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Autore: HyeSeok    04/05/2018    0 recensioni
Per aiutare il fratello e il cognato rimasti feriti in un incidente d'auto, Sungmin raggiunge Gangwon, ai piedi del Monte Seorak, dove si occuperà del loro albergo.
ma quando scopre che il suo socio altri non è che l'affascinate ex marito, kyuhyun, Sungmin non è più sicuro di riuscire nel intento. Come può vivere tranquillamente sotto lo stesso tetto di Kyuhyun se il ricordo del loro amore ancora indugia nei suoi pensieri?
Un tempo Sungmin lo lasciò perchè lui non voleva abbandonare il suo rischioso lavoro al cantiere. Ora Kyuhyun non è più in pericolo, ma lui sarà in grado di affrontare il rischio che comporta quell'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ci vollero poco più di due ore per ripulire tutta la cucina e parte del soggiorno. Quando finalmente ebbero finito, giurarono entrambi che non avrebbero più voluto vedere un altro fagiolino per tutta la vita.
Mentre Kyuhyun finiva di pulire, Sungmin accettò il suo suggerimento di usare il bagno per primo. Con gratitudine lavò via i resti di quell’orribile pomeriggio, lasciando che l’acqua scorresse sul suo corpo stanco. Se non fosse stato per l’aiuto di Kyuhyun non gli sarebbe bastato l’intera serata per ripulire. Sorrise mentre si asciugava e si cospargeva di talco profumato. Strano, ma aveva dimenticato quanto gli fosse stato d’aiuto durante il periodo in cui erano stati sposati. Il sabato era sempre stato un giorno pesante per lui. Lavorava part-time in un grande magazzino, in quel periodo, ma c’erano sempre state tante cose da fare quando arrivava il sabato. Kyuhyun si alzava con lui e, dopo una piacevole colazione, di solito si offriva di aiutarlo. In poche ore ripulivano l’appartamento, facevano il bucato e mettevano via la spesa. Avevano il resto della giornata a loro completa disposizione. Non era insolito che facessero l’amore nel pomeriggio e poi sonnecchiavano un poco, l’uno nelle braccia del altro.
Sungmin scosse il capo per liberarsi di quei ricordi dolorosi. Quel capitolo della sua vita era chiuso. Se Kyuhyun l’avesse amato abbastanza da rinunciare al suo lavoro, non ci sarebbe stato un divorzio, ma, sfortunatamente, per lui la professione era più importante del marito. S’infilò la vestaglia e uscì dal bagno. Aveva appena cominciato a dimenticare, quando Eunhyuk e Donghae avevano avuto quell’incidente. Adesso, avrebbe dovuto ricominciare tuta daccapo.
Il telefono suono mentre si stava vestendo. Sentì Kyuhyun rispondere e parlare per qualche secondo, quindi posare il ricevitore e andare in bagno.
Sungmin finì di vestirsi e andò in cucina ad aspettarlo. Qualche minuto dopo l’uomo lo raggiunse, completamente vestito e rasato.
<< >Toc-toc >>
<< Entra >>
<< Sei pronto? >>
<< Si. Chi era al telefono prima? >> Sungmin prese il cellulare e si diresse alla porta.
 << Kim Yesung >>
<< Oh! Cosa voleva? >>
Kyuhyun gli prese il braccio e indicò il pontile. << Prendiamo la barca. Conosco la strada >>
<< Mi sembra una buona idea. Cosa voleva Yesung? >> chiese di nuovo Sungmin mentre si avviavano verso il lago.
<< Te >>
Sungmin si girò a guardarlo brevemente. << Me? >>
<< Si. Ma gli ho risposto che eri occupato >>
<< Sul serio? >> Gli occhi di lui lampeggiavano pericolosamente. << Non ti è venuto in mente che forse non ero troppo occupato per parlargli? >>
<< Mi è venuto in mente, ma ho creduto che non volesse niente di importante >>
<< Come facevi a saperlo? >> chiese Sungmin freddamente.
<< Perché gli ho chiesto se era importante, e lui ha risposto di no. Ho immaginato che stesse cercando di farti la corte, è tutto >> replicò l’uomo con indifferenza.
<< Kyuhyun! >> Sungmin si fermò irritato. << Da ora in poi quel che ‘immagini’ tienitelo per te e lasciami in pace >>
<< Oh, ti piacerebbe, eh? Ter l’ho detto, Sungmin, Yesung sta solo cercando un’avventura. E’ meglio che stai lontano da lui! >>
<< Questa è la tua opinione! Forse io potrei giudicarlo un uomo molto affascinante! >> ribattè Sungmin.
Naturalmente non lo pensava affatto. Al contrario, non gli piaceva, ma Kyuhyun non l’avrebbe mai saputo. << Si, forse lo pensi >> concordò lui. << Sarebbe proprio il tuo tipo >>
<< Cosa significa ‘proprio il mio tipo’? >>
<< Voglio dire che ha un lavoro tranquillo in un ospedale. E questo è un punto a suo favore >> ribattè Kyuhyun. << Potresti aspettare il suo ritorno ogni sera, senza temere il peggio >>.
<< Sei assurdo! Conosco appena quell’uomo e tu ci hai praticamente sposati! >>
<< Su, ammettilo! Non ti piacerebbe avere un uomo come Yesung? >> insistette Kyuhyun scaldandosi.
<< Si! Mi piacerebbe avere un uomo con un lavoro tranquillo! >>
<< Vedi? >> La collera di Kyuhyun si raffreddò immediatamente. << E’ quello che cercavo di dirti. Ma ascolta, Sungmin, non saresti mai felice con un uomo così >>
<< Sei pazzo! >> affermò Sungmin, dirigendosi irritato verso la barca.
<< Forse, ma conosco l’uomo che ho sposato >>
<< Allora avresti dovuto preoccuparti di più per il ragazzo che hai sposato. Ne è passata di acqua sotto i ponti, ormai >> disse lui.
<< Ho ancora i miei ricordi >> commentò lui raggiungendolo. << E, se vuoi ammetterlo, anche tu hai i tuoi >>
<< Sto cercando di liberarmi di quei ricordi. Ti consiglio di fare lo stesso >>
L’uomo sorrise. << Lo sto facendo, ma con scarso successo >>
<< Continua a provare. Io ci sto riuscendo >>
L’uomo scrollò le spalle con indifferenza, mentre l’aiutava a salire sulla barca. << Buona fortuna! >> mormorò.
 
Il sole era una sfera color arancio nel cielo quando Kyuhyun e Sungmin si allontanarono dal pontile. La barca fendeva lentamente le acque mentre Kyuhyun la guidava fuori dalla baia.
Senza dubbio quella era la parte della giornata che Sungmin preferiva. Il caldo intenso era passato mentre il sole si abbassava lentamente dietro la cima della collina, gettando il suo rosso bagliore sul lago. Le acque erano limpide, i turisti tornavano con le barche ai loro campeggi o negli alberghi. Solo le barche dei pescatori turbavano la superfice liscia del lago.
Quando Kyuhyun abbassò la leva accanto alla ruota del timone, Sungmin sentì la barca spingersi avanti, uscire dalla baia e dirigersi nelle acque aperte.
Una sensazione di gioia  s’impadronì di lui, la barca acquistò velocità e, come d’incanto, tutte le precauzioni della giornata furono dimenticate. Sungmin non appoggiò il capo contro il sedile, godendo della sensazione del vento che gli scompigliava i capelli.
Kyuhyun gli sorrise e accese la radio. Come per magia le dolci note della colonna sonora di Giulietta e Romeo riempirono l’aria.
Sungmin vedeva in lontananza i fuochi dei campeggi che punteggiavano la spiaggia, mentre i campeggiatori preparavano la cena. Bambini felici e liberi giocavano sul bordo dell’acqua, gettando i sassi nel lago.
Dopo poco la barca scivolò nella baia di Suncheon. Kyuhyun si accostò al molo mentre uno dei ragazzi che lavoravano sulla banchina gli dava una mano ad assicurare la barca.
Kyuhyun scese e si girò per aiutare Sungmin. Prima che lui potesse capire le sue intenzioni, Kyuhyun lo prese tra le braccia e lo posò sul molo accanto a lui.
<< Non era necessario >> replicò l’uomo senza fiato.
Il tocco di Kyuhyun gli aveva trasmesso un brivido lungo la spina dorsale per la seconda volta, quel giorno.
<< Lo era per me. Che ne dici di dimenticare il passato…almeno per questa sera e divertirci? >>
Prima che lui potesse dire qualcosa, l’uomo gli aveva preso la mano e si era incamminato lungo la fila di barche attraccate al molo.
Diverse persone erano sedute su panche a pescare; una giovane coppia, ovviamente in luna di miele, si scambiava baci, riluttante a dare l’addio al giorno che languiva.
Incamminandosi lentamente sul marciapiede che portava al ristorante, Kyuhyun e Sungmin godettero della bellezza di quella tranquilla serata estiva. Non si erano resi conto  di tenersi per mano finchè non giunsero al ristorante e Kyuhyun chiese un tavolo per due. Qualche minuto dopo erano seduti ad un tavolo con vista sul lago e un cameriere aveva portato loro il menù.
<< Cosa preferisci? >> gli chiese Kyuhyun con aria assente.
<< Tutto! >> disse Sungmin entusiasta. << Cioè, tutto tranne i fiocchi d’avena >>
<< O il burro di arachidi >> aggiunse lui. << Che ne dici dfi una bistecca? >>
<< Buon’idea! >>
<< O spaghetti? >>
<< Favoloso! >>
<< O…vediamo, che ne dici del pollo? >>
<< Delizioso! >>
Kyuhyun sollevò gli occhi dal menù. << Cosa? Bistecca, spaghetti o pollo? >>
<< Tutto, Mi sembra di non mangiare da un mese! >>
Se il cameriere pensò che la loro ordinazione di pollo, bistecca, spaghetti e dolce fosse insolita, non lo diede a vedere. Era troppo occupato a fissare con interesse Kyuhyun.
Quando alla fine lasciò il loro tavolo, Sungmin non potè impedirsi di commentare: << Hai visto come ti guardava? >>
<< No. Mi stava guardando? >> sorrise Kyuhyun.
<< Lo sai molto bene >>
L’uomo allungò la mano e prese quella di Sungmin fra le sue. << T’importa se altri uomini mi guardano? >> chiese serio
<< No, certo che no >> protestò lui, togliendo in fretta la mano. << Pensavo solo che fosse troppo sfacciato >> . << Peccato >> Kyuhyun sospirò. << Sapevo che ti sarebbe importato >>.
Sungmin girò il capo verso la finestra, fissando il lago scintillante. Kyuhyun lo rendeva nervoso quando parlava così.
<< Non è quel che hai detto l’altro giorno. Dicesti di essere contento che il nostro matrimonio fosse finito >> gli ricordò, ancora colpito dalle odiose parole che si erano scambiati il primo giorno.
<< Ti ho detto molte cose di cui mi sono pentito dopo >> riconobbe lui. << Mi piacerebbe pensare che neppure tu intendessi sul serio le cose che hai detto >>.
<< Dico sempre quello che penso >> replicò Sungmin ostinato.
<< Oh! Allora devo desumere che pensavi sul serio tutte le accuse che mi hai rivolto l’anno scorso >>.
<< Si >> replicò lui, lottando contro le lacrime. Era deciso a non lasciarsi trascinare in qualche stupida lite, quella sera, ma era chiaro che era proprio quel che stava avvenendo.
Lo sguardo preoccupato di Kyuhyun si posò sulla superficie del lago, mentre uno spiacevole silenzio cadeva tra loro.
<< Sai? >> cominciò Kyuhyun qualche minuto dopo. << Non sono mai riuscito a capire il bisogno di Donghae di comprare quell’albergo fino ad ora. Sono già stato qui, ma adesso mi rendo conto che questo posto riesce ad entrarti nel sangue. Guarda solo il lago >>
Gli occhi di Sungmin godettero della bellezza che si stendeva per miglia davanti a lui. Era veramente bello, e poteva capire perché le lettere di Eunhyuk  erano sempre state piene d’amore e di eccitazione per la sua nuova casa sulle scabre colline do Sokcho-si.
<< E’ molto bello >> disse lui piano. << Capisco perchè Donghae ed Eunhyuk sono così felici qui >>
<< Hanno avuto un bel matrimonio. Li invidio >> ribattè Kyuhyun distante, gli occhi ancora attratti dalle acque scure.
<< Ehi…i signori Cho… >>
Sungmin e Kyuhyun alzarono gli occhi nello stesso momento  per vedere il signor Choi e sua moglie, Irene, avvicinarsi al loro tavolo.
<< Non mi aspettavo di vedervi qui, stasera! >> sorrise Irene. << Mio marito mi ha detto che avete avuto qualche problema con le conserve, oggi pomeriggio! >>
<< Qualcuno, si >> Sungmin sorrise. << Kyuhyun ha deciso di mangiare fuori stasera >> spiegò timidamente, cercando di evitare gli occhi ridenti del signor Choi.
<< Direi che suo marito è una persona intelligente >> commentò il signor Choi con una risata. << Dopo la giornata che avete passato, avevate bisogno entrambi di un po’ di relax! >>
Dopo qualche minuto i Choi si allontanarono e lasciarono Kyuhyun e Sungmin a consumare la loro cena.
Un’ora più tardi uscirono di nuovo nella tiepida serata estiva.
<< Oh, Dio! >> gemette Sungmin cercando di allentare la cinta dei pantaloni. << Come abbiamo potuto mangiare tanto? >>
<< All’inizio è stato facile >> confessò Kyuhyun. << E’ stata tutta colpa del dolce >>.
<< Facciamo una passeggiata >> suggerì Sungmin. Era stat una bella serata e non voleva finisse così presto.
La cena e la conversazione superficiale dell’ora precedente avevano addolcito il loro stato d’animo. Presero a passeggiare lungo la sponda del lago, ascoltando il tranquillo lambire delle onde contro la spiaggia.
La luna era alta nel cielo e illuminava i loro passi.
Kyuhyun sospirò, respirando profondamente la fresca brezza che soffiava dal lago. << E’così bello! >>
Era bello. Soprattutto quando Kyuhyun gli prese la mano e lo guardò per avere il suo assenso. Per un attimo fu tentato di negarglielo, ma quando la sua mano fu in quella di lui, la bocca rifiutò di emettere alcun suono.
Tra il gracidare delle rane  e il canto dei grilli, l’aria era viva di sinfonia della natura. Sungmin sapeva di comportarsi in modo insensato, ma provava una strana sensazione di pace mentre camminava mano nella mano con Kyuhyun. Quella sensazione strana e inquietante lo confondeva e lo spaventava. Aveva appena pensato che il suo amore per lui fosse morto. Ma se era così, perché sentiva le gambe deboli e lo stomaco stretto in una morsa al semplice tocco della sua mano?
Camminarono per mezz’ora, alla fine giunsero in una zona erbosa.
<< riposiamoci un attimo >> pregò Kyuhyun
<< Stai invecchiando >> rise Sungmin. Ma si lasciò andare anche lui sul folto tappeto erboso.
<< Lo credo anch’io >> assentì lui stendendosi sulla schiena e incrociando le braccia dietro il capo.
Sungmin si distese accanto a lui, con lo sguardo fisso in cielo. La lucentezza delle stelle lasciava quasi senza fiato. Cominciarono a cercare le varie costellazioni per gioco, ridendo insieme quando uno di loro sbagliava.
<< Sei sempre stato terribile in astronomia >> scherzò Sungmin quando Kyuhyun scambiò la stella della sera con Marte.
<< Ho sempre passato il tempo in cose più importanti quando ero a scuola >> si difese lui ridendo.
<< Come i ragazzi? >>
<< Beh, certo, non sprecavo il mio fascino con le ragazze! >>
<< Sei tremendo! >> commentò Sungmin fissando il cielo tempestato di diamanti e ignorando la velata allusione nella voce dell’uomo. << Inoltre, chi ti ha mai detto che avevi fascino? >>
<< Tu. Molte volte >>. Si girò su un lato e appoggiò il capo sulla mano.
<< Non ricordo >>.
<< Allora >> gli prese il volto tra le mani, << forse potrei aiutarti a ricordare >>.
<< No! ><
Sungmin cercò di allontanarsi, nervoso, ma lui glielo impedì.
<< Si >>
L’uomo inghiottì a fatica e i suoi occhi castani incontrarono cautamente quelli scuri di lui.
<< Kyuhyun…non cominciare, faresti una sciocchezza >> l’avvertì con voce tremante.
<< Non ho intenzione di fare alcuna sciocchezza >> replicò lui. Gli passò una dito sul contorno del volto.
<< Non piace sentirti dire che non ti ho mai affascinato. Credo di averlo fatto…molte volte >>. La voce dell’uomo aveva assunto un timbro roco mentre con le dita continuava ad esporare i contorni familiari delle sue curve. << Adesso mi dirai che non ricordi neppure questo? >>
<< Esatto. Non ricordo neppure questo >> ribattè Sungmin ostinato.
<< Piccolo bugiardo! >>
Sungmin s’irrigidì quando vile le labbra dell’uomo avvicinarsi alle sue.
<< Kyuhyun…no…! >> Le sue parole furono soffocate dalla bocca dell’uomo, che si chiuse sulla sua.
Sungmin chiuse gli occhi involontariamente; la sensazione di quelle labbra sulle sue gli trasmetteva brividi lungo la spina dorsale.
Quando le loro labbra si separarono, qualche attimo dopo, il respiro dell’uomo era irregolare.
<< Era abbastanza eccitante, signor Cho? >> chiese lui piano.
<< Sono il signor Lee, e non ci ho fatto caso >> mentì lui.
<< Mi dispiace, penso ancora a te come il signor Cho >> si scusò lui. << E cerca di stare attento stavolta >>. Le sue labbra tornarono su quelle di lui lentamente, sensualmente. Sungmin gli passò le braccia intorno al collo sollevando il volto per ricevere il bacio, senza più curarsi di respingerlo. Stavolta il baciò fu più lungo, più profondo, la lingua dell’uomo esplorò intimamente la sua bocca. Kyuhyun era sempre stato un maestro nell’eccitarlo in fretta, e ora gli stava provando che poteva ancora farlo, senza alcuno sforzo.
Lui udì un gemito e fu sorpreso di scoprire che veniva da lui; sentì le dita dell’uomo scivolargli lungo il braccio e la camicia scivolargli dietro le spalle. La mano dell’uomo accarezzò teneramente il petto. << Dimmi che non lo ricordi >> lo sfiorò sfidò in un sussurro roco.
<< No! >> I sensi di Sungmin turbinavano. Avrebbe dovuto fermarlo. Avevano sempre avuto un’attiva vita sessuale durante il matrimonio, e lui sapeva che sarebbe stata solo questione di minuti, poi si sarebbero lasciati coinvolgere in qualcosa che avrebbero rimpianto entrambi.
<< Allora che ne dici di questo? >> insistette lui, baciando la soffice punta di un capezzolo.
Un gemito traditore gli sfuggì ancora dalle labbra, mentre la bocca dell’uomo si muoveva da una parte all’altra sul petto e la lingua lo provocava, insistente, nel tentativo di strappargli una confessione.
Non era leale quel che stava facendo, penso Sungmin, mentre affondava le dita nella folta massa di capelli scuri di Kyuhyun. Questi era conscio dell’effetto che aveva sempre avuto su Sungmin e lui era irritato nel pensare che stava usando quella tattica per provargli che era ancora attratto da lui!
<< Ancora niente di familiare? >> insistette Kyuhyun
<< No, niente. Credo che dovrei….>> Sungmin ansimò, quando la mano dell’uomo scivolo più in basso.
<< Kyuhyun! << protestò debolmente, il suo corpo era vivo sotto quelle carezze audaci e intime. << Smettila subito! >> ordinò debolmente.
<< Ho finalmente suonato un campanello? >> chiese lui, pieno di speranza
Un campanello? Ogni fibra del suo essere fremeva!
Non era giusto, pensò gemendo estatico ancora una volta. Avrebbe pagato per questa…questa…commedia!
D’accordo, signor Cho! Questa commedia si può recitare anche in due! La sua mano andò appassionatamente sulla camicia dell’uomo. << D’accordo, caro, mi arrendo! Ricordo tutto >> confessòl con voce sensuale.
Kyuhyun sbattè le palpebre stupito. << Sul serio? >>
<< Oh, puoi scommetterci! >> gli sussurrò nel suo tono più suadente. Strappò con violenza il primo bottone della camicia, facendolo volare da qualche centimetro da loro, nell’oscurità della notte. << Ricordo come ti spogliavo >> saltò il secondo bottone, << e facevo scorrere le dita sul torace >> il terzo e quarto bottone seguirono i primi. Sungmin adesso gli aveva tolto la camicia e aveva nascosto il volto sulla pelle calda del torace mentre le mani slacciavano la cintura dei pantaloni
<< Ehi! >> gemette Kyuhyun col respiro pesante. << Rallenta un poco! >>
<< Non posso! Sono troppo eccitato! >>
Kyuhyun trattenne il respiro e gemette di nuovo. << Su tesoro, rallenta! >> pregò quando le mani di lui si fecero più audaci.
<< Ti sto suscitando vecchi ricordi, caro? Rammenti quanto giacevamo l’uno nelle braccia dell’altro e facevamo l’amore tutta la notte? >> Le sue mani si muovevano sensualmente sulla pelle nuda. << E sicuramente non hai dimenticato com’eri…eccitato quando ti facevo questo >>
<< Sungmin…>> Kyuhyun gli afferrò le mani e lo fermò; il suo sguardo ardente catturò quello di lui. << Smettila, a meno che non faccia sul serio! >>
<< Sul serio? Certo che faccio sul serio. E tu no? >>  Questo gioco era diventato improvvisamente di cattivo gusto per entrambi.
Sungmin si sentiva così frustrato sessualmente, che provò il forte impulso di gridare. Desiderava essere tra le sue braccia e lasciare che lui lo portasse in quel paradiso di passione che ben conosceva. Ma non sarebbe mai tornato nel suo letto solo per farsi prendere in giro!
<< Se intendi dire che voglio far l’amore on te, la risposta è si! Non ci vuole molto a capirlo! Ma ho la strana impressione che tu non faccia sul serio >>
Sungmin balzò in piedi, sistemandosi i vestiti con irritazione. << Hai ragione! Non ho intenzione di entrare nel tuo letto! Pensavo fosse perfettamente chiaro, il primo giorno che siamo arrivati! >>
<< Oh, è stato chiaro! >> gridò Kyuhyun alzandosi in piedi e sistemandosi i pantaloni. << Ma pensavo fosse solo la tua ostinazione! Tu mi desideri quanto ti desidero io, non cercare di negarlo! >>
<< Siamo divorziati, Kyuhyun! Riesci a capirlo? >>
<< Il  nostro divorzio è stato un errore! >> gridò lui. << Per una volta, perché non ammetti la verità? Se avessi ascoltato la ragione, saremmo ancora sposati, oggi! >>
<< Ti preoccupavi più del tuo lavoro che di tuo marito…>>
<< Ti amavo e tu lo sapevi >>
<< Allora perché hai divorziato senza protestare? Chiese lui con veemenza. Era la prima volta che gli rimproverava di non essersi opposto al divorzio. Erta sempre stato irritato per come lui lo avesse accettato senza protestare; il solo pensarci lo feriva profondamente.
Kyuhyun lo fissò con aria di sfida poi, con un sorriso esasperato, si passò le mani tra i capelli. << Non pensavo facci sul serio riguardo al divorzio, Sungmin. Credevo che fosse tutto un bluff e pensavo di dover solo aspettare che tu rinsavissi e crescessi >> confessò. << Quando mi arrivarono tutti i documenti, ne rimasi colpito, poi mi irritai. Se tu eri deciso ad andare fino in fondo, io non ti avrei ostacolato >>
Sungmin stava quasi male per il rimorso, pensando che il suo matrimonio si sarebbe potuto salvare se ci fosse stato più dialogo tra loro. << Mi dispiace, Kyuhyun >> disse tranquillamente. << Pensavo sapessi che non faccio minacce infondate >>.
<< Lo so adesso >>.
<< Beh, tutto questo è passato >> gli ricordò Sungmin.
<< Probabilmente non ci saremmo neppure più visti se non fosse stato per quest’incidente…>>
<< Hai ragione. Sarebbe troppo sperare in una riconciliazione? >> Gli occhi seri dell’uomo incontrarono quelli dell’altro uomo, pieni di speranza.
<< Hai ancora il tuo lavoro >>
<< Ed evidentemente tu non sei ancora cresciuto! >> ribattè lui con voce tagliente
<< Evidentemente >>
<< Vuoi ancora il mondo su un piatto d’argento, eh? >>
<< Non il mondo, solo mio marito >>
<< Allora forse potrei aiutarti a realizzare il tuo sogno, signor Lee >> Kyuhyun gli sorrise malizioso.
<< Cosa vuoi dire? >> chiese lui con sospetto, mentre si accingevano a tornare verso la barca. << Non ho bisogno del tuo aiuto per trovare un marito! >>
<< Oh, ma certo, tesoro! Troveremo un marito tranquillo in pochissimo tempo! >> Gli mise un braccio intorno alla vita con prudenza. << E ho proprio il verme, l’uomo, che fa per te! >> si corresse in fretta.
<< Sei pazzo! >>
<< No, non credo. Vedrai. Funzionerà perfettamente! >>
<< Vuoi dire anche a me chi è il fortunato? >>
<< Certo, mio caro. Ma non preoccuparti, è maturo al punto giusto per essere colto >> gli assicurò in tono fiducioso.
Sungmin si fermò e mise le mani sui fianchi. << E chi sarebbe maturo al punto giusto per essere colto? >>
Kyuhyun sorrise, poi si chinò per baciarlo amichevolmente sul viso. << Kim Yesung, tesoro. Chi altri? >>
   
 
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