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Autore: Fede883    09/04/2018    2 recensioni
Il marziano Ervis Eneffleck ci racconta la sua persona visione del pianeta terra e sopratutto degli umani, il marziano a causa di un gusto alla sua navicella è costretto ad un atterraggio di emergenza sul nostro pianeta e durante tutta la durata della sua permanenza sulla terra Eneffleck inizia a vedere il comportamento dei terrestri e che in fondo le diversità non dovrebbero mai essere un motivo di disprezzo di separazione tra i popoli. Un racconto introspettivo fantascientifico contro ogni forma di discriminazione (In qualunque forma essa venga esercitata).
Genere: Generale, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Ervis Eneffleck e vengo dalla luna, sono un marziano anzi sarebbe meglio dire che sono un lunatico... Scherzi a parte sono un alieno e oggi vi racconto una storia, la storia di come ho conosciuto una razza dalla doppia faccia, una razza cosi dannatamente intelligente ma allo stesso tempo così dannatamente stupida, tanto da perdersi spesso in piccoli bicchieri d'acqua. Ma cominciamo dal principio... Un giorno la mia navicella ebbe un grosso problema tecnico, dovevo atterrare su qualche pianeta poco prima che potesse esplodere oppure che si rompesse definitivamente, questo avrebbe segnato la mia vita, non perchè io muoia nello spazio anzi riesco a sopravvivere ma ero destinato a vagarci per anni perchè in quel periodo ero molto lontano dalla luna. Atterro su questo bellissimo pianeta, vi devo confessare che prima di allora non ne avevo mai visti di così belli, un blu davvero bellissimo, come se fosse appena uscito da una tavolozza piena di colori, un blu che forse prima avevo visto solo sulle luci del mio ufo e su qualche struttura strana da qualche parte nell'universo. Arrivo in questo immenso pianeta ma la mia prima impressione cambia totalmente, vedo persone molto antipatiche, sempre con uno strano oggetto in mano, nessuno si guardava in faccia, nessuno diceva davvero quello che pensaca, vedevo persone correre da ogni dove ma senza un motivo apparente, andavano di fretta e basta, forse la loro base li stava chiamando per qualche importante missione? La verità è che non lo so, sono solo un alieno imbranato che l'unica forma di vita intelligente che ha trovato nell'universo è una pianta carnivora trovata su Plutone, non ho mai trovato nessuno di davvero interessante ma forse la terra poteva darmi quello che io avevo sempre cercato, un qualcosa di bello da studiare, da poter dire ai miei fratelli che nella galassia non ci sono solo super canoni laser da costruire per distruggere interi pianeti ma anche qualcosa di più, l'amore, il rispetto, la gioia, la tristezza e le felicità, so che qui sulla terra le chiamano emozioni. Un nome così semplice per delle cose così complesse. Purtroppo sulla terra non sono riuscito a trovare pienamente quello che cercavo ma non del tutto, ho trovato persone anche molto comprensive, sono stato sul pianeta per un mese, ovviamente assumendo le sembianze di un terrestre e molti con me sono stati gentili, altri quando dicevo a loro che ero straniero mi urlavano in modo aggressivo:" Torna a casa tua che qui non ti vogliamo!". Una persona mi spiegò che quelli erano razzisti, io non sapevo che cosa fossero i razzisti eppure come succede anche tra noi alieni anche i terrestri si odiano tra di loro tanto da combattersi con delle guerre se questo lo richiede, alla fine non mi sento in diritto di giudicare, noi alieni siamo molto avanzati con la nostra tecnologia, con le nostre ricerche, con la nostra continua ossessione di trovare qualcosa di bello nella galassia ma allo stesso tempo siamo esseri strani, pensiamo alla guerra per cose futili proprio come fanno i terresti, ci uccidiamo tra di noi magari perchè uno vuole invadere il pianeta di un altro e spesso quando accadono queste cose degli innocenti muoiono. Sulla terra non ho trovato solo violenza, avidità, lussuria, superficialità e stupidità ma ho trovato l'amore... Ma non l'amore che poteva darmi una terrestre di sesso femminile  ma l'amore di saper trovare qualcuno che ritenga importante, qualcuno che ti insegni delle cose nuove, che ti dia ascolto quando hai bisogno, il bello di tutte queste cose è che non serve essere avanzati tecnologicamente o possedere armi più forti dell'altro per capirlo ma serve solo guardare dentro se stessi, sulla terra ho imparato che ognuno di noi è un essere speciale, che purtroppo esistono le cattive azioni così come esistono le buone e noi alieni vogliamo invadere questo pianeta e distruggerlo, ho deciso che difenderò la terra se mai una qualche razza aliena decida mai di attaccarla, anche se questo vorrebbe dire andare contro la mia razza, questa gente ha il diritto di vivere in pace.

Da quei mesi sulla terra è passato tanto tempo anzi a dire la verità ne è passato troppo e la cosa più importante che ho imparato non è stato solo il rispetto per gli altri ma la consapevolezza che davvero non importa essere terrestri o alieni per amare e per fare bene, occore capire che non ci siamo solo noi, di non essere egoisti e mai troppo severi con se stessi, non voglio pensare che troppe persone creano delle guerre solo per scopi che nulla hanno a che vedere con la pace e il benessere degli altri ma solo per motivi politici, la politica sulla terra ho scoperto che è una cosa molto complessa, i potenti mi hanno raccontato pensano solo al loro tornaconto un pò come succede anche da noi, la verità è che la politica è la prima causa di rovina di tutto e di tutti, niente fa più danni della politica nemmeno un super cannone laser, mi hanno abche raccontato che i politici sanno benissimo di fare cose sbagliate ma invece di ammetterlo e chiedere scusa cos'è che fanno? Danno la colpa agli altri, insomma un comportamento che non si può definire umano, quando qualcuno sbaglia si deve sempre prendere le proprie colpe. Ma ormai tutto questo vi avrà annoiato e voi vi chiederete Eneffleck perchè ci hai raccontato questa lunga e noiosa storia? La verità è che ho sempre amato raccontare storie ma questa sento che ha un qualcosa di unico e speciale, come mi diceva mio padre:" Le cose non hanno mai un ingrediente segreto, sei sempre tu che le devi rendere speciali!". Mio padre era molto saggio e mi ha insegnato tanto ma forse non tutto quello che potevo davvero imparare, alla fine posso dire che la morale di questa storia è che le diversità non dovrebbero mai far paura, all'inizio ero diffidente verso gli umani ed è vero hanno tanti difetti ma anche tanti pregi, in fondo chi di noi non ha nessun difetto? Penso proprio nessuno. Se alieni e umani iniziassero a lavorare insieme penso che possa fare bene ad entrambi, che ognuno di noi possa imparare qualcosa di nuovo l'uno dall'altro, che ognuno di noi abbia il diritto alla felicità, a non sentirsi mai emarginato per via della sua razza o per il fatto che abbia la pelle nera, bianca, gialla, viola o verde, che ognuno di noi abbia il diritto di godersi ogni angolo di paradiso che offre questo vasto e immenso universo, perchè tutti ce lo meritiamo, la felicità dovrebbe essere un nostro diritto intoccabile ma in fondo che volete da me, io semplicemente vengo dalla luna.
   
 
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