Questa è l'ennesima riscrittura di una poesia che ho composto anni fa. Ogni volta che rimetto mano a qualcosa di mio finisco per riscriverlo completamente, ed è successo anche questa volta. La poesia contiene una citazione di Cesare Pavese (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), e una meno ovvia di De Andrè.
Non ho una grande considerazione delle mie poesie, ma spero comunque possa piacere a qualcuno.

La morte verrà, ed avrà i tuoi occhi
Le tue mani, i tuoi piedi, e pian piano
Le orme che hai lasciato sul mondo

La morte verrà, avra il tuo seno
La tua voce, tutto ciò che sei
Saremo calici pieni solo di polvere

Le urla del nulla l’accompagneranno
Maschere invisibili l’adorneranno
E nell’infinito ci disperderemo

I giorni finiranno
​E l’universo stesso le cederà il posto