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Autore: Angel TR    10/04/2018    4 recensioni
21 lettere per 21 storie.
{ Partecipa alla Challenge "ABC! It's easy!" indetta da Yuma.B su Efp }
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ultraviolence'
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21 GUNS


You think I can't see
What’s happening
You want me like ABC
Why you creep like TLC
I’ll give you til 1-2-3 til I up and leave
Amara La Negra - Insecure




{Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Sou_Shine su EFP}
Nome: Angel Texas Ranger
Fandom: Tekken
Personaggi: Law, Paul Phoenix
Rating: Verde
25. "Non indovinerai mai cosa mi è successo!"
Ship: no


A - Americanata


Law inarcò un sopracciglio e si pulì le mani con lo straccio bruciacchiato dall'ennesimo "flambé" andato a male.
Gettò uno sguardo sarcastico all'ordinazione infinita del suo amico Paul Phoenix e poi riportò gli occhi sui festoni che il cosiddetto "amico" portava ciondolanti da un braccio possente. Stava sbraitando al telefono.

«Certo che posso permettermi un prestito, Mr Smooth! Sa chi sono io? Il più grande lottatore del fottuto universo!» Scosse la testa e staccò il telefono dall'orecchio per osservarlo costernato. «Ma questo stronzo mi ha staccato!»

Dall'aggeggio più rotto che buono provenne una voce formale che annunciò in inglese britannico: «No, Mr Phoenix, non ho staccato.»

Law allargò le braccia, indeciso tra riderci su o piangere per la figuraccia.

«Mr Smooth, la ringrazio, non se ne pentirà! Quando vincerò il Torneo, farò montare una statua tale e quale a lei in piena Manhattan! Eh, proprio in piena Manhattan!» assicurò dopo una decina di minuti Paul, alzando una mano come per indicare l'immensità della statua. Aveva avuto successo. «Ah, c'è già? Vabbeh, ci mettiamo la sua vicino, fate amicizia, da buoni americani. Ah, lei è inglese? Vabbeh, è un americano che non si è imbarcato, che vuole che sia!»

Le rughe agli angoli degli occhi di Paul si appronfondirono quando sorrise gaio, nemmeno stesse parlando con il suo miglior amico. Continuò a sorridere raggiante mentre staccava la chiamata.

«Non indovinerai mai cosa mi è successo!» esclamò, allargando le braccia verso l'amico.
«Ma non mi dire...» mormorò Law, fintamente stupito. «Prestito ottenuto!» annunciò Paul di rimando, sbattendo le mani. «È ora di ricordare a questi marmocchi chi è Paul Phoenix!»

Law si passò una mano tra i capelli neri. «Paul, amico... sei proprio sicuro di chiedere un prestito per fare una "grandiosa"» mimò le virgolette con le dita «festa in onore del più grande combattente al mondo, ovvero tu, con tutti i partecipanti del Torneo per celebrare la vittoria del suddetto Torneo ancora prima che inizi? Dico, sei proprio sicuro

Paul si voltò di scatto. «Il migliore nell'universo, prego» corresse. Prese un pezzetto di frittata dalla padella posata sul fornello e se lo infilò in bocca. «E bisogna festeggiarmi. Quindi, assolutamente sì.»
Passeggiò per il monolocale, schivando i calzini e le mutande che aveva lasciato per terra. Law aveva cucinato per cui reputò giusto piazzare un calcio nel sedere dell'americano che lo ignorò: sapeva troppo bene cosa significassero quei colpi.

«Senti qui, Law! Voglio prenotare quel locale giù Times Square, quello all'ultimo piano di quel grattacielo in vetro, riempirlo di festoni, preparare un buffet esagerato, tutto ovviamente offerto dal sottoscritto! Siccome resteranno tutti sconvolti dalla spettacolarità del party e vorranno conoscere meglio l'incredibile Paul, tu, caro Law, avrai il fondamentale compito di presentarmi!» fece una pausa ad effetto, fermandosi al centro della stanza e con la mano tracciò un'immaginaria insegna, i grandi occhi azzurri accesi dall'emozione, i denti bianchi — nonostante le pinte di birra — scintillanti nella barba bionda. «The Great Phoenix» esclamò con tono sognante e deciso allo stesso tempo, come uno speaker introduce James Lebron all'inizio di una partita di NBA.

Lanciò un'occhiata per controllare per quale assurdo motivo il suo amico non esultasse e applaudisse per lui. «Ehm... Law?» chiese. «Di' qualcosa!» suggerì a bassa voce.

Law scrollò le spalle e gettò un calzino dritto sulla cresta fitta fitta dell'uomo. «A me pare un'americanata!» commentò.

L'effetto fu, ovviamente, contrario a quello voluto: Paul parve entusiasmarsi tutto. «Allora sarà fantastico! God bless America!»

«E tutti i pazzi che l'abitano...» aggiunse Law in un borbottio, arrendendosi suo malgrado e chinandosi per raccogliere mutande e calzini sporchi.

Era un duro lavoro essere amico di Paul Phoenix ma qualcuno doveva pur farlo.


N/D: Salve, gentaglia! Infesto il fandom con un'altra raccolta partecipante a questa interessantissima Challenge! Che cosa ne uscirà? XD ogni lettera dell'alfabeto dev'essere l'iniziale della parola che costituirà il tema centrale della storia. Fantasia a gogo. Ho scelto "Americanata" poiché ultimamente leggo troppe cose strane scritte da ccciovani americani o.o Un bacio *_*
Angel

  
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