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Autore: Hao Sakura    09/05/2018    4 recensioni
"Ti guardi intorno dalla tua posizione supina, bagnato dalla testa ai piedi di liquido scarlatto [...] Ma nonostante questo sorridi, sorridi gioioso, loro ti ripetono sempre di sorridere, e così agisci; hai i capelli impregnati del tuo stesso sangue raggrinzito, pensi di meritartele quelle percosse, se è così che loro hanno deciso per te."
 
Spesso tendiamo ad odiare chi ci fa del male, chi ci distrugge dentro e fuori. 
Ma è veramente così per tutti?
Chi non ha più nulla a cui aggrapparsi -chi viene abbandonato a se stesso- cerca conforto in ciò che gli fa male, perché pensa possa dargli sollievo. Ad un certo punto, non si distingue più il giusto dallo scorretto e ci ritroviamo incapaci di ragionare, succubi di un buio eterno; ci costruiamo maschere fatte di finti sorrisi per farci accettare da chi ci detesta, accettando quella violenza a capo chino, senza ribattere.
Per avere un poco d'affetto negato.
Genere: Angst, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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*Nota: La canzone è "Let me die" appartenente al cantante
"Lil Happy Lil Sad"; consiglio la lettura della One-shot con questa
come sottofondo, che è anche la canzone su cui si basa la song-fic. ^^ 



Smile, puppet, smile!
 
 
I'm feelin' lost and I don't know where else to go now
I don't really have a place to call my home now
Everybody hatin' and I feel so cold now
Why do everybody make me feel alone like
 

 Ti guardi intorno dalla tua posizione supina, bagnato dalla testa ai piedi di liquido scarlatto: hai preso l’ennesimo calcio nello stomaco e sei piegato dal dolore per terra, costretto a strisciare ai loro piedi.
Ma nonostante questo sorridi, sorridi gioioso, loro ti ripetono sempre di sorridere, e così agisci; hai i capelli impregnati del tuo stesso sangue raggrinzito, pensi di meritartele quelle percosse, se è così che loro hanno deciso per te.
Uno di loro ti prende per i capelli, tirandoti su con forza, quasi a volerti strappare il capo e tu, guardandolo negli occhi, continui a mantenere un sorriso contento, perché sai che li farai sentire fieri.
Una figura bassa ti tira uno schiaffo violento in pieno viso, e rotoli lontano, forse in una vana speranza di far smettere quella tortura; dalle tue orecchie giungono le loro divertite risate ed il tuo sorriso si allarga, come irradiato da una luce nuova, ti dici che stai facendo un buon lavoro, che forse in questo modo ti ameranno di più. Perché così ti dimostrano il loro affetto, e riceverne così tanto ti fa sentire bene, sei felice, mentre sguazzi nel sangue che senti appiccicarti dappertutto.
 
 
 I get high but I can't escape 
 Would they love me if I change?

 Am I lost? Am I too late?
 
  
Qualcuno ti sposta una ciocca castana dal viso, con premura e con attenzione; il tuo cuore batte a quel tocco gentile, mentre il tuo corpo trema sotto quella mano tanto dolce, quanto terrificante. Per un momento, perdi il sorriso ed i tuoi occhi sono talmente sgranati dalla paura che farebbero ridere un agnello, le catene ti stringono i polsi e le caviglie, sembravano così belle prima. Qualcuno ti aiuta a rialzarti, a malapena ti reggi in piedi, hai le gambe tremanti, sei coperto di sangue e di lividi ovunque; loro ti fissano curiosi e nel tuo sguardo leggono il terrore assoluto.
Che delusione, non sei riuscito a renderli orgogliosi di te.
Schiudi le labbra, quasi boccheggiando, forse dimentichi che non puoi respirare, che sei freddo e vuoto come un burattino.
Sorridi”, ordina qualcuno, pieno di veleno, e tu, incerto, resti lì a guardarli.
Pochi secondi e sei di nuovo a terra, il naso ti sanguina copiosamente, inondandoti la bocca di un ferroso sapore.
- Sorridi, stupido giocattolo! – Un urlo secco giunge a te, diffondendosi nella tua testa come un veleno troppo potente, stai tremando di nuovo, piccolo codardo, ma la paura cessa subito, in un uno spiffero prigioniero; tacito, mentre respiri quell’aria che sa’ di sangue, sul tuo viso si dipinge un ennesimo sorriso, stai sorridendo come loro ti avevano chiesto, ghignano per questo e forse continueranno a volerti bene.
Arrivano colpi incessanti, sul viso, sulla schiena, sul ventre. Calci, pugni, schiaffi, alcune persino bastonate.
Ma sorridi ugualmente, con le tue iridi cremisi brillanti dell’insanità più pura.
Non smetti nemmeno ad un colpo, a volte ti lasci scappare delle risate.
Sorridi insieme a quegli individui, hai raggiunto il tuo obbiettivo, li hai resi fieri.
Adesso crederai che tengano a te.



Angolo Autrice

Ebbene... Eccomi tornata, io, Hao Sakura, con un'ennesima One-shot tragica!
Credo che ormai ne abbiate le tasche piene dei miei esperimenti tristi e drammatici, dovrei ricominciare a scrivere sul demenziale...
Forse, eh. Anche perché ho un sacco di storie sospese, ed il tempo per noi scrittori, beh, è prezioso denaro. (Ma se il tempo facesse parte del mio dizionario, sarebbe tutto più semplice. E invece? NO!)
Anyway, senza delirare come mio solito, c'era un piccolo appunto che volevo fare sulla storia.
Avrete notato che è scritta alla seconda persona, rivolgendosi al maschile... Ebbene, sappiate che quel "Lui" è in realtà una "Lei", e non ho fatto a caso questa cosa: essendo che la ragazza in questione viene considerata da questi "individui misteriosi" un giocattolo, che è, appunto, un sostantivo maschile, ho deciso di narrare la storia in questo modo. 
Beh, non mi soffermo su altro, tanto pubblico sempre ad ore indecenti! ;D
Alla prossima!
One kiss


-Hao Sakura


 
   
 
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