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Autore: Talitha_love    08/05/2018    2 recensioni
Mi andai a sedere su una panchina all'ombra di un albero poco distante dalla zona in cui eravamo.
- immagino di doverti raccontare ciò che è successo... - iniziai
- specialmente la questione del bacio - precisò il ragazzo, sorridendo
Stavo per iniziare a raccontargli gli avvenimenti che erano successi da quando era stato posseduto dall'akuma, quando sentì il mio orecchino emettere un suono.
[...]
- allora ci rivediamo davanti alla Torre Eiffel stasera alle 19:00, devo sapere - disse, muovendo le sopracciglia cercando di fare colpo
- va bene - risposi, anche se raccontargli tutto era l'ultima cosa che avrei voluto fare
***
L'ultimo supercattivo ha lasciato un segno nelle vite dei due eroi parigini, un bacio, QUEL bacio. Quello che li lasciò sorpresi e che fece sussultare i loro cuori.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A Secret Love'
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Bacio  

sotto un Cielo Stellato  



 




Ladybug & Chat Noir

 

- Ladybug! - mi sentii chiamare

- dimmi, Chat Noir – mi voltai fermandomi

- poco fa... hai parlato di un... - iniziò la frase

 

Sembrava abbastanza serio, anzi forse anche preoccupato, forse mi sbagliavo, ma c'era qualcosa di strano in lui in quel momento. 

 

- dimmi un po'... - mi guardò portandosi una mano al mento e accennando un ghigno furbetto – mi hai baciato quando ero sotto l'effetto dell'akuma, vero? - disse con il suo solito tono scherzoso

- e... ehhhh? - divenni tutta rossa in un secondo, ero della stessa tinta della mia tuta - b-baciato dici?? ma come ti viene in mente? - cercai di sviare agitando le mani in aria

- mi sembrava sai... - continuò lui – lo hai anche detto tu poco fa - 

- *Cavolo ha anche ragione! Se me ne fosse stata zitta adesso non sarei in questa situazione imbarazzante, dato che nemmeno lo ricordava!* - iniziai a pensare dandogli le spalle – ma quando? Io non ricordo... - mi voltai nuovamente verso di lui, cercando di convincerlo

- guarda che mi ricordo benissimo invece – insistette il micietto – è la prima cosa che mi hai detto appena ho ripreso il controllo di me stesso – continuava serio – allora... - ritornò la sua aria ironica -  mi vuoi spiegare? - finì avvicinandosi a pochi centimetri dal mio viso ormai in fiamme 

- be...beh... io... *e adesso che cosa mi invento?! Chissà cosa si aspetta che gli dica! Aiuto! Mi va in fiamme la faccia! Mi serve un estintore, rischio di rimanere carbonizzata!* io... ho dovuto farlo! - dissi infine 

- come hai dovuto farlo? - chiese non capendo – lasciami indovinare... - iniziò avvicinandosi sempre di più a me da costringermi ad indietreggiare – non hai saputo resistere al mio fascino, vero? - 

- certo... come no... - risposi con tono rassegnato spostandogli il viso un po' più lontano dal mio

 

Mi andai a sedere su una panchina all'ombra di un albero poco distante dalla zona in cui eravamo.

 

- immagino di doverti raccontare ciò che è successo... - iniziai

- specialmente la questione del bacio – precisò il ragazzo, sorridendo

 

Stavo per iniziare a raccontargli gli avvenimenti che erano successi da quando era stato posseduto dall'akuma, quando sentì il mio orecchino emettere un suono. 

 

- ma non adesso! - mi alzai di scatto con un briciolo di panico – ci vediamo più tardi, tra pochi secondi ritornerò ad essere... - mi bloccai in tempo - *ma che mi salta in mente! Stavo per rivelargli la mia identità!* - ritornerò  ad essere… me stessa! - ripresi - devo andare adesso, e anche tu! -

 

Chat Noir si guardò l'anello, anche lui aveva due minuti di tempo prima di tornare ad essere normale. 

 

- allora ci rivediamo davanti alla Torre Eiffel stasera alle 19:00, devo sapere – disse, muovendo le sopracciglia cercando di fare colpo

- va bene – risposi, anche se raccontargli tutto era l'ultima cosa che avrei voluto fare

 

 

POV: Marinette

 

Riuscii a tornare a casa in tempo per ritornare ad essere Marinette. 


- *Per fortuna Ladybug sa spostarsi velocemente!* - pensai


Mi lasciai cadere sul letto, stanca, e lasciai Tikki libera di girare per la stanza. 

 

- e adesso come farai? - mi chiese la coccinella

- ehh? - chiesi, senza prestare attenzione, con aria un po’ scocciata

- dirai a Chat Noir la verità, Marinette? - ripeté

- ... - mi tirai su, mettendomi a sedere sul materasso – devo farlo, anche se so che si metterà strane idee in testa – dissi rassegnata – certo, sarebbe tutto più facile se dietro quella maschera da gatto si nascondesse Adrien – dissi, ma divenni rossa in un istante - o forse no - nascosi il viso tra le mani 


Mi misi a pensare alla possibilità che proprio Adrien fosse Chat Noir, ma poi scartai subito l'opzione. Erano due persone troppo diverse.


- sei sicura? - iniziò Tikki

- di cosa? - chiesi

- del fatto che vorresti che dietro Chat Noir ci fosse Adrien – disse – riusciresti a continuare a parlarci, o a comportarti normalmente quando sei con lui? - 

- mmh... - pensai un po' a come sarebbe stato se Adrien fosse il gatto - ... - diventai rossa come un pomodoro – non penso proprio – nascosi la testa fra le gambe 

- infatti... inizieresti ad inciampare dappertutto e a balbettare... - mi prese un po' in giro, Tikki, poi tornò seria – forse è un bene che non sappiate quali sono le vostre reali identità -

- già... meno problemi... - mi portai una mano alla testa, sorridendo – dai, aiutami a pensare a come potergli raccontare ciò che è successo - 

- semplice, ci sono – iniziò la coccinella – vai li e glielo dici – rispose semplicemente 

- grazie tante... - dissi in tono rassegnato – non è così semplice - 

- deduco che almeno un po' sei innamorata di Chat Noir? - ipotizzò con un ghigno furbetto

- io?! - dissi sorpresa – sai bene che il mio cuore appartiene solo ad Adrien – puntualizzai, un po’ altezzosa

- allora non è per questo che adesso sei rossa, vero? - 

- io... non... - mi portai le mani al viso, scoprendo fosse in fiamme 

- ti voglio solo aiutare a capire... forse in questi casi sarebbe davvero meglio se dietro all'identità di Chat Noir si celasse Adrien - terminò

 

 

POV: Adrien

 

Riuscii a ritrasformarmi in una zona priva di persone, per fortuna, quindi nessuno mi vide. Arrivai a casa impaziente di uscire nuovamente per farmi raccontare la storia dell'akuma da Ladybug. Cercai di mettermi a fare i compiti, cosa che non mi riuscì bene, dato che non riuscivo a smettere di pensare alla mia Insettina, e al fatto di averla molto probabilmente baciata senza ricordarmi niente in proposito. 

 


- come si può dimenticare una cosa del genere? - mi stesi sul letto a pensare – ehi, Plugg? - chiamai

- dimmi, Adrien – rispose il Kwami 

- tu ricordi qualcosa circa un possibile bacio con Ladybug? - chiesi 

- bacio? - disse sbalordito – hai baciato Ladybug? - chiese ancora 

- a quanto mi ha detto lei... - confermai – speravo che tu potessi dirmi di più - 

- mi dispiace Adrien, ma anche io, come te, ero sotto effetto dell'akuma... se non ti ricordi tu, non ricordo neanche io – finì

- ah... peccato - 

- ma scusa non ti sei messo d'accordo con lei per vedervi stasera? - 

- si, non sto più nella pelle – esclamai contento – tieni, mangia, dovrai essere in forze per stasera – dissi, porgendo il formaggio puzzolente al gatto 

- agli ordini! – esclamò lui tuffandosi sul piatto 

 

 

Ladybug & Chat Noir

 

Arrivai un po' in anticipo all'appuntamento, credendo di trovare Chat Noir già li che mi aspettava, invece non c'era nessuno. Va bene... forse ero un po' troppo in anticipo, di tipo un'ora, ma è meglio arrivare un po' prima, no? Non si rischia di fare una figuraccia. 

 

Mi sedetti sulle scale, di fronte alle panchine; lo stesso punto in cui ero andata in cerca d'ispirazione qualche tempo prima per creare la bombetta che Adrien avrebbe usato nel suo prossimo servizio fotografico. Il solo ripensarci mi fece gioire, tanto che sfoderai un sorriso a 32 denti. Ero già nei panni di Ladybug, ma considerando l'ora, e considerando che la supereroina non aveva niente da fare li, decisi, infine, di nascondermi dietro un palazzo, lontano dagli occhi curiosi della gente, per tornare ad essere Marinette. 


- mi trasformerò poco prima dell'orario prestabilito per non stancarti troppo, Tikki – dissi

- come vuoi – rispose lei 


Tornai a sedermi sulle scale, pensando ad un discorso da fare a Chat Noir, quando sarebbe arrivato. Pensavo di avere tempo, invece questo mi sfuggì totalmente, tanto che alle 19 mi trovai ancora vestita da... me stessa. 


- ehi – sentii, d'istinto mi voltai, anche se potevo non essere io quella che stavano chiamando 

- Chat Noir! - esclamai - *già qui? Come mai è già qui?* cosa ci fai qui? - chiesi 

- devo vedermi con Ladybug – disse avvicinandosi – abbiamo un appuntamento - disse facendomi l'occhiolino accompagnato da un sorrisetto sghembo

- appuntamento? *ma quale appuntamento? Era solo un'incontro!* ah, capisco! Allora vado, così potrete rimanere soli – dissi, cercando di andare in un posto sicuro per trasformarmi 

- ma no, se vuoi puoi aspettare con me, mi piace la tua compagnia – disse facendo un ghigno e prendendomi la mano, baciandola

- ma no, davvero, tanto devo andare! Sai devo ancora finire di fare i compiti e non vorrei mai far preoccupare i miei genitori – inventai, scansandomi gentilmente – ci vediamo Chat Noir, buona fortuna per il tuo... appuntamento! - dissi 

- va bene, grazie – sorrise salutandomi con la mano - passa una buona serata - finì


Andai abbastanza lontano da riuscire a trasformarmi, quindi salii sul tetto di un palazzo per atterrare alle spalle del gatto. 


- sei arrivato presto, micietto – esclamai

- Ladybug! Non sto più nella pelle, dai racconta! - disse lui impaziente 

- d'accordo - 


Ci sedemmo sulle scale dove ero adagiata fino a poco prima, quindi iniziai a raccontare come si erano svolti i fatti. 


- avevi attivato il Cataclisma, quindi dovevo stare attenta, sei riuscito a bloccarmi atterra. Eri proprio sopra di me – dissi

- e quindi? Cosa è successo dopo? - chiese impaziente – è a questo punto che hai deciso di baciarmi? - fece dandomi una gomitata leggera al braccio, con aria seduttrice 

- beh... - iniziai a sentire caldo improvvisamente, sorpresa del fatto di iniziare ad agitarmi così tanto per un piccolo bacio - *forse Tikki ha ragione, forse un po' mi piace... anche se non lo riuscirò mai ad ammettere del tutto, perchè il mio cuore appartiene ad Adrien... ma forse... c'è un piccolo spazio per questo gatto* no, non è stato a quel punto – finii

- come no? - esclamò deluso

- avevo g-già capito prima che... che avrei voluto – mi corressi subito dopo – dovuto baciarti per liberarti dall'akuma – arrossii 

- volevi... - lo interruppi 

- l'akuma era nelle tue labbra, e sapevo che l'unico modo per liberarti era baciandoti, dato i tuoi sentimenti per me, sapevo ti saresti “calmato”, così nel momento in cui eri sopra di me e ti abbassasti un po', io ho preso il tuo viso tra le mani facendo unire le nostre labbra - 


Ci furono un paio di minuti di silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire, anzi io non sapevo cos'altro dire, sapevo che tu presto o tardi avresti detto una stupidata delle tue, iniziando a metterti in testa strane idee. Avevi una strana espressione in viso, un misto tra felicità, incredulità... voglia di riprovarci, forse. 


- wow... - dicesti fissando il pavimento

- come? Non mi dici altro? Solo wow? - sbraitai, non era assolutamente la reazione che mi aspettavo 

- sai... - iniziasti, sempre con lo sguardo fisso sul pavimento – è da quando ti ho conosciuta che aspettavo un bacio, ed il fatto di essermelo perso, di essere stato sotto l'effetto dell'akuma quando è capitato... - alzasti lo sguardo guardandomi negli occhi – pensavo che non lo avrei mai dimenticato – concludesti, dopo un paio di minuti tornasti a fissare il pavimento 


Mi dispiaceva un po' vederti così, non ti avevo mai visto così abbattuto, e non volevo continuare a vederti stare male. 


- *ok… forse Tikki ha ragione sul fatto di essere un po' innamorata di lui, altrimenti non starei per fare niente di quello che sto pensando di fare* - pensai


Decisi che volevo fare qualcosa per farlo stare meglio, e visto che era già successo, perchè non rifarlo, ma questa volta sarebbe stato se stesso, e non lo avrebbe dimenticato. Lo avrei fatto felice, avrei compiuto una buona azione.


Mi misi in piedi davanti a lui e gli porsi una mano. 


- vieni, alzati e non fare domande – gli dissi

- ma... cos'hai in mente? - chiese guardandomi 

- hai capito benissimo la parte: "non fare domande" – dissi, sarcastica


Afferrasti la mia mano, come avevo detto, quindi ti tirai verso di me, un po' più distante dalle scale. 


- siediti – dissi, sedendomi a mia volta

- per sederci per terra potevamo rimanere sulle scale – mi facesti notare 

- sta zitto – intimai 


Ti presi per il colletto della tuta, coricandomi sul pavimento e facendoti mettere sopra di me. Adesso eravamo nella stessa posizione di quello stesso pomeriggio, durante il nostro scontro. 


- Ladybug, ma cosa..? - cercasti di dire


Una tua mano era appoggiata vicino alla mia testa, per tenerti in modo da non cadere, mentre l'altra era a mezz'aria. Come avevo fatto precedentemente, con il sorriso sulle labbra, ti presi il viso tra le mani e ti avvicinai a me, facendo incontrare le nostre labbra. 


Questo bacio durò più a lungo del precedente, fu più intenso e... meraviglioso. Quando ci scostammo, mi divertii a vedere la tua espressione, sbalordita e felice allo stesso tempo. 


Sapevo che eri sul punto di dire qualcosa, quindi ti sorrisi dolcemente. 


- non sei riuscita a resistere al mio fascino, di la verità – dicesti con un sorriso a 32 denti, muovendo le sopracciglia e facendomi l'occhiolino

- ahh – sbuffai 


Ti alzasti, quindi mi aiutasti a tirarmi su. Poi il gesto inaspettato. Un abbraccio. 

 

- grazie, Ladybug – dicesti con voce calda e sincera – non lo dimenticherò mai -

- neanche io – risposi, con tono dolce – adesso devo andare – dissi, sciogliendo l'abbraccio 

- anche io – mi rispondesti – ci vediamo – dicesti con un sorriso

- ciao – sorrisi a mia volta

 



POV: Marinette

 

Quella sera feci fatica ad addormentarmi. Non potevo credere al fatto di averti baciato di nuovo, coscientemente, senza una costrizione specifica. Adesso tutto quello che speravo era che dietro quella maschera ci fosse davvero Adrien, perchè un po’ mi stavo iniziando ad innamorare anche di Chat Noir. Chiusi gli occhi.

 



POV: Adrien

 

Avevo baciato la ragazza della mia vita, non riuscivo ancora a crederci. Coricato a letto, in attesa del sonno che era, ormai, svanito completamente, non riuscivo a smettere di pensare a Ladybug, e l'amore che provavo per lei cresceva sempre di più. 

 

- chissà chi sei in realtà – mi chiesi a bassa voce – vorrei tanto conoscere la tua vera identità, magari scoprirei che ci conosciamo già... sarebbe fantastico – terminai 







 


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Ciao a tutti :D
Mi chiamo Talitha_love e sono più o meno "nuova"
del fandom di Miraculous :D
Mi sono già cimentata nella stesura di una mini-long sulla mia coppia preferita dell'anime,
ovvero
Chat Noir e Ladybug,
che trovate nel mio profilo a questo link se vi va di passare ,
(https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3437451&i=1)
promettendo di ritornare con un'altra fanfiction sui due, e quindi eccomi qui :D
Ho ideato questa storia un po' di tempo fa, fantasticando 
su un possibile primo bacio tra i due, in specifico quello che 
avviene tra i due eroi in un episodio della serie, a seguito di svariati eventi.
Mi sono divertita molto nello scriverla, e ci terrei molto nel sapere la vostra opinione 
a riguardo :) In ogni caso,
grazie mille per essere arrivati fino qui,
ed averla letta tutta :)

Ho messo per sicurezza OOC, nel caso i personaggi abbiano una variazione di carattere.
Spero davvero che vi piaccia e spero di leggere qualche vostro commento in proposito :)
Un bacio a tutti, ciaoo :D <3


Talitha_love

 

 

 

  
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