Fanfic su artisti musicali > Arctic Monkeys
Segui la storia  |       
Autore: Padfootblack    25/04/2018    1 recensioni
E se Alex avesse intrapreso una relazione con una collega musicista? E se non fosse tutto così idilliaco?
Raccolta di song fic!
Dal testo:
Probabilmente si accorse del mio sguardo, perché si girò e sorrise imbarazzata, muovendo la mano come a salutarmi. Non riuscii a muovere un muscolo, aveva uno sguardo splendido. Era come se potesse leggermi dentro e mi persi in quel paradiso verde azzurro, fin quando non si voltò di nuovo verso gli altri. E la magia scomparve, ritornai nel backstage del club, attorniato da luci stroboscopiche e ombre penetranti, proprio mentre loro salivano sul palco.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Only Ones Who Know

Matt mi aveva portata nella fredda e nebbiosa Sheffield, convinto che due settimane di vacanze nel grande nord sarebbero piaciute a me e ad Amelia. Lei adorava la neve, era nell’età in cui si è entusiasti di qualsiasi cosa, l’età in cui si ride per ogni sciocchezza, persino davanti a un cane che mangia la neve. Io adoravo lei e Matt e spostarmi per qualche giorno non mi dava fastidio. Oltretutto qui Amelia sarebbe stata a contatto con i nonni paterni che la amavano alla follia.

“Nove e mezza!”esclamò Matt avvicinandosi cauto e circondandomi con le sue braccia: “Ti porto fuori”

“Era ora, Helders”sorrisi passandogli una mano sulla guancia: “Dove andiamo?”

“Sorpresa”poggiò le labbra sulle mie in un leggero bacio e poi alzò la testa al suono del campanello: “Chi è a quest’ora?”

“E lo chiedi a me?”sorrisi.

In a foreign place, the saving grace was the feeling
That it was a heart that he was stealing

Alex entrò lentamente in casa, con un’andatura ciondolante, come se le proprie gambe lo avessero portato qui ma la testa fosse in un altro posto. Si guardò in giro e alzò una mano a mo’ di saluto. Indossava un paio di jeans, una camicia e un cappotto lungo che gli davano un’aria da barbone se unite a barba e capelli lunghi e bagnati. Tutto questo con temperature artiche. Inglesi. Mi sorrise e venne a sedersi di fronte a me: “Come va, B?”

“Nonostante la pioggia, bene. Tu?”

“Anche”. Non sembrava proprio il ritratto della felicità, ma non glielo feci notare.

“Cosa ti porta qui?”chiese Matt preparandogli il te. Certo che gli inglesi erano davvero fissati, lo bevevano a qualsiasi ora del giorno. Alex fece spallucce: “Nulla, facevo un giro”

“Sotto il diluvio?”domandai indagatrice, facendolo ridere: “Questa è pioggerella!”. Benedetta Los Angeles, ora sì che mi mancava.

“Stavo per venire in studio”disse Matt passandogli la tazza bollente.

“Sì, anche io”rispose l’altro laconico. Sembrava non avere la più pallida idea di che giorno fosse o in che nazione abitasse. Dovevano essere state settimane difficili, erano tutti e quattro alle prese con la registrazione dell’album e Alex faceva ogni settimana la tratta Sheffield-Los Angeles per non lasciare Taylor da sola.

“Problemi con Taylor?”indagai.

“No, va tutto bene, non vede l’ora che torni lì”disse Alex in tono indifferente. Avevo intuito il problema dal momento in cui lui aveva messo piede in casa, ma non volevo essere aggressiva, così continuai con la mia indagine per gradi.

“Organizziamo un pranzo?”domandai cauta.

“Sentitevi, se volete”. Osservai Matt e scosse la testa, come a supplicarmi di non dire nulla. Alex beveva il suo te in santa pace, come se quelle occhiaie che gli appesantivano il volto non fossero causate da stress o altri problemi che non voleva dirci.

“Cooks è già lì”continuò Alex: “Nick sta arrivando, hanno detto di avere qualcosa di bello fra le mani, aspettano solo noi”

“Quindi sei venuto per dirci questo?”chiesi curiosa: “Non potevi mandare un messaggio?”

“Darling come sta?”. Alex e Amy erano gli unici a chiamarla Darling e sentirglielo pronunciare mi fece pensare immediatamente alla mia amica inglese e alla nostra conversazione la sera prima. Il ricordo del suo viso rigato di lacrime era vivido nella mia mente.

“Bene”ammisi: “E Amy?”. Lo dissi spontaneamente, senza rendermene conto e potevo già sentire Matt nella sua testa arrabbiarsi con me perché non riuscivo a tenere la bocca chiusa. Le palpebre di Alex si abbassarono, quasi a chiudere gli occhi: “Amy cosa?”

“Come sta?”

“Non lo so”rispose brevemente.

“Non vi sentite più?”. Scosse la testa e bevve un lungo sorso, sapevo che sperava fosse qualcosa di più forte.

“Eppure hai preso un volo intercontinentale per lei”. Deglutì in fretta e precisò: “Per scrivere musica”
“Con lei”

“Bre”mi richiamò Matt, ma non riuscivo a non guardare gli occhi affranti e delusi di Alex. Quest’ultimo finì il te e fece per alzarsi, ma allungai una mano sulla sua per fermarlo. Mi osservò stanco: “Che c’è?”

“L’ho vista ieri”confessai. I suoi occhi si illuminarono di una luce nuova, come se all’improvviso avesse trovato una ragione per parlare e tolsi la mano dalla sua, sapendo che adesso sarebbe rimasto per sapere tutto.

“Come sta?”chiese fingendosi disinteressato.

“Male”

“Dubito sia colpa mia”rispose cercando di darsi un tono.

“Non ti stavo dando la colpa, volevo sapere se tu fossi a conoscenza del motivo”mentii.

“Non lo so”mormorò, ma non gli credevo. Neanche lui credeva alle sue parole.

“Mi ha parlato di te”. Nel silenzio della stanza potevo quasi sentire i battiti del suo cuore accelerare. Cercava di far finta di nulla, ma pendeva dalle mie labbra.

Oh, he was ready to impress and the fierce excitement
The eyes are bright, he couldn't wait to get away

“Dobbiamo andare in studio”disse Matt, ma Alex continuava a guardarmi incuriosito dalla mia rivelazione.

“Lei è … qui?”

“Ha detto che avrebbe passato un po’ di tempo a Manchester e che sarebbe venuta qui solo per registrare”. Alex annuì, ormai aveva smesso anche di fingere che non gliene importasse niente, in questa stanza tutti sapevamo esattamente cosa stava succedendo. Se solo Taylor sapesse in che caos era finita e se solo fosse stata in grado di uscirne senza farsi del male. Se solo questi due avessero smesso di essere così testardi e ciechi di fronte a ciò che provavano. Alzai un sopracciglio cinica e incrociai le braccia: “A quanto pare qualcuno ha fatto una scelta sbagliata”

“Mi sembrava la cosa giusta da fare”

“Allontanare la tua ex solo perché hai paura di cosa provi per lei?”

“Allontanarla per migliorare le cose fra me e Taylor”

“Taylor? Quella che hai ignorato dopo aver passato 24 ore con la tua ex?”continuai imperterrita, sapevo di avere ragione ed ero stufa di vedere Alex e Amy sbattere la testa contro il muro per evitare di affrontare i loro sentimenti.

“Tornare dalla mia ragazza dopo aver scritto due pezzi meravigliosi”corresse lui.

“Che parlavano della tua ex”terminai.

“Okay, è stato bello”ci interruppe Matt: “Ma dobbiamo andare sul serio”

“Sono solo confuso”ammise finalmente Alex: “E so che Tay è un porto sicuro, mentre con Amy non si sa mai cosa stia succedendo”

“Quindi stai con Tay perché ti è comodo” riassunsi.

“La amo ancora”

“Balle”sputai: “Ti si sono illuminati gli occhi quando ho tirato in ballo Amy”

“È solo una fase, passerà”. Sgranai gli occhi e Matt mi coprì le orecchie, come se potesse evitare di farmi ascoltare quell’enorme cazzata. “Vai prima che ti uccida”disse all’amico.

“Se le spezzi il cuore un’altra volta, giuro che ti uccido”minacciai.

“Non le ho spezzato il cuore”disse per convincersi: “L’ho solo allontanata temporaneamente. Lei è più forte di quanto tu creda”. Mi diede un buffetto sulla spalla e si avviò verso l’uscita, sempre con l’andatura ciondolante e la coscienza più pesante di quando era entrato.

“Stai calma”mi sussurrò Matt: “Ci vediamo stasera, okay?”

“Nove e mezza”ripetei e lo baciai, non vedevo l’ora di passare un po’ di tempo da sola con lui.

And even if somehow we could have
Shown you the place you wanted
Well, I'm sure you could have
Made it that bit better on your own

Un rumore di una macchina, come un borbottio continuo, mi svegliò dalla sonnolenza. Guardai fuori dalla finestra e vidi una macchina svoltare l’angolo e parcheggiare a caso davanti ad una villetta. Chiamarla macchina era un complimento generosissimo, sembravano dei pezzi di ferro di diversa provenienza incollati con l’attack. Mi meravigliavo che la guidatrice fosse arrivata sana e salva. Spalancai la porta e avanzò energica verso di me. Il giorno prima ci eravamo viste ed ero rimasta scioccata di fronte al suo maglione extralarge, ai pantaloni larghi e alle occhiaie grigie che le incorniciavano il viso. Oggi sembrava un’altra persona: indossava un vestito, degli stivali alti ed era truccata, il che aiutava a cancellare l’espressione depressa sul suo viso.

“Ehilà B!”esclamò Amy abbracciandomi. Dio, era così magra. Tirò fuori un sacchetto dalla borsa e me lo porse: “Ciambelle fresche, è la migliore pasticceria della città!”

“Entra, ti faccio un te”

“Non ho tempo, ho un sacco di cose da fare, sono solo passata a darti la colazione”. Sentii dei passi dietro me e vidi i signori Helders scendere a piano terra per salutarla.

And I bet she told a million people that she'd stay in touch
Well, all the little promises, they don't mean much
When there's memories to be made

“Avevamo sentito un suono familiare!”

“Signori Helders!”. Amy salutò anche loro, abbracciandoli come se non li vedesse da anni.

“Guardati, sei magrissima”disse la madre di Matt, ma Amy sorrise: “È solo stress, le prometto che quando tutto sarà finito verrò qui a mangiare i suoi manicaretti e prenderò di nuovo peso”

“Sono passati così tanti anni dall’ultima volta che hai mangiato qui!”

“Ah, quelli erano bei tempi”rincarò il signor Helders: “Venivate sempre qui, tu e i ragazzi, ogni domenica”

“E ci avevate promesso che sareste venuti qui sempre!”

“Eh, ma il tempo passa, cara”. Amy si rabbuiò, ma tentò di non darlo a vedere: “Ci vedremo più spesso, starò qui per parecchi mesi per registrare l’album e verrò a farvi visita ogni volta che potrò. Siete vestiti da corsa, non ditemi che con questa pioggia andrete a correre!”

“Nulla ci ferma!”la madre di Matt diede un buffetto sulla guancia ad Amy: “Mi raccomando, passa di qui più spesso”

“Sarà fatto, buona corsa!”si salutarono ed aspettai che si allontanassero per chiederle: “Come stai?”

“Bene! Stasera c’è una nuova band che suona al ...”

“No, Ams”mormorai avvilita: “Stasera Matt mi porta fuori a cena”

“Matt ti porta fuori a cena?”esclamò sorpresa.

“Ma se vuoi disdico e vengo con te”

“Non se ne parla! Per una volta che ti invita fuori, accetta subito. Ti trascinerò al pub un’altra sera. Avete bisogno di qualcuno che vi tenga Darling?”

“No, grazie, ci sono i genitori di Matt. Sicura che non vuoi entrare?”

“Sicurissima”. Aprì la borsa e, abbassando lo sguardo, notò il mozzicone di sigaretta per terra. Quella donna era proprio un’aquila, non le si poteva nascondere nulla.

“Hai iniziato a fumare?”scherzò, ma senza riuscire a sorridere.

“È passato a prendere Matt, sono andati in studio”. Da un lato non volevo darle false speranze dicendole che lui aveva chiesto di lei, ma dall’altro non volevo neanche nasconderglielo.

“Pensavo fosse a Los Angeles”disse come a se stessa. Poi scosse la testa e mi sorrise: “Bene, ora vado”

“Ams”la chiamai dispiaciuta.

“Va tutto bene, B, davvero. Darling è sveglia?”

“No, dorme come un ghiro. Su alcune cose vi assomigliate troppo, mi fa un po’ paura”

“Noi Amelie siamo le migliori”commentò serena: “Passerò a salutarla un altro giorno, ora devo scappare. Ciao!”. E corse via, entrando in quella sottospecie di carretta a pezzi e sfrecciando verso lo studio.

And I hope you're holding hands by New Year's Eve
They made it far too easy to believe
That true romance can't be achieved these days

Per un attimo pensai di dirle che lui era venuto solo per avere informazioni su di lei. Ma la avrebbe fatta sentire ancora peggio, darle false speranze non era ciò di cui aveva bisogno adesso. Per la prima volta nella loro vita, Amy aveva capito cosa voleva, ma Alex no. E lui aveva bisogno di tempo per capire che Taylor non era quella giusta e doveva rimettersi in gioco con Amy. Non sarebbe stato facile per nessuno dei due, ma se c’era una cosa di cui ero certa, era che quei due sarebbero finiti insieme prima o poi.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Arctic Monkeys / Vai alla pagina dell'autore: Padfootblack