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Autore: Rosmary    01/04/2018    7 recensioni
{Quarta classificata al contest “All Together Contest Freya Special Edition” indetto da _ Freya Crescent _}
{Remus/Lily ~ accenni di James/Lily}
Remus Lupin era sempre stato sporco di tragedia e Lily Evans, questo, non poteva realmente capirlo, ma solo intuirlo timidamente.
Era scappato prima che lei potesse metabolizzare quelle parole, chiedergli se il suo male giocasse un ruolo in quel rifiuto, inveire contro la sua spietata indifferenza.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di J.K. Rowling;
la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


 

Prigionieri al buio

 

Lei lo guardava smarrita, lui chinava il capo e fuggiva.

Erano trascorse trentasette ore dall’ultima volta che l’aveva visto, Lily lo ricordava perfettamente. Non aveva idea di quale male attanagliasse Remus, ma negli anni aveva maturato la certezza che dovesse essere grave, forse incurabile. Quando periodicamente l’infermeria lo inghiottiva, era impossibile fargli visita – Madama Chips non consentiva a nessuno di avvicinarlo. Forse, aveva ipotizzato Lily, il suo male era anche contagioso.
Tuttavia, non riusciva ad avere paura di lui – del contagio – né riusciva ad accettare l’idea che un giorno non lontano Remus avrebbe smesso di respirare. Se c’era giustizia al mondo, si diceva Lily, non era possibile che un ragazzo come lui – leale onesto gentile – potesse avere su di sé una maledizione irreversibile.

Lei gli sorrideva correndogli incontro, lui la salutava da lontano.

Allo scoccare della cinquantunesima ora, lo aveva rivisto. In piedi a osservare le lingue di fuoco del caminetto della Sala Comune, le mani in tasca e il pallore in viso – sembrava ancora cagionevole. Lily lo aveva abbracciato a tradimento, schiacciando il petto contro la sua schiena.
«Ciao, Lily.»
«Non sono Lily.»
«Allora devi averle rubato il profumo.»
«Ricordi il mio profumo!»
«Un po’ difficile dimenticare qualcosa della Evans di James.»
S’era allontanata all’istante, come se una lingua di fuoco avesse provato a frustarla. Malgrado l’orgoglio le avesse ordinato indifferenza, gli occhi s’erano inumiditi e le labbra avevano tremato – ferite. Remus allora s’era voltato e l’aveva fronteggiata, con lo sguardo colpevole – o pentito? – e la bocca secca.
«Non piangere, ti prego.»
«Non sono la Evans di James
Gli era sfuggito un sorriso che sapeva di lusinga e felicità, ma l’aveva ingoiato prima che Lily potesse aggrapparvisi.
«Questo non cambia niente. Mi dispiace, Lily.»
Era scappato prima che lei potesse metabolizzare quelle parole, chiedergli se il suo male giocasse un ruolo in quel rifiuto, inveire contro la sua spietata indifferenza.

Lei gli parlava con malcelato rancore, lui moriva dentro.

Quando Lily aveva accettato l’ennesimo invito di James Potter, non immaginava che l’appuntamento prevedesse anche una bevuta con il gruppo al completo. Quel pomeriggio a Hogsmeade era stata inaspettatamente bene con James – una risata, una confidenza, un bacio rubato –, ma poi erano sopraggiunti gli altri – tutti – e la felicità ipocrita costruita sulla bieca speranza di ferire Remus s’era sgretolata tra le dita.
Seduta accanto a James, aveva osservato Remus nel tentativo di rintracciare nella sua tranquillità artefatta il ragazzo di cui s’era innamorata – la dolcezza, la sensibilità, il riserbo –, ma Remus Lupin era un puzzle troppo complicato per Lily.

Lui era sporco di tragedia, lei l’aveva intuito senza capirlo.

Tre settimane più tardi Lily e James erano la coppia più chiacchierata di Hogwarts. Con James era tutto semplice, mentre Remus le aveva negato ogni cosa, finanche una possibilità.
Ciò che Lily ignorava era che Remus, per lei, s’era obbligato a ingoiare uno dei bocconi più amari offertigli dalla sua giovane vita, assordando i propri sentimenti con ululati e ringhi e seppellendoli sotto strati di fitte bugie – Lily lo ignorava allora e lo avrebbe ignorato sempre.

*

Perché lui era incatenato al buio e lei risplendeva al sole.






 
NdA: la storia è stata scritta per il contest All Together Contest Freya Special Edition indetto da _Freya Crescent_, seguendo le indicazioni del seguente pacchetto, ideato da Queila: “Lily Evans/Remus Lupin/James Potter: Remus Lupin è un ragazzo d'oro: è leale e intelligente, fin troppo perfetto. Lily si affeziona sempre più a lui, fino a perderci la testa. Ma lui sembra non ricambiare i suoi sentimenti... e all'ennesimo invito di James, Lily accetta quasi per ripicca. Per i Babbani il chiodo schiaccia chiodo, in fondo, sembra funzionare... [Note: OBBLIGO: Ambientazione Hogwarts. Voglio capire il perché Remus non ricambi i sentimenti di lei (o se ricambia perché fa finta di no - deve averlo capito, eh, che a Lily piace anche senza una vera e propria confessione)”.
Questa volta non sono così sicura di aver sviluppato il pacchetto nel modo migliore, posso solo sperare che Queila non resti del tutto delusa da questa flashfic. In questa storia ho cercato di sottolineare il parallelo tra la licantropia e l’AIDS (così come ha spiegato la Rowling); il proposito di sviluppare una tematica tanto delicata mi ha indotta a scegliere una narrazione evocativa anziché descrittiva – non volevo scadere in banalizzazioni, e spero di essere riuscita nel mio intento. Il titolo è una metafora della condizione in cui versano i due innamorati: entrambi sono prigionieri al buio, lui perché è lì che crede di dover collocare la propria esistenza, lei perché ignora i reali motivi del rifiuto di Remus – come ho scritto, lei può intuire che siano motivazioni profonde, ma non ha gli elementi per capire realmente quali queste siano. La storia è ambientata al settimo anno e il motivo per cui Remus è in infermeria è naturalmente la debilitazione dovuta alla trasformazione in lupo mannaro. Grazie a chiunque abbia letto la storia e queste note, spero che abbiate apprezzato il racconto. Alla prossima
   
 
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