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Autore: Veggy4ever    03/07/2009    1 recensioni
[...]Gli veniva da ridere pensando a quando, dopo il processo, il suo avvocato di fiducia, Kita no Kakuzu, gli aveva detto che il manicomio Konoha sarebbe stato confortevole.
Tutte stronzate.
Quello non era un luogo confortevole, era una prigione.
Una prigione che raccoglieva i peggiori "disturbati" del paese e dove lui era stato rinchiuso, per l'esattezza.[...]
[...]"Ah, e così le dovrò raccontare i fatti miei, interessante... Però non credo che le convenga..." inziò a dire lui, con un tono stranamente rilassato.
"P-perchè?" balbettò lei.
"Semplice, io di solito uccido coloro a cui racconto i miei segreti... Quindi farebbe solo una brutta fine..." [...]
Piccola long fiction di due capitoli ambientata in un manicomio.
Hidan, famoso Serial Killer, è stato catturato dal poliziotto Shikamaru Nara.
Ma invece di avere l'ergastolo, gli viene concessa l'infermità mentale e viene quindi rinchiuso in una casa di cura.
Come sarà la sua permanenza in quel posto?
Pairing: [Hida/Hina]
Questa storia si può considerare come un piccolo seguito di "Omicidio a chiaro di luna", ma può essere letta anche singolarmente! Spero che vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Hidan
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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D & P
Doctor & Patient
Parte 2 di 2

If you love me, like I love me,
Everybody will be sorry.

Mindless Self Indulgence - Prescription


Erano passati sei mesi dal loro primo incontro.
Hidan quotidianamente andava a parlare con Hinata ed alla fine non ci volle molto che anche la Hyuuga incominciasse a raccontargli i suoi problemi...
Certo, quella strana complicità che si era instaurata fra loro l'uomo la riteneva dannosa.
Non perchè non si trovasse bene, tutt'altro: Hinata era così gentile con lui...
Inoltre, quando gli aveva raccontato del suo Dio, non lo aveva mal giudicato come avevano fatto gli altri e lo aveva ascoltato senza fare nessuno commento...

Però l'abino era convinto che Jashin-sama non apprezzasse.
Lui doveva solo occuparsi della sua causa e non poteva avere altri pensieri per la testa se non la sua missione divina.
Peccato però che, come un male incurabile che ti logora dall'interno, la giovane dottoressa assorbisse sempre di più i suoi pensieri oltre che le sue giornate.
E la cosa, per quanto rendesse stranamente sopportabile quel posto di merda, lo spaventava.
Lui aveva un compito importante e non poteva permettersi di essere traviato da nessuno.
Non poteva abbandonare Jashin-sama. Non poteva. Non dopo tutto quello che aveva fatto per lui.
Per questo aveva deciso di ucciderla quel giorno stesso.

***

Hinata non sapeva perchè ma, da sei mesi a questa parte, era sempre stranamente felice quando arrivavano le cinque del pomeriggio.
Poichè quella era l'ora della sua seduta con il suo paziente più strano: Hidan.
Quell'uomo l'affascinava in un certo senso.
Infatti, sebbene fosse stato considerato un malato, secondo lei non lo era affatto poichè Hinata aveva compreso che l'uomo uccideva per sua volontà e non a caso.
Semplicemente non ammazzava per pazzia, ma per difendere il suo "ideale".
Lo aveva capito durante uno dei loro colloqui in quei mesi, quando parlava del suo "Dio": i suoi non erano dei deliri insensati, ma dei discorsi perfettamente coerenti e,come costatò poi terrorizzata, convincenti, che mostravano solo una visione del mondo diversa dalla norma.
Una visione che, per gente dalla mente non aperta, risultava folle.
Hinata aveva capito che, in realtà, quell'uomo era solo un povero incompreso.
Come lo era lei.
Per questo alla fine  si era aperta con lui e gli aveva raccontato un pò della sua vita...
Principalmente gli aveva parlato della sua famiglia che non l'aveva mai amata davvero e del suo primo, unico grande amore: Naruto Uzumaki.
In particolare, si soffermò su quest'ultimo che l'aveva fatta soffrire molto poichè non l'aveva mai considerata, nemmeno dopo che gli aveva rivelato in suoi sentimenti.
La reazione che ebbe l'albino al termine del suo racconto la stupì quella volta: quell'uomo sembrava... arrabbiato. Come se gli dispiacesse davvero...
Ma la cosa che la colpì maggiormente fu il commento che fece:

"Tu sei troppo buona."; le disse; "Io li avrei sacrificati tutti in blocco."
Troppo buona.
Quelle due parole gli rimbombavano in testa continuamente.
L'albino non aveva torto, ma lei che poteva farci?!
Era sempre stata così: timida, gentile e remissiva.
Tutti i suoi amici dicevano di apprezzarla per questo, ma erano sempre stati i primi a metterle i piedi in testa.
Perchè pensavano che lei, essendo gentile, non avrebbe mai avuto niente da lamentarsi su qualsiasi comportamento tenessero per quanto scorretto nei suoi confronti fosse.
Inoltre non si erano mai preoccupati del fatto che non andasse d'accordo con la sua famiglia.
Come se non bastasse la sua migliore amica (Davvero, la riteneva davvero ancora tale?) gli aveva pure portato via il ragazzo che amava!

Quando gli aveva rivelato questa cosa Hidan l'aveva guardata in un modo strano e le aveva risposto sprezzante:
"Che stronzi, ma con che razza di gente hai a che fare?! Certo, anche tu a non ribellarti minimamente... Vedi di darti una svegliata, cazzo! Il mondo è pieno di gente di merda che aspetta solo un tuo passo falso per saltarti addosso e credimi, io lo so per esperienza!"
Hinata doveva ammettere che, tra le caratteristiche di Hidan che più le piacevano di lui, la sua preferita era proprio quella sua tipica schiettezza.
Infatti, non preoccupandosi minimamamente delle conseguenze, era solito dire in faccia esattamente quello che pensava e, sebbene usasse termini "poco fini" nella maggior parte dei casi, questo comportamento lo differenziava da tutte le persone che la circondavano o che aveva conosciuto fino ad allora.
Hinata era sicura di non aver mai incontrato uno come lui, di questo ne era certa.
E quando lo incontrava, incredibilmente, sentiva esattamente le stesse sensazioni che aveva provato anni fa con Naruto.
Eppure Hidan era così diverso dall'Uzumaki...

Basta! Doveva smettere di pensare al quel suo paziente: lei era il medico e doveva rimanere imparziale.
Non poteva permettersi che la sua simpatia, la portasse a delineare un giudizio distroto da quello reale.
Non doveva permettergli di ritornare in libertà senza che lei ne fosse sicura al cento per cento.
Se mai l'avesso rimesso in libertà dopo quello che aveva fatto, chiaro.
E lei di questo ne dubitava fortemente.
Immersa in quegli strani pensieri non si accorse che oramai erano le cinque in punto...

***

Hidan, accompagnato da due guarde, entrò nello studio della dottoressa.
I due energumeni, che secondo l'albino, visto l'aspetto scimmiesco, erano sicuramente imparentati con dei gorilla, dopo aver parlato con la dottoressa, come al solito lo lasciarono solo con lei.
Bene, ora era il suo turno. Doveva ucciderla.
Ma come? C'erano tante cose in quella stanza che poteva usare per compiere il suo sacrificio...
Per esempio, poteva servirsi dell'orologio appeso alla parete...
No, avrebbe fatto tanto rumore per nulla e le guardie sarebbero intervenute subito...
Inoltre lei è troppo delicata per fare una simile fine.
Avrebbe sofferto troppo, e lui, inspiegabilmente, non voleva che soffrisse.
Allora come diavolo l'avrebbe uccisa?
Vediamo, poteva andare sul classico con un fermacarte.
Cazzo, che genio che era! Così era facilissimo: un colpo e via!
Sì, perfetto.
Però, i suoi bellissimi capelli si sarebbero sporcati del suo sangue...
Lei così avrebbe avuto un aspetto spettrale e lui non voleva che quell'angelo perdesse il suo candore...

Angelo?! Ma che cazzate stava sparando?! Era ricoglionito?!
Però, ci assomigliava ad un angelo... Dolce, carina e gentile. Decisamente ci assomigliava...
Ah, allora avrebbe cambiato oggetto!
Santo Jashin-sama! Che avrebbe usato adesso?
In quella stanza non c'era niente di adatto tranne... La penna che aveva lei nel taschino! Certo!
Geniale! Sarebbe bastato poco: lentamente si sarebbe avvicinato, delicatamente gliela avrebbe presa e gliela avrebbe conficcata precisamente nella giugolare.
Sì, questa era la perfezione, che omicidio di classe! Niente sofferenza... O almeno lui ci avrebbe provato... E niente sangue a fiotti! O almeno la giusta quantità...
Però, bisognava anche considerare che i suoi occhi dolci sarebbero rimasti per sempre imprigionati in un espressione di puro terrore a causa sua!
Sarebbe stato in grado di sopportare una simile visione e vivere il resto della sua vita di prescelto con quel ricordo?
"Hidan?" Una voce, gentile ed allo stesso tempo preoccupata, lo distolse dalle quelle sue macabre riflessioni. Precisamente la sua voce.
Lui si giro a guardarla e lei gli sorrise rassicurante facendolo immediatamente desistere da ogni suo proposito.
L'aveva fottutamente fregato.
Chissà, magari, Jashin-sama non se la sarebbe presa così tanto se per una volta avesse fatto l'egoista...
Dopotutto c'era ancora molta altra gente da sacrificare prima di lei e il suo Dio, per una volta, poteva anche aspettare...

Fine

*Vale92 Space*


Mi dispiace molto per chi si aspettava un finale romantico, anche a me piacciono molto, però stavolta ho preferito lasciarlo "aperto".
Questa mia scelta è dovuta principalmente ai personaggi.Non tanto per Hinata, che è più facile da usare per le storie romatche a lieto fine visto il suo carattere, quanto per Hidan. Infatti, in questo contesto, personalmente non ce lo vedo molto a dichiararsi apertamente ad una persona. Dopotutto lui venera solo il suo Dio e ama solo lui e nessun altro. Credo che sia normale, a causa di questa sua "insana passione", che l'incominciare a provare qualcosa per qualcuno oltre a Jashin-sama lo spaventi. Per questo non ho scelto Happy Ending immediato ma questo finale dolce-amaro. Comunque, cambiando argomento, come avrete capito leggendo le prime righe, ho deciso di trasformare questa one shot in una long fiction a causa dello sbalzo temporale avvenuto tra la prima e la seconda parte.
Spero comunque che vi piaccia e di non aver sforato troppo nell'OOC nel finale.
Ma ora passiamo ai ringraziamenti ed alle risposte alle recensioni!

Grazie a:
- bravesoul

- masychan

- penna35
- Sasorina_Lover

per aver inserito la fan fiction tra i preferiti;

Grazie a:
- Kisa_chan 
- Lusty

- Sasorina_Lover

per aver inserito la fan fiction tra le storie seguite;

grazie anche a:
- Kisa_chan
- Midblooder_The_Joker
- Lusty
- Nihal_91

per aver recensito!


Risposte alle recensioni:


Per Kisa_chan:
Ti ringrazio! Sai, l'HidaHina è una coppia che adoro! L'ho scoperta da un po' ma ero indecisa se scrivere qualcosa su di loro o meno...
(Avevo paura di "rovinarli", in pratica.) Grazie mille per avermi seguito, per aver inserito la fiction tra i preferiti e fra le seguite! Ancora grazie mille, ciao! ^__^

Per Midblooder_The_Joker:
Grazie mille per aver letto anche questa piccola long fiction! Sono contenta che l'HidaHina ti piaccia!
P.S. Tra poco pubblicherò anche il quarto capitolo di The Ghost Bride. Ciao, grazie!!! ^__^

Per Lusty:
Ti ringrazio, sono veramente felice che ti piaccia! Sono contenta che Hidan ed Hinata siano stati OOC ma mi sa che in questo capitolo finale li ho un po' "traviati"... Sono contenta che il mio metodo di scrittura sia piacevole, mi fa veramente molto piacere! Grazie mille per avermi seguita, per aver inserito la fiction tra le preferite e le seguite! Grazie mille di tutto, davvero! ^__^

Per Nihal_91:
Mi fa piacere che tu l'abbia trovata interessante! Grazie mille per avermi seguito, ciao!!! ^__^


   
 
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