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Autore: Ori_Hime    04/04/2018    1 recensioni
"Conobbi Biancaneve in primavera: era una bella fanciulla dai corti capelli neri come l'ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue." La classica fiaba riscritta sotto un punto di vista insolito... Leggete per scoprirlo!
Mi ispiro alla versione Disney per la prima parte, poi continuo liberamente sempre attinendomi alla fiaba.
Buona lettura!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biancaneve... sotto un altro punto di vista!


Conobbi Biancaneve in primavera: era una bella fanciulla dai corti capelli neri come l'ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue. Era la figlia del defunto re perciò era la prossima in linea di successione, la principessa del regno, ma la regina, sua matrigna, la trattava come una sguattera, facendola lavorare. La giovane era molto umile e non la udii lamentarsi una sola volta per la fatica che faceva, anzi, spesso cantava al pozzo assieme agli uccellini: fu così che la vidi la prima volta. Aveva un bella voce e portava allegria: chiedeva al pozzo di esprimere i suoi desideri di felicità e sperava di trovare il vero amore. Un giorno il suo canto fu interrotto da un principe che, attraverso le mura, l'aveva sentita e si mise a cantare con lei. Biancaneve era timida: fuggì via chiudendosi nel castello, ma il giovane con le sue melodiose note la convinse a uscire sul balcone ad ascoltarlo: fu un colpo di fulmine!

I due innamorati però non videro che, da una finestra lontana, la regina aveva visto tutta la scena e non ne era per niente felice: un principe avrebbe senz'altro rovinato i suoi piani se avesse sposato Biancaneve, perché avrebbero riunito i due regni e lei sarebbe stata spodestata. La rividi più da vicino quando ebbe un colloquio privato con un cacciatore: gli ordinò di uccidere Biancaneve e come prova doveva portare il suo cuore. Il cacciatore, preoccupato di perdere lui stesso la vita se non lo avesse fatto, annuì con il groppo alla gola e qualche giorno dopo aspettò nascosto dietro i cespugli l'arrivo di Biancaneve al pozzo... e la catturò, tappandole la bocca, trascinandola con sé verso il bosco. Non la incontrai più da allora e il principe tornò diverse volte a cercarla al pozzo, assieme agli uccellini canterini, ma della fanciulla nemmeno l'ombra.

Passarono i mesi e dovetti convincermi che era morta, mentre crescevo senza i suoi sorrisi e i dolci canti. Un giorno di metà settembre la regina uscì da palazzo con un cestino e si mise a raccogliere frutti, poi si avvicinò a me: mi guardò bene, mi afferrò e mi staccò dal ramo, raggiungendo le mie compagne nel cestino. Ci portò in un covo segreto all'interno del castello: era tetro ed illuminato solo da qualche candela, ma ciò che mi colpì fu uno specchio al quale la regina lanciava insulti. Capii solo allora la sua rabbia verso Biancaneve: lo specchio era magico e aveva detto che la sua figlioccia era la più bella del reame, causando l'invidia della regina che la voleva morta. Ma se era ancora così frustata... allora la principessa doveva essere ancora viva! Gioii a quella notizia: la ragazza era sicuramente più gentile e dolce di lei! Come se avesse sentito i miei pensieri, la regina mi intinse in un calderone bollente contenente veleno: questa fu la mia punizione per aver voluto bene a Biancaneve e sentii la morte scorrere nella mia polpa succosa. La regina, appena assorbii tutto il veleno, mi rimise nel cestino in cima a tutte le altre mele, e si trasformò in una vecchietta gobba e bitorzoluta. Uscì dal castello portandoci con sé, inoltrandosi nel bosco, fino a raggiungere una casetta. Bussò alla porta e ad aprire fu proprio Biancaneve più bella che mai! Ecco dove era stata in tutti questi mesi: aveva trovato rifugio! La vecchia mi prese e mi porse alla giovane dicendo: -Alla più bella!- le disse semplicemente. La fanciulla era restia ad accettare quel dono così improvviso, ma la strega insistette: -Non vorrà deludere una donna anziana? Io non posso più mordere questi dolci frutti, mi sono rimasti pochi denti, mi dica lei com'è questo!- Biancaneve si convinse ad accettare e mi prese nella sua manina vellutata, mi avvicinò alla bocca osservandomi con attenzione: ero bella rossa e sicuramente matura perciò mi diede un morso deciso.

Povera cara! Avessi avuto l'uso della parola le avrei urlato di non farlo, ma appena ebbe nella sua bocca un pezzo di me, cadde al suolo e io con lei, rotolando fuori dalla casetta. La vecchiaccia se ne andò tutta soddisfatta e verso sera arrivarono invece dei nanetti: era loro, la casa, e appena videro la loro coinquilina morta, scoppiarono in lacrime. La loro sofferenza era anche la mia: era stata mia compagna, anche se non mi aveva mai notata quand'ero solo un fiore, e grazie a lei la mia vita aveva avuto un senso e io invece gliel'avevo tolta così precocemente. Osservai i setti nani costruirle una bara di cristallo per contenere il bel corpo della giovane e li vidi portare i loro omaggi e fiori freschi la mattina seguente prima di andare in miniera. Qualche giorno dopo, udii un rumore di zoccoli provenire dal bosco: era il principe che avevo visto al castello! Si fermò, non poteva credere che Biancaneve fosse morta e aprì la bara: era bella come il giorno in cui era passata a miglior vita. Si avvicinò sempre più al suo viso e la baciò. Gli occhi dei presenti non credettero a quello che videro: la principessa a quel bacio si risvegliò! Peccato che, in tutta quella felicità, io me ne stessi andando per sempre, ma nessuno se ne sarebbe accorto: ormai rimasta solo una povera mela marcia.


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Note:
Scritta per il corso di scrittura creativa che sto frequentando, mi sono dilettata a usare un punto di vista non di un personaggio, scelta abbastanza scontata, ma di un oggetto presente nella storia, ovvero la famosa mela che ricopre comunque un ruolo importante. Non è anche un po' triste? La povera mela innocente che causa la morte della protagonista... sua amica da quando era un fiore.
Come già annunicato nella presentazione mi sono ispirata alla vesione Diseney della fiaba per l'incontro di Biancaneve al pozzo con il principe e alla loro canzone, scena comunque romantica che mi piace, ma non lascio passare troppo tempo dalla sua morte al suo risveglio, altrimenti la mela sarebbe già stata bella che dimenticata. Anche il dialogo tra la regina in versione strega non è quello originale, anzi, mi è piaciuta l'idea di fare riferimento alla mela che viene data a Paride da porgere in dono alla dea per lui più bella. In un certo senso può essere anche la mela di Adamo ed Eva in quanto induce Biancaneve in tentazione! ;-)
Grazie a Manto che mi ha dato alcune dritte su come pubblicarla! Sei un tesoro!
Spero vi possa essere piaciuta! Grazie per essere passati!
 Baci,
  Ori_Hime

Ps: mi trovate anche qui: https://www.facebook.com/fairyflossblog/?ref=br_rs
 
  
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