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Autore: emmelestrange    09/04/2018    3 recensioni
« Il Ninjustu dev'essere insegnato ad altre persone » concluse il maestro.
«Beh, carina l’idea di voler aprire una scuola di Ninja » commentò Mikey « certo, un po’ incoerente con il dogma dell’invisibilità, però potrebbe essere car… Ahia! Ma che c’è? »
« Scusa, la forza dell’abitudine » rispose Raffaello che aveva colpito nuovamente il fratello minore sulla testa.
«Michelangelo, fammi finire. Sono settimane che ci penso. Ho deciso che voi quattro insegnerete il Ninjutsu a quattro adolescenti ».
I fratelli si guardarono e scoppiarono a ridere.
« Con tutto il rispetto Sensei » disse Donatello « forse hai dimenticato la nostra piccola peculiarità…»
« E cioè? » chiese un disattento Mikey, facendo esasperare Raph.
« Siamo mutanti, Mikey! » sbottò il rosso.
«Ah, già... »
***
Dopo otto anni dalla morte di Shredder, il Clan del Piede è tornato a New York.
E se Shredder non fosse morto?
E se ci fosse qualcun altro a guidare il Clan dopo così tanto tempo in silenzio?
Splinter ha fatto la sua scelta: insegnare a quattro giovani ragazzi il segreto del ninjutsu.
E se i quattro adolescenti fossero da sempre legati alle sorti delle Tartarughe? Se la scelta del Sensei non fosse casuale?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I


« Mi rifiuto categoricamente di andare, la sfida non è valida! »
« Dai Donnie, abbiamo fatto un patto, devi rispettarlo! »
« Sì, ma statisticamente le mie probabilità di vittoria erano inferiori al 30 percento! » sbraitò la prima voce. Il proprietario di quest’ultima era una tartaruga dalle somiglianze umane, con indosso una bandana viola.
La seconda voce rise sonoramente. Anche questa apparteneva a una tartaruga simile alla precedente, ad eccezione del colore della fascia: blu.
« Donnie, non è colpa nostra se sei una schiappa a Tekken* » disse una terza voce « devi andare tu! Nella peggiore delle ipotesi potrebbe staccarti un braccio ».
« Oh, ti ringrazio Mikey » rispose stizzita quella con la fascia viola, scrutando la terza tartaruga con una bandana arancione.
Quest’ultima era seduta per terra, con uno joystick in mano, in quello che sembrava un salone di casa.
« Donnie, forza. Non hai scuse, hai perso al gioco e adesso vai! »
 « Senti Leo, non sei nessuno per dire quello che devo o non devo fare! » esclamò Donnie fissando la tartaruga con la bandana blu.
« Certo. Sono tuo fratello maggiore e soprattutto il tuo leader. Forza, muoviti! » disse autoritario Leo, senza riuscire a nascondere un ghigno malizioso.
Donnie girò sui tacchi per uscire dal salone dirigendosi verso la stanza del quarto fratello.
« Il passaggio da leader a despota è molto breve » borbottò Donnie.
« Ti ho sentito! » esclamò Leo facendo sobbalzare la tartaruga con la fascia viola.
Donnie si fermò davanti alla stanza del fratello dormiente e, delicatamente, bussò con le nocche sulla porta. Non si era accorto che gli altri due erano alle sue spalle.
« Raph » bisbigliò il viola, mentre apriva lentamente la porta « Raph, svegliati, dobbiamo andare a cercare Splinter ».
« Così non ti sentirà mai! » esclamò squillante Mikey facendo sobbalzare il blu e il viola.
Queste furono le ultime parole famose: Leo e Donnie si guardarono terrorizzati prima che il quarto fratello, all’interno della stanza, iniziasse a sbraitare.
In un attimo, Donnie si ritrovò sdraiato per terra, con un sai puntato alla gola e il quarto fratello su di lui.
« COSA URLI! » tuonò Raph.
« Raffaello… calmati… è stato Michelangelo… » boccheggiò Donnie.
« IO TI AMMAZZO! » urlò Raph puntando Mikey.
« Basta ragazzi! » intervenne Leo bloccando il quarto fratello con la bandana rossa « non abbiamo tempo da perdere! »
« Ha ragione, Raphie » disse Mikey con tono persuasivo « Non possiamo mica perdere tempo ».
 « Non la passi liscia! » Lo minacciò Raph con la sua arma.

I quattro si diressero verso il laboratorio, dove Donnie si sedette di fronte al computer.
« Ho piazzato un dispositivo GPS sul bastone del Sensei, cosicché possiamo rilevare i suoi movimenti » spiegò Donnie « Fortunatamente non si è mosso molto, si trova a dieci minuti dal rifugio ».
« Forza ragazzi, andiamo » incitò il leader, correndo fuori dal laboratorio.

La notte era calata da un paio d’ore a New York. I quattro fratelli, iniziarono a sfrecciare sui tetti dei palazzi: più che alla ricerca di qualcuno, sembrava stessero facendo a gara tra di loro.
« Ragazzi, eccolo! » esclamò Michelangelo, puntando il dito verso un palazzo più alto.
Un topo con un abito giapponese e dalle fattezze umane, si trovava sul ciglio del palazzo, seduto a gambe incrociate. Sembrava stesse meditando.
I quattro gli furono vicini e prima che Leonardo potesse aprire bocca, il topo parlò.
« Ci avete impiegato più tempo del previsto » disse a occhi chiusi « vi attendevo da una settimana ».
« Parlare dentro casa ormai è fuori moda, vero? » sbuffò Raph, incrociando le braccia al petto.
« Perché » proseguì Leonardo, guardando male il rosso « esci di nascosto durante la notte? »
« Per riflettere » tagliò corto il topo.
« Secondo me si è fidanzato » bisbigliò Mikey a Donnie, procurandosi uno scappellotto da Raph.
« Ahia, ma che ho detto? » chiese l’arancione massaggiandosi la nuca.
« Ragazzi miei, sono preoccupato. Ultimamente non mi sento più sicuro » spiegò il Sensei alzandosi in piedi.
« Che cosa vuoi dire, Maestro? » chiese Donnie corrucciando la fronte.
« Non siamo gli unici ninja in città ».
« Maestro Splinter » esordì il leader « Shredder e il Clan del Piede sono spariti da parecchi anni ormai ».
« Otto per l’esattezza » puntualizzò il viola contando con le dita.
Il Sensei prese dal suo vestito un pezzo di stoffa, dove sopra era disegnato il simbolo del famigerato. I fratelli spalancarono gli occhi.
« Non ci credo, li abbiamo sconfitti anni fa… » fece Leo.
« Lo so, Leonardo, hai ragione. Ma ho motivo di credere che non siamo più al sicuro come una volta. Sapete, un paio di sere fa sono stato attaccato... 
»
« MAESTRO! » esclamarono le tartarughe contemporaneamente.
« Ragazzi miei, io non so come facciate con quelle pizze. Ho bisogno di una passeggiata notturna per digerirle ».
« Vuoi che ti prescriva una dieta? » propose Donnie.
« No, Donatello, ti ringrazio. Il centro della questione è proprio questo: sto invecchiando ».
« Guarda che adesso se ne esce con il fatto della fidanzata... »
« MICHELANGELO! » lo rimproverarono gli altri tre fratelli.
« Il Ninjustu dev'essere insegnato ad altre persone »
 concluse il maestro.
« Beh, carina l’idea di voler aprire una scuola di Ninja » commentò Mikey « certo, un po’ incoerente con il dogma dell’invisibilità, però potrebbe essere car…Ahia! Ma che c’è? »
« Scusa, la forza dell’abitudine » rispose Raffaello che aveva colpito nuovamente il fratello minore sulla testa.
«Michelangelo, fammi finire. Sono settimane che ci penso. Ho deciso che voi quattro insegnerete il Ninjutsu a quattro adolescenti ».
I fratelli si guardarono e scoppiarono a ridere.
« Con tutto il rispetto Sensei » disse Donatello « forse hai dimenticato la nostra piccola peculiarità… »
« E cioè? » chiese un disattento Mikey, facendo esasperare Raph.
« Siamo mutanti, Mikey! » sbottò il rosso.
« Ah, già... »
« E’ proprio qui che vi sbagliate, figli miei. Li osservo da settimane ormai, li ho scelti con cura ».
« Maestro, si chiama stalking… » fece un intimidito Donatello.
« Sono ragazzi aperti alle nuove esperienze » continuò il maestro, facendo finta di niente.
« Ah, adesso ci chiamano nuove esperienze… » borbottò un offeso Raph.
Leonardo lo fissò un attimo per poi affermare: « abbiamo già il prezioso aiuto di Casey e April, non dimenticarlo ».
« Non lo dimentico, ma non sono dei ninja. Dovete addestrare dei ragazzi per renderli come voi… spero un po’ meglio » rispose Splinter osservando Michelangelo intento a dare fastidio a Raffaello.
« Va bene, come desideri Sensei» acconsentì Leo improvvisando un inchino. Venne seguito a ruota dagli altri fratelli.
« Perfetto. Domani li andrete a prendere! » esclamò gioioso Splinter, di fronte lo sconcerto dei quattro figli.




*Tekken: videogioco di lotta.

Ciao a tutti, mi chiamo mar_lestrange10 e sono (da sempre!) una grande fan delle TMNT. 
Un piccolo avvertimento: la storia non è ambientata dentro una serie specifica.
Ci saranno dei crossover tra le stagioni, quindi, non vi allarmate in caso di incogruenze! 
Ringrazio anticipatamente i viandanti che leggeranno questa storia.
Un ringraziamento speciale va alla mia dolce amica
Meramadia94: grazie per avermi dato il coraggio di riprendere a scrivere. 
Sperando che non vi faccia così schifo, 
alla prossima!

 
   
 
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