Lui, il Signor Poole

Li vide dalla finestra, uno poggiato pesantemente sull’altra la quale cercava, invano, di sostenere il peso del suo padrone, uomo più anziano e pesante di lei; li vide e sentì la solita rabbia che gli montò maligna nel cuore.
Doveva esserci lui al posto di quella cameriera da quattro soldi: lui era stato formato come maggiordomo, lui sarebbe dovuto essere il sostegno ed il confidente del suo padrone, lui avrebbe dovuto custodire gli scandali più sordidi della famiglia Jekyll.
Lui, il Signor. Poole.
Non Mary Reilly, l’ultima arrivata tra la servitù di quella casa ormai vuota.

Corse verso il suo padrone per aiutarlo ad entrare in casa.

Non amava le stravaganze Poole, tutto doveva avere una sua logica e una gerarchia e, il suo padrone, da molto tempo era diventato ingestibile; troppe stramberie come lo specchio nel laboratorio, inutili capricci di un uomo fallito, e frequentazioni dubbie, avevano minato la stabilità domestica.

Soprattutto odiava sentire l’odore dello scandalo in quella casa senza vederne l' ombra: lo sapeva, lo percepiva dalle commissioni frettolose fatte alla sguattera, dalle occhiate furtive e, dall’inquietante aiutante che vagava indisturbato per la città.

Eppure, non poteva far nulla se non vedere anni di fedele servizio e di poca fiducia conquistata spazzati via da una ragazzina.
Mary Reilly… l’aveva scelta per le sue referenze, ottime non poteva negarlo e, l’altra ragazza Annie, era utile come un guanto spaiato, così l’aveva assunta. Mai avrebbe creduto di essersi preso una tale serpe in seno*.

Sì, perché si era fatto un’idea di cosa volesse lei dall’anziano Dottore e non era nulla di edificante.
Non era più un giovane inesperto dei fatti della vita, Poole; sapeva cosa potessero fare le donne usando le più subdole armi per sedurre gli uomini: di bastardi nati da madri troppo povere e padri troppo ricchi ne era piena, Londra.
Certamente quella Mary voleva incastrare il suo padrone con un ragazzino; Poole aveva cercato di avvertirlo, ma ormai era troppo tardi, il fattaccio era stato compiuto.

Sapeva di doversi mostrare amichevole verso quella che sarebbe diventata una persona influente, dopo aver avuto il denaro dal Dottore, ma non poteva fare altrimenti: lui era il capo di quella casa, a lui spettava il compito di vigilare su di essa e mai avrebbe tollerato atti di ribellione e di sconsideratezza. Mai.

Lo distese sul suo letto, aspettando un suo cenno di ringraziamento e un suo ordine; Jekyll, invece, fissava la giovane salvatrice al suo fianco, dimenticandosi di tutti gli astanti.

Il maggiordomo scosse la testa.
Niente sarebbe cambiato.


Note:
Poole è un uomo dei suoi tempi, per cui tutto ciò che è non normale è possibile via di scandalo.
Certo è che inon vede angurie volanti, c'è uno strano rapporto tra Mary e Jekyll, ma la sua mente ristretta dalla convenzionalità gli fa vedere il bianco o il nero della situazione.

Bene, eccoci di nuovo qui... come al solito, un vostro commento è sempre gradito :)

si dice " ho cresciuto una serpre in seno" ma Poole non ha "cresciuto" Mary, quindi ho un po' cambaito il modo di dire