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Autore: OnnanokoKawaii    08/05/2018    0 recensioni
[Avengers ]
[Avengers ]!!!!ONE SHOT sul finale del film AVANGER INFINITY WAR!!!!! SPOILER!!! NON VOGLIO GRANE quindi vi avviso in anticipo di non leggere oltre questo punto!!!!
Alla fine tutto si risolve qui. Che sia sulla terra. Che sia su Titano o su qualsiasi altro sputo di materia in questo universo indifferente la vita e la morte si risolvono sempre in polvere e sangue.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Tra la polvere e il sospiro spezzato, sospeso in questa eterna alba cosmica non riesco a liberarmi della più brutta delle sensazioni.
Lo scivolamento della consapevolezza, il lento impregnarsi della mia mente della terribile comprensione di ciò che sta accadendo.
Di ciò che è accaduto.
Uno schiocco di dita ha cancellato fin nelle profondità del cosmo la metà delle vite che inconsapevoli scivolavano tranquille verso una quieta morte naturale.
Un numero inimmaginabile di vite interrotte. Vite perdute nella polvere.

Lo stupore… lo sgomento di chi è rimasto sono ancora palpabili, come un sapore che resta a lungo sulla lingua anche dopo per ingoiato il boccone.
E che sapore amaro.
Non mi reggono le gambe, devo sedermi perché la portata della conoscenza è troppa. Barcollo fino a che come un sacco vuoto non mi accascio tra la polvere.

Mille parole, mille immagini affollano la mia mente mosse dalla quantità immane di adrenalina che il mio corpo sta producendo in reazione ad una battaglia senza significato, in risposta ad una ferita che non sento nemmeno più pulsare perché un gelo mortale mi sta intorpidendo le membra.
Sto morendo? Sto scomparendo?
Guardo le dita sporche del mio stesso sangue impastato di polvere.
No. Non è solo polvere.
Maledizione.

Il mio cuore incespica mentre la mente fin troppo brillante che mi ritrovo scorre, come in un maledetto database tutti coloro che ho lasciato, che non posso aiutare che non ho potuto salutare e che per una questione di numeri e probabilità sicuramente saranno scomparsi.

Steve.

Potevo almeno fare lo sforzo di chiamarlo nel momento del bisogno. Lui è un brav’uomo. Avrebbe capito se avessi chiesto comprensione.
Diamine siamo amici da tempo ormai. Come ho potuto lasciarlo andare così? Come ho potuto lasciare che le cose con Nat, Visione e gli altri si deteriorassero fino a diventare polvere?
Maledetto me e il mio stupido orgoglio.

Un pugno mi stringe lo stomaco torcendomi le viscere sanguinanti.
Pepper.

La mia vita, la mia casa, il mio punto fermo in un universo che ruota troppo veloce.
Che ne sarà stato di lei?
Non riesco a immaginare che sia scomparsa in un pugno di sabbia senza poter fare altro che sgranare i suoi begli occhi scuri. Lei coi suoi capelli sempre ordinati. Lei che ha sempre in mano la situazione e traccia i binari dentro cui farmi camminare fiero al suo fianco. Lei che mi ha salvato da me stesso e mi salva ogni giorno.
Lei.
Mi ha concesso l’onore di essere salvato ogni giorno della nostra vita insieme. 
Lei.
L’unica che posso immaginare come madre dei miei figli.
L’ho sognata. Così vera e reale con il fisico ingrossato dalla gravidanza, le guance rosee e lo sguardo arguto colmo d’amore e paura. Ho sognato di accarezzare il suo pancione prominente per sentire il miracolo della vita crescere e pulsare dentro di lei.  La perfetta combinazione di me e di lei in un’alchimia che ha sempre avuto qualcosa di mistico e miracoloso.
Il bisogno di chiamarla, di accertami che stia bene e quasi un bisogno fisico. Ma qui, su Titano, sono troppo lontano nel tempo e nello spazio per riuscire a contattarla.
Il suo viso mi balla nella mente beffandosi della mia necessità e del dubbio che mi lacera dolorosamente.

Guardo le mie dita. La polvere si sta incrostando col sangue. Il mio sangue.
Peter Parker.

Quel ragazzino incosciente che era un uomo migliore di quanto io potrò mai essere. Il ragazzino che ho portato a morire su un pianeta lontano.
Mi si stringe il cuore al pensiero del suo entusiasmo e della sua bontà.
Volevo essere un mentore per lui. Volevo fare qualcosa di buono, qualcosa che mio padre non aveva fatto per me.
Il vuoto tra le mie braccia è una sensazione viva, che brucia contro il gelo che mi avvolge. Sento ancora la forza disperata e innocente con cui mi ha stretto mentre moriva. Il suo sguardo perso sgranato dal terrore e poi spento nella consapevolezza che non avrei potuto salvarlo.
“Mi dispiace” ha detto.
Avrei dovuto essere io a dirlo.
Ad ammettere di non essere in grado di salvarlo.
A chiedere perdono perché il fato ha scelto lui anziché me.
Avrei dovuto implorare un perdono che non merito perché alla fine sono stato in grado di salvare solo me stesso. Avevo sperato di poter proteggere tutti. Avevo pregato per avere la forza di proteggere più persone possibili. Avevo studiato e lavorato per salvare almeno chi era alla mia portata. Avevo fatto voto di preservare la vita di un ragazzino che voleva essere come me e invece era già meglio di quanto io non sarò mai.

Invece ho fallito.

Ho fallito come maestro perchè la più grande lezione è stato lui a insegnarmela: non importa chi sei, ma è quello che fai a renderti un eroe.
Ho fallito come mentore perché tutta la mia esperienza in battaglia non lo ha salvato mentre lui ha impegnato ogni grammo della sua forza e della sua determinazione per prendersi cura del prossimo.
Ho fallito come comandante perché non sono stato in grado di farmi obbedire.
Ho fallito perché ho avuto paura e mi sono dovuto aggrappare alla salda convinzione di un ragazzino che voleva solo fare del bene nel proprio quartiere e che è stato trascinato in un conflitto più grande di lui… di noi… più grande di qualsiasi singolo essere esistente nell’universo che fissa assente la polvere vorticare.

Quella polvere era Peter.
Quella polvere aveva dei sogni, aveva una vita intera da vivere.
Quella polvere ormai seccata col sangue sulle mie dita era il figlio che avrei voluto avere. Il figlio che non ho mai desiderato e che ho preso in carico nell’egoistica necessità di fare qualcosa di buono che non fosse sempre legato a combattimenti e dolore e polvere sulla pelle insanguinata.

Alla fine tutto si risolve qui. Che sia sulla terra. Che sia su Titano o su qualsiasi altro sputo di materia in questo universo indifferente la vita e la morte si risolvono sempre in polvere e sangue.




SPAZIO DELL'AUTORE :3
ç.ç Ok appena smetto di piangere.... farò un vero commento dell'autore... per il momento... chiedo perdono. Chiedo davvero scusa ma dopo 4 visioni del film.... avevo bisogno di questo... momento. Di queste parole.
Grazie per aver letto fin qui!
   
 
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