Tu, un riflesso distorto e diverso che assemblai al mio, fosti àncora e fosti perdizione, mentre guardandoti mi innamorai errando di riflettere il mio cuore, il mio sguardo, i miei gesti in te. Fu confusione plasmare il mio pensiero al tuo, fu lì lo sbaglio che compiuto ha spezzato la mia anima tenendomi in trappola dentro uno specchio, adesso vuoto. Vuoto di te, vuoto di me, vuoto di noi. Cocci di vetro tagliano le mie lacrime, fredde e trasparenti come invisibile adesso sento me, senza te. È buio dentro questa gabbia, dentro l'ossessione di averti perso, nel pentimento di averlo saputo, ma in questa consapevolezza, non aver agito. Cerco di liberarmi dal tuo riflesso dentro cui il mio disperato lotta, per poterti perdere, un po' per volta, però davvero.