Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Shi no hana    02/04/2018    1 recensioni
Con estrema calma girò la pagina, mentre due occhi blu e vispi lo guardavano.
“E poi? Che cosa è accaduto nonno?”.
Sorrise, mentre sentiva quella domanda.
“Beh, credo che lo sai già, mia piccola Nat. Conosci ogni sillaba del libro”...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
For Seasons









***

Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente. Gli incontri ci aspettano, ma la maggior parte delle volte evitiamo che si verifichino. Se siamo disperati, invece, se non abbiamo più nulla da perdere oppure siamo entusiasti della vita, allora l’ignoto si manifesta e il nostro universo cambia rotta.
(Paulo Coelho)

***



I
Stagione



1
Curiosità





“…Frodo lo tirò fuori dalla tasca dei calzoni, dov’era attaccato a una catenella fissata alla cintura. Lo staccò e lo consegnò lentamente allo stregone. Era diventato all’improvviso terribilmente pesante, come se rifiutasse di essere toccato da Gandalf o come se Frodo stesso riluttante a darlo. Gandalf lo guardò alla luce. Sembrava fatto di oro puro e solido…”.*
Con estrema calma girò la pagina, mentre due occhi blu e vispi lo guardavano.
“E poi? Che cosa è accaduto nonno?”.
Sorrise, mentre sentiva quella domanda.
“Beh, credo che lo sai già, mia piccola Nat. Conosci ogni sillaba del libro”.
Ridacchiò, osservando il visino corrucciato della nipote seduta a terra su dei soffici cuscini. La piccola sbuffò.
“Sì, hai ragione ma…faccio finta di non saperlo. Ecco!”.
Disse tutto d’un fiato la piccola, mentre il nonno rideva di gusto.
“Sei sempre la solita, piccola mia”.
Risero avvolti dal calore del riverbero del camino. Ormai era una vecchia consuetudine che, suo nonno le leggesse ogni sera un pezzo del Il Signore degli Anelli, come anche altre opere dello scrittore. La piccola Nathalie conosceva ogni passo, ogni virgola di ciascun opera. Ma ciò che più l’affascinava erano quegli esseri immortali, regali e aggraziati, ma anche forti e indomiti.
“Nonno, prima che tu ricominci a leggere, posso farti una domanda?”.
I suoi occhi azzurri brillavano di curiosità. Di desiderio di sapere. Suo nonno sorrise, consapevole che la sua adorata nipotina gli avrebbe posto la solita domanda.
“Dimmi”.
“Beh…tu…ecco…”.
Suo nonno ridacchiò.
“Che cosa piccola mia?”.
“…nonno tu hai mai visto un elfo?”.
La aveva detto tutto d’un fiato sperando in una risposta affermativa. Oh, come voleva che suo nonno le dicesse che aveva veduto una di quelle creature leggendarie. Oh, come sperava. Ma non fu così.
Sospirò e scosse il capo in segno diniego.
Nathalie chinò il capo corrucciando le labbra. Si sentiva triste, ma poi rialzò il viso speranzosa ed esclamò.
“Ma forse lo scrittore li ha visti! Ne sono sicura!”.
Suo nonno rise difronte a quella affermazione così arguta…così dolcemente infantile.
“Chissà forse è così”.
Rise seguito a ruota dalla piccola. Una risata cristallina che gli riempiva il cuore, ferito dalla perdita prematura della sua unica figlia e madre della piccola.
Come le somigliava. Il carattere dolce, ma anche ribelle. Gli occhioni azzurri pieni di curiosità che lo avevano curato dal baratro del dispiacere.
Voltò il capo e guardò il quadro posto sopra il camino.
“Ti somiglia ogni giorno di più…figlia mia…”.
Sorrise e tornò a guardare il viso paffuto del suo angelo, quando la porta si aprì di botto facendo entrare una donna in carne, leggermente alterata.
“Lo sapevo, ecco!”.
Sbuffò mentre si avvicinava a due che la guardavano tra lo stupito e il rassegnato.
“ Mi meraviglio di lei Lord Edward…lo sa che ore sono?”.
La donna incrociò le braccia. Era infastidita. L’uomo la guardò.
“Oh, non saprei Christine, mi illumineresti per cortesia?”.
Ridacchiò cosa che fece anche la piccola. Intanto Christine sbuffò ancora di più.
“Ah, no! Sono quasi le undici di sera e la piccola Nathalie doveva essere già a letto!”.
“Oh, di già! Non credevo che fosse così tardi”.
Voltò il capo e vide l’orologio a pendolo, posto nell’angolo dello studio, dove le lancette segnavano le undici meno cinque minuti.
“Hai ragione, Christine, ma come ben vedi quando ci mettiamo a leggere il tempo…beh, vola come per magia…”.
Il nonno fece l’occhiolino alla nipotina, ancora seduta a terra.
“C’è nell’aria della magia fatata”.
La piccola scosse il capo e puntualizzò.
“Elfica nonno…si dice magia elfica”.
Lord Edward rise difronte a quell’affermazione.
“Giusto Nat!”.
Risero di nuovo, mentre Christine aveva alzato gli occhi al cielo.
“Che razza d’idiozie! Piuttosto si alzi da terra non è consono che una signorina altolocata stia seduta sul pavimento come, una bestiola da compagnia”.
La piccola si alzò da terra. Infondo aveva ragione, ma stare lì seduta ai piedi di suo nonno le piaceva molto e le infondeva un dolce tempore nel cuore.
“Su, ora saluti suo nonno”.
Nathalie baciò suo nonno sulla guancia e gli augurò la buona notte. Si sentiva leggermente triste voleva ancora stare con lui, ma non poteva era tardi e presto il sonno sarebbe arrivato.
Diede la mano a Christine e uscirono dalla stanza lasciando l’uomo, ancora seduto, dentro a leggere.

Christine accompagnò la piccola Nathalie di sopra nella sua stanza, situata nell’ala sud del maniero.
Salendo le scale la piccola strinse forte la mano della donna e le domandò.
“Nanny* posso farti una domanda?”.
La donna si fermò, la guardò e con dolcezza.
“Certo tesoro, dimmi?”.
“Beh…tu non credi che gli elfi esistono, giusto?”.
La piccola la guardava con gli occhi pieni di speranza voleva che la donna le dicesse il contrario. La donna le sorrise materna.
“Certo!”.
Affermò, la piccola abbassò  gli occhi ma Nanny le face l’occhiolino e disse.
“Ma non lo dica a suo nonno…questo sarà il nostro piccolo segreto…io credo che nel piccolo bosco al limitare delle sue terre, abitano gli elfi”.
Nathalie sorrise tutta contenta e con uno slancio abbracciò la vita, grassoccia, della governante.
Christine le accarezzò la testolina castana, mentre ridacchiava felice. Quel piccolo angelo era la luce di quel gran maniero perso nelle lande oscure del Regno Unito.
“Bene e ora di andare a nanna, Lady Nathalie”.
La piccola si scostò dalla donna e con un inchino annuì.
Salirono di sopra ed entrarono nella camera della piccina. Christine aiutò la piccola a cambiarsi e a coricarsi.
“Sogni d’oro mia piccola”.
Le baciò la fronte, si allontanò, spense la luce e uscì. Intanto Nathalie attese di non sentire più i passi della donna.
Rimase in attesa per qualche minuto, quando veloce scostò le coperte e corse verso la finestra. Salì su di un pouf e ammirò il cielo stellato.
Cercò nel firmamento la stella più splendente. La trovò tutta sorridente le chiese.
“Ti prego dolce stellina, fa che il mio desiderio si avveri. Fa che domani trovi ciò che il mio cuore cerca…voglio conoscere le creature magiche dei boschi”.
Strinse forte gli occhi e li aprì in direzione dell’astro del cielo che, sembrò brillare più di prima. Che avesse esaudito il suo desiderio?
Solo il tempo lo avrebbe detto…




Continua…

____________________________


Note:
1: “Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello” di J.R.R. Tolkien. Ed. Bompiani
2: Bambinaia, ma che è utilizzata come nomignolo dalla piccola Nathalie.

Ebbene, questa è la prima volta che scrivo in questo fandom. Che dire? Beh, non so che cosa ne verrà fuori…un po’ mi sono ispirata a me che, nelle notti estive quando andavo dai miei nonni in campagna ed ero in cerca di esseri fatati. Ahimè, non li ho mai visti…me tapina.
Comunque, spero di avere catturato un pochino, la vostra attenzione. Un bacio e al prossimo capitolo.


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Shi no hana