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Autore: Giorgia_Farah    11/04/2018    0 recensioni
Una Terra divisa tra il Bene e il Male. Due Regni in balia all'odio li avevano portati a guerre sanguinose e stragi di morti innocenti.
Sigillare un patto era l'unico modo per riportare nel mondo la pace e la prosperità.
Ma ad un caro prezzo: ossia sacrificare la propria vita per amare una persona che meritava soltanto di essere odiata
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Threesome, Violenza
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È arrivato giugno e con se tanto caldo, finalmente il gelo ci ha lasciati per un periodo di tregua, e i mantelli, vestaglie ed abiti pesanti non sono più all'ordine del giorno. C'è chi di noi, nelle giornate libere indossava i pantaloni, comuni nella nostra epoca, in modo da tenersi qualche legame del paese natio. La Grande Signora, seppur contraria inizialmente, poi ci concesse questa libertà. Ed è in una delle mie giornate libere, seduta accanto a Jude, mostro con orgoglio i miei jeans a vita alta con la zampa di elefante, e una maglietta bianca che può facilmente essere scambiata per una canottiera. Finalmente i capelli sciolti senza quei gingilli appesi per le ciocche, li ho lasciati liberi di respirare. Tutte queste rigide regole a corte fanno mancare l'aria anche me «Ho visto che tu e Ariel vi state avvicinando», ammetto. Jude mi guarda sorpreso, chiaramente preso in contropiede. «Che cosa te lo fa insinuare?» Ci fermiamo a guardare il cortile principale, le finestre del salotto sono spalancate, ad osservare i visi allegri delle mie compagne e delle creature che fanno parte di questa terra, tra questi vi è il viso fresco di Ariel che si diverte a fare degli schizzi d'acqua con la bambina. «Dal modo in cui la guardi», torno a dire. «E poi ho notato che trascorrete molto tempo a passeggiare», aggiungo. «Lo stesso faccio con te» Scoppio a ridere. «Jude, Jude... Le mie passeggiate con te di contano sulle dita di una mano, con Ariel è quasi tutti giorni di ogni settimana» Sogghigna.« Non ti sfugge niente, vero?», dice, colto sul fatto. «Saró pure cocciuta, ma ho buon occhio» Sorrise senza togliere gli occhi dall' sguardo luminoso della ragazza in questione. «Lei è.... davvero una bellissima ragazza», ammette con un filo di voce, girando tra le mani la tazza di the che stiamo bevendo. Forse imbarazzato? Mi è strano scoprire questo lato di lui, seppur con me e Ariel di stesse rivelando un vero amico e confidente, so che c'è qualcosa che lo rende un ragazzo chiuso e a volte scontroso. «Non ti piacerebbe conoscerla ancora di più?», tento. L'incanto che noto nei suoi occhi, alla mia domanda, inevitabilmente si spense, prendendo posto al timore e alla freddezza. «Non potrei mai», si massaggia il collo, a disagio, per poi bere un ultimo sorso di the. «Perché no? Scommetto che anche lei ti considera più di un amico» «Anche se fosse, preferisco che stia con un uomo della sua specie piuttosto che un demone come me» «E cosa avresti di diverso da noi, sentiamo?» «Sono malvagio, Perla» «E questo chi me lo dice?», lo sfido. «Solo perché mi vedi così bonario con voi, perché vi considero amiche, non vuol dire che sono lo stesso che vedi adesso» «E cosa dovrei vedere in realtà?» Il suo viso ritorna sui lineamenti duri, gli stessi che usa quando comanda ai suoi uomini. «Un uomo che uccide, un uomo dalla rabbia incontrollabile. E credimi quando ti dico che preferisco che la tua amica si trovasse un uomo migliore di me piuttosto che un carnefice come il sottoscritto» C'è un passato che Jude non vuole parlare, qualcosa di cui si vergogna e che vorrebbe dimenticare per sempre se solo potesse. Guardo gli occhi del mio amico demone, e ne vedo il rimorso, la tristezza mascherata dalla postura rigida e comandante. «Oh, Jude, che cosa ti è successo di così grave da impedirti di rapportarti con noi? Potresti essere felice con lei, e lo sai» Lui sembra pensieroso, corruga la fronte, i suoi occhi verdi si sono fatti più scuri del normale. Ritorna a guardare la sua adorata sirenetta, che ora insieme a Sasha aiutano ad Isadora ad usare la scherma. La guarda con amore, ma anche con sofferenza. Sa che ha iniziato ad amarla, ma che non potrà mai essere sua. Poi ritorna a guardarmi. «Sai...a volte per amore di una persona, bisogna imparare anche a lasciarla andare» Quelle parole diventano un muro che ha appena costruito tra di noi. Con queste ultime parole ho capito che è preferibile dimenticare l'argomento e passarne ad un altro. Mi duole questo comportamento di Jude, infondo siamo amici e potrebbe anche sfogarsi con me. Ma a volte, se i segreti sono così gravi, è giusto tenerli nascosti. Spero solo che col tempo imparerà ad aprirsi con me. Mi è sempre stato di conforto sapere che per ogni mio sfogo e aiuto lui c'è sempre stato, e in qualche modo vorrei ricambare. «Sappi che per qualsiasi cosa, io sono qui. Sono tua amica e ti voglio bene», azzardo, sperando di non glaciale quel suo portamento che inizia ad intimorirmi. Al contrario delle mie aspettative, però, si volta a guardarmi grato e mi accarezza una spalla. «Geazie Perla» Ci guardiamo, mentre nella stanza cala un silenzio imbarazzante, finché non sono io a interromperlo, setacciando tra i mille pensieri. «Sai come sta il principe?» Tra tutte le domande che avevo da porgli, solo questa è uscita dalla mia bocca. L'ultima che avrei voluto pronunciare. In realtà so benissimo come si sente il principe, da quella volta solo di rado ci siamo scambiati qualche parola, e le sue sono state taglienti come una lama e fredde come il ghiaccio; per non dimenticare quelle svariati notti che ha iniziato spassarsela a letto con le altre mie compagne, tanto che solo io, Ariel, e Sasha siamo rimaste intatte. Ma da due giorni corre voce che il principe voglia sfogarsi sotto le coperte anche con quest'ultima. Non so come mi comporterei quando arriverà ad Ariel, perché lo farà, e ci scommetto la testa che non risponderò di me. In egual maniera si comporterà Jude, dato l'enorme affetto che prova per la ragazza. Insomma il principe è mutato dal giorno in cui ci siamo lasciati, rare sono le volte in cui mi guarda con sincero affetto, e io di quegli sguardi ne ho fatto tesoro, anche se avrei desiderato che me ne rivolgesse altrettanti tutti i giorni. Inconsistente, mi rendo conto che sento troppo la sua mancanza, nonostante si trovi a pochi metri di distanza da me. È il suo affetto che mi manca, i suoi occhi chiari suoi miei e le sue braccia intorno al corpo. Voglio sentirmi sicura tra di esse. «Bé...il principe, si sta dando da fare», rispose il mio amico, girando il coltello nella piaga. «Oh per favore, Jude!», scoppio. «Se per darsi da fare significa portarsi a letto ogni donna del palazzo, lo trovo disgustoso e alquanto deprorevole», agito le braccia all'aria. «Non posso farci niente, io», si difende, guardandomi dispiaciuto. «Lo sai che non posso dettare legge ad un principe» «Ma sei il suo amico più fidato, ti vuole bene come te ne voglio io, e puoi perlomeno chiedergli un po' di contegno» Scoppia a ridere. «Per tutti gli inferni, ragazza, sono un uomo!» Mi alzo, adirata della sua relazione. «E con ciò?» «Non gli ho mai chiesto una cosa del genere, figuriamoci se lo faccio adesso... Si spaventerebbe» «E allora chiedigli che la sua amica glie lo chiede. Non voglio avere per amico un donnaiolo. Esigo che porti rispetto per le donne» «Non vuoi avere per amico? Esigi?» «Bé? Cosa ho detto di male?» Sorride malizioso. «In primis questo tuo atteggiamento mi fa dedurre che provi gelosia. In secondo luogo una semplice ragazza non esige per il principe, se non la sua consorte o Regina» «Ho detto per il rispetto delle donne», ribatto, difendomi. Si avvicina a me. «No, Lady Pearl, è qui che ti sbagli. Non è per il rispetto delle donne che lo fai, se non per te stessa. In realtà non ti importa niente delle altre perché lo sappiamo entrambi che non vedevano l'ora di passare una notte con il principe» Cerco di reprimire un groppo in gola. «Il tuo discorso non fa una piega, amico mio» Mi accarezza nuovamente una spalla, a mo' di conforto. «Forse non ti sei accorta, ma i tuoi occhi non tradiscono emozioni, e il tuo viso parla prima della tua bocca. Sei un libro aperto, Perla» «Che orrore!», dico, facendolo ridere. «A me piace, almeno saprò sempre se mi dici una bugia o meno. E per ora ti stai dimostrando una pessima bugiarda» Sorrido appena, anche se il pensiero è ancora rivolto a lui. Mi fermo a chiedermi se tutte le volte che dorme accanto ad una o più ragazze, si immaginasse me al loro posto. “Cosa ti sta succedendo, Pearl! Non sei mai stata così vulnerabile», mi riprovera una vocina. In verità, quei pensieri erano fuori luogo. Lui si immaginerebbe me al posto di una donna? Mai. E ne è stata la dimostrazione in questi lunghi giorni. Per lui sono solo una valvola di sfogo mentale, niente di più. «Mi manca, Jude. Non so perché, ma mi manca tanto» Avvicina la mano al viso, con premura asciuga una lacrima sulla mia guancia. «Faró in modo che questa tristezza prima o poi scompaia, allora» Sorrido tristemente. «Grazie, Jude. Anche se so che non cambierà allunché» «Tu lasciami provare, per la mia amica questo ed altro» Lo abbraccio forte a me. Un barlume di speranza fa palpitare il cuore di gioia. ****** Buongiorno vampiretti miei! C'è da dire che le persone che vi abitano in questo castello sono piene di misteri. Mah...! Vi auguro una buona lettura! Giorgia!
   
 
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