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Autore: Khailea    07/04/2018    1 recensioni
[][Star vs. the Forces of Evil]In guerra nessuno è completamente vincitore. Ciascuno deve sopportare numerose perdite per arrivare ad ottenere i propri obbiettivi, c'è però anche la timida voce di qualcuno che chiede la pace, anche se per arrivare a questa prima si dovrà dare prova della propria fiducia.
Il pensiero che un mostro alloggi nel palazzo della famiglia Butterfly sembra impossibile, ma attraverso i suoi occhi si potrebbe svelare quali siano le ombre e le luci al suo interno.
(Quarta ed ultima parte della storia riguardante un mio OC, questa sarà divisa in più capitoli, la parte precedente è Everything for you)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oggi il cielo sembra aver perso ogni colore, e non è solo a causa del maltempo.
Mancano meno di due settimane al momento in cui la regina dovrà firmare il trattato di pace con i mostri ed a partire da oggi dovrà assentarsi dal castello per sbrigare le ultime pratiche.
Non è difficile capire cosa potrebbe capitare durante la sua assenza ad un mostro nel castello, e credo di non esser l'unica a pensarlo.
Sia Etheria che Mina si sono mostrate fin troppo felici nel momento dei saluti, ed anche Luna ha cambiato il suo atteggiamento assumendo un tono preoccupato, per quando mi riguarda sono rimasta impassibile.
In questo momento mi trovo appoggiata ad una delle finestre del castello, osservando il paesaggio al di fuori d'essa.
-Ancora pochi giorni e te ne tornerai alla tua palude.-
La foce di Etheria non è abbastanza irritante da farmi voltare, anche se è ad un buon livello.
Non ho nemmeno intenzione di rispondere ma riesco comunque a percepire che non è andata via e questo mi rende inquieta, è impossibile infondo non abbia altro da fare.
-In un certo senso però mi dispiace, quelle stupide lettere del tuo generale bruciavano quasi meglio delle altre.-
Per quanto vorrei evitarlo non posso fare a meno d'assumere un'espressione piena di rabbia, stringo le zampe sul bordo della finestra e sento i mattoni sgretolarsi leggermente.
Le lettere che le avevo viste bruciare...rivedo quell'immagine come se fosse proprio davanti a me e sento un fuoco di rabbia ardermi nel petto.
Non posso sapere ciò che voleva comunicarmi ma ogni cosa detta da lui è importante per me e lei mi ha portato via quest'occasione.
Lentamente mi giro osservando questo schifoso rospo davanti a me, capace solo di trangugiare cibi e falsi complimenti dalla servitù, senza la quale non sarebbe in grado di fare nulla.
E' una persona disgustosa che pensa solamente alle apparenze e se potessi le taglierei subito la testa.
-Syrh.-
Come al solito la voce di Luna arriva senza preavviso, stavolta però sembra irritare particolarmente la zia che, al suo arrivo, la osserva con fare superiore.
-Luna l'etichetta prevede che le conversazioni non vengano interrotte. Se un giorno diventerai regina dovrai fare attenzione a queste cose.-
Etheria le parla come se fosse una bambina qualunque, quando la regina era presente si comportava sempre con fare rispettoso ma ora è tutt'altra cosa.
-Mi dispiace zia, ma avrei bisogno di parlare con Syrh.-
Senza perder tempo, sorridendo beffarda, m'avvicino alla principessa.
-Sarebbe scortese non ascoltare la principessa, nonché la futura regina. Sarà meglio che io vada.-
-Perché dovresti andartene?Potete benissimo parlare qui.-
-Non sarebbe scortese ascoltare le conversazioni altrui?-
Rispondo alla donna utilizzando le sue stesse parole e vedo con facilità quanto questo le dia fastidio, osare troppo però potrebbe costarmi caro e per questo motivo mi allontano assieme a Luna.
-Va tutto bene Syrh?Quando vi ho viste parlare mi sei sembrata...strana.-
-Sì, stavamo solo parlando.-
Non è necessario sappia ciò di cui stavamo parlando io e sua zia, anzi credo non mi porterebbe alcun beneficio.
-E' per questo che hai voluto parlarmi quindi?-
Chiedo guardandola.
-Beh non esattamente. E' solo che tra non molto dovrai andartene e, anche se manca ancora un po' di tempo, volevo parlarti.-
-Ti sei affezionata a me principessa?-
Chiedo quasi ridacchiando, in effetti sono state molte le volte in cui mi ha cercata assieme a River ed anche se non ci ho mai dato molto peso è comunque una cosa da tener in conto.
-Sai, penso di sì.-
La sua risposta nonostante me l'aspettassi, mi lascia comunque sorpresa, soprattutto il suo modo di sorridermi.
-All'inizio mi facevi un po' paura ma conoscendoti ho capito che non siamo così diverse nonostante il nostro aspetto, anche tu provi sentimenti come i miei ed hai qualcuno a cui tieni. Più poi parlavamo più mi trovavo bene e poco alla volta il fatto fossi un mostro è cominciato a diventare inutile da notare.-
-Sembri parlare quasi come tua madre.-
-Adesso penso di capire completamente i suoi ideali, e sono d'accordo con lei. Noi possiamo convivere pacificamente ed essere amici e l'ho capito dall'amicizia che c'è tra noi. Non sono mai riuscita a farmi facilmente degli amici, soprattutto a causa dello studio e perché la gente tende a mettermi su un piedistallo perché sono la principessa, ma tu mi tratti come tua pari e questo mi rende felice.-
In questo momento non so bene come risponderle, in passato ho potuto vedere come i mewmans possano essere più spaventosi di noi mostri e so bene ciò di cui sono capace, ma in questo periodo ho visto anche altri lati di loro e le mie convinzioni stanno iniziando a vacillare.
E' veramente giusto chiudere completamente le porte al futuro immaginato da Cometa?
Ovviamente ho ancora molte riserve e nel palazzo le uniche persone di cui non ho molti dubbi sono appunto la regina, sua figlia, River e pochi altri, però è già qualcosa in più rispetto all'avere tutti quanti contro.
Forse grazie a loro in futuro si potrebbe veramente raggiungere qualcosa che possa ridare ai mostri la loro integrità.
-Syrh, posso chiederti un favore?-
-Dimmi.-
-Mia madre mi ha detto che il giorno in cui andrai via dal castello verrà con te al tuo accampamento per firmare il trattato di pace completo, però non sono certa tutti quanti saranno d'accordo...non voglio le accada qualcosa...-
La sua espressione si è fatta carica di paura ed i suoi occhi fissano un punto lontano rispetto al corridoio lungo il quale ci stiamo muovendo.
-Se qualcosa dovesse andare storto potresti proteggerla?-
Faccio per rispondere ma le parole non sembrano voler uscire dalle mie labbra.
Potrei veramente proteggere la regina dei miei nemici?
Immaginandomi la scena incredibilmente non mi pare un'idea così impossibile, soprattutto visto il rispetto che ho iniziato a provare per lei.
-Se ne avrò la possibilità farò in modo non le accada niente.-
Senza preavviso Luna si ferma prendendomi una mano, è ancora più seria di prima in questo momento.
-Ti prego, promettimi che la proteggerai.-
Inspiegabilmente sento come un nodo alla gola, è una sensazione alquanto spiacevole che non avevo mai provato prima.
-Giuro che proteggerò la vita della regina.-
Questa sensazione non fa altro che aumentare ma Luna non sembra accorgersene e mi rivolge nuovamente un sorriso pieno di gioia, riesco a vedere tutta la fiducia che ripone in me ed in qualche modo questo mi schiaccia come fossi sotto un macigno.
-Ti ringrazio, ed io prometto che quando sarò regina mi impegnerò perché le cose tra mostri e mewmans possano andare sempre meglio.-
Prima che la conversazione possa procedere tuttavia una voce squillante ed irritante arriva alle nostre spalle.
-Devi venire con me mostro.-
Alzando gli occhi al cielo mi volto verso mina, sul viso ha un sorriso beffardo che riesce facilmente a farmi irritare.
-Per quale motivo?-
Chiedo senza muovermi.
-Per ordini superiori, non puoi rifiutarti.-
A dire il vero potrei, ma sono  certa non servirebbe, sospirando mi volto completamente avvicinandomi a Mina, i miei passi rimbombano per il corridoio mentre una strana luce arriva dalle finestre. E' la stessa di ogni giorno ma in qualche modo è anche diversa, molto più calma e quieta, sembra voler rendere ogni cosa tranquilla o immobile.
Iniziando così a seguirla non faccio troppo caso alla principessa ormai rimasta indietro, non riesco però a non sentire il suo sguardo sulla mia schiena ed a percepire ancora il peso della mia promessa...
 
 
 
Un calore insopportabile mi perfora lo stomaco, la vista si fa offuscata mentre la testa ciondola in avanti senza forza.
Ho perso il conto del tempo che passava da quando sono entrata in questa stanza.
Mina mi ha condotta in una delle segrete del castello, portandomi all'interno di una grigia stanza senza finestre e con solo delle catene appese ad una delle pareti.
Oltrepassata la porta una decina di guardie mi hanno circondata mentre lei si è trasformata nell'abominio quale è, in una situazione simile non sono riuscita a far nulla quando mi sono saltati addosso immobilizzandomi. Ciliegina sulla torta è stata una precauzione che hanno preso contro la mia magia, esiste infatti un materiale in grado di annullare tali capacità e si sono assicurati che le mie catene ne fossero in grado.
Le prime ore mi hanno colpito con ogni possibile arma, lacerando il mio corpo ed infierendo sulle singole ferite, poi hanno strappato piccole parti come dita, denti o la punta della coda aspettando mi ricrescesse.
Al passaggio di un certo lasso di tempo le guardie venivano sostituite con delle altre e ciascuna di esse ha continuato a rivolgermi vari insulti, alcuni invece se la prendevano con me per la scomparsa dei propri cari a causa d'altri mostri.
In questo momento invece è un'altra figura a ferirmi.
Tenendo una lancia nella mano destra Etheria si è premurata che la sua punta fosse sempre abbastanza calda da provocarmi profonde ustioni. Senza alcuna fatica ha iniziato a spingerla con leggerezza sulla mia pelle, in modo che il dolore fosse lungo ed in costante aumento,  e quando la pelle viene perforata scava con l'arma nel mio corpo fino a quando il ferro non si è raffreddato.
Ormai mi sono abituata all'odore della mia carne.
-Avrei dovuto fare lo stesso la prima notte che sei venuta qui.-
Alzo leggermente lo sguardo per guardarla negli occhi, non sono sorpresa sia stata così codarda da non mostrarsi nemmeno. Evidentemente infastidita dal mio gesto però mi colpisce l'occhio con una catena, sento il sangue scivolare lungo il mio viso ma ho evitato di emettere un qualsiasi suono.
Non ho intenzione di piegarmi.
-E' veramente disgustoso tu abbia insudiciato il castello con la tua presenza. E' un affronto che intendo farti pagare a dovere. Per incominciare però ho intenzione di farti provare lo stesso fastidio che ho provato io durante il pranzo con la rozza famiglia Johansen. Quando come una serpe hai rubato la vittoria della principessa.-
Mentre parla ha estratto con un colpo secco la lancia dal mio corpo e, utilizzando del fuoco, riprende a scaldarla.
-Sì...ricordo il giorno in cui dimostrai d'esser più forte della famiglia Butter...-
Le parole mi muoiono in gola, un nuovo dolore mi porta quasi ad urlare e spalanca i miei occhi.
Invece che colpirmi allo stomaco Etheria mi ha colpito alla gola con un attacco verticale che le ha permesso di ferirmi profondamente anche il viso, impendendomi così di parlare.
-L'unico tuo pregio è la tua capacità di rigenerazione che mi permette di non preoccuparmi tu possa morire.-
Con un gelido sguardo carico d'odio torna a colpirmi lo stomaco mentre io tento di sopportare questo dolore.
-Spero tu non creda veramente che voi mostri siete al nostro stesso livello. Nonostante ciò che dice la regina è innegabile la verità, l'unico suo difetto è provare pietà per voi esseri ignobili. Il vostro modo di vivere, il vostro aspetto e la vostra stupidità non potranno mai cambiare.-
Allo stesso modo persone come lei non cambieranno mai...il loro odio non si spegnerà solo perché a deciderlo è una regina purtroppo.
-Penso che possa bastare, sta diventando monotono.-
Provo quasi un sospiro di sollievo alle sue parole ma questa sensazione dura molto poco visto che mi lancia sul viso alcuni dei suoi semi. Da questi iniziano a crescere delle piante e le loro radici penetrano nella mia carne strappandola ed andando sempre più in profondità.
-AAAAAAAAH!-
Non riesco più a trattenermi, il dolore è troppo forte e si espande in continuazione, non sono delle semplici piante, sono dotate di proprietà magiche e sento ciascuno dei loro effetti che variano dal far crescere delle spine velenose a creare delle piccole bocche che mordono le ossa, alcune hanno anche iniziato a stringermi gli arti arrivando quasi a romperli.
-Sono sicura che qualcun'altro saprà trattarti a dovere...-
Nonostante le mie urla riesco a capire che è appena uscita dalla stanza lasciandomi sola, il dolore mi impedisce di capire a chi faccia riferimento e questa tortura prosegue per un periodo che non riesco a capire, anche se intuisco che siano giorni, o almeno spero.
Il dolore mi impedisce ormai di pensare ma non di vedere davanti a me la porta aprirsi mostrando così la figura di Mina Loveberry, mentre cammina verso di me rimane in completo silenzio limitandosi a sorridere.
Ormai è a pochi passi da me e procede con la sua trasformazione, i muscoli si ingrossano diventando giganteschi, gli occhi diventano bianchi e viene circondata da un'aura bluastra.
-Che serva di lezione a tutti i mostri.-
 
 
Il tempo sa essere sia un amico che un nemico, può scacciare i momenti di dolore ma allo stesso modo porta via i momenti felici.
Tuttavia per tutto il periodo d'assenza della regina non è stato mia amico nemmeno per un secondo.
Le torture sono sembrate durare anni ed hanno messo a dura prova non solo il mio corpo ma anche il mio spirito e la mia mente.
In questo attimo di pace non riesco nemmeno a concentrarmi su qualcosa se non il sangue che ha macchiato buona parte del pavimento.
-Aiuto...generale...aiutatemi...-
Sono le uniche parole che ho continuato a ripetere da quando sono sola, so bene che può vedere ogni cosa e mi rendo conto di quanto patetica io possa apparire, ma non ce la faccio veramente più.
Tutto ciò che ho passato è impresso nella mente come fosse una foto e l'unica cosa che provo rivedendola è un profondo odio misto al rancore.
Le cose andranno sempre così, se ci fideremo di loro chissà a quanti altri toccherà la mia sorte.
Nel mentre che ci penso la porta si apre nuovamente ed una scorta di cavalieri, accompagnati da Mina, entra nella stanza.
-Oggi finalmente ci sbarazzeremo di te, è stato divertente giocare finché potevamo ma la regina sta tornando e tu devi andartene.-
Due cavalieri mi tolgono le catene lasciando che il mio corpo cada sul gelido pavimento.
-Ovviamente farai meglio a non aprir bocca su ciò che è successo, altrimenti tutto il lavoro della nostra regina sarà vanificato. E non penso tu voglia che i miei guerrieri attacchino il tuo accampamento proprio in questo momento, tutti si aspettano la firma del trattato dopotutto, nessuno sarà pronto per un attacco.-
Schifosa, viscida, bastarda, eppure ha comunque ragione...
Non posso fare nulla in questo momento, non erano questi gli ordini.
-Muoviti ad alzarti.-
Una delle guardie mi calcia lo stomaco spingendomi verso la porta, se ne avessi le forze sono certa potrei staccargli una gamba.
-La tua rigenerazione è certamente utile, non dobbiamo preoccuparti rimangano segni.-
Stringendo i denti striscio fino alla porta mentre le guardie ridono di me, non sono mai stata tanto umiliata in vita mia, ma a quanto pare non è una cosa che conta.
Tutto ciò che conta è l'apparenza che le cose andranno bene.
Con enorme fatica sono riuscita a tornare nella mia stanza per indossare la mia uniforme, è l'unico abito che ho portato con me ma l'ho indossato molto raramente. Ormai mancano poche ore al ritorno della regina e tutto il palazzo è in movimento.
L'unica cosa che mi da conforto è il saper di star per tornare dagli altri, questo mi da anche la forza per andare nel salone principale ad attendere che la cerimonia si svolga.
Il tutto è simile al giorno del mio arrivo, moltissime persone sono state invitate ed hanno preso posto lungo le pareti, la regina si trova in piedi davanti al proprio trono ed accanto a lei è presente la figlia.
Io mi trovo alla fine della scalinata intenta a fissare il gigantesco portone, l'ultimo a dover arrivare sarà infatti il mio capitano che scorterà me e la regina.
-Prima di andare vorrei ringraziare tutti voi per essere venuti. Oggi è una giornata molto importante non solo per noi ma anche per i mostri, grazie a Syrh abbiamo potuto dimostrare che siamo in grado di convivere pacificamente.-
Un coro d'applausi riempie la stanza anche se i visi di tutti non nascondono la scarsa fiducia di queste parole.
-Oggi segneremo l'inizio di una nuova era tra le nostre due specie, un'era di pace e gioia.-
Come può veramente crederlo?
Come posso crederci anche io?
Nel momento in cui conclude la frase comunque la porta sento la porta aprirsi e gli applausi vengono sostituiti prima da un brusio poi dal silenzio.
Sospirando leggermente alzo lo sguardo quel poco che basta per vedere meglio e mi rendo conto che non è arrivato solamente il mio capitano.
La sua figura è più maestosa di quella di tutti i reali in questa stanza, i suoi occhi giallastri sono l'unico colore che in questo momento riesco a vedere.
Se il capitano a stento riesce a guardare alcuni negli occhi il mio generale tiene la testa alta e cammina con fierezza fino a fermarsi a metà stanza.
Dovrei rimanere ferma ed attendere ordini, dovrei dimostrare che anche io sono perfettamente in grado di comportarmi in maniera composta, ma non mi interessa.
Quasi tremando faccio i primi passi nella sua direzione, mi sento come fossi tornata nuovamente bambina, come se fosse di nuovo il giorno in cui ho perso ogni cosa e lui è stata la mia unica salvezza.
Dopo tutto ciò che è successo ho bisogno di sentirmi di nuovo al sicuro e l'unico modo che ho in questo momento per sentirmi così è avvicinarmi, senza quasi rendermene conto gli sono davanti ed infischiandomi di qualsiasi apparenza appoggio la testa sul suo petto abbracciandolo.
Sento le sue braccia circondarmi con delicatezza quasi come temesse di aprire una qualche ferita, con la mano m'accarezza i capelli dopo di che, dopo fin troppo tempo, sento nuovamente la sua voce, anche se è solo un sussurro.
-Non preoccuparti, adesso tutti avranno ciò che meritano.-
Se il tempo mi fosse stato amico forse avrebbe permesso che questo momento durasse più a lungo ed invece è stato fin troppo corto.
-Vi ringrazio per essere venuti entrambi qui, sarà una gioia per me seguirvi e poter firmare il trattato.-
Mentre parla la regina ha iniziato a scendere la lunga scalinata lasciando Luna sola, in questo momento sento nuovamente il peso della nostra promessa ed il suo sguardo fiducioso mi trapassa lo stomaco.
Eppure è comunque una gioia poter andare via da questo posto che nasconde fin troppi segreti...
 
 
 
Non è sconosciuto ciò che accadde durante la firma di quel trattato, dopo esserci spostati all'accampamento non ho avuto il tempo per salutare i miei compagni perché per ordini del comandante ho dovuto assistere alla cerimonia.
Si è tenuta all'interno di una delle nostre tende più grandi, all'unico tavolo nella stanza era stato sistemato il foglio che avrebbe siglato il tutto, la regina aveva già posto la propria firma ed ormai mancava solamente quella di Toffee.
Come prova del suo impegno nei nostri confronti Cometa aveva espressamente chiesto che i soldati assieme a lei lasciassero le armi fuori dalla tenda.
Le cose però non sono andate come avrebbe desiderato.
Con una semplice parola il generale ha fatto si che la mia promessa andasse in frantumi.
 "Bloccala."
Con il passare del tempo ho iniziato a provare un sincero rispetto per la regina e quando ho promesso a Luna di proteggerla ero sincera, tuttavia ho giurato d'eseguire ogni singolo ordine del mio generale, non importa ciò che posso pensare o provare. Io sono divenuta la sua spada, il suo scudo ed il suo burattino.
Senza poter ignorare un profondo senso di malessere ho stretto il corpo di lei con la coda ed afferrandole le braccia ho evitato potesse muoversi, mentre lui con un unico colpo l'ha trafitta al cuore.
E' stato tutto molto rapido e, spero, indolore.
Da quel momento però ogni cosa si è volta al peggio.
Le guardie sono subito corse a prendere le armi ed è iniziata una lotta all'interno dell'accampamento, non ci è voluto molto perché anche i rinforzi arrivassero.
Varie guardie sono state ferite ed eliminate ed allo stesso modo anche molti mostri.
Ben presto arrivarono anche tutti i membri del consiglio della magia e la lotta divenne ancor più cruenta.
Hekapoo grazie alle sue forbici dimensionali fu in grado d'infliggere numerosi colpi, Lekmet utilizzò sia le ali che le corna per attaccare e difendersi, Rhombulus invece per buona parte del tempo utilizzò semplicemente la propria forza per combattere.
Unica eccezione avvenne quando lui e Toffee furono vicini.
Ovviamente tutti noi conoscevamo le sue abilità nel cristallizzare i nemici, anche se non la utilizzava spesso, tuttavia contro il generale doveva ritenere fosse indispensabile.
Come durante la cerimonia anche in quel momento il mio corpo si è mosso da solo, non appena ho visto quel raggio ho abbandonato qualsiasi cosa stessi facendo e mi sono messa davanti al generale.
L'ultima cosa che sono stata in grado di sentire chiaramente era l'urlo di Arwen e Rasticore che, non molto distanti, avevano assistito alla scena.
Ogni altro suono da quel momento è diventato ovattato e confuso, non avevo più la capacità di muovermi ma potevo vedere tutto ciò che stava accadendo.
Ho visto la battaglia continuare e molti mostri morire, tra cui la mia stessa amica che, in un disperato tentativo, aveva iniziato a colpire il cristallo che mi teneva imprigionata lasciandosi così tuttavia scoperta.
E' bastato poco perché arrivasse un soldato che la colpisse alla schiena ed io non ho potuto far nulla se non vederla accasciarsi davanti a me.
Non ho nemmeno potuto evitare che mi portassero via, evidentemente il gran consiglio non ci teneva a lasciare dei cristalli con dei mostri all'interno sparsi per Mewni e così Hekapoo usando le proprie forbici ha creato un varco per spostarmi da quel luogo, l'ultima cosa che ho visto di quello scenario è stato Toffee che allungava una mano verso di me prima che il varco si chiudesse.
Pochi secondi dopo mi sono ritrovata in un luogo sconosciuto fatto interamente di cristallo, insieme a me c'erano anche molte altre creature intrappolate.
Mi è sembrato così di rivivere i giorni delle torture a palazzo dove il tempo non scorreva mai in un luogo immobile.
Quando Lekmet e Rhombulus sono comparsi avevo addirittura pensato d'esser impazzita. Rhombulus mi ha poi spostata tra i vari cristalli in modo non occupassi troppo spazio e da quel momento niente è più cambiato.
L'unica cosa che ho potuto fare da quel giorno è stato pensare e ricordare.
Ho vissuto con la memoria ogni attimo della mia vita ed ho pensato ad ogni possibile variabile d'essa ma ancora non ho risposte per una domanda.
Se le cose non fossero andate così quel giorno cosa sarebbe successo?
La mia fedeltà non ha mai vacillato ed il generale è ancora il mio punto di riferimento e la mia salvezza ma come nel mio cuore ho la speranza che possa venire a salvarmi ancora una volta avverto anche un dolore verso la mia promessa infranta.
Solo perché sono stata cristallizzata non significa non ho potuto sentire le conversazioni dei due, sono così venuta a conoscenza dei passi che la piccola principessa ha compiuto durante la sua vita e dell'astio che ha iniziato a provare verso i mostri.
Non posso comunque darle torto infondo, in poche ore si sono spezzate molte cose, sia vite che promesse.
   
 
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