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Autore: risushi__    22/04/2018    0 recensioni
Salve ragazzi! Ho deciso di pubblicare questa One Shot perché avevo intenzione di esternare i pensieri di Piper quando vede Norma consolare Soso cantando, in seguito alla morte di Poussey (4x13) e di conseguenza dirigersi verso il cubicolo di Alex. In questa scena i sentimenti e le riflessioni di Piper sono leggermente velati e io ho tentato di renderli concreti. Spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex Vause, Piper Chapman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Ho dimenticato di lavarmi i denti”, dico frettolosa alle mie compagne di cella, nel mezzo di una discussione non tanto allegra. Parlavamo, infatti, di morte, di come noi avessimo approcciato alle morti altrui, essendo da qualche ora, purtroppo, scomparsa una di noi, Poussey. Quel discorso mi stava opprimendo e quindi scendo dal mio letto, prendo tutto l’occorrente e mi dirigo ai bagni, quasi come se fosse una scappatoia, quasi come se volessi fuggire dalla realtà.

«You are the light in my dark world»

…mi blocco, appena fuori dal mio cubicolo. Impietrita non posso far altro che assistere ad una scena che mi ha letteralmente spezzato il cuore…

«You are the fire that will always burn»

…erano lì, distese sul letto, Norma e la dolce Brook tra le sue braccia, completamente stravolta. La sua fidanzata era stata appena uccisa sotto i suoi occhi. Dio, non posso nemmeno lontanamente immaginare quanto dolore possa sentire in questo momento. Il suo viso disperato, un pianto strozzato, una vita spezzata via troppo presto, la sua vita, perché in poco tempo Poussey era riuscita a diventare qualcosa di molto importante per lei. È finito tutto così, nel modo più ingiusto possibile e questo mi fa capire quanto la vita sia breve, quanto sia importante assaporare ogni momento, ogni attimo, ogni minuto prezioso che ci viene offerto…

«You are the light, You are the light, You are the light in my dark world»

….mi fa capire che tutto in un attimo può svanire nel nulla, un battito di ciglia e ti ritrovi da sola. È toccato a Poussey, ma poteva capitare a chiunque ed è esattamente questo che mi terrorizza. Ecco, quindi, che i miei pensieri improvvisamente si dirigono verso una persona, l’unica che in quel momento occupava i miei pensieri, la mia Alex. Sì, perché se c’è una cosa che ancora posso chiedere a questa vita è che non voglio perderla, non posso permetterlo, ho ancora tanto da darle, da dimostrarle…Dio quanto sono stata stupida questi ultimi mesi, era in pericolo, mi ha pregato di starle vicino e invece ho pensato solo a me stessa, a questo stupido business, ad abbandonarla perché pensavo “cazzo è Alex Vause, sicura di sé, in controllo su tutto, se la sa cavare anche da sola, come ha sempre fatto” e invece mi sbagliavo di grosso. Ora è lì, fragile, vulnerabile, spaventata. Giuro su Dio che d’ora in poi le sarò sempre vicino; se è vero che in tutti questi anni è stata lei a proteggere me, adesso è tempo che ricambi il favore, anche lei ha il bisogno di essere salvata, di essere protetta, di essere amata, coccolata e capita come merita.
Mi giro, allora, verso di lei, verso il suo cubicolo e avanzo a passi svelti.
La trovo lì, sul suo letto, intenta a scrivere non so cosa.
“Alex, Al…” la chiamo sussurrando, lei alza distrattamente lo sguardo, mi guarda senza proferir parola, aspettando forse un cenno da me, una parola, un messaggio importante che però non arrivò,
“scusa” le dissi, infatti, “torna pure a fare quello che stavi facendo…è stata una nottataccia” e silenziosamente lei riabbassa il capo e riprende a scrivere solo lei sa cosa. Avrei di gran lunga preferito abbracciarla, stringerla così forte da toglierle il respiro, avrei voluto dirle quanto la amo, quanta paura ho di perderla, avrei voluto urlare “cazzo, marchiatemi col fuoco altre mille volte basta che non toccate lei!”, ma siamo tutti un po’ sconvolti per essere razionali e lucidi, ecco perché lei ha reagito così poco fa ed ecco perché io ho troncato subito il discorso. Non era il momento giusto, il silenzio è la miglior cosa in questo momento, per rispetto a Poussey e Brook.

Mentre mi dirigo, finalmente in bagno, nella mia testa c'è la consapevolezza che dentro i miei guai, nel buio tu sei luce per sempre, Alex.

Spazio autrice!
Ciao a tutti ragazzi! Questa è la mia prima storia e ammetto che non è il massimo, ci devo lavorare di più, lo riconosco ma ci tenevo a scriverla perchè quella scena mi ha colpita molto! La frase finale l'ho presa da una canzone "Lifeline" di Anastacia, la mia cantante preferita in cui ho notato una certa somiglianza con la canzone di Norma.
Grazie mille a tutti voi per le recensioni che spero saranno positive, alla prossima!!
   
 
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