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Autore: Ancient_Mariner    30/03/2018    2 recensioni
"Mi domandasti di chiamare il vento / Con i suoi mille nomi, linguiformi, / Marci di umidità, e ti ho ascoltato".
(Endecasillabi sciolti)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tungsteno

Più non ricordo il lucore dei flash
Di quei flash improvvisi, lo stormire
Delle fronde che si adagiano calme
Sullo stagno notturno. I lunghi istanti
Pensando al divenire. Anzi, laggiù
L’otturatore non arriva, al ponte
Di metallo, ti dico (ma non senti),
Dove sfrecciano le auto, ferraglia…
Ferraglia priva di anima. Andiamo.
Che non vorrai che tardiamo di nuovo.

Ma l’abisso (sinfonico) è cucito
Su fondali di acquitrini schiumanti.
Squamoso, sono la vita dei morti!
Sono pietra decomposta in frattali!
Zampeggi come un micetto, eccitato
Quanto esecrabile, quando carezzi
Il mio petto, coacervo di demòni
E ne susciti le risa malsane.
Ci gridano: Polimerizzazione!
Polimerizzazione sì, immorale!


Mi domandasti di chiamare il vento
Con i suoi mille nomi, linguiformi,
Marci di umidità, e ti ho ascoltato.
Mi chiedesti di credere a una goccia,
O di gocciolare nelle parole
- Lo stridere acuto dei capannoni
Che mal sopportano gli scrosci a fiotti
Dei temporali a primavera -.  Ambisco
A svanire nel Favonio che strilla
(Marea di vento devitalizzante)

Nel nome della primavera, il sole
Brucia i germogli e le primule rosse,
Nel nome della primavera. Leoni
Metafisici annientano le carni
Mie psicasteniche – acrome, torte
Verso la luce, come il fiore azzurro
Che nel giardino attecchisce lì, all’ombra
Dei peduncoli dei glicini antichi…
Perché il sole non arriva laggiù.
(Mi desto in lacrime e ti cerco invano)

La mia salute è il νόσος, νόσος, νόσος[1]
(Mentre ti parlo e non mi ascolti mai)
La mia salute è il νόσος, νόσος, νόσος
(Lascia pure la radio in sottofondo) 
La mia rovina è il νόστος, νόστος, νόστος[2]
(Sì, dipingimi tu di nerofumo!...)
La mia rovina è il νόστος, νόστος, νόστος
(Mentre ti imploro: ascolta la mia Musa,
Disturbante e sovreccitata, urlare
“Siamo nati per dar forma alle ömbre”).
 
 
[1] “Nòsos”, in greco antico “malattia”.
[2] “Nòstos”, in greco antico “ritorno”.
   
 
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