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Autore: lonewolf87    05/04/2018    2 recensioni
Sequel di “La leggenda continua”
Dopo circa sette anni, Goku torna finalmente a casa, ma molte cose sono cambiate. Qualcuno non sembra contento di rivederlo e, come se non bastasse, il suo ritorno coinciderà con un triste evento. Nel frattempo compariranno nuovi nemici e ancora una volta Goku e gli altri saranno chiamati a proteggere la Terra e l’intera umanità.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Erano passati sette anni da quando Goku era ripartito con Shenron e la vita scorreva serena per le famiglie Son e Brief, ognuno con i propri impegni di lavoro e di famiglia. Trunks continuava a dirigere brillantemente la Capsule Corporation, aiutato da Goten e Bra, mentre Pan la palestra del nonno a Satan City, anche se nell’ultimo anno fu costretta a stare ferma per un’altra gravidanza. Trunks e Pan infatti erano diventati nuovamente genitori, stavolta di una femminuccia, che chiamarono Nari. La bimba assomigliava molto a Pan, a parte il colore dei capelli ereditato dal padre. Anche i loro amici si erano sistemati e avevano messo su famiglia. Ub era diventato l’erede di Mr.Satan e in quanto tale considerato da tutti come l’uomo più forte del mondo. Era felicemente sposato con Marron, da cui aveva avuto due figli, Layla di cinque anni e Ukon di due. Taek e Hatsuri gestivano insieme la loro palestra a West City e si erano sposati rispettivamente con Miyu e Bish. Il primo ebbe un figlio, Lee, nato qualche mese dopo Gon, mentre Hatsuri dopo il matrimonio si trasferì nel villaggio del marito, e dalla loro unione nacquero John, di cinque anni, e Mary, di quattro. Dopo l’ultima battaglia contro Jalbok, la Terra non aveva più subito minacce o invasioni esterne e tutti si erano abituati a questo clima di pace, tranne Vegeta, che non smetteva mai di allenarsi, nonostante non fosse più un ragazzino. Spesso ai suoi allenamenti si univa il nipote Gon. Il primogenito di Trunks e Pan infatti adorava allenarsi con il nonno, era proprio un sayan in tutto e per tutto, e la cosa non poteva che far piacere al vecchio principe. Un pomeriggio, mentre il bimbo si allenava col nonno, Pan decise di andare a trovare il marito al lavoro.
“Buongiorno, signora Brief. Ha bisogno di qualcosa?” l’accolse un’impiegata alla reception.
“Salve. Cercavo mio marito.” rispose Pan, che era passata alla Capsule Corporation assieme alla piccola Nari.
“Sono spiacente, ma al momento è in riunione. Nel frattempo può accomodarsi in sala d’attesa. La chiamerò subito appena avrà finito.”comunicò l’altra donna.
“Già, mi ero dimenticata della sua riunione con i soci.” sbuffò la moretta. “Grazie.” sorrise poi lei prima di accomodarsi.
“Pan!” la chiamò intanto una voce familiare.
“Ciao Bra!” la salutò Pan.
“Ma guarda chi c’è! La mia bella nipotina!” esclamò Bra, facendo delle smorfie divertenti per far ridere la piccola Nari. “Non mi aspettavo di trovarvi qui. Credevo fossi a casa.”
“Tra qualche giorno Gon farà il compleanno e abbiamo pensato di organizzargli una festicciola. Trunks doveva aiutarmi col regalo, ma ancora non ha finito.”
“E’ davvero una splendida idea. Senti, io sono in pausa e visto che mio fratello è ancora occupato, che ne diresti se nel frattempo prendessimo un caffè?”
“Buona idea. Andiamo.”
Le due cognate si presero un caffè nel bar della Capsule Corporation, in attesa dell’arrivo di Trunks.
“Pensavo che anche tu fossi occupata con la riunione, Bra.” disse Pan.
“Non essendo vicepresidente non posso ancora partecipare alle riunioni con i soci. Trunks si ostina a tenermi in disparte, nonostante ce la metta tutta nel mio lavoro.” si lamentò Bra.
“Trunks lo fa per il tuo bene, e credimi, apprezza molto il tuo lavoro, così come quello di mio zio, ma per il momento i tuoi compiti sono altri. Hai bisogno di fare esperienza, com’era accaduto a lui i primi anni in cui aveva cominciato a lavorare.” spiegò la cognata.
“Se lo dici tu...” borbottò la turchina, non molto convinta, prima di mettersi a giocare con la bambina. “Quant’è graziosa Nari. Sarebbe bello se anche Yumi avesse un fratellino o una sorellina.”
“Sei sicura, Bra? Hai appena detto che vorresti essere maggiormente coinvolta negli affari dell’azienda. Un altro figlio ti terrebbe lontana dal lavoro per parecchio tempo.”
“E’ da un po’ che ci rifletto, Pan. Questo sarebbe il momento migliore per avere un altro figlio. E poi lo sai, Goten adora i bambini, dovresti vederlo quando gioca con Yumi o con i tuoi figli.”
“Beh se sei convinta, allora dovresti dire a mio zio di darsi da fare, invece che flirtare con le oche che girano qui alla Capsule Corporation.”
Pan con lo sguardo indicò lo zio che chiacchierava divertito con un’impiegata.
“Ma cosa… ancora quella lì!” esclamò infastidita Bra.
“Per caso la conosci?” chiese Pan.
“Altroché. È una stagista della nostra azienda. Da quando è arrivata qui, non fa altro che ronzare dietro mio marito. Ma questa volta non gliela farò passare liscia, puoi starne certa.” spiegò la turchina, prima di raggiungere il marito.
“Bra, aspetta…” provò inutilmente a fermarla la cognata.
“Ahahahah!” rise Goten assieme alla stagista, una bella ragazza sulla ventina dai capelli rossi e ricci.
“Che cosa c’è di divertente?” domandò Bra, lanciando un’occhiataccia all’altra presente.
“Oh ciao amore. Nulla, Jenny mi stava raccontando un episodio capitato a un nostro collega qualche giorno fa.” rispose Goten.
“Tornatene al lavoro, se ci tieni ancora al tuo posto.” ordinò la turchina.
“D-d’accordo. Mi scusi, signora Son.” si congedò la ragazza e appena furono soli, Bra calpestò il piede al marito e se ne andò via.
“Ahia! Bra! Perché?” si lamentò Goten.
“Sei sempre il solito, zio Goten. Devi per forza fare il carino con ogni ragazza che lavora qui?” lo richiamò Pan.
“Pan, che ci fai qui?” domandò suo zio.
“Sto aspettando Trunks. Tu, piuttosto, faresti meglio a raggiungere Bra. È molto importante.” consigliò la nipote.
“D’accordo.” annuì lui.
 
Nel frattempo, in una casa sui monti Paoz, Chichi e Videl si erano messe al lavoro per il compleanno di Gon e con loro si era unita anche Yumi, la figlia di Goten e Bra. La bambina infatti, per via degli impegni lavorativi dei genitori, trascorreva i pomeriggi assieme alla nonna e alla zia.
“Yumi cara, che ne diresti di decorare quei biscotti?” chiese Chichi.
“Sì, nonna.” rispose la bimba, facendo un ottimo lavoro.
“Brava, tesoro!” si complimentò la nonna.
“Eheheh! Yumi è davvero in gamba, non trovi?” commentò Videl.
“Puoi dirlo forte, Videl. Ha appena cinque anni e sa fare molte più cose di sua madre. Non mi sorprenderei se un domani ci pensasse lei a preparare da mangiare per i suoi genitori.” affermò Chichi.
“Devi per forza infierire su Bra? Lo sai che è troppo impegnata col lavoro.” la difese Videl.
“Hmph! Il lavoro è solo una scusa. La verità è che non ha mai avuto alcun interesse a cucinare, nonostante le avessimo dato la nostra disponibilità per insegnarle tutto. Ma che razza di moglie e madre è?”
“Adesso non esagerare. Bra anni fa aveva promesso a Bulma che sarebbe diventata vicepresidente della Capsule Corporation e intende mantenere la sua parola. E poi non ci può fare nulla, non è mai stata abituata a cucinare.”
“Questo è vero. Del resto non si può pretendere a una sangue reale di fare la cuoca.”
“Chichi!”
“D’accordo, come non detto.”
“Nonna Chichi! Guarda che ho fatto!” la chiamò Yumi, mostrandole alcuni biscotti decorati.
“Ottimo lavoro, piccola! Urgh!” mugugnò all’improvviso Chichi, toccandosi il petto.        
“Chichi, che hai?” chiese Videl, ma la donna anziana non rispose e crollò a terra. “No! Chichi! Rispondi!” provò a risvegliarla la nuora, con la piccola Yumi che osservava in silenzio spaventata.
 
Intanto, alla Capsule Corporation, Goten raggiunse Bra, ancora ignaro di quello che era successo alla madre.
“Bra!” la chiamò lui.
“Che vuoi?” replicò la moglie.
“Si può sapere perché mi hai colpito? E soprattutto perché hai minacciato Jenny di licenziarla?” chiese Goten.
“Non sono affari che ti riguardano. Qui alla Capsule Corporation c’è spazio solo per chi lavora sodo e non per chi vuole fare salotto.” rispose sgarbata Bra.
“Può darsi, ma le assunzioni e i licenziamenti sono competenza del presidente della Capsule Corporation, ovvero tuo fratello. E poi Jenny s’impegna tanto al lavoro, non è giusto che tu voglia cacciarla.”
“Hmph! L’unico impegno che vedo è quello di sedurre te.”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Ho visto come ti guarda e tu non fai nulla per prendere le distanze. Anzi, stai al suo gioco e sembra che ti diverta. Ormai ti conosco benissimo, Goten Son. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.”
“Ahahahah!” rise Goten. Ogni volta che sua moglie lo vedeva in compagnia di qualche collega, si irritava sempre e a volte andava di matto, com’era successo poco fa. Del resto, fin dal suo arrivo era diventato molto ambito tra le impiegate della Capsule Corporation, ma lui non aveva occhi che per sua moglie e per la loro bambina.
“Si può sapere perché stai ridendo? Sono serissima.” replicò indispettita Bra.
“Scusami. Beh non ti nascondo che è carina, ma tu sei molto più bella di lei e, cosa più importante, sei mia moglie e l’unica donna che amo.” disse il marito.
“Hmph! Se pensi d’incantarmi con le tue parole, ti sbagli di grosso.”
Goten a quel punto la trascinò verso di sé e la baciò. “Adesso mi credi?”
“Che stai facendo? Siamo al lavoro.” protestò lei, rossa in viso.
“Che strano, sembrava che tu mi desiderassi. Poco fa Pan mi ha detto che dovevi parlarmi di qualcosa d’importante.”
“Beh in effetti è così. Goten, io…”
“Eh? Il cellulare. È Videl.”
“Come mai ti sta chiamando a quest’ora?”
“Non ne ho idea. Forse riguarda Yumi. Pronto? Ciao, Videl. Dimmi.”
Dopo qualche secondo, Goten rimase in silenzio, bloccato come una statua, al punto da far cadere il proprio cellulare a terra. L’espressione divertita di poco fa aveva lasciato spazio a una di terrore.
“Goten, che sta succedendo?” domandò preoccupata Bra.
“Mia madre… sta male...” balbettò lui.
  
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