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Autore: Nami Nakamura    03/07/2009    7 recensioni
Compleanno. È il giorno del mio compleanno, e nessuno lo sa. Che cosa crudele, direte voi, nemmeno un augurio o un regalo. E invece no, non è affatto crudele, sono io che non voglio che nessuno lo sappia. Non mi piace essere festeggiata, non mi piace affatto. Stare al centro dell’attenzione di tutti, ricevere falsi auguri da false persone, sorrisi di plastica, ma chi me lo fa fare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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A present for you

Ciaoo ragassuoliii! Eccovi un’altra piccolezza, una Dramione, dedicata alla mia migliore amica che oggi compie gli anni!!! Questa è tutta per te, tesoro, goditela! XD

 

 

 

Dedicata alla mia gatta pazza,

una parola per ogni tuo sorriso.

Grazie di tutto.

 

“A present for you”

 

Compleanno. 

È il giorno del mio compleanno, e nessuno lo sa. 

Che cosa crudele, direte voi, nemmeno un augurio o un regalo. 

E invece no, non è affatto crudele, sono io che non voglio che nessuno lo sappia. 

Non mi piace essere festeggiata, non mi piace affatto. 

Stare al centro dell’attenzione di tutti, ricevere falsi auguri da false persone, sorrisi di plastica, ma chi me lo fa fare?

-Ehi Herm! Come ti va la vita? Tutto bene?-

-Ciao Kat, tutto bene tu?-

Sto andando a scuola, un prestigioso liceo in piena città di Londra, a cui ho avuto accesso con una borsa di studio per meriti scolastici, e la mia migliore amica Katrine mi ha intercettata per la strada. All’improvviso, sento qualcosa che mi si infila in mano. Sollevo confusa il palmo, e ci vedo un pacchettino di carta blu zaffiro con un fiocchetto d’argento sopra.

-Non è un ordigno esplosivo Mione, è solo un regalo di compleanno.- mi dice Kat sorridendo sorniona. Un sorriso imbarazzato mi si apre sul viso, mentre apro il mio regalo.

-Oddio Kat! Ma come hai fatto a trovarlo?-  mi ha regalato quel bellissimo braccialetto di perline in stile etnico che avevo visto due mesi fa in un negozio! Quando ero andata per comprarlo, non c’era più, e adesso ce l’ho al polso!

La guardo nei suoi occhi vispi, color del cioccolato più dolce, mentre mi sorride astuta.

-Non ti aspetterai davvero che io ti riveli i miei segretucci, vero? Che migliore amica sarei se non trovassi un braccialetto per il tuo compleanno?-

-Shhhh!!! Abbassa la voce, qualcuno potrebbe sentirti!-

Si avvicina al mio orecchio e mi bisbiglia:

-Allora auguri, Hermione!-

-Grazie!- sussurro anch’io.

Ridendo come matte, ci avviamo sulla strada, spintonandoci un poco, e commentando il braccialetto come due bambine.

Quando arriviamo a scuola, vediamo che un sacco di gente sta entrando insieme a noi nel cortile antistante, ma non ci facciamo molto caso, siamo intente a chiacchierare.

-Ehi, bella bionda! Com’è che questa mattina non mi saluti?-

Ci voltiamo entrambe verso il muro esterno della scuola, verso l’origine della voce maschile che ci ha chiamato. Vicino alla parete ci sono due ragazzi, uno dei quali si sta avvicinando a grandi falcate verso di noi, e in particolare verso Katrine, visto che è il suo ragazzo. Si chiama Blaise, ha i capelli neri e gli occhi blu, occhi di cui Kat si è innamorata al primo sguardo. Le prende la mano e la attira a se, baciandola dolcemente, e infilandole una mano tra i capelli castano scuro.

-Blaise, quando la pianterai di chiamarmi bionda, visto che sono bruna?- chiede Kat con occhi imbambolati, mentre lo abbraccia.

-Che c’è, bionda non ti piace? Ma bella bruna sta male…farei prima a chiamarti cioccolatino.-risponde il moro, sorridendo malandrino, e beccandosi una pacca sul petto dalla sua ragazza, mentre io ridacchio divertita.

-La piantate voi due? È ancora prima mattina e siete già appiccicati! Ho appena fatto colazione, diamine!-

Ed ecco l’insopportabile migliore amico di lui che viene a scocciare. È l’opposto del primo, capelli biondi chiarissimi e occhi grigi. Ha il viso molto pallido e affilato, e si chiama Draco.

-Spupazzarmi il mio ragazzo prima di entrare a scuola per sei ore di supplizio è un mio sacrosanto diritto, biondino, e non sarai certo tu a togliermelo.- gli risponde Katrine, facendogli la linguaccia. Lui fa una buffissima smorfia di dissenso e sbuffa, mentre io rido.

-Di un po’ Granger, per caso stamattina un uccello ti ha fatto il nido in testa?- mi abbozza quel gran cafone, alludendo ai miei boccoli castani un po’ arruffati.

-Ieri notte Kat mi ha tenuta in giro fino a tardi, e stamattina non ho prestato molta attenzione ai capelli.- bercio io scocciata.

-Ah sì, e dove siete andate di bello?- domanda Blaise a Katrine. Con sguardo furbo e provocatore, Kat gli risponde:

-Siamo andate al pub, poi a ballare, e infine allo strip club.- lo sguardo del moro si fa inquisitore mentre quello di Draco si fa scioccato.

-Ahahahahahaha! Ragazzi, dovreste vedere le vostre facce!- esplodo io ridendo come una matta, sono troppo comici!

-Dai, scherzavo, niente strip club! Siamo andate allo spettacolo notturno del cinema.- aggiunge poi la mia amica, ridacchiando anche lei.

Mentre i due si riscuotono entriamo a scuola. Camminando, Blaise mi si avvicina di poco.

-Ehi Herm, ma come era vestita? – mi sussurra, e sinceramente troppo piano, quasi non ho capito.

-Chi?- chiedo facendo la finta tonta.

-Lo sai! Com’era vestita Kat?-risponde agitato. Io sorrido maliziosa.

-Aveva un bel top e i jeans neri.-

-TOP? Non avrà messo quello rosso tutto a lacci, vero?- annuisco, e scorgo la gelosia pura nelle iridi blu.

-Tranquillo, ha fatto la brava ragazza tutta la sera.-

Nel mentre entriamo in classe, e andiamo a sederci. Io e Kat siamo ai due banchi al centro dell’aula, mentre i ragazzi stanno in fondo, vicino alla finestra.

-Blaise ti stava facendo il terzo grado, per caso?- mi chiede lei, sedendosi sul banco di traverso e guardando indietro.

-Noo, voleva solo sapere com’eri vestita.- lei sospira.

-Geloso e possessivo. Forse è anche per questo che lo amo. Ma non dirglielo, o finisce che si monta la testa.- dice con un sorriso sghembo.

-Ok capo.- mentre prendo un quaderno che ieri ho dimenticato nel sottobanco, cade qualcosa.

Sembra proprio un…

-Un regalo di compleanno? Che carino, aprilo dai!- esclama a bassa voce Kat, scendendo in fretta dal banco e mettendosi dietro la mia schiena.

È un piccolo pensiero, coperto di carta verde smeraldo e con un fiocchetto d’argento. Lo scarto piano e all’interno trovo un bellissimo fermaglio per i capelli a forma di libellula. Il corpo e i contorni delle ali sembrano fatti d’argento, mentre l’interno delle ali è colorato con lo smalto rosso, il mio colore preferito. Mi cade in grembo un biglietto, che dice:

-Diciannove anni non si compiono tutti i giorni, buon compleanno. P.S: tra i tuoi boccoli, questa libellula starà d’incanto, indossala.-

-Wow, sembra proprio il regalo di un ammiratore segreto.- commenta Kat sorridendo maliziosa. Raggruppa i miei boccoli, pettinandoli con le dita, e crea una cosa bassa, fermandola con la libellula appena trovata.

-Ti sta d’incanto Herm, sei favolosa.-mi dice, con le mani sulle spalle.

-Ma chi può essere stato? Nessuno sapeva del mio compleanno, a parte te ovviamente.- chiedo io, confusa. Lei alza le spalle.

-Non ne ho idea, ma un regalo non si disdegna mai.- risponde poi, sedendosi al mio fianco.

Iniziano le lezioni, e l’ora di matematica sembra non finire mai. Vedo che Kat continua a voltarsi indietro, oggi mi sa che soffre di carenza affettiva e vorrebbe potersi “spupazzare” Blaise un altro po’, come dice lei.

E la mia mente torna sempre a quel benedetto fermaglio. Ma chi può avermelo regalato? Chi? Nessuno dei miei compagni poteva saperlo, perché ho sempre fatto in modo che non trapelasse la mia data di nascita, e comunque nessuno se lo sarebbe ricordato. Se fosse di una ragazza, avrebbe firmato e le parole non sarebbero così dolci. Quindi è per forza di un ragazzo. Ma chi mi chiedo io, chi?

Passano le ore, e tra chimica e storia non so cosa sia peggio, quindi la mia mente vaga ancora sul fermaglio…e all’improvviso mi si scatena un ricordo nella mente.

L’anno scorso, a metà estate, io, Kat, Blaise e Draco siamo andati in campagna, a casa del moro per le vacanze. Un giorno, Katrine ha avuto la brillante idea di fare un pic-nic, così abbiamo scelto un bel prato, vicino ad un ruscelletto, e ci abbiamo messo radici.

Ricordo che dopo pranzo, Kat e Blaise erano andati nel fiumiciattolo a giocare con l’acqua fresca, perché avevano caldo, e mi avevano lasciata da sola con Draco, sotto la quercia.

-Tu non vai a rinfrescarti, Granger?- mi aveva chiesto ad un tratto.

-No, non mi va ora.- avevo risposto io. Ad un tratto, qualcosa aveva attirato la mia attenzione svolazzandomi di fronte.

-Guarda, una libellula!- esclamai allora, sorridendo felice. Quando mi voltai vidi, per la prima volta, un sorriso sul volto di Draco, che guardava estasiato l’insetto.

-Mi piacciono le libellule.- mi disse poi, quando si fu allontanata, fissando il cielo blu limpido e pulito.

-Davvero?- chiesi io.

-Sì. Si trovano solo dove l’acqua è davvero pura, e sono leggiadre e delicate, come le farfalle, ma danno anche un senso di forza, secondo me.- mi aveva risposto, guardandomi negli occhi.

Quando poi i nostri due amici erano tornati, il momento di poesia si era rotto, ed eravamo tornati a punzecchiarci.

-Draco…-

-Draco cosa?-

Mi è scappato il suo nome, sussurrato pianissimo, ma Kat l’ha sentito.

-Credo sia suo il regalo.- continuo allora.

-Beh, allora dovresti ringraziarlo.- mi risponde lei, sorridendo sorniona. Io arrossisco senza un perché, e mi metto a fissare la schiena della prof, che al momento sta litigando con un gessetto per scrivere alla lavagna.

Quando, provvidenzialmente, suona l’intervallo, mi alzo e corro subito in bagno.

Una volta ai servizi mi blocco, e mi fisso allo specchio.

Perché faccio così?

Semplice, perché sono confusa.

Come faceva lui a sapere del mio compleanno?

Perché il regalo?

Perché quel regalo?

Inizio a camminare su e giù per il bagno, ma non trovo risposta.

Mentre percorro per l’ennesima volta lo stesso tragitto, la porta si apre e Kat entra nel bagno.

-Herm, tutto bene?- mi chiede preoccupata. Annuisco vigorosamente, sorridendo.

-Sì..sì tutto bene. Sono solo un po’ confusa.-

-Per cosa?-

-Perché…ho l’impressione che quel regalo conti qualcosa di più del solito…per lui.-

-Pensi che sia innamorato di te?- mi chiede a bruciapelo. Abbasso gli occhi, intimidita.

-Credo di sì.-

-E tu? A te piace?-

-È antipatico, borioso, viziato figlio di papà con un sacco di grilli per la testa, perché mai dovrebbe piacermi?!- urlo alterata. Lei ridacchia.

-E allora perché scatti così? Senti Herm, sii onesta almeno con te stessa, ti piace lui?-

Mi piace lui?

-Oddio…credo di sì…- sussurro sconvolta, una rivelazione così eclatante il mio cervello poteva almeno anticiparmela…

Mi appoggio al muro, e sento la campanella suonare.

-Tranquilla Herm, tutto quello che devi fare ora è dirglielo.- mi dice tranquillamente Kat, uscendo dal bagno.

Dopo poco esco anch’io.

Una volta in classe, punto dritta al mio banco.

Le ore passano in fretta, e finisce la giornata.

-Diglielo ora, Mione, è la tua occasione.- mi dice Kat, con una pacca sul braccio.

Io deglutisco a vuoto, mentre tutti escono dall’aula, Kat abbracciata a Blaise come sempre, e Draco rimane solo in fondo a mettere via le sue cose.

Ma, mentre fa per andarsene..

-D-Draco aspetta…-

-Uh? Che c’è Granger?- mi chiede avvicinandosi. Io mi alzo con uno scatto dal mio posto, ma rimango ferma in piedi vicino al banco, guardando a terra.

-Sei stato tu a regalarmi questa bellissima libellula, vero?- chiedo poi, tutta rossa, alzando gli occhi nei suoi. Lui alza le spalle.

-Sì.- risponde poi semplicemente. Io sorrido, come un ebete credo, e mi torco le mani.

-Grazie…E-ecco io..volevo dirti che… che tu…- balbetto io.

-Che io?- mi chiede lui, avvicinandosi lentamente a me, e facendo cadere a terra la sua borsa. I suoi occhi sono magnetici, mi ci sto perdendo dentro…

-Tu…mi piaci…- sussurro alla fine, quando il suo viso è a una spanna dal mio. Fa uno di quei sorrisi sghembi che credevo di odiare, ma che in questo momento mi sta facendo venire una tachicardia.

-Tu invece no.- mi dice, e il cuore mi si ghiaccia in un istante.

-Tu non solo mi piaci…io sono innamorato di te. Non so come hai fatto, ma ci sei riuscita.-

-A…a fare cosa?-

-A entrarmi dentro.-

In meno di un secondo, si è abbassato verso di me, e ha posato le labbra sulle mie. Lentamente, con delicatezza, mi sfiora una guancia e i capelli, e le sue labbra accarezzano le mie. Il cuore mi scoppia, ma stavolta, dalla gioia e dall’euforia.

 

-Non va bene spiare, non lo sai?-

-Shhh, Blaise, o mi farai scoprire.- esclamò la bruna, trascinando in basso il suo ragazzo, mentre spiava la migliore amica da una fessura della porta semiaperta.

-Lo sapevo che si piacevano.- commentò poi con un sorriso soddisfatto, mentre i due si baciavano.

-Ehhh sì, me lo avevi detto. L’idea del regalo poi è stata vincente.- rispose il moro, carezzandole i fianchi formosi, e baciandole il collo, facendola rialzare di colpo.

-Gli serviva solo una spinta.- rispose lei.

-Già, alla fine hanno spiegato le ali.- commentò il ragazzo, e ancora sorridendo baciò la sua ragazza.

 

 

 

  
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