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Autore: LDstories    03/05/2018    1 recensioni
Alis è una ragazza che frequenta la quinta superiore e sente di avere una vita "incasinata", Matty, che è il suo inconscio, si risveglia nei suoi sogni e la aiuta a risolvere i problemi.
(Ne ho scritti una decina ma preferisco mettere solo il primo).
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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IL TELO BIANCO 
Immersa nel l’epoca a cavallo fra il decadentismo e l’estetismo, Alis, dopo ben 4 ore, aveva una visione ancora e parecchio confusionaria di ciò che avrebbe dovuto studiare con attenzione. 
Troppi pensieri per la testa! 
Oscar Wilde, ”Il ritratto di Dorian Gray”, Freud e la sua dannata psicoanalisi … stavano facendo impazzire lei! E, poi, ancora, quel foglio bianco. Che quasi sicuramente sarebbe rimasto tale. Vedi te, se una professoressa dovesse chiedere ai suoi studenti di disegnare qualcosa che li rappresentasse, frequentavano ancora le medie o erano alle superiori? Beh, una cosa era assai probabile: quel foglio bianco sarebbe rimasto tale. Infondo, un’ improvvisata spiegazione e se la sarebbe cavata, con tanto di ammirazione da parte dei suoi compagni per la spavalderia. O se no, avrebbe potuto fare come Gray: imprimendo o facendo imprimere da sua sorella, per non far sforzi inutili, tutta la sua gioventù e tutte le sue belle qualità in un ritratto… beh, dura lotta però! Virtù,in sé, non ne trovava nemmeno a sfozarsi, al massimo, avrebbe potuto rappresentantare, come ciò che la rispecchiasse, le fasi in cui il fanciullo proiettava tutte le sue cattive azioni nel quadro, senza subirne alcuna conseguenza in vita… 
Che stronzata! Non era così che funzionava! Non per lei, almeno. Lei tutte le conseguenze dei suoi errori li pagava in prima pelle, ed erano proprio questi suoi tormenti a tenerla ancora in piedi, a non farla concentrare alle… diamine, erano già le 2.30 di notte! Però dai, stupore a parte, lo percepiva. I suoi occhi, ormai, non restavano più aperti. 
SOGNO 
Una tela, contornata da un ambiente che le pareva conosciuto, si spiegò davanti ai suoi occhi, era completamente bianca.  
Si girò verso sinistra, poi verso destra. E, allora, sbucò un volto a lei familiare. Non era qualcuno con cui passava tutte le sue giornate, eppure lo guardava e sapeva di conoscerlo da una vita. 
“Ciao Matty!” 
“Beh,cosa te ne pare?” 
Davanti ai suoi occhi il telo era diventato un misto di colori. Ed Alis era ben consapevole di cosa rappresentasse: la sua vita. 
“Uno schifo.” 
“Perché uno schifo?” 
“E me lo chiedi? Guardalo dai! Un caos di colori! E che colori brutti! Oddio! Ma…ma ci sono anche macchie nere,quante macchie nere… e questa? Dio mio Matty,guarda quanto è grossa questa!”  
La osservò e scocciata aggiunse: “Certo! Questa è quella di cinque anni fa… che sbaglio enorme! Matty, passami una spugna, un coltellino… una qualsiasi cosa!” 
“Alis se cancelli il nero, toglierai anche il rosso.” 
“E cosa vuoi che me ne freghi? Tu passami qualcosa intanto!” 
“Saresti disposta davvero a cancellare l’amore pur di rimuovere brutti ricordi? Sai che poi continueranno a vivere nel tuo inconscio, che continueranno a condizionare la tua vita e che, a un certo punto, sarai costretta a ritirarli fuori per salvarti, vero?” 
“Guarda che a me non interessa quello che pensava Freud. Ma ho capito, faccio da sola.” 
Si sforzò a lungo, ma quando controllò i risultati la sua faccia aveva assunto un’aria tutt’altro che soddisfatta. 
“O santo cielo, ma è diventato ancora più brutto! Ancora più nero! Aiutami Matty, ti prego! Lo voglio tutto bianco, tutto! Il bianco è trasparenza, innocenza … è la perfezione! E come sto cercando di vivere ora: senza più commettere errori!” 
 
“Il bianco sarebbe dunque la perfezione? La soluzione a tutti i mali?” 
 
“Io credo di si: tutti gli altri colori portano comunque al nero.” 
“Ma Alis, io il tuo telo lo vedo invece pieno di colori, ed è fantastico, anche coi suoi puntini neri: Guarda com’eri gialla, guarda l’originalità. Guarda il blu, guarda il celeste, guarda com’eri sognatrice! Il verde, la speranza che avevi e il rosa dai, tutta quella spensieratezza… potrei andare avanti all’infinito! Perfino quel grigio pessimistico che si sta aggiungendo ha il suo tocco di fascino!” 
 
“Sei cieco: io lo vedo tutto nero e lo voglio tutto bianco!” 
 
“Anche il bianco c’è! Ma non li vedi i bianchi sporchi che ci sono in giro? Perché io preferisco decisamente una totalità di colori. Ma se sono tanto gli altri che ti preoccupano Alis, allora ti dirò:  C’è chi nel tuo quadro vedrà la perfezione, non il bianco, ma quello che secondo lui è l’accostamento più bello di colori. C’è chi cercherà di trovarne a tutti i costi del nero, ma non angosciarti, lo farà solo per non pensare al suo. C’è chi non lo noterà nemmeno, un’occhiata e passerà avanti. C’è infine chi, forse, lo saprà guardare meglio di te, prenderà semplicemente coscienza dei puntini neri. Qualcuno non gli accetterà, qualcun’ altro ne prenderà semplicemente atto Alis e non smetterà di volerti bene per quello che sei. E sono queste le persone che devi tenerti ben strette.” 
 
“Esistono? Nonostante ci sia del nero?” “Esistono, esistono. Ne hai già incontrate e ne incontrerai. Ma poi Alis, non noti quanto quei puntini neri siano insignificanti… quanto siano piccoli se rapportati a una vita intera?” “Sei abbastanza convincente, devo ammetterlo. Non sai quanto vorrei vedere quello che vedi tu.” 
 
“Quello che vedo io?” Matty rise lievemente e aggiunse:“… Infondo infondo lo vedi tu!” “Io? Che stai dicendo? Non è vero! Magari!” “Io sono molto più te di quanto tu creda.” “Ma… come potrebbe essere così” Tutto cominciò a dissolversi e lei, a capire. Matty sorrise. “Non voglio che finisca questo sogno Matty! E quel che dici… non può essere vero!” “ Si che lo è e lo sai, adesso lo sai. Apri gli occhi su.” 
 
 
FINE  SOGNO. 
 
Era tornata nella sua stanza, con occhi ancora socchiusi si guardò attorno. Si sforzò d’imprimere quel sogno nella mente. Guardò l’orario: 6:05. Era veramente tardi, non sarebbe mai riuscita a finire i suoi compiti. Chiuse tutti i libri.  Fissò il foglio bianco e decise che non sarebbe rimasto ancora tale a lungo. 
 
Poche ore dopo accanto ai ritratti, più o meno perfetti, spuntava un foglio pieno di colori.
Nota dell'autrice: lo scrissi nell'anno 2013/2014. Come detto nella trama, avrebbe una continuazione, ma come feci per la Mission Leila, anche di questo preferisco mettere solo il primo. Se poi qualcuno mi chiederà il seguito, provvederò a riscriverlo al computer. Buona lettura!
   
 
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