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Autore: valechan91    13/04/2018    0 recensioni
いかないで – Don’t go.
Una canzone per rappresentare i sentimenti della IwaOi canon, una prova da superare.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo con una IwaOi! Cosa c’è di più bello?
Visto che ci sono persone malvagie che dividono il vero amore, dando più importanza alle sciocchezze che ai veri sentimenti e inventando scuse, eccoci qui a riportare l’ordine stabilito dal destino.
L’amore vero non puoi dividerlo.
Ma soprattutto, oggi si festeggia il nuovo ufficiale  Lovers Combi Curry IwaOi appena uscito. Ancora negate il canon?
 Buona lettura!


いかないで – Don’t go


 

Ormai I tempi dell’Aoba Johsai erano finiti. Iwaizumi e Oikawa lo sapevano bene.
Per quell’anno, non era bastata soltanto la sconfitta prima contro quel mostro senza cuore di Ushijima, no. E nemmeno la sconfitta contro la Karasuno.
Hajime e Tooru avevano sostenuto l’esame per accedere all’università, ma solo Matsukawa e Hanamaki sapevano che avevano scommesso il loro futuro.
Avevano tentato sia nella stessa università, a Tokyo, sia in due diverse università di Miyagi.
Iwaizumi, però, fallì l’esame per  l’ingresso alla prestigiosa Tokyo University. Fu proprio lui ad incoraggiare Oikawa ad andare nella capitale, mentre lui sarebbe rimasto a Miyagi.
Con una promessa.
L’anno successivo, Iwaizumi avrebbe passato di sicuro l’esame a Tokyo. Sarebbero stati invincibili come sempre.
Ma per quell’anno…

 


Saying nothing, I held my tongue
I really wanted to stop walking.
Although I saw you walk
briskly forward with quick steps, I gazed at you.
you got on the last train, l
eaving me behind I started running,
 and the ground slowly slipped away
I shouldn't cry, I shouldn't cry,
 but it really hurts "Don't go."


Faceva male ad entrambi, soprattutto dopo che le cose tra loro erano cambiate. Come poteva non essere altrimenti? Era solo una naturale conseguenza, un’evoluzione di ciò che erano sempre stati.
Era ironico che solo da poco Iwaizumi pensasse che da bambino indossava una canotta con il kanji “OU”, Re.  Ironico che fossero stati destinati da sempre, solo per rendersene conto molto dopo.
Ma era solo un nuovo inizio, non certamente la fine. Il loro amore era sbocciato e non sarebbe morto, per nulla e nessuno al mondo.




You disappeared into the distance
 leaving me behind I can't see you anymore,
 the night collapsing
 I shouldn't cry, I shouldn't cry,
 but it really hurts "Don't go."



 


Quando arrive la partenza, si presero un momento per loro. Era difficile anche solo per un anno, dopo una vita insieme. Non sarebbe cambiato nulla, anche in squadre diverse, e ne erano convinti.
Oikawa non rimpiangeva di aver scelto Tokyo, seguendo il consiglio del suo Hajime. Rimpiangeva solo che le telefonate, i messaggi, le videochiamate, nulla avrebbe mai sostituito il calore che solo quel ragazzo al mondo, un ragazzo dagli occhi smeraldo, poteva dargli.
Ma la fiducia l’uno nell’altro era sempre stato il loro punto di forza, la loro carta vincente che nessun altro, né a Tokyo né a Miyagi, avrebbero mai avuto.
Sarebbe stato l loro biglietto da visita per palcoscenici più grandi, alla faccia anche di quell’Ushiwaka, incapace di riuscire in una delle cose più semplici: il gioco di squadra.
Il miglior alzatore fa emergere il 100% dello schiacciatore. Per lui, non c’era nessuno migliore di Iwaizumi, un asso dotato sia di potenza che di strategia. E Ushijima aveva sempre difettato, da che era suo nemico mortale, in una di queste. Un cannone non potrà mai avere un’anima, perché, anche se per difendere, resta un’arma da guerra.
Tooru sorrise leggermente, nonostante gli occhi leggermente lucidi.
Ricordava quella volta, quel moto d’orgoglio quando, mentre stava in disparte a concentrarsi, aveva udito le parole dell’allenatore della Karasuno. Gli aveva dato una scossa in più per tentare.



 

Just like the festival will always end,
I know that night will come without fail.
Although you looked more erotic than usual,
I gazed at you.
Only time passes, pulling me along
 Even though the way home is dark,
I wonder if you'll be all right alone In the light of the street lamp,
my shadow is alone



 

Oikawa non aveva mai avuto dubbi. E lo avrebbe dimostrato anche all’università. L’Aoba Johsai era ancora, e per sempre, la sua squadra, la migliore e la migliore per lui. Il suo Hajime, il suo Iwa-chan, il miglior schiacciatore e asso che un alzatore potesse desiderare.
Non riusciva a tirare fuori il 100% così dal nulla, ma aveva la capacità di individuare punti di forza e di debolezza. E se poi ci aggiungeva la fiducia e la conoscenza, questo aumentata di molto il livello dell’azione.
Si era ritrovato, per caso, una volta, a parlare con Sawamura, ex capitano della Karasuno. Ci aveva visto giusto, era cresciuto in carisma. Ma la cosa che più ricordava furono le parole che il bruno gli disse, le parole del loro libero. “Non basta un alzatore di talento e forte al servizio per essere una della squadre più forti di Miyagi”.
Si, tutto gli diceva che aveva visto giusto. Certo, i tre anni alla Seijou avevano fatto crescere la squadra, ma non era solo merito suo. Era merito di tutti  e delle loro capacità.


You disappeared into the distance,
leaving my behind Yet again,
 the night wells up completely I shouldn't cry,
 I shouldn't cry, but it really hurts "Don't go."
 I shouldn't cry, I shouldn't cry,
but it really hurts "Don't go."

 

Era ormai giunto il tempo, per Oikawa, di andare. Non servivano parole, lo sguardo parlava per loro. Il fist, il loro gesto d’amore, e un bacio.
Così siglarono l’eterna promessa di vivere comunque le proprie vite, insieme, ma in modo diverso.
Erano determinati.
“Non voglio andare”. “Non andare”. In fondo, era questo ciò che gli occhi gridavano.
Ma se volevano essere forti, più forti di chiunque altro, questa era una prova da superare.
Oikawa avrebbe creduto solo ad Iwaizumi, alla sola persona che lo aveva sempre appoggiato, e visto in lui molto ma molto di più di un semplice, famoso alzatore.
Non piansero, o perlomeno non davanti all’altro.
Oikawa fissò il paesaggio dal finestrino, con il volto serio, mentre una singola lacrima gli cadeva sul viso.
Hajime, appoggiato al muro, lasciò scivolare una lacrime.
Quel pezzo d’idiota e le sue sciocchezze, dopotutto lo sapeva, gli sarebbero mancate.
Avevano avuto entrambi la  voglia di fermare il tempo.

 

The truth is, I want to stop those footsteps for a moment,
But you're gliding forward with such quick steps
That I simply watch.

On the last train, you board, leaving me behind,
Gliding away. Slowly, the ground slides away.
I shouldn't cry. I shouldn't cry.
But the truth is, I want to say out loud,
"Don't go."

It fades out of sight, far far away, leaving me behind.
Now I can't quite see it anymore. The night crumbles apart.
I shouldn't cry. I shouldn't cry.
But the truth is, I want to say out loud,
"Don't go."

 

When the festival is over, everything'll be the same.
The same night as ever would come, I knew that.
But you looked so much more alluring than usual
That I simply watched.

Time alone is passing, carrying me along.
The way home is dark, but I guess I'll be okay by myself.
The street lamp shines on me, making a shadow.
All alone.

It fades out of sight, far far away, leaving me behind
Completely. Once again, the night spreads itself out.
I shouldn't cry. I shouldn't cry.
But the truth is, I want to say out loud,
"Don't go."

I shouldn't cry. I shouldn't cry.
But the truth is, I want to say out loud,
"Don't go."

 

Avrebbero iniziato una nuova vita, per poi ritrovarsi. Magari ad un festival, magari sotto dei ciliegi.
Non passò molto tempo che Oikawa comunicò le novità al suo ragazzo.
Si era ritrovato con i capitani delle vecchie squadre liceali, mentre per sua fortuna, Ushijima, da stupida grossa aquila, era volato a Kyoto.
Stava diventando amico di Sawamura, che come loro viveva una relazione a distanza con Sugawara, l’altro alzatore della Karasuno.
Hajime sogghignò, commentandogli che Sugawara era suo compagno di corso.


“Stai attento, Iwa-chan! È un alzatore, è carino. Freschezza-kun potrebbe portarti via!” gli scrisse
“Non dire stupidaggini, Shittykawa!” fu la pronta risposta dell’altro
Tooru gli raccontò delle serate nei bar, dopo gli allenamenti.

 

I shouldn't cry. I shouldn't cry.
But the truth is, I want to say out loud,
"Don't go."

 

Passò un anno e Iwaizumi superò brillantemente l’esame per l’università a Tokyo.
Ad Oikawa quasi non importava che Kuroo, Bokuto, persino Sawamura, lo prendessero in giro.
Era a dir poco euforico.
Alla cerimonia d’ingresso non potè trattenersi, correndo subito ad abbracciare Iwaizumi.
Si sentiva protetto tra quelle braccia, tra quel fascio di muscoli possenti e forti.
Hajime lo tenne stretto per un po’. La coppia d’oro dell’Aoba Johsai si era riunita, stavolta per sempre.

 

La sorpresa più grande avvenne qualche tempo dopo. Non avevano soltanto battuto la squadra di Ushijima, in trasferta, per 2 set a 0, ma Iwaizumi e Oikawa ebbero la convocazione ai nazionali.
Uno scout era rimasto colpito dalle loro giocate, dal talento di Oikawa e dalla forza e tenacia di Iwaizumi.
Tooru lo informò del suo ginocchio infortunato, ma ciò non gli impedì di ottenere il posto da titolare insieme al compagno.
Oikawa volle commemorare il tutto con una bella foto, che inviò all’istante a tutti gli ex membri dell’Aoba Johsai oltre che ai kouhai.
Il Giappone non era un Paese molto aperto con gli omosessuali, soprattutto per quel che riguardava lo sport.  Fu solo quando raggiunsero l’apice, quando tutti i sogni erano stati coronati, che si esposero, di comune accordo.

 

Qualche anno dopo, fu allo stadio di Tokyo, quelle delle partite della grande nazionale giapponese, che Hajime chiese a Tooru, davanti a tutti, di sposarlo.



 

Alla prossima IwaOi!
Questa storia che prende ispirazione da un video https://www.youtube.com/watch?v=VAffWavFcYo si è praticamente scritta da sola, sono stati i personaggi che mi hanno quasi dettato le loro azioni, muovendosi per conto loro.
Alla prossima con la IwaOi canon!

   
 
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