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Autore: Radamantia_chan    28/04/2018    1 recensioni
Dal testo: Quando alzò lo sguardo, vide l’imponente figura maschile stare in piedi, davanti a lei. L’argenteo la fissava con sguardo impassibile ma lei scorse un pizzico di tristezza e compassione. Sayuri continuò a tenere lo sguardo alto senza battere ciglio, poi lo abbassò.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Yomo Renji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore: In realtà non so neanche perchè ho deciso di pubblicarla ma mi piaceva. (?) Yomo è un'amore e ho deciso di dedicarli questa piccola storiella partorita durante la notte ahahah.  Non ha un vero e proprio scopo, semplicemente l'ho voluto immaginare in quei piccoli attimi di dolcezza e parlantina che si concede (e infatti non ho voluto andare troppo nello specifico con la caratterizzazione della ragazza in quanto non era quello il fine). ^^ 




                                                                                                              ----

In un angolo di Cochlea, giaceva la figura snella della ghoul. La regina era rannicchiata con lo sguardo perso nel vuoto mentre con la mano destra stringeva più che mai la spalla sinistra, dove prima c’era il suo braccio.
Era stata gravemente ferita nello scontro contro un investigatore dai capelli bianchi e, uscendone sconfitta, non aveva le forze né di ritornare da loro né di curarsi. 
Sospirò, ''tanto sono abituata a stare da sola al freddo.'' 

Le goccie che scendevano da una tubatura rotta scandivano il tempo e Sayuri ne aveva contati tanti da supporre che ormai fosse passata un'ora. 
Ma qualcosa la fece dimenticare la conta. Udì in lontananza dei passi. Si avvicinavano a passo lento ma deciso e dall’odore era proprio lui. Tra tutti, lui era l’unica persona che avrebbe voluto non incontrare in quelle condizioni, ma non poteva fuggire. Non di nuovo.

Quando alzò lo sguardo, vide l’imponente figura maschile stare in piedi, davanti a lei. L’argenteo la fissava con sguardo impassibile ma lei scorse un pizzico di  tristezza e compassione. Sayuri continuò a tenere lo sguardo alto, senza battere ciglio, poi lo abbassò.

- Perché… tu sei qui? –

Lui non rispose, come sempre.

- Dimmelo, Renji. DILLO. –

Non lo ha mai chiamato per nome, mai. Le lacrime uscirono allo scoperto e non volevano cessare. ’’Merda’’ pensò ‘’Chissà che sembro ai suoi occhi’’.

- Dimmelo… - e lo pronunciò a bassa voce, come se non volesse che sentisse. Yomo rimase in silenzio di nuovo, avvicinandosi ancora a lei. Il suo guardo era dritto nel suo. 

- Non lo so… - sussurrò.

La rossa non ne rimase sorpresa in quanto era abituata a sentire quella frase. La pronunciava sempre.
Il ghoul non è mai stato un grande oratore e raramente attaccava discorso.

-  Non mi odi? –

Disse, senza pensarci due volte, quando lo vide ormai a pochi centimetri da lei. Lui con un cenno della testa, disse di no. ''Dovresti.''

- Perché dovrei? –
- Perché ti ho mentito, ti ho sempre mentito… -
- So come ci si sente a nascondere un passato cosi tragico e se non me lo hai voluto dire non te ne faccio una colpa. Sai che ci sarò sempre per te, quindi quando vorrai sfogarti non esitare a usare la mia spalla. –

Le scostò i capelli dalla fronte e le baciò la superficie ancora impregnata di sangue.

- Perché tu fai parte della famiglia.
- Parli troppo per i miei gusti. - 


 
   
 
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