento dentro?

 

Sono i miei circuiti? Oh diamine, i miei circuiti si stanno surriscaldando.

 

 

Fai presto, Jessie, che io ormai sono paralizzato. Facciamo passare questo momento in fretta prima che i miei circuiti vadano a fuoco.

 

Eccoti, hai le mani sulle mie guance.

 

“Scotti” mi dici.

 

“Sarà influenza” mi giustifico. Che idiozia.

 

Poggio le mie sui tuoi fianchi.

 

È stato quasi spontaneo. Eccoti, sei proprio qui.

 

Ti fermo con una frase.

 

“Preferisci che entri in modalità spagnola, prima?” dico.

 

°°°

Che cosa?

 

“Assolutamente no” ti dico. La tua modalità spagnola è servita solo all’inizio.

 

Ma ora è te che voglio, Buzz. Te, con tutte le tue piccole e adorabili debolezze.

 

Timidezza compresa.

 

Se non riesci a farlo tu, lo farò io. Vieni qui.

 

°°°

Rieccola all’attacco.

°°°

Sono di nuovo vicinissimo a te, Buzz.

°°°

Mi bacia.

°°°

Lo bacio.

°°°

 

 

 

 

 

Sto volando. Giuro che sto volando.

 

I miei piedi non toccano più terra, sto librando in aria. Non c’è più gravità.

Sono nello spazio.

 

Afferro Jessie tra le mie braccia, sono euforico e sto ridendo come uno scemo.

 

La lascio andare e mi lancio sul letto di Bonnie fuori di me, potrei raggiungere l’infinito.

 

 

Eppure sono ancora fermo sulla terra, ma non mi interessa.

 

Al diavolo le cadute con stile, sono spiaccicato sul letto in un modo tutt’altro che elegante, ovvero con le gambe e le braccia larghe, come un angelo di neve insomma.

 

Mi rivolto di schiena.

 

Guardo il soffitto. E sbuca di nuovo il suo bel viso.

 

Non mi dice niente, sembra solo intenerita.

 

Mi accarezza la guancia. E stavolta mi alzo, e la bacio io.

   
 
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