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Autore: JeanGenie    08/04/2018    8 recensioni
[Post - TLJ]
"Ci affronteremo là, dove la Luce e l'Oscurità si incontrano"
Genere: Avventura, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Chewbacca, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lindòrea'
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Lindòrea

(The Great Gig in the Sky)

Tu non vuoi navigare tranquillo.

Ti porti dietro la tempesta ovunque vai.”

(Dorothy Malone, L’Occhio del Cielo)

 

 

PROLOGO

 

 

La scelta di Atzerri è apparsa la più sensata. Un porto franco fatto di stati indipendenti dove ogni compravendita o baratto è possibile. Trattare non è stato semplice, ma Poe Dameron è certo che meglio di così non avrebbero potuto cavarsela. Ciò che resta della Repubblica sta ripartendo da quel luogo florido e ricco.

La capitale, nei cinque anni trascorsi da quando è stata piantata la loro bandiera, sta perdendo l’aspetto di villaggio boschivo. Gli edifici crescono dal nulla come funghi pietrosi, nuovi punti d’accoglienza per i diplomatici in visita si rendono necessari e lo sfruttamento delle risorse, indispensabile per far risorgere l’unica forma di civiltà possibile, procede senza intoppi.

Nonostante questo, Poe Dameron teme il peso delle aspettative. Lui non è un politico. Non sa nemmeno come si sia ritrovato a parlare a nome della Resistenza e, da lì, a comportarsi come se avesse passato la vita a pianificare e decidere cosa è meglio per la sua gente. Dalla palazzina dove ha temporaneamente sede il Senato provvisorio, riesce a osservare ciò che accade più in basso, nella piccola piazza in cui chi ha scelto di seguirli e di mettere radici nella nuova capitale si incontra, parla, si scambia opinioni e saluti. Come se la guerra non fosse mai avvenuta. Anche se la statua in bronzo che rappresenta il generale Organa, Han Solo e il Maestro Skywalker non cesserà mai di ricordare loro che cinque anni prima il Primo Ordine è stato sconfitto. La lapide ai piedi della statua riporta i nomi di tutti coloro che hanno perso la vita perché il nuovo Impero non prendesse forma.

Si concede l’ottimismo di credere che il peggio sia passato. Forse la pace durerà secoli. Forse davvero si tratta di una rinascita. Anche lui ha offerto il suo personale sacrificio alla loro causa. Il braccio gli fa male e non tornerà più come prima. Gli ricorderà per sempre l’ultimo scontro combattuto, quello che gli è quasi costato la vita. Pulsa di un dolore rovente e costante, ma ne è valsa la pena, anche se non sarà più il pilota di un tempo. Potrebbe farselo sostituire con un arto cibernetico. Molti lo farebbero. Ma lui ha intenzione di morire, fra molti, molti anni, portandosi dietro tutte le parti del proprio corpo.

Per ora è suo compito usare il cervello. Ci sono decisioni da prendere e loro sono dei dilettanti. Ragazzini che devono ricostruire un’alleanza storica e rimediare ai disastri della guerra.

E non ci sono poteri mistici ad aiutarli. Da cinque anni nessuno ha più sentito parlare della Forza. Poe sa che esiste. Che è in ogni cosa. Ma non c’è più nessuno che sia in grado di usarla.

“L’hanno vista. Stavolta è certo. Era lei. ”

Finn lo ripete sempre. E ogni volta i suoi occhi si riempiono di speranza. Poi parte per cercare Rey, come se ci credesse davvero, come se pensasse davvero di poterla trovare e riportare indietro. In realtà Rey è sparita da prima dell’ultima battaglia, decisa a affrontare Kylo Ren una volta per tutte, e nessuno ne ha più saputo niente. Poe ricorda benissimo lo sguardo che aveva in quei giorni furiosi. Rey guardava oltre, verso un orizzonte irraggiungibile per tutti tranne che per lei. Hanno tentato di fermarla, di farla ragionare, ma non ha voluto ascoltare. Ha detto “Mi sta chiamando. Dobbiamo confrontarci e poi sarà finita.” Lo ha ripetuto per giorni.

E un mattino è semplicemente andata via. Ha preso il Millennium Falcon, ha attraversato le linee nemiche ed è scomparsa. Nessuno ha mai capito bene il suo legame con Kylo Ren. Roba da Jedi. Ma lei non era Luke Skywalker. Non ne ha mai avuto il potere. Poe è certo che sia morta. Forse è morto anche Ren. Aveva già lasciato la guida del Primo Ordine, anche se loro, all’epoca, non ne erano a conoscenza. Le motivazioni non le ha mai sapute, così come non sa che fine abbiano fatto i suoi seguaci.

Ma due eserciti si sono scontrati e loro hanno vinto. È ciò che conta ora. Ogni deriva mistica deve essere accantonata.

Si fa forza ed esce dalla stanza e dalla contemplazione che ha catturato i suoi pensieri. Che gli piaccia o meno deve rimettersi al lavoro, ma non lo sorprende affatto trovare Finn ad attenderlo. È tornato da una settimana, dimagrito e stanco. Ma Poe sa che non si fermerà a lungo, così come immagina benissimo cosa stia per dirgli. L’ultima volta se ne è stato tranquillo per tre mesi. Una fortuna che non si sta ripetendo.

Poe si ferma e lo ascolta, anche se ormai mantiene quell’abitudine solo perché si tratta di un amico e mai vorrebbe fargli del male distruggendo le sue speranze.

“Poe, l’hanno vista. Era su Jelucan. Anche stavolta hanno parlato di una donna vestita di grigio con strani poteri. È lei.”

Un altro avvistamento. Poe sa già come finirà, ma cercare Rey è ciò che tiene Finn in vita. Lui non riesce a immaginare un solo motivo per cui Rey dovrebbe trovarsi su quel pianeta dell’Orlo Esterno ricoperto di montagne. Ma non importa. “Vuoi andare a verificare?”

Finn annuisce. Non che Poe si aspettasse una risposta diversa.

“Porta Rose con te. Jelucan è un bel posto. L’aria è buona. Se non succederà nulla, potrete comunque concedervi qualche giorno piacevole scarpinando per qualche impraticabile sentiero montano. E mi raccomando i vestiti pesanti.” Sono anni che Rose aspetta paziente che quell’assurda storia finisca. Se riuscirà a darle una mano con Finn, allora quel viaggio non sarà stato del tutto inutile.

“Poe…” Finn esita e lui si chiede cos’altro ci sia di importante. Si era aspettato che sarebbe corso di filato a preparare le sue cose per partire prima di sera.

“Cosa?” chiede, senza troppo interesse, ma la risposta di Finn gli fa provare un brivido di paura.

“Sembra che non fosse da sola.”

 

   
 
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