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Autore: Alexys_Tenshi    21/04/2018    1 recensioni
[Nishinoya!centric|What-if|Sorpresa (?)|Bittersweet]
Prepara un piccolo zaino dove mette le chiavi di casa, le cuffie, i documenti, il portafoglio e una bottiglia d’acqua.
“Stai uscendo Yuu?” domanda la madre osservando il figlio infilarsi le scarpe e fare qualche saltello sul posto.
“Sì, non posso perdere tempo, devo andare ad un appuntamento importante” risponde il ragazzo sorridendole ed aprendo la porta di casa.
“Io vado” urla correndo fuori.
“Torna presto” sussurra la madre osservano il calendario posto vicino il televisore della cucina.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa, Yuu Nishinoya
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bittersweet way

Quando la sveglia suona Nishinoya non fa nessuna fatica nell’alzarsi dal letto, anche se è Domenica e la sera prima è rimasto nella palestra della scuola fino a sera per allenarsi, perché “la partita con la Nekoma non sarà mica una passeggiata! Anche se ci sono io a coprirvi le spalle devo impegnarmi al cento per cento per non fallire”.
Dopo essersi lavato e cambiato – pantaloncini e maglietta bianca con un vistoso ‘the best’ sulla schiena – scende in cucina per fare colazione. Sua madre gli ha appena lasciato del succo d’arancia sul tavolo ed ora è intenta a prendere dalla lavatrice i vestiti e stenderli sulle corde in giardino. Mangia la sua colazione in pochissimi minuti, rischiando anche di strozzarsi due volte.
Il telefono vibra ogni cinque secondi e le anteprime dei messaggi che Hinata sta inviando al gruppo della Karasuno lo fanno sorridere ancora di più. Decide di inviare una sua foto e commentarla con un ‘rolling thunder domenicale’, anche se non ha nulla a che fare con la foto di lui che alza le bacchette formando una V.
Prepara un piccolo zaino dove mette le chiavi di casa, le cuffie, i documenti, il portafoglio e una bottiglia d’acqua.
“Stai uscendo Yuu?” domanda la madre osservando il figlio infilarsi le scarpe e fare qualche saltello sul posto.
“Sì, non posso perdere tempo, devo andare ad un appuntamento importante” risponde il ragazzo sorridendole ed aprendo la porta di casa.
“Io vado” urla correndo fuori.
“Torna presto” sussurra la madre osservano il calendario posto vicino il televisore della cucina.
 

Nishinoya corre fino al chiosco della signora Akitsuki, una donnina che lo ha visto crescere e che ogni giorno gli regalava una caramella. Aspetta che l’ultimo cliente prenda i sandwich e saluta a gran voce la donna.
“Buona Domenica signora Akitsuki! Avete visto che bella giornata? Il Sole splende nel cielo ma non splenderà mai quanto me!” le dice facendola ridere di gusto.
“Oh, piccolo Yuu, tu sei il mio piccolo raggio di Sole. Cosa posso darti oggi?”
“Un onigiri semplice” risponde pensandoci per qualche secondo.
A quella richiesta la donna lo guarda perplessa ma lo accontenta subito. “Ti serve altro?” domanda e lo guarda negli occhi sempre vispi.
“No, per oggi va bene così” risponde grattandosi una guancia.
La signora Akitsuki gli sorride e gli porge una caramella all’arancia. “Questa è speciale” gli sussurra prima di salutarlo e vedere il giovane scomparire dietro l’angolo.
Il negozio di fiori è già aperto e Yuu entra come un uragano. “Vorrei un mazzo di fiori!” dichiara prima di perdersi in mille chiacchiere sui fiori migliori da comprare. Alla fine sceglie i girasoli, perché gli ricordano il sorriso di una persona importante e la commessa non riesce a fermare le parole “è una cosa bellissima” che escono dalla sua bocca.
Durante il tragitto le persone si girano a guardarlo e non possono fare a meno di sorridere osservando quel ragazzino pieno di vita. Nishinoya finisce perfino per giocare con dei bambini nel parco del quartiere e quando annuncia che deve proprio scappare via i piccoli lo pregano di tornare nel pomeriggio.
È come se ogni persona che incontra fosse invasa dalla sua energia, proprio come succede durante le partite di pallavolo. La sua forza e il suo spirito indomabile si espandono e lui viene notato da tutti, come una calamita.
 

Finalmente raggiunge il luogo dell’appuntamento.
Si guarda intorno in cerca del posto giusto, camminando lentamente ma sempre con il sorriso sulle labbra. Ci sono poche persone a quell’ora e questo da un lato lo tranquillizza. Sorride ad un’anziana signora, la quale ricambia il gesto prima di uscire dal cancello.
Finalmente i suoi piedi si bloccano, una forza quasi surreale lo immobilizza.
La piccola tomba sottile ha qualche fiore appassito. Yuu decide di buttare quelli vecchi e mettere quelli che ha appena comprato. Nota il portachiavi a forma di pallone da pallavolo con sopra una faccina felice, sicuramente Hinata dev’essere passato di lì (magari con Kageyama a fargli da spalla).
La pietra è fredda, le dita del ragazzo tracciano i caratteri del nome impresso verticalmente. Sente già le lacrime pizzicare gli occhi.
“Buongiorno Asahi. Oggi è il tuo anniversario, visto che sono venuto subito da te anche se è Domenica?” mormora stringendo leggermente la maglietta con la mano libera.
Pensava di essere più forte, che anche lì avrebbe conservato il suo sorriso. No, non ci riesce, non sembra per niente giusto.
Da quando Asahi è morto Nishinoya non è più quello di prima. All’inizio è persino rimasto chiuso in camera senza voler dar retta a nessuno. La persona più importante per lui non c’è più. Con il tempo il dolore è riuscito a metterlo in secondo piano ma il senso di vuoto e di smarrimento lo seguono sempre.
La mattina in cui l’ace della Karasuno è morto era sul treno per andare all’orientamento universitario. Sfortunatamente sulla linea ferroviaria uno dei bulloni si era rialzato, facendo deviare leggermente il percorso e con la velocità elevata del treno non c’è stato nulla da fare.
In quel momento a Yuu è mancato il respiro ed una sensazione opprimente si è impossessata di lui per tutta la giornata. Appena ha scoperto dell’incidente è sparito tutto. Come se non avesse più il controllo del suo stesso corpo.
Il miagolio di un gatto lo fa destare dai suoi pensieri. Tira su con il naso e si asciuga subito le lacrime che gli rigano il volto.
“Perdonami, se mi stai guardando in questo momento devo sembrarti davvero penoso”. Seguono attimi di silenzio prima che Nishinoya scatti come una molla e “oh, quasi dimenticavo! Ti ho portato anche un onigiri… semplice come piace a te” quasi urla.
Prende dallo zaino il pacchetto con l’onigiri e lo poggia accanto ai fiori. Lo fissa per qualche minuto, mordendosi le labbra.
“Forse è meglio se lo mangio io oppure qualche gatto si avvicinerà e lo prenderà lui. Non credo ti dispiacerà vero?” dice fissando ancora una volta i caratteri del nome di Asahi.
Unisce le mani e sussurra un “itadakimasu” prima di iniziare a mangiare a piccoli morsi il riso.
“Sai Asahi, non so proprio come fare per il futuro ora che non ci sei. Nessuno mi sopporta bene come fai… facevi tu. Daichi viene a trovarmi spesso a casa. La parte brutta però è quando siamo in palestra. Lì tutto mi fa pensare a te e alcune volte è davvero insopportabile, così faccio finta di voler andare a prendere qualcosa alle macchinette ed esco fuori anche per interi minuti. Gli altri non mi dicono più nulla ormai, ma non mi sembra neanche giusto nei loro confronti che restano lì ad allenarsi senza pause”.
Si pulisce la bocca con uno dei tovaglioli che la signora Akitsuki ha messo nel sacchetto e ritrova la caramella all’arancia. Un mezzo sorriso spunta sulle sue labbra.
“Ora mangio questa! La signora Akitsuki dice che è speciale”.
Il gusto amaro che si tramuta in dolce della caramella lo tranquillizza.
“Forse, è proprio così che deve andare. Dev’essere come questa caramella… la vita intendo. Dal sapore amaro che si tramuta in qualcosa di zuccheroso. Dai momenti brutti e tremendi dove credi di poter impazzire, fino ad arrivare alla calma, alla svolta, all’essere di nuovo felice”.
Si alza da terra e sospira. Posa per l’ultima volta gli occhi sulla tomba e sussurra un “tornerò presto mio ace” prima di girarsi e tornare a casa.

 

NdA: Ok, non so come scusarmi per quello che ho scritto sopra. Vi lascio la bellissima traccia (che io non credo di aver sviluppato al massimo) di Miss Chiara. Perdonami se l'angst non è stato granché, mi farò perdonare con le prossime speriamo.

Prima Tappa: 1) * E' domenica mattina, non c'è scuola e non ci sono allenamenti. Nishinoya si sveglia in modalità "uragano" come di consueto, forse anche più brioso del solito. Si prepara per uscire di casa e raggiungere una meta prestabilita, tutto sembra presagire una splendida giornata.
Durante il tragitto acquista un onigiri e perfino un mazzetto di fiori, e la sua allegria contagiosa coinvolge tutte le persone con cui ha a che fare, perché ha davvero qualcosa di speciale. E' capace di trascinare le persone, così come succede in campo quando il ragazzo riesce a risollevare il morale della squadra nei momenti più brutti.
Nishinoya giunge finalmente alla sua meta, che si rivela essere... un cimitero.
Lo spensierato libero raggiunge la tomba di (personaggio a piacere), e qui la sua maschera di gioia si sgretola, lasciando spazio all'angst più nero.

   
 
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