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Autore: valechan91    01/04/2018    0 recensioni
Iwaizumi, Oikawa, la squadra nazionale e qualche paura.
Happy IwaOi Day 01.04.2018
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E visto che oggi è IwaOi Day, perché non incrementare le poche storie sulla coppia suprema canon per chiunque segua la storia? 
Buona lettura!

 


 
Invincible together
 

 
Dopo la fine delle scuole superiori, Iwaizumi e Oikawa vennero convocati in nazionale.  Era un sogno che si avverava. Tooru, però,  aveva anche delle paure. Erano i soli che si trovavano lì per la prima volta.
Vennero accolti bene dai compagni e fecero vedere a tutti quanto valessero, ma le partite ufficiali erano quelle che contavano davvero. Era lì che dovevano dimostrare che il posto lo meritavano.
Gli altri convocati si complimentavano con Oikawa, le sue alzate erano spettacolari. Anche Hajime riceveva dei complimenti, le sue schiacciate non erano proprio facili da ricevere.
Iwaizumi, però, cercava di tenere d’occhio Oikawa. Aveva notato come il suo migliore amico si comportasse in modo strano, quasi come se stesse tornando quel ragazzino che era alle medie.
La sua preoccupazione non era infondata, poiché Tooru aumentò il proprio allenamento al servizio. Voleva potenziarlo. Nonostante Hajime cercasse di fermarlo, Tooru continuava.
Ad Iwaizumi non restava altro che osservarlo, stando pronto a fermarlo nel caso in cui arrivasse al punto da farsi del male da solo.
Un giorno, le cose cambiarono. 
Oikawa si era sforzato troppo, e senza accorgersene aveva perso i sensi. Fu il momento in cui affrontò le proprie ombre, le proprie paure. La paura di non essere abbastanza. La paura di non riuscire contro chi aveva talento, lui, che aveva solo il senso del gioco dalla sua.
Voleva battere quel maledetto Ushijima, e quel piccolo genietto di Kageyama.
Si ritrovò in un luogo buio, a contatto con la parte più oscura di sé. Quella parte irata, disillusa, che gli mostrava la sconfitta da poco subita contro la Karasuno. I suoi compagni di tre anni, il suo Iwa-chan.
Era come se gli sussurrasse “non sarai mai abbastanza, loro ti batteranno sempre”.
Gli comparvero davanti tutte le sconfitte, anche contro quel mostro di Ushiwaka. Non lo sopportava.
E con questi pensieri, tornava il senso di colpa. Aveva supportato Iwaizumi alla fine della partita, ma era lui il primo a sentirsi colpevole.
Sarebbero andati avanti senza guardarsi indietro, ma quel piccolo, minuscolo buco nero era presente.
D’improvviso, Tooru ritrovò la propria risoluzione. Se quel lato di sé cercava di farlo vacillare, lui lo combatteva con la sicurezza e la fiducia. Era stato eletto capitano dell’Aoba Johsai al terzo anno non solo per le sue capacità come alzatore, ma anche per la fiducia che riusciva ad ottenere dagli altri.
L’ombra con le sue sembianze scomparve, assumendo l’aspetto del suo Iwa-chan.
Tese la mano, ma tutto divenne buio, mentre sentiva in lontananza qualcuno che lo chiamava.
Era il suo Hajime.
Iwaizumi lo aveva aspettato per un po’ mentre si allenava al servizio, sempre con lo sguardo vigile. Quando lo aveva visto crollare, gli era subito corso incontro per cercare di svegliarlo.
Oikawa si ritrovò steso a bordo campo, con Iwaizumi che gli teneva sollevata la testa e teneva una mano nella sua.
Si sollevò piano, cominciando a ridere.
“Okawa, stai bene? Sei svenuto e hai perso il senno, per caso? “ commentò Hajime, inarcando le sopracciglia.
Tooru ne era sicuro. Quei fantasmi non lo avrebbero abbandonato facilmente, ma non era solo e avrebbe lottato. Hajime era al suo fianco come sempre.
Quelle sue paure le avrebbe combattute. Se era destinato a lottare per la vetta arrivando solo ad un passo, lo avrebbe fatto a modo suo e fino in mondo, senza mai arrendersi.
Scendere a patti non gli avrebbe dato soddisfazione.
Avrebbe battuto quei due, sicuramente.
 
 
Non ci volle molto perché la lo squadra battesse quella di Ushijima, una delle squadre universitarie con più membri nella squadra nazionale.
Ma la soddisfazione più grande, per Oikawa, fu quella di vincere la prima partita con quella nazionale che tanto aveva agognato. Vincerla, con un’alzata al suo asso, al suo Hajime.
Tooru guardò per un attimo il tabellone, guardò attentamente quel 25 che decretava la loro vittoria, per poi dirigere lo sguardo verso la persona a cui maggiormente teneva.
“Non ho dubbi” pensò, accennando un sorriso e avvicinandosi a Iwaizumi per dargli il cinque.  “ Non potrei avere un asso migliore al mio fianco”.
Hajime lo guardò, sorridendo sghembo.
Era fiero del proprio alzatore. Aveva notato il suo comportamento, aveva capito cosa gli passasse per la testa. Erano legati, indissolubilmente, ma non per questo non erano in grado di farcela.
Oikawa si era fatto valere.
Furono i loro cuori a parlare, negli spogliatoi. Un bacio. Non c’era bisogno di parole.
Quello stesso bacio che Tooru diede ad Hajime alla successiva partita vinta, e che Hajime ricambiò.
Un gioco che si protrasse per un’altra vittoria ancora, perché fu in seguito Hajime a baciare Tooru davanti a tutti, ghignando quasi a vendicarsi dell’imbarazzo precedente.
Insieme erano invincibili. Erano diventati una coppia d’oro.
 
 


 
 
Alla prossima IwaOi!
   
 
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