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Autore: AliceVolevaMorire    04/05/2018    3 recensioni
Il movimento è la prima causa di morte dell'essere umano.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guida per corpi in movimento
 

Premessa alla prima edizione

Perché una guida per corpi in movimento? Non ci muoviamo, forse, tutti i giorni, costantemente? Davvero c'é bisogno di una guida che ci insegni a farlo? Esistono migliaia di guide per viaggiatori, cosa può aggiungere questo breve saggio alle trattazioni già pubblicate?
Queste sono le domande che l'ingenuo lettore può porsi leggendo il titolo di questa guida. Tuttavia queste sono domande sciocche.
Lungi da me lo spiegare all'incauto lettore come muoversi o dove andare (orrore!). Codesto libercolo è infatti l'elogio della staticità, dell'immobilismo e dell'horror vacui.
In queste pagine riceverete istruzioni fondamentali per continuare ad esistere su questo pianeta senza rischiare di tirare le cuoia da un momento all'altro, sia fisicamente che spiritualmente.
L'autore

 
Primo capitolo: il movimento.


Il movimento è la prima causa di morte dell'essere umano, sin dalla preistoria. Non solo. Mi azzarderei ad includere anche il mondo animale in questa statistica del tutto empirica, e a quel punto si tratterebbe di tornare indietro sin dalla prima comparsa della vita sulla terra.
Il brodo primordiale. Che termine affascinante e pericoloso. Immaginatelo. Una pozza di sostanze improbabili che gorgoglia e al cui interno si muovono atomi, particelle, sostanze chimiche di ogni genere. Lo scenario perfetto per scatenare l'inferno, come è poi accaduto. La creazione dei batteri. E poi l'arrivo dei pesci, tanto superbi da voler spingersi sin sulla terra ferma per poi rimanere miseramente spiaggiati. Ricordate la figura del pesce con due zampe e una coda che agonizza ai bordi di uno stagno? Certo che la ricordate, se avete fatto delle scuole elementari come si deve. Quanti pesci sono morti nel tentativo di diventare anfibi?
Il problema nasce da lì, più o meno. Da questa voglia di nomadismo, di novità, di scoperta che ha portato all'evoluzione delle specie. Non c'è da stupirsi che al giorno d'oggi siamo ridotti come siamo ridotti. Sarebbe stato meglio rimanere nell'acqua, fermandoci allo stadio di batteri.
Tuttavia questo non è successo, e ora dobbiamo pagarne le conseguenze. Il fatto che viviamo su una palla sospesa nello spazio siderale, che ruota non solo intorno a se stessa, ma anche intorno al sole, che a sua volta ci trascina in una giostra che ruota in una galassia rotante non aiuta. Il solo pensarlo fa venire il mal di testa. Siamo dunque preda del movimento nello spazio, e su questo aspetto possiamo lavorare poco. Come poco possiamo lavorare sul fatto che all'interno del nostro buon geoide sia attivo un party non stop di sostanze agghiaccianti e che la crosta terrestre sia una fan incallita della lambada.
Esiste un'ottima probabilità che la vostra dipartita dal pianeta sia causata dal movimento di elementi che sono estranei alla vostra volontà. Me ne dispiaccio, ma per questo non posso fare molto. Terremoti, tsunami e esplosioni vulcaniche sono pericoli da cui non posso proteggervi. Anche il corpo, internamente, può causarvi problemi. Non è questo il punto della mia trattazione: non ho la soluzione per l'immortalità. Posso comunque provare a rendere più piacevole la vostra permanenza su questo delirante pezzo di terra viaggiante grazie ad alcune importanti osservazioni.

 
Spostarsi nel quotidiano: perché?
 
Non vi è motivo alcuno per cui voi dobbiate rischiare la vostra vita quotidianamente. Mi parlerete del lavoro, dei figli, degli impegni. Si tratta di scuse per un comportamento irrazionalmente mobile. Lo spostamento fisico nel quotidiano è pericolosissimo. Potreste rimanere coinvolti in un incidente d'auto, oppure potrebbe cadervi una tegola in testa. Potreste cadere rompendovi l'osso del collo.
Il ventaglio di probabilità di rimanere uccisi durante i vostri spostamenti giornalieri è incredibilmente alto.
La soluzione, tuttavia, esiste. Se proprio non potete fare a meno, spostatevi. Ma il meno possibile, e con un mezzo sicuro. Per mezzo sicuro intendo i vostri piedi, che in teoria non sono a rischio guasto. Controllate sempre prima di attraversare la strada, reggetevi bene al corrimano sulle scale e, magari, indossate un casco. Eviterete così di essere colpiti a morte da vasi volanti ed escrementi di uccelli, che potrebbero portarvi malattie orribili e mettervi in imbarazzo con gli altri passanti .

 
Sottoparagrafo: i pericoli delle scale mobili
 
Le scale mobili, avendo insita una capacità di movimento data da improbabili mezzi meccanici, rappresentano un pericolo. Evitatele a tutti i costi. Se proprio non esistono alternative, avanzate cautamente sull'infernale aggeggio cercando, dopo un'accurata osservazione, di calcolare il momento preciso in cui potrete mettere il piede trovando lo scalino.
C'è un motivo se in tutte le scale mobili un cartello vi obbliga a rimanere fermi e vi impedisce categoricamente di camminare. E' il risultato di una semplice equazione: aggiungendo il vostro movimento a quello della scala raddoppierete le possibilità di incidente.

 
Muoversi per sport: un'idiozia che va fermata al più presto
 
Esistono persone che non si accontentano di rischiare la vita per andare al lavoro (e che comunque dovrebbero essere fermate) ma che con l'ausilio dei loro piedi o di mezzi ridicoli come biciclette e altre diavolerie a rotelle desiderano uccidersi nella più faticosa delle maniere. C'è chi arranca in bicicletta su stradine di campagna e chi sfreccia sui rollerblade in pieno centro, per non parlare di quelli che corrono in mezzo allo smog.
Queste persone possono morire per lo sforzo fisico -non dimentichiamo che anche il nostro corpo desidera che noi stiamo fermi il più possibile- e per vari tipi di incidenti assolutamente creativi.
Potete pensarci da soli, a quali siano. Dopotutto li leggete i giornali, no?

Secondo capitolo: viaggiare.
 
Viaggiare è una sciocchezza. Non ce n'è bisogno, davvero. Cos'è questa smania di prendere la dissenteria in Thailandia o di essere mangiati da un leone durante un safari?
Allontanarsi dal proprio habitat naturale è decisamente controproducente.
Partiamo dal problema dei mezzi di trasporto.
AEREO
 
Oggi va molto di moda prendere l'aereo, una sorta di lattina affusolata che sfreccia a diecimila metri di altezza. Vi sembra sicuro? Soprattutto, vi sembra maturo pensare di uscirne vivi, quando c'è chi muore cadendo dalle scale di casa? Non si sopravvive ad un incidente aereo, mettetevelo nella zucca. In più, rimarrete coscienti fino allo schianto. Pensate che le mascherine gialle che scendono in caso di emergenza vi aiuteranno a respirare? Balle, sono strapiene di ossigeno per drogarvi. Così, andrete incontro alla morte ridacchiando come idioti.
Se decidete di prendere un aereo potete pure ignorare le procedure di sicurezza che le sorridenti hostess vi spiegheranno nel dettaglio. Siete comunque spacciati. Se vi schianterete in mare non esiste nessuna probabilità di uscire dall'aereo tramite il divertente scivolo gonfiabile. Non ci uscirete proprio più, dall'aereo, chiaro?
A chi reagirà dicendo che l'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro io dico: nessun mezzo di trasporto è sicuro. Rimanete fermi dove siete, che è meglio.

 
TRENO
 
Il treno può tranquillamente uccidervi prima che ci siate saliti sopra. Anche mentre ci salite sopra. E, naturalmente, anche quando siete mollemente seduti in carrozza sfogliando un libro. Il treno deraglia. Brutta storia rimanere incastrati tra le lamiere, eh? Il macchinista può sentirsi male. Certo, c'è un pulsante che se schiacciato ferma il treno, ma mettiamo che sia disattivato. Gli scambi, poi, possono essere sbagliati, i vagoni si possono staccare, il treno spezzarsi in due, i semafori essere verdi invece che rossi e patatrac! Potete sporgervi dal finestrino e rimanere tagliati in due, oppure sentirvi male in un vagone deserto e non riuscire a raggiungere il freno di emergenza. Il treno ha molti modi creativi per uccidervi. Potrebbe persino investirvi ad un passaggio a livello, quando state solo pensando di stare fermi. Questo è un vostro problema: siete voi che avete deciso di muovervi fino ad arrivare ai binari.
 
AUTO E AUTOBUS
 
Non prendete la macchina. Dico sul serio, non fatelo. E' progettata per uccidervi. Sotto il culo avete litri e litri di liquido altamente infiammabile, intorno a voi ci sono altre macchine che sfrecciano a velocità folle, pedoni, bicicli, autobus e camion lunghissimi. Tutto nelle auto è progettato per rompersi, ad un certo momento, cosicchè l'industria automobilistica possa continuare ad esistere. Potreste finire addosso a qualcuno o viceversa, perdere il controllo e schiantarvi da qualche parte, i freni potrebbero salutarvi in autostrada e la macchina incendiarsi da un momento all'altro.
I sistemi di sicurezza, poi, sono il colpo di grazia. Durante uno schianto, è probabile che la cintura vi seghi la pancia sbudellandovi e l'airbag vi causi ustioni mortali.
L'autobus ha gli stessi pericoli della macchina, con in più il fatto che l'autista è probabilmente un tipo poco raccomandabile che ha dormito pochissimo per riuscire a portarvi in tempo a quella cazzo di mostra a Berlino.

 
MOTO E MOTORINI
 
Non scherziamo, dai. Direi che a questo punto ci arrivate anche voi, no? Siete su un mezzo a benzina, su ruote. E in più dovete mantenere l'equilibrio! Ed evitare pedoni, macchie di olio, macchine, ciclisti. Pensate seriamente che possiate uscirne vivi?
 
MEZZI ANCORA PIU' STUPIDI: MONGOLFIERE E ALTRE DIAVOLERIE.
 
A quale essere dotato di intelletto può venire in mente di salire su un cestino, dare fuoco a del liquido e far gonfiare un pallone per salire in cielo?
Eppure c'è chi trova la cosa emozionante ed è pronto a sborsare fior di quattrini per potersi librare sopra alle più grandi città nel mezzo più idiota che esista.

 
VIAGGIARE PARTE DUE: POSTI SCONOSCIUTI
 
Poniamo il caso che siate arrivati sani e salvi alla vostra destinazione. Ne dubito, ma andiamo avanti.
Ora siete in una città che non conoscete o in un paese straniero.
Cominciamo con il dire che non conoscete la zona. Non sapete quali sono i quartieri poco raccomandabili, gli attraversamenti più pericolosi, i ristoranti in cui rischiate un'intossicazione alimentare.
Non sottovalutate la flora e la fauna locali. Ci sono posti in cui un piccolo ragnetto può mandarvi al creatore, in cui una zanzara può farvi venire la malaria. Rischiate di essere derubati, rapiti, uccisi, presi come ostaggi. Potrebbe persino cadervi una noce di cocco in testa e mandarvi all'altro mondo, pensate che imbarazzo.
Se per vostra disgrazia siete stati con la forza costretti a viaggiare verso una destinazione lontana, l'unica possibilità di sopravvivenza che avete è quella di rimanere fermi e immobili. Non fate niente. Non azzardatevi a muovervi, per nessun motivo. Non pensate minimamente di tornare indietro.
Rimanete dove siete.
Non cercate di inventarvi un modo per uscirne, sarebbe comunque disastroso.
Adeguatevi.
Prendete una seggiola e sedetevi.
   
 
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