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Autore: Fede883    03/04/2018    1 recensioni
:" Rossoblu come una colla, questo è il tifo che non molla, avversario non ti incazzare, l'importante è partecipare, dai accetta la sconfitta, vai a casa e fallo in fretta! Se non siete del Bologna arrossite di vergogna!".
(Skiantos - Fede Rossoblu)
Forza Bologna
Genere: Generale, Introspettivo, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono amori che non finiscono mai, fanno giri immensi e a volte ritornano, ci sono amori che invece li tieni dentro al tuo cuore per sempre, sperando che non finiscano mai, ci sono amori che nascono da quando sei piccolo, li conservi nel cuore ogni giorno e te li porti dietro, ecco questo è l'amore che provo per la mia squadra del cuore, il Bologna.
Sono sempre stato rossoblu, il Bologna FC 1909 è la squadra della mia città, per molto tempo l'unico posto dove davvero mi sentivo a casa era lo stadio Renato Dall'Ara, nella curva Andrea Costa (Oggi curva Bulgarelli) dove risiede il cuore del tifo rossoblu. Come cantano gli Skiantos il Bologna è una fede e sempre deve essere così, ho visto i più grandi campioni scendere in campo allo stadio sia nelle nostre file e sia tra quelle avversarie, ho assistito a derby carichi di tensione, di colori e di cori, come non ricordarsi dei derby sentitissimi contro il Modena,  il Parma, il Cesena o il Rimini e quest'anno anche quello con la Spal. Tra i tanti ricordi che ho delle partite vissute allo stadio ne ho tanti ma oggi ve ne voglio raccontare uno, uno dei più dolorosi ma anche uno dei più belli perchè mi ha fatto capire quanto sia importante amare la propria squadra a prescindere dai trofei che si possano vincere o meno.

E' l'11 maggio del 2014, penutlima giornata del campionato di serie A, è stato un anno disastroso per il Bologna sia per quello che riguardo i risultati sul campo e sia per quello che riguarda l'aspetto societario con un presidente che non ha fatto altro che farci dei danni economici e non solo. L'umore non è dei migliori ma decido comunque di andare allo stadio, non ho trovato i biglietti per la curva Bulgarelli, fa lo stesso e me ne sono andato nei distinti. Così uscito di casa prendo la mia sciarpa rossoblu e mi dirigo verso lo stadio. C'è tanta rassegnazione e c'è poco ottimismo per questa partita e appena inizia si capisce subito il perchè, il Bologna gioca svogliato e non sembra nemmeno che stia giocando per rimanere in serie A, anche il nostro avversario, il Catania deve vincere e anche lui ormai è praticamente in serie B, anche loro vengono da un anno disastroso, in un certo senso questa partita unito per poco le due tifoserie. Si parte malissimo perchè al minuto 22 il Catania passa grazie ad un gol di Monzon, il Bologna fa nel caos più totale, sugli spalti c'è già chi si mette le mani nei capelli e c'è anche chi esce già dallo stadio. Io provo ad essere ottimista, insomma non è la prima volta che si parte male e poi succede il miracolo che pareggiamo e vinciamo pure. Insomma sarebbe bello anzi sarebbe proprio bellissimo.
Il Bologna non riesce dare però prova della sua grinta, non riesce mai a superare il Catania o ad inspensierire il portiere Frison. Tutto sembra destinato a finire malissimo per noi, i volti si fanno cupi, le bandiere smettono di sventolare, i ragazzi della curva cercando di darci coraggio per continuare a tifare e urlano:" Fino alla fine... Fino alla fine". Purtroppo da li a poco l'entusiasmo sarà destinato a cambiare, perchè la vera sciagura era ormai imminente. La squadra appare svogliata mentre il Catania nonostante tutto dimostra di avere tanto onore e di giocare un buon calcio, raramente arriviamo davanti al portiere dei siciliani e quando lo facciamo sono tiri lenti e fiacchi che il loro portiere e non ha nessun problema a fermare. C'è poco da fare siamo destinati ad un altra retrocessione in B dopo quella con lo spareggio con il Parma nel 2005, la prima volta che piansi allo stadio come se mi fosse morto un parente o un amico... Molti di voi mi daranno del pazzo a piangere per una partita di calcio ma non si piange per la partita in se ma si piange per l'amore incondizionato che provi per la tua squadra che rappresenta comunque la tua città, la città dove sei nato e cresciuto, non si parla solo della partita di calcio e sono il primo a dire che ci sono cose ben più gravose nella vita ma c'è da dire che se si può piangere per un film o una canzone si può anche piangere per la sconfitta della propria squadra del cuore. Ormai tutto sembra segnato al nostro destino ma nel secondo tempo il Bologna ha un altro spirito e il Catania piano piano inizia a cedere, colpiamo anche una traversa e il pubblico inizia a tifare di nuovo, siamo motivati, cerchiamo di sostenere la squadra fino alla fine, piano piano stanno facendo vedere che se vogliono possono fare grandi cose.

Finalmente al minuto 78 del secondo tempo Archimede Morleo, il nostro capitano segna il gol del 1-1 e il Dall'Ara esplode in una bolgia, ci abbracciamo tutti, mi sembra di ritornare alla partita con il Pisa del 2008 nell'ultima giornata di serie B ma sappiamo che questa volta possiamo andare in purgatorio invece del paradiso come quell'anno, però abbiamo segnato il gol del pareggio.. C'è speranza nell'aria, le bandiere riprendono a sventolare, teniamo le nostre sciarpe al cielo cercando di mandare via i fantasmi del giugno del 2005 ma purtroppo l'entusiasmo sarà solo passeggero.
Al minuto 84 il Catania segna il gol del 1-2 con Bergessio e ci condanna alla serie B, ci zittiamo tutti, non mi sembra vero, vorrei che fosse un incubo e svegliarmi al più presto ma non lo è, la mia squadra torna in serie B, dopo aver visto conquistare la serie A ora vedo la retrocessione in serie B. Non ci crede nessuno, c'è tanto dispiacere, la gente piange e anche io seguo a ruota, come feci nel 2005 sotto l'immagine di Gianluca Pagliuca che si mise a piangere attaccato al palo della porta sotto la curva Andrea Costa, abbraccio a me la mia sciarpa come farebbe un bambino con il suo peluche quando ha gli incubi di notte e non riesce a dormire, dal paradiso siamo andati in purgatorio anzi no... Siamo andati all'inferno. Tutto finisce, tutto svanisce, un anno di agonia che si chiude nel modo più brutale possibile con la retrocessione. Un signore si avvicina e mi mette una mano sulle spalle e mi dice:" Dai ragazzo non fare così... E' soltanto un arrivederci!". Piangevo come non avevo mai fatto prima, ero incazzato, ero deluso, ero triste, avrei voluto spaccare tutto ma riuscivo solo a piangere come un moccioso ma in quel momento sotto i fischi e gli insulti dei tifosi rivolti ai giocatori del Bologna ho fatto una promessa dicendo a me stesso:" Giuro che ci sarò sempre, nel bene e nel male, come ho fatto fino ad ora, non ti abbandonerò mai, in serie A, B o C non importa, sarò qui con te sempre e comunque!". In quel momento risuonano in me le parole della canzone "Io ci sarò" degli 883 che dice:" Nella buona sorte e nelle avversità, nelle gioie e nelle difficoltà, se tu ci sarai, io ci sarò...!". Si, io ci sarò caro Bologna perchè il Bologna non è una squadra, è una fede, un secondo cuore che pulsa dentro di noi che andiamo sugli spalti del Dall'Ara a tifare a prescindere che faccia caldo o freddo o da che ci sia il sole, la pioggia, la neve o la grandine, noi siamo li per il Bologna e per nessun altro. Quel giorno in un momento triste e doloroso sportivamente parlando ho capito il bene che voglio alla mia squadra e non l'ho abbandonata, nessuno dovrebbe abbandonare qualcosa di speciale quando le cose si mettono male anzi bisogna stare li a sostenere quella cosa e fare in modo che possa ritornare a fare bene.

 Da li in poi iniziò un lungo calvario non solo sportivo ma anche societario, avevamo rischiato seriamente il fallimento e di scomparire dal calcio italiano, sono stati giorni difficili per noi tifosi e per la nostra città, perchè il Bologna a Bologna è una cosa seria ma nonostante tutto siamo risuciti ad iscriverci al campionato di serie B anche grazie all'aiuto del noto cantautore Gianni Morandi che in quel periodo era il nostro presidente onorario. Ma un altra tremenda delusione stava per arrivare e questa non era prevista, il calcio giocato ritorna in agosto per il primo turno di coppa Italia, davanti a noi fa il suo esordio al Dall'Ara L'Aquila. C'è tanto rispetto in curva, i tifosi aquilani sono tanti e espongono striscioni a favore degli emiliani visto che il ricordo del sisma che colpì l'Emilia era ancora vivo in noi, mi ricordo di uno striscione che nonostante la grande distanza dalla curva del Bologna a quella dei tifosi ospiti riuscì a leggere chiaramente e diceva:" L'Aquila e Bologna uniti nel dolore che il sisma ha provocato, vogliamo giustizia!". Mi ero commosso perchè di solito gli striscioni dei tifosi ospiti che vengono esposti a Bologna non sono proprio subito simpatici. L'Aquila giocava in serie C in quel periodo e ovviamente tutti pensavamo nella grande goleada ma non fu così. Vi sembrerà assurdo ma la squadra dell'Aquila ci eliminò senza nemmeno grossi problemi dalla coppa nazionale, finì 1-2 per loro con un gol ai tempi supplementari, ho applaudito la squadra dell'Aquila ci diede una lezione di umiltà e quella volta era ancora più triste e incazzato, mi sentivo preso in giro... Pensavo:" Perdere da una squadra di serie C? Com'è possibile questa cosa?". Il calcio non è una scienza esatta e si sa a volte le piccole squadre possono essere più pericolose di una grande squadra, perchè purtroppo possono essere imprevedibili. Ma nemmeno questa cosa fece smettere di far ardere la fiamma rossoblu in me, alla seconda giornata del campionato di serie B Bologna - Virtus Entella ero li in curva Bulgarelli  a tifare per il mio Bologna, senza paure, senza ripensare a cosa fosse capitato contro Catania e L'Aquila, ormai quello che era stato è stato e quelle partite appartenevano al passato, ora importava solo fare bene e fare un bel campionato. Campionato che ci riportò in paradiso grazie alla vittoria dei Play Off contro il Pescara e c'ero anche quella sera. Perchè come cantano gli Skiantos il Bologna è una fede e chi ci crede la luce vede... Forza Bologna sempre e comunque.  

:" Rossoblu come una colla, questo è il tifo che non molla, avversario non ti incazzare, l'importante è partecipare, dai accetta la sconfitta, vai a casa e fallo in fretta! Se non siete del Bologna arrossite di vergogna!".
(Skiantos - Fede Rossoblu)
   
 
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