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Autore: Nightmare28    25/04/2018    1 recensioni
Una forza malvagia stava per attaccare la terra, più oscura di quanto i bibliotecari potessero mai immaginare , più di quanto fossero in grado di affrontare, la biblioteca si trovava sulla lama del rasoio, su un crepaccio instabile che nemmeno i bibliotecari potevano risanare, c'era un tassello mancante, fondamentale e ignoto, solo quello era in grado di salvare la biblioteca e con lei tutti gli abitanti della terra...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Era cominciata da poco una nuova e normale giornata di lavoro per i bibliotecari ,erano tutti intenti nel sistemare scaffali ,libri o documenti nel tentativo di mettere  ordine in quel caos di sapere e magia ,vennero improvvisamente chiamati da Jenkins nella stanza principale nella quale si trovava l’album de ritagli
“Dicci tutto Jenkins”
disse Eve con il suo solito tono autoritario e talvolta minaccioso
“Dove stiamo per andare?”
chiese poi Ezekiel sapendo già che si trattasse di una qualche missione in giro per il mondo
“Signor Jones ,andrete in Italia ,in nord Italia”
gli occhi di Jacob si illuminarono immediatamente di una luce vibrante
“ah l’Italia ,che bel paese ,così saturo di opere artistiche dal valore inestimabile..”
“Il signor Stone ha ragione ma voi non andrete in vacanza ,sono spariti 7 adolescenti  fra ragazze e ragazzi in questo piccolo paese e se non vado errando non ci fermeremo a questa cifra…quindi sarà meglio che vi sbrighiate a scoprire cosa sta succedendo in modo che non ci siano altre vittime”
 disse poi conducendoli alla porta, si aprì lasciando la luce sprigionata da essa accecare i bibliotecari come ogni volta ,presero una piccola rincorsa e attraversarono il portale ,si trovarono su di un marciapiedi affiancato da una strada molto affollata ,iniziarono a fare un giro di ispezione cercando di notare se  ci fossero persone con atteggiamenti particolari o qualche dettaglio che potesse portarli sulla giusta strada ,erano stati in Italia solo un paio di volte ma mai in quella zona ,si sentivano spiazzati ,confusi e molto disorientati ,Stone si guardava intorno estasiato dalle costruzioni architettoniche commentando ogni piccolo dettaglio e talvolta lamentandosi di come gli architetti avessero coperto la bellezza di edifici storici  con mura grigie e prive di significato ,mentre Ezekiel  guardava ogni vetrina piena di gioielli che gli si presentasse alla vista inciampando o sbattendo contro un palo più di una volta
“Concentrati Jones”
gli disse Eve tirandolo per un orecchio
Avevano percorso una lunga strada arrivando ad una piazza ,davanti a loro si ergeva una enorme biblioteca che aveva tutta  l’aria di invitarli a entrare ed ispezionare qualche libro ,vi entrarono ed iniziarono a cercare, i libri erano ovviamente scritti in italiano ma grazie alle ampie conoscenze linguistiche di Jacob riuscivano comunque a capire cosa ci fosse scritto ,non trovarono niente di interessante ,ma qualcuno aveva trovato interessante guardarli ,scrutarli ,senza farsi vedere ,senza far percepire il suo sguardo ,non si accorsero di niente per svariato tempo finchè Cassandra non notò qualcosa di strano in una ragazza seduta ad un tavolo intenta a leggere un libro con una matita in mano che picchiettava sulle labbra mordicchiandola qualvolta leggesse un passaggio non chiaro ,non stava davvero leggendo ,almeno non in quel momento, alla rossa sembrava di conoscere quella ragazza ,il modo di stare composta in maniera così naturale e quasi involontaria ,la chioma corta ,sbarazzina , di un castano molto caldo con riflessi ramati la riportavano indietro ai tempi di quando ancora non era una bibliotecaria.
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Gli occhi verdi viaggiavano seguendo i movimenti dei quattro stranieri che rapidamente scorrevano fra gli scaffali della biblioteca rimanendo delusi ,voleva andarsene ,non voleva che Cassandra la vedesse ma allo stesso tempo era molto curiosa ,come sempre ;rimase  immobile , seduta ,con un libro in mano per mimetizzarsi con la quiete della biblioteca e assumendo un atteggiamento da lettrice estremamente concentrata, dopo poco sentì lo sguardo inquieto della rossa premerle sulle sue spalle aspettò che la ragazza distogliesse lo sguardo e  furtivamente uscì.
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Cassandra richiamò l’attenzione dei compagni intenzionata a renderli partecipi dei pensieri che le balenavano per la mente  e rigirandosi verso la ragazza indicò il tavolo a cui era seduta solo qualche istante prima ,guardò insistentemente
“Era seduta li neanche tre secondi fa”
 fece vagare lo sguardo per la sala, riuscì ad intravederla uscire dalle rumorose porte scorrevoli, vide il suo viso, non aveva più dubbi su chi fosse quella ragazza, iniziò a camminare molto velocemente seguita dai bibliotecari “Agnes fermati” urlò la rossa già affannata dalla corsa, ma la ragazza non sembrava voler smettere di avanzare ,fu costretta a farlo da Eve che con un scatto l’aveva raggiunta impedendole di proseguire
“Cassandra, che piacere vederti, come stai?”
“Perché sei scappata che cos’hai da nascondere?”
le chiese Baird con tono autoritario
“Non stavo scappando ,ero solo molto di fretta”
rispose evidentemente mentendo
“Ma il tempo per spiarci ce lo avevi, non è così?”
Disse visibilmente irritato Stone
“Non vi stavo spiando, ero solo incuriosita ,insomma mi era giunta voce che Cassandra avesse lasciato il lavoro in ospedale e volevo  vedere che cosa faceva”
disse poi, sembrando sincera questa volta
“Cassandra come fai a conoscerla?”
chiese Jacob
“Lei è una ex paziente dell’ospedale in cui lavoravo, si chiama Agnes Morgan ,è arrivata in ospedale con una grave ferita alla gamba in seguito ad una missione militare in Afghanistan, sembrava le dovessero amputare la gamba ma alla fine non è stato necessario”
“Cassandra è stata la mia unica amica in quel periodo buio, mi veniva a trovare tutti i giorni”
“Risolvevamo i teoremi matematici più difficili insieme, ti ricordi quanto ci divertivamo?”
“Hai detto Afghanistan, maggio del 2009?”
Chiese poi Baird ricevendo un accenno con la testa ,Agnes sentì di nuovo il peso del loro sguardo su di lei, sapeva perfettamente che il colonnello Baird era al comando della stessa missione dalla quale era uscita gravemente infortunata e nella quale aveva rischiato la vita, anche se non a causa della guerra
“No, mi devo essere sbagliata, non puoi essere tu”
“Infatti, qualsiasi cosa fosse ti devi essere sbagliata insomma ,errare humanum est”
disse per poi chinarsi a raccogliere la borsa che le era caduta
“Ora credo di poter andare, ciao a tutti, è stato un piacere conoscervi”
 non le intralciarono il passaggio, riuscì  fare solo un paio di passi prima che Eve parlasse
“ah, aquila Morgan…”
 la mora si girò immediatamente come fosse stata richiamata all’ordine e resasi conto di ciò che aveva appena fatto si maledì e imprecò a bassa voce ,non poteva scappare ,ormai l’aveva scoperta…
   
 
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