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Autore: bluegarl5    21/04/2018    2 recensioni
Kagome Higurashi, ventidueenne fresca di laurea e aspirante scrittrice trova rifugio nella baita della nonna per dedicarsi al suo primo manoscritto. Durante un escursione sprofonda sul terreno e trova una grotta sepolta, ma non è questo a sconvolgerla.
Intrappolato dentro una lastra di ghiaccio, con una freccia conficcata nel petto, un ragazzo dai capelli argenti giace addormentato in un eterno sonno.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 8: Midoriko

Aveva piovuto per tutto il pomeriggio.
Di tanto in tanto piccole gocce d' acqua scivolavano dalle foglie picchiettando sul tetto del piccolo cottaige.

L' aria conservava ancora quel profumo agrodolce e uno splendido arcobaleno torreggiava nel cielo azzurro-grigio, ma a Inuyasha non importava nulla e non staccava lo sguardo vigile sul viso pallido della ragazza che giaceva ancora sul letto senza dare nessun cienno di svegliarsi.

Non l' aveva persa di vista un istante, è non aveva intenzione di farlo.

Aveva lasciato a Sesshomaru il compito di cercare qualche traccia della sacerdotessa, per un attimo si chiese se l' avesse trovata prima che la pioggia cancellasse ogni odore. Non aveva dubbio che il fratello non si sarebbe fatto problemi a liberare Kikyo dalle sue sofferenze, come invece Inuyasha era certo lui non avrebbe potuto fare. Per questo non si era opposto che Sesshomaru andasse al posto suo oltre che per il senso di colpa che non gli stava dando pace.

Era tutta colpa sua se adesso Kagome era stesa inerme su quello stupido letto! Urasue l'aveva catturata perché era scappato arrabbiato, era stata avvelenata da dei demoni di demoni di basso rango, e l' anima gli era stata strappata via.

Kikyo aveva cercato di ucciderla per due volte ed era solo grazie a Kagome se erano ancora vivi.

Non sapeva come Kagome fosse riuscita a riprendersi l' anima ma lo aveva fatto e per questo Inuyasha aveva giurato a se stesso che non avrebbe promesso a niente e nessuno di farle ancora del male.
A uno scricchiolio all' ingresso fece guizzare le candide orecchie canine e Inuyasha scattò in piedi impugnando Tessaiga per poi lasciarla quando capì che fosse Sesshomaru e tornò a fare da sentinella seduto a gambe incrociate.
<< L' hai trovata? >> Sesshomaru scosse il capo. << La pioggia ha cancellato ogni traccia, ma do che Kikyo è viva perché ho trovato questa. >> infilando la mano in una tasca dei pantaloni.

Inuyasha osservò per qualche istante la cosa che teneva in mano prima che un lampo d' ira attraversò gli occhi dorati. Ringhiò chiudendo la mano a pugno sulla piccola piuma bianca. << Kagura! >>
Sesshomaru annuì. << Probabilmente è rimasta invisibile nei paraggi in quella specie di bolla aspettando il momento opportuno. In realtà Naraku doveva essersi accorto da tempo del doppio gioco di Urasue e l' ha usato a sua vantaggio. >>

<< Un degno comportamento da serpente. >>

<< Il suo obiettivo doveva esser Kikyo fino dall' inizio. E, come il serpente com'è, probabilmente userà Kikyo contro di noi. >>

<< Kikyo non lo farebbe mai! >>
Sesshomaru gli rivolse uno sguardo talmente gelido che per la prima volta ebbe difficoltà a non distogliere lo sguardo.
<< Ne sei sicuro, Inuyasha? Puoi davvero affermare con certezza che Kikyo non passerà dalla parte di Naraku, o ti stai lasciando influenzare dai ricordi? Lei non è la Kikyo di 500 anni fa. >>

Inuyasha sobbalzò mentre cercava di inghiottire un grumo di saliva. Quelle parole lo avevano colpito perché erano vere, ma si rifiutava di dare questa soddisfazione a suo fratello. Era vero, quella non era più la Kikyo che aveva conosciuto, ma era sempre la sua Kikyo.
La donna che Inuyasha non aveva smesso di amare perduto nell' oblio per cinque secoli. La donna che gli aveva rapito il cuore. La donna che aveva giurato per sempre il suo amore.
Inuyasha non avrebbe mai dimenticato il bacio che si erano scambiati dopo il loro ritrovamento. Anche se era un fantoccio di terra e cenere priva di calore e cuore, quella tra le braccia era la sua Kikyo e la Kikyo che 500 anni fa si era innamorato non avrebbe mai accettato di allearsi con un vile bastardo come Naraku. La sola idea gli dava il voltastomaco!

La sua Kikyo era imprigionata in un corpo di terra e catene d'odio, è lui sarebbe riuscito a tirarla fuori.
Un mugugni attirò l'attenzione dei due fratelli che subito si avvicinarono al letto.
Le palpebre facevano fatica ad aprirsi, come se qualcuno le avesse chiuse con lo scoth e avvertiva un leggero senso di nausea.
Quando finalmente Kagome riuscì ad aprire gli occhi la prima cosa che vide furono due caldi occhi dorati che la osservavano preoccupati e sorrise. Come riuscivano a farla sentire sicura quegli occhi, ma quella dolce sensazione durò poco.
Poco per volta i ricordi tornarono prepotenti e Kagome abbracciò per cercare calore e conforto.

Le lacrime scivolarono giù dagli occhi castani senza freni. Si sentiva malissimo, come se ancora avvertisse mani gelide che entravano dentro il suo corpo strappandole la vita, perché era stato questo che la ragazza aveva provato sentendosi l'anima strappare dal corpo, come se la stessero uccidendo. Il dopo Kagome non era chiaro, ricordava freddo, disperazione e un forte senso di abbandono. Voleva andarsene, voleva andare via con tutte le sue forze! Un senso di calore al petto e una luce rosata che l'avvolgeva prima che si sentisse come strappata in due.

Guardandola in quello stato Inuyasha sentì il cuore stringersi, era tutta colpa sua se quella ragazza sempre allegra e dal sorriso così solare stava soffrendo in quel modo, provò l' impulso di accarezzarla per tranquilizzarla ma la ragazza si scostò come se l'avesse ustionata.

Deglutì. << Cos- Cosa mi, mi è successo? >>

<< Urasue ti ha strappato via l'anima per darla a Kikyo. Dopo averla uccisa Kikyo ha provato a ucciderti ma sei riuscita a riprendersi l' anima. Kikyo è precipitata giù dal burrone, ma siamo convinti che Naraku la fatta portare da lui >> rispose Inuyasha poggiato alla parete dal lato opposto della stanza, il più lontano possibile da Kagome, ignorando quel senso di fastidio nel petto a cui non sapeva, o non voleva dare, un nome. Uscì lentamente dalla stanza saltando poi sul tetto a contemplare le nuvole.

Il resto della giornata passò lentamente in un silenzio irrespirabile che persino Sesshomaru se ne andò con la scusa di perlustrare la zona, trovando che la situazione al suo ritorno non era cambiata. Kagome era rimasta chiusa nella sua stanza cercando di distrarsi col suo romanzo senza mai uscire se non per andare in bagno, accertandosi di non incrociare Inuyasha. Col passare delle ore la rabbia era passata lasciando il posto all' imbarazzo e il senso di colpa. Tra l' altro canto Inuyasha non si era mosso dal tetto , nemmeno per cenare. Sesshomaru era l' unico a essersi accorto del cambiamento ma aveva lasciato che se la sbrigassero da soli e aveva passato la notte sul divano.

All' alba Kagome era saltata giù dal letto dopo una notte insonne, si era fatta una doccia con l' acqua fredda per snebbiarsi la mente e era uscita per fare due passi finché non arrivò di fronte al Goshinboku. Il posto dove era iniziato tutto. Ormai queste coincidenze non la sorprendevano più, cominciava a dubitare che fossero delle coincidenze. Con uno sbuffo Kagome si sedette poggiando la schiena sul tronco, nascose il viso sulle braccia e si addormentò.

" Ben arrivata. Era da tanto tempo che volevo fare la tua conoscenza, Kagome Higurashi "

<< Mi stavate aspettando? Mi scusi ma, chi è lei e come conosce il mio nome? >>

" Sempre impaziente. Su questo tu e Inuyasha vi assomigliare molto. " la donna scoppio in una risata divertita e Kagome arrossi nascondendo le mani sulla schiena, come una bambina sorpresa dalla mamma a far una marachella.
Molto spesso Kagome aveva letto nei libri di "sogni lucidi", quando una persona è consapevole di stare sognando, e Kagome era pronta a scommettere che ne stava vivendo uno proprio adesso.

Si trovava su una alta collina circondata da bellissimi fiori di tutti i colori mentee un cielo dorato torreggiava sopra le loro teste. La donna era vestita di una antica armatura con lucidi capelli neri che le scendevano come un mantello, gli occhi castani erano dolci con una luce di determinazione. Kagome si chiese se avesse di fronte una dea.

" Non sono una dea, Kagome. E molto raro che i Kami si presentano ai mortali, e credimi, riconosceresti senza problemi una divinità se te la trovassi davanti. Quando mi fu affidata la Shikon no Tama ho creduto che il cuore si fosse fermato e fossi morta stecchita. Io sono Midoriko "

Kagome balletto << La Shikon no Tama. Midoriko. Lei, lei è >>

" Si bambina, sono la prima sacerdotessa della Shikon no Tama e sono venuta a darti un consiglio: non lasciare mai la mano di Inuyasha altrimenti non ci sarà possibilità di salvezza. Nè per lui, nè per te. Ci vedremo presto. "



<< agome... Kagome... >>
<< Che, che vuol dire? >>
<< Cosa significa che 'vuol dire'? Ti pare il caso di metterti a dormire nell' erba umida? Stupida ragazzina! Ti prenderai un accidenti >> sbuffo lo Shikon posando il suo kariginu sulle spalle di Kagome restando con la t-shart.

<< Inu, Inuyasha tu, sei venuto a cercarmi >>

<< Non proprio. In realtà ti ho seguito da quando sei uscita di casa poi ti ho vista crollare e sono venuto a vedere come stavi. Credevo che stessi male e invece dormivo come un sasso. >>

<< Un attimo: tu mi spiavi?! >> sbottò Kagome, irritata dal comportamento del ragazzo. Era una donna emancipata del ventesimo sec dannazione! Alzò la mano lasciando sulla guancia sinistra l'impronta della sua mano. << Pervertito! >>
<< Ma, ma che pensi stupida! Non potevo certo lasciarti da sola dopo quello che ti è successo ieri! >>

<< Lo so. Il schiaffo era per avermi dato della stupida. >> Kagome gli sorrise e gli fece una linguaccia.
Inuyasha restò a guardarla imbambolato per qualche istante per poi scoppiare a ridere seguito a ruota da Kagome, nessuno dei due si era reso conto che le loro mani si erano cercate intrecciandosi. "Non lascerò mai questa mano. Mai" fu il pensiero di entrambi mentre tornavano per la strada verso casa.

Rieccomi tornata! 😸
Chiedo perdono se ci ho messo tanto ad aggiornare ma avevo pensato a diverse variazioni per questo capitolo e ci ho messo un bel po prima di decidere. 🙀Spero che il capitolo sia piaciuto e di essermi fatta perdonare.
Ringrazio:
Heart
Fiore di loto
A presto!😸
   
 
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